venerdì 31 gennaio 2014

Chi ben comincia #21

E' venerdììììììììììììììììììììììììììì!!! Pe pe pe pe pe peeeeeeeeeee, pe pe pe pe pe peeeeeeeeee, pe pe pe pe pe pe, pe peeeeeeeee!!! Se volete unirvi al mio trenino per il week end in arrivo siete i benvenuti!
Scusate, non vi ho neanche salutato...buon pomeriggio amici! :)))))))
Finalmente questa settimana è finita, entro ufficialmente in "modalità week end on"!!! La settimana passata mi è sembrata lunghissima, anche se non c'è una ragione precisa, quindi ora mi godrò due giorni di sano e puro relax come non mi capitava da tempo. 
Come tutti i venerdì sono qui - oltre che per gioire con voi per il fine settimana che si avvicina - per una nuova puntata della super rubrica inventata dalla mi amica Alessia del blog Il profumo dei libri in cui vi proporrò l'incipit di un libro preso dagli scaffali della mia strabordante libreria.
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Oggi ho scelto un libro che ha attirato molto la vostra curiosità nella scorsa puntata di Shopping letterario.
Sto parlando di Se fosse per sempre di Tara Hudson. Ho scelto proprio questo titolo afficnhè sia voi che io potremo capire se l'incipit è interessante come lo sono la trama e la copertina.

REGOLE:
- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti




Era la stessa esperienza di sempre, eppure era diversa dalla prima volta.
Mi sentivo come se lo sterno fosse una porta, in cui qualcuno stesse brutalmente infilando una chiave. La porta - i polmoni - avrebbe voluto aprirsi, smettere di lottare contro quella chiave. La parte primitiva del mio cervello - quella che fa scattare l'istinto di sopravvivenza - mi urlava di respirare. Ma, nel contempo, una voce più forte si opponeva alla spinta dell'acqua verso l'interno.
La liquida massa nera mi sollevava, turbinava e s'insinuava ovunque. Tenevo le labbra e le palpebre serrate, anche se avrei avuto un bisogno disperato di vedere, per fuggire da quell'incubo. Eppure l'acqua mi entrava in bocca e nel naso a rapide ondate. Nemmeno gli occhi e le orecchie riuscivano a respingerla. Mi avvolgeva braccia e gambe, come un tessuto sfuggente, strattonava e spingeva il mio corpo in tutte le direzioni. Ero sepolta sotto strati e strati di una stoffa viscida, serpeggiante, e non potevo liberarmene in nessun modo. Avevo lottato troppo a lungo, combattuto con troppa veemenza: il mio corpo ormai era in debito di ossigeno e si stava indebolendo.
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Mamma mia, un inizio proprio intenso che ci butta subito nell'acqua insieme alla protagonista dandoci la sensazione di lottare insieme a lei per riemergere da quelle tenebre.
Sono curiosa di capire cosa voglia dire "la stessa esperienza disempre, eppure era diversa dalla prima volta". Quante volte aveva già rivussuto quell'eperienza? Cosa l'ha portata nell'acqua?
Se questo libro dovesse mantenere questo ritmo e questa tensione sicuramente potrebbe essere avvincente.
Io ho un rapporto con l'acqua molto particolare, di amore ed odio, quindi questo incipit mi mette molto in ansia.
Ero già attratta in modo particolare da questo libro ma, ora, dopo questo incipit, so che questa lettura mi chiamerà incessantemente finchè non la prenderò tra le mani e la farò mia.
Voi cosa ne pensate? Continua a incuriosirvi? Pensate che leggerete questo libro?
Se qualcuno di voi lo avesse già letto sarei curiosa di conoscerne le impressioni.
Ora vi lascio dandovi appuntamento con "Chi ben comincia" al prossimo venerdì!
Mi raccomando, se uno dei libri che vi presento all'interno del blog vi incuriosisce così tanto da aver voglia di conoscerne l'incipit non fatevi problemi a dirmelo, così potrò inserirlo in una delle puntate di questa rubrica.

