mercoledì 20 agosto 2014

Libri sotto l'ombrellone #1/2014

Buon pomeriggio amici miei!!!! Eccomiiiiiiiiiiiii!!!! Sono in Puglia, precisamente alla Baia dei Turchi, poco sopra Otranto, al sole cocente di questa meravigliosa regione. Vedendo il tempo da lupi che sta facendo al nord sono contentissima di aver scelto il profondo sud per le vacanze estive! Sto visitando dei posti meravigliosi, alcuni già visti più di un decennio fa, altri totalmente nuovi; mi sto riposando il più possibile e soprattutto sto leggendo tantissimo - sono al quarto libro vacanziero in 10 giorni e solo perchè spesso andiamo a visitare le città e non ho il tempo per leggere. E' pure passato il mio compleanno ed ho ricevuto dei regali librosi assolutamente unici e molto molto apprezzati, ma a questo dedicherò presto un post a parte.
Lo so, lo so, siamo al 20 di agosto ed io finora non ho pubblicato neanche una puntata della mia cara rubrica di avvistamenti di libri sotto gli ombrelloni italiani; vi avevo promesso anche quest'anno i miei appostamenti da 007 sulle spiagge, ed anche se nei dieci giorni passati - complice una connessione veramente pessima e una pigrizia da balena spiaggiata - non sono riuscita a mettermi al PC, ho aguzzato la vista per avere materiale per questa rubrica.
Quindi via, si parte, sperando che come lo scorso anno vi piacerà capire con me cosa leggono veramente gli italiani in spiaggia. Come vedrete dalle foto gli italiani sotto l'ombrellone leggono libri tutt'altro che leggeri!!! :)


  • Il primo libro adocchiato e fotografato quest'anno era appoggiato sotto l'ombrellone di una signora all'incirca cinquantenne ed è Il seggio vacante di J.K Rowling, in edizione rigida Salani; un libro che non ho letto a causa dei pareri discordanti letti in rete.

Trama: A chi la visitasse per la prima volta, Pagford apparirebbe come un'idilliaca cittadina inglese. Un gioiello incastonato tra verdi colline, con un'antica abbazia, una piazza lastricata di ciottoli, case eleganti e prati ordinatamente falciati. Ma sotto lo smalto perfetto di questo villaggio di provincia si nascondono ipocrisia, rancori e tradimenti. Tutti a Pagford, dietro le tende ben tirate delle loro case, sembrano aver intrapreso una guerra personale e universale: figli contro genitori, mogli contro mariti, benestanti contro emarginati. La morte di Barry Fairbrother, il consigliere più amato e odiato della città, porta alla luce il vero cuore di Pagford e dei suoi abitanti: la lotta per il suo posto all'interno dell'amministrazione locale è un terremoto che sbriciola le fondamenta, che rimescola divisioni e alleanze. Eppure, dalla crisi totale, dalla distruzione di certezze e valori, ecco emergere una verità spiazzante, ironica, purificatrice: che la vita è imprevedibile e spietata, e affrontarla con coraggio è l'unico modo per non farsi travolgere, oltre che dalle sue tragedie, anche dal ridicolo. J.K. Rowling firma un romanzo sulla società contemporanea, una commedia sulla nozione di impegno e responsabilità. In questo libro di conflitti generazionali e riscatti le trame si intrecciano e i personaggi rimangono impressi come un marchio a fuoco. Pagford, con tutte le sue contraddizioni e le sue bassezze, è una realtà così vicina da non lasciare indifferenti.

  • Un ragazzo molto giovane, sulla ventina o forse meno teneva tra le mani un libro che non conosco, si tratta di Mestieri all'aria aperta. Pastori e pescatori nell'Antico e nel Nuovo Testamento di Erri De Luca e Gennaro Matino edito da Feltrinelli; sinceramente mi sono chiesta se fosse una lettura di puro piacere oppure se fosse una lettura scolastica.
Trama: Così nell'Antico come nel Nuovo Testamento non ci sono interni: tutto si svolge fuori, all'aria aperta. Battaglie, amori, preghiere, sacrifici. Predicazioni, miracoli, morte e resurrezione. Anche il lavoro. Nell'Antico Testamento predomina il pastore. Nel Nuovo il pescatore. De Luca e Matino offrono la percezione ravvicinata di questo "spostamento" e di come i due mestieri rimandino alla valorizzazione delle risorse da cui dipende tuttora la qualità dell'esistenza umana: la terra e l'acqua.


