mercoledì 9 ottobre 2013

Nessuno sa di noi

Buonasera a tutti! Dopo una giornata estenuante fatta di lavoro e giri avanti ed indietro dall'asilo di mio figlio - tra normale orario di uscita e mega riunione sul programma scolastico - riesco finalmente ad avere qualche minuto per me, per il blog e spero - tra pochissimo - per la lettura nel lettone caldo caldo.
La mia amica Barbara - che come ormai sapete ha curato la grafica di questo blog - mi ha preparato i meravigliosi segnapunti che questa sera fanno il loro ingresso ufficiale in questo mio mondo virtuale. Da oggi in avanti alla fine di ogni mia recensione troverete quindi il punteggio che io gli attribuisco. Ovviamente i punteggi come le opinioni sono strettamente personali, quindi mi scuso a priori se qualcuno non sarà d'accordo con i miei pensieri.
Devo farlo perchè oggi vi parlerò di un libro difficile. E' stato difficile per me decidere di cominciarlo, ed è difficile ora parlarne, infatti  è passato parecchio tempo da quando l'ho finito.
Sto parlando di Nessuno sa di noi, di Simona Sparaco, edito da Giunti.

TramaQuando Luce e Pietro si recano in ambulatorio per fare una delle ultime ecografie prima del parto, sono al settimo cielo. Pietro indossa persino il maglione portafortuna, quello tutto sfilacciato a scacchi verdi e blu delle grandi occasioni. Ci sono voluti anni per arrivare fin qui, anni di calcoli esasperanti con calendario alla mano, di ''sesso a comando'', di attese col cuore in gola smentite in un minuto. Non appena sul monitor appare il piccolo Lorenzo, però, il sorriso della ginecologa si spegne di colpo. Lorenzo è troppo ''corto''. Ha qualcosa che non va. ''Nessuno sa di noi'' è la storia di un mondo che si lacera come carta velina. E di una donna di fronte alla responsabilità di una scelta enorme. Quale è la cosa giusta quando tutte le strade portano a un vicolo cieco? Che cosa può l'amore? E quante sono le storie di luce e buio vissute dalle persone che ci passano accanto? Come le ricorderanno le lettrici della sua rubrica e le numerose donne che incontra sul web, Luce non è sola. Una scrittrice di grande talento, un romanzo che tiene sospesi sul filo delle emozioni più vere, fino all'ultima pagina.