giovedì 30 gennaio 2014

Chi bussa? #2

Buongiorno amici miei.
Come state? Qui tutto tranquillo, la grande nevicata del secolo non c'è stata, in compenso diluvia da ieri e, a quanto pare, ne avremo fino a quasi tutta la prossima settimana! Invece che di sci ci muniremo quindi di motoscafi! ahahahahahah
Oggi vorrei presentarvi una nuova puntata di Chi bussa? La rubrica dedicata alle segnalazioni di autori più o meno emergenti che decidono di contattarmi per avere uno spazio per il loro romanzo all'interno del mio blog.
Mi rendo conto che le prime puntate risulteranno abbastanza ravvicinate tra loro ma, come vi dicevo quando per la prima volta vi ho presentato questa rubrica, ho parecchie segnalazioni in stand by e non vorrei far attendere per troppo tempo chi ha riposto fiducia nel mio blog e in quello che scrivo.
Vediamo quindi chi ha bussato alla mia porta questa volta.
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Titolo: Duepercento
Autore: Luigi Lo Forti
Genere: Thriller, Urban fantasy per adulti
Pagine: 241
Costo: cartaceo 10.62 euro acquistabile su ibs - ebook gratuito fino al 15 febbraio con la formula prima leggi dopo paghi, per i dettagli www.dbooks.it
Pubblicazione: dBook anno 2010
Seguito: E' prevista la pubblicazione di un secondo volume della serie il 13 febbraio 2014

Trama: Quando Marco Donati accetta - nemmeno lui sa esattamente perché – l’inaspettata offerta di lavoro della piccola società di consulenza Bag & Leir, tutto ciò che crede di avere trovato è un impiego strano e mal pagato: sempre meglio che continuare a fare il precario cronico, in ogni caso. Gli basterà davvero poco, però, per scoprire che a volte, non sei tu a trovare il lavoro, è il lavoro che trova te. Magari non è proprio quello che avresti immaginato. Magari non lo volevi nemmeno. Magari, è qualcosa di più di un lavoro. Potrebbe avere a che fare con il caso e la necessità, il libero arbitrio e la predestinazione. Addirittura, potrebbe essere una questione di vita o di morte. Così, senza nemmeno accorgersene, giorno dopo giorno, Marco si ritrova coinvolto in una sfida per aggiudicarsi il destino di un uomo che è molte cose, ma nessuna degna di nota: scrittore fallito, libraio in bolletta, fidanzato indeciso, pessimo corridore. Eppure, c’è perfino chi lo vuole morto…
Duepercento è un libro su quello che può (o deve) capitare a un uomo perché possa (o debba) essere libero di diventare se stesso. Anche se forse non gli converrebbe…

Autore: Luigi Lo Forti è nato a Milano, dove sopravvive scrivendo per diverse riviste e, quando può e glielo lasciano fare, insegnando chimica e scienze nei licei milanesi. Duepercento è il suo quarto libro: ha infatti al suo attivo la trilogia dei romanzi dedicati al celebre personaggio di Rigor Mortis, il protagonista della saga fantasy a fumetti creata da Riccardo Crosa e pubblicata dalla casa editrice Counter/New Media Publishing. http://duepercentoillibro.blogspot.it/
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Che ve ne pare? Come sapete il thriller è uno dei generi che amo di più quindi non ho riflettuto più di tanto prima di scaricare la versione digitale di questo libro. Non so quando avrò il tempo di leggerlo visto la lunga lista che mi attende ma comincio a portarmi avanti aggiungendolo alla mia libreria!
Mi sembra un'idea molto interessante questa del prima leggi e poi paghi anche se sicuramente bisogna avere molta fiducia nelle persone! Molti potrebbero approfittarsene. Comunque credo che essendo gratuito per un periodo limitato questa formula rappresenti anche una forma di pubblicità importantissima per permettere all'autore di farsi conoscere in attesa dell'uscita del secondo volume.

mercoledì 29 gennaio 2014

Recensione #4/2014 - Instant Love di Luca Bianchini

Buon pomeriggio amici miei! Dai, dai, dai, oggi è mercoledì! Giro di boa della barchetta che ci tragetta nella seconda parte della settimana e quindi al week end!
Non so come sia il tempo lì da voi...qui a Milano e provincia prevedono neve da questa sera fino a domani pomeriggio; speriamo non crei troppi disagi!
Ma non sono qui a parlarvi del tempo. E' arrivato il momento di una nuova recensione, quella di un libro scritto da un autore che ha segnato in modo molto positivo il mio 2013 di lettrice.
Se mi seguite conoscete sicuramente il mio amore spassionato verso Io che amo solo te e La cena di Natale di Io che amo solo te; cliccando sui titoli sarete rimandati alle rispettive recensioni. Particolare che mi elettrizza: presto Io che amo solo te diventerà un film...ovviamente io sarò in prima fila il giorno della sua proiezione (avevate dubbi?????? hihihihiihi), ma questa è un'altra storia!

Dopo aver letto le ultime due fatiche di Luca ho voluto tornare indietro nel tempo partendo con la lettura dei suo vecchi romanzi e mi si è aperto un mondo.
Oggi vi parlerò del suo primo lavoro Instant Love, edito da Mondadori, 347 pagine di amore puro raccontato in tutte le sue infinite sfaccettature.

Trama: A Daniele non manca nulla. Ha carattere