  • Una coppia francese con due bimbi piccoli oltre alle creme solare ed un frigoriferino portatile aveva in bella mostra un libro che anche qui in Italia è stato un bestseller, si tratta di Hunger Games, L'embrasement di Suzanne Collins pubblicato da noi con il titolo La ragazza di fuoco.
Trama: Non puoi rifiutarti di partecipare agli Hunger Games. Una volta scelto, il tuo destino è scritto. Dovrai lottare fino all'ultimo, persino uccidere per farcela. Katniss ha vinto. Ma è davvero salva? Dopo la settantaquattresima edizione degli Hunger Games, l'implacabile reality show che si svolge a Panem ogni anno, lei e Peeta sono, miracolosamente, ancora vivi. Katniss dovrebbe sentirsi sollevata, perfino felice. Dopotutto, è riuscita a tornare dalla sua famiglia e dall'amico di sempre, Gale. Invece nulla va come Katniss vorrebbe. Gale è freddo e la tiene a distanza. Peeta le volta le spalle. E in giro si mormora di una rivolta contro Ca-pitol City, che Katniss e Peeta potrebbero avere contribuito a fomentare. La ragazza di fuoco è sconvolta: ha acceso una sommossa. Ora ha paura di non riuscire a spegnerla. E forse non vuole neppure farlo. Mentre si avvicina il momento in cui lei e Peeta dovranno passare da un distretto all'altro per il crudele Tour della Vittoria, la posta in gioco si fa sempre più alta. Se non riusciranno a dimostrare di essere perdutamente innamorati l'uno dell'altra, Katniss e Peeta rischiano di pagare con la vita...

  • Un'altra signora sulla cinquantina leggeva un libro di Nicholas Sparks, Vicino a te non ho paura edito da Frassinelli; non è uno dei libri dell'autore che mi è capitato di leggere ma se mi seguite sapete che mi piace anche se preso in piccole dosi.
Trama: Il giorno che Katie arriva a Southport, nella piccola e annoiata cittadina tutti gli occhi sono per lei. Chi è questa giovane donna, bella e misteriosa, arrivata in città per lavorare come cameriera? Katie non parla con nessuno, non esce la sera, sembra decisa a evitare qualunque legame. Pian piano, però, qualcuno riesce a fare breccia nella sua solitudine: Alex, vedovo con due figli, gestore dell'emporio locale, un uomo dolce e gentile. Katie e Alex si innamorano teneramente, complici i due splendidi bambini di Alex, e Katie sembra trovare infine un posto tutto per sé a Southport. Finché un giorno il suo terribile passato non torna da lei a chiedere il conto. Perché Katie si porta dentro un segreto, che minaccia di mandare in pezzi la sua ritrovata felicità, e dovrà fare appello a tutto il suo coraggio per evitare che il passato distrugga la sua nuova vita. Una vita in cui finalmente Katie ha conosciuto l'amore, l'unico porto sicuro quando tutto intorno è burrasca.

  • Una ragazza in età da liceo leggeva un libro che ho letto e molto apprezzato nonostante credo sia per un'età più giovane rispetto ai miei ormai suonarti 36 anni, Bianca come il latte rossa come il sangue di Alessandro D'Avenia edito da Mondadori
Trama: Leo è un sedicenne come tanti: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore passate a scuola sono uno strazio, i professori "una specie protetta che speri si estingua definitivamente". Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando spiega, quando sprona gli studenti a vivere intensamente, a cercare il proprio sogno. Leo sente in sé la forza di un leone, ma c'è un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l'assenza, tutto ciò che nella sua vita riguarda la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell'amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l'ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, più vicina, e, come tutte le presenze vicine, più difficile da vedere: Silvia è la sua realtà affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande.