Difficilmente mi capita di sentirmi così, quasi apatica e senza slancio nel parlare di qualcosa che ho letto; normalmente, nel bene o nel male, sono ansiosa di dire quello che penso. Non oggi, non con questo libro. Vista la trama penserete che sicuramente sto così perchè questo libro mi ha devastato, penserete sia normale visto il tema così delicato. E invece no, sto così proprio perchè questo libro non mi ha devastato, non mi ha lasciato niente, non mi ha inondato di emozioni come invece avrei creduto.
Sarò una voce fuori dal coro probabilmente, un libro finalista del Premio Strega non può non avermi lasciato nulla e invece è così.
Ero a poco più di metà libro ed avevo pensieri tutt'altro che positivi quindi già sapevo che sarebbe stata dura.
Posso dirvi la mia completa e sincera verità su quello che penso?
Spero non esista davvero qualcuno al mondo che per decidere di uccidere il proprio bambino - perchè di bambino si parla al settimo mese di gravidanza - ci mette meno del tempo necessario per bere un caffè; spero non esistano davvero mariti capaci di credere che un viaggio - per quanto esotico - possa far riprendere la propria moglie da una decisione del genere e da un aborto così invasivo; spero non esistano mariti che credano che il sesso possa essere nella mente di una donna dopo venti giorni da un parto in gienerale e da aborto del genere in particolare; spero non ci siano donne senza il minimo amor proprio tanto da far prendere a qualcun altro una decisione simile senza dare la propria opinione; per favore ditemi che non è così perchè davvero potrei cominciare a disprezzare il genere umano.
Badate bene, non sto facendo la propaganda contro l'aborto perchè ho sempre ritenuto che sia una questione difficile, troppo personale e molto soggettiva ma da lì a trattarlo come la decisione per l'acquisto di un paio di scarpe ce ne passa. Ho trovato che in questo libro la questione sia trattata in maniera molto fredda, impersonale. Per quanto l'argomento che viene raccontato sia così forte ed importante mai, e dico mai, in nessun momento della lettura mi sono sentita veramente toccata da quello che leggevo, come se l'autrice non abbia saputo rendere fino in fondo quello di cui stava parlando.
Tutti possiamo immaginare quello che Luce stesse provando ma da questo ad essere toccati nel profondo dell'anima dal racconto ce ne passa.
E poi davvero, mi fa ribrezzo pensare ad un uomo così. Chi lo vorrebbe un marito che in modo così freddo, senza il minimo pensiero verso quella nuova vita, sangue del suo sangue, formata in tutto e per tutto pensa solamente a telefonare per prendere un appuntamento all'estero per un aborto che in Italia sarebbe considerato un omicidio - e lo credo bene al settimo mese di gravidanza, come lo chiamereste voi?
Ma allora perchè non aspettare che nasca per poi dargli un colpo in testa e toglierselo dai piedi?
A 7 mesi si può solo parlare di bambino, a tutti gli effetti; un bambino in grado di circondare il vostro dito con la sua manina minuscola, un bambino in grado di percepire la vostra presenza nella stanza, un bambino!!!
E tutto questo è raccontato parlando di disperazione della madre, ma senza mai farcela davvero toccare con mano. Ecco perchè mi mi ha deluso.
Non vorrei essere troppo dura con questo libro ma una storia del genere credo andasse raccontata in modo totalmente diverso, anche facendo prendere ai personaggi le stesse decisioni, anche dandogli la stessa identica piega, ma andava raccontato facendo emergere i sentimenti più profondi. Non credo proprio si possa dire che questo sia il grande capolavoro che mi aspettavo, perchè non arriva al cuore - se non nel mio caso per il nervoso creato dalla leggerezza con cui viene raccontata una storia simile.
Solo verso la fine Pietro, questo marito dipinto per tutto il libro come il ritratto dell'insensibilità assoluta diventa umano e gli viene dato un cuore ma forse è troppo tardi perchè, a quel punto, il lettore credo lo disprezzi troppo.
Non avevo mai letto nulla di questa scrittrice quindi non so come sia il suo stile normalmente ma in questo caso non credo sia stata in grado di dare il meglio di se.
Qualcuno di voi lo ha letto? Sono solo io ad aver pensato queste cose? Mi piacerebbe molto sapere le vostre impressioni perchè davvero vorrei poter vedere questo libro da un altro punto di vista...vorrei proprio essermi sbagliata...e magari rileggerlo sotto un'altra ottica, se qualcuno di voi sa spiegarmela.

Voto:




17 commenti:

  1. Cavolo, che recensione arrabbiata, ed è giusto che sia così se il libro ti ha trasmesso questo.
    Come te, anch'io ritengo che l'aborto sia una possibilità di scelta mooooolto personale e difficile, ma non ritengo che ci vogliano 5 minuti per decidere, soprattutto se si parla di gravidanza di sette mesi.

    Possiedo questo libro da un sacco, lo comprai mesi fa perché ero attirata dalla trama, mi piacciono sempre molto le storie drammatiche e difficili, ma dopo questa tua recensione non so proprio quando e se lo leggerò.


    Un bacione Dany, spero tu stia meglio.

    PS: Se questa volta blogger non pubblica il commento mi incavolo di brutto -.-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ahahahahaha Ale...questa volta il commento è stato pubblicato perfettamente! I misteri di blogger...

      Spero di non aver esagerato ma come quando elogio in modo molto lanciato e per puro gusto personale, così voglio fare quando un libro mi delude così tanto.
      Spero invece che tu lo legga questo libro perchè davvero, credimi, avrei proprio bisogno che qualcuno che conosco mi facesse notare un punto di vista differente - non legato però solo all'argomento che sicuramente immaginato su se stessi è devastante - perchè mi piacerebbe potermi ricredere, poter pensare che non ci ho capito niente io. Resto sempre svuotata quando un libro mi fa questo effetto!!!!

      Grazie per il bacione che accetto sempre molto volentieri!
      Sto meglio? Mah...diciamo che piaccoli passi fanno aumentare la mie speranze...nei prossimi giorni si potrà capire qualcosa di più! Grazie infinite per la vicinanza! Un bacio

      Elimina
    2. Dany, non hai assolutamente esagerato, anzi hai fatto benissimo a parlare a cuore aperto di quello che ti ha trasmesso il libro. Anch'io quando un libro non mi piace e non mi lascia niente fatico a parlarne, ma rimango sempre sincera :)
      Mmm, non so proprio quando lo leggerò, proverò a dargli una possibilità, ma non so quando :(

      Ok, spero che le cose miglioreranno e che potrete stare più tranquilli.
      Un altro bacione :)

      Elimina
  2. Caspita!!!!! Ti ha fatto proprio infuriare eh?!?!!!!

    Quello che hai scritto mi lascia davvero incredula, ha fatto innervosire anche me! Come può, un tema simile, essere trattato in maniera così superficiale?

    Ho letto la trama e già mi si è stretto il cuore.. a me piace leggere storie di questo tipo ogni tanto, storie che devastano ma, come dici tu, lasciano un segno profondo (certo poi rimango con il groppo in gola per due settimane, ma non importa!). Però, se devo devastarmi, voglio che sia fatto a doc, come mi è già successo con altre letture. Non fatto come hai descritto tu!!!!

    E non scherziamo...alla settima settimana di gestazione???? Prendere una decisione così..anzi.. a quanto ho capito mettere tutto nelle mani di qualcun'altro???? O.O

    Spesso ho visto questo libro in libreria..non sono mai stata tentata però.. forse è un bene a questo punto!

    ti saluto anch'io con un bacione :*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. (settimo mese, ovviamente XD )

      Elimina
    2. Ciao Michy, grazie anche a te per il bacione!!! :)

      Che dire, resto incredula davanti ai commenti estasiati e mi chiedo se non siano più per l'immaginazione della situazione in se che per come il racconto è stato reso. Mi sono trovata a piangere con i libri si Sara Rattaro per situazioni molto meno tragiche e non posso non essere toccata da una cosa del genere. Evidentemente la maestria o meno di uno scrittore sta proprio in questo...riuscire a emanare sensazioni pure come fa Sara toccando gli animi oppure lasciare indifferenti come è successo a me con questo libro.

      Elimina
    3. Condivido appieno il pensiero!
      A me viene una rabbia quando non capisco le emozioni!!!!
      E poi per un tema così delicato bisognerebbe sempre andarci molto molto cauti!
      Sono andata anch'io a leggere varie recensioni su internet, sono proprio tutti estasiati, tranne qualche voce fuori dal coro, che però ho notato rispecchia in toto il tuo pensiero!!!

      Ho letto qui sotto di Colpa delle stelle.. io l'ho amato e ci ho pianto lacrime e lacrime e lacrime e lacrime...

      Elimina
    4. Il bello di essere lettori...poter avere opinioni tanto diverse!
      Quello che mi sconvolge è il nulla che mi ha lasciato questo libro...e rarissimamente mi capita!!!! Sono quasi arrabbiata con me stessa!!! ahahahahahahahah

      Elimina
    5. Non ho ancora letto Colpa di stelle...è in WL...prima o poi sarà mio!

      Elimina
    6. Ovviamente...Colpa DELLE stelle...ahahahahah

      Elimina
  3. Non sei la sola ad avere questa reazione dopo la lettura. Probabilmente non essendo madre mi ha tramesso qualcosa in più. Incanalare ancora sensazioni ed emozioni mai provate. Io l'ho trovato profondo e capace di far vibrare il cuore, ma non del tutto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A maggior ragione, essendo madre io mi aspettavo di essere devastata da questo libro, perchè ho provato ad avere un bimbo nella pancia, ricordo benissimo le sensazioni di ogni suo movimento dentro di me, di ogni emozione provata in ogni singolo giorno della mia gravidanza e invece nulla...nessuna emozione...nessun sentimento che potesse smuovermi il cuore!!!
      A me è proprio la profondità che è mancata, quella capacità di far vibrare il cuore di cui parli!

      Elimina
    2. Ognuna prova emozioni diverse sulla propria pelle. C'è gente che nonj si è emozionata con Io & Marley mentre io ho fatto fuori fazzoletti. C'è gente che ha adorato Colpe delle stelle, ma a me proprio non è piaciuto :(

      Elimina
  4. Cavoli, mi spiace proprio leggere la tua recensione così delusa e negativa =( Io invece ho apprezzato il libro e il dolore di Luce mi è proprio arrivato (in certi punti, anche fin troppo!). E pensa te che il mio personaggio preferito è stato proprio Pietro... Incredibile come uno stesso libro possa suscitare pareri così opposti in due diverse lettrici =) Buona continuazione di giornata... e di lettura! Ho visto, tra l'altro, che stiamo anche leggendo lo stesso libro ("Il suggeritore"). Tengo controllato il tuo blog, così vediamo se le nostre recensioni cozzano ancora così tanto...ihihihi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Hai ragione, fa sempre impressione vedere come uno stesso libro possa suscitare emozioni così diverse in ogni lettore! Credo sia proprio questo il bello della lettura!!!
      Daiiiiii, anche tu leggi Il suggeritore? Io mi aspetto grandi cose...vediamo!!! ;)

      Elimina