  • E per finire vi segnalo un libro che ha adocchiato Michy sulle spiagge della Liguria e che ha fotografato per me!!!! Si tratta di Belle per sempre di Katherine Boo edito da Piemme. Un libro che non conoscevo ma che mi ispira molto.
Trama: Si avvicinava la mezzanotte. La donna con una gamba sola era atrocemente ustionata, e ormai la polizia di Mumbai stava andando a prendere Abdul e suo padre. In una povera baracca vicino all'aeroporto internazionale, i genitori di Abdul presero una decisione dopo aver parlato brevemente. Il padre, malato, sarebbe rimasto nella casupola con il tetto di lamiera e il pavimento ricoperto di immondizia dove vivevano in undici, e si sarebbe fatto arrestare senza opporre resistenza. Abdul, l'unico che guadagnasse per tutta la famiglia, doveva fuggire. Come sempre, l'opinione del diretto interessato non era stata richiesta, e ora Abdul era in preda al panico, incapace di pensare. Aveva sedici anni, o forse diciannove - i genitori non si ricordavano mai una data. Allah, nella sua impenetrabile saggezza, l'aveva fatto piccolo e scattante. Cosa si cela dietro le piastrelle italiane (definite "beautiful forever") che campeggiano sul muro che separa il viale d'accesso all'aeroporto di Mumbai dallo slum di Annawadi? Un romanzo-reportage nella forma della narrative non-fiction in cui il Premio Pulitzer Katherine Boo racconta la vita di uno slum indiano durante l'arco di alcuni anni, seguendo da vicino le vicende di diversi dei suoi abitanti.


Per oggi è tutto, vi saluto, vi auguro una buona giornata e vado a tuffarmi in questo splendido mare!!!!

9 commenti:

  1. Adoro questa rubrica.
    E il Seggio Vacante è bellissimo! Lo difendo, quando leggo critiche, manco lo avessi scritto io.
    Sarà lento e descrittivo, ma è scritto da Dio. Oh.

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    1. Grazie Mik, sono contenta che ti piaccia.
      Chissà, magari adesso che ho un iKndle gli darò una possibilità! ;)

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  2. Ciao!:D concordo totalmente con Mr Ink! Ho appena finito di leggere Il Seggio Vacante e devo dire che la Rowling non si smentisce mai, anche questo libro é un capolavoro!!!
    La storia é appassionante fin dalle prime pagine e per niente scontata!
    Martina

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  3. Ciao! Amo questa rubrica, l'ho vista nel blog di Muriomu, e ho deciso di adottarla, spero non ti dispiaccia, vi citerò di sicuro :)
    Comunque io non riuscirei mai a mettermi là e fotografare i libri che scovo sotto l'ombrellone, ti invidio, perché l'idea di aggiungere le foto è bellissima *-*
    p.s.: sei nella mia regione, spero ti stia divertendo :D

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    1. Ciao!!!! Grazie per i complimenti! Non mi dispiace assolutamente anzi!!! :)))
      Mi sto divertendo da morire! Non tornerei mai a casa! :))

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  4. Dani! sei troppo forte! ahahahah! che figata questa rubrica! Fotoreporter libresca in azione! Complimenti alla signora per la scelta de "Il Seggio vacante", anche a me piacerebbe leggerlo! Buon divertimento e a presto! Maria

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    1. ahahahhahaah, mio marito mi guarda sempre perplesso quando sono all'opera! ahahahahahahahhahah

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  5. Quando sono partito per le vacanze ho portato una quantità minima di libri. Due romanzi e un libro di psicologia. L'ultimo è da me considerato il mattone per antonomasia. Non per la quantità di pagine ma per la sintassi del libro. Appena lo riesco a finire lo recensisco sul mio blog. Come ben sapete le vacanze durano ben poco. Le prossime vacanze sono progettate per Berlino. Per svariati motivi, ho deciso di cancellarmi da Facebook ma adesso che ci penso, non capisco perchè per colpa di quattro persone devo rinunciare a un social network. Vorra' dire che farò piu attenzione alla gente che aggiungo. Vedrò di bloccare tutti gli inviti inutili a giochi ed eventi che a me non interessano.
    Detto questo vado a leggere il libro con la speranza di finirlo al piu presto.
    Arrivederci e al prossimo articolo.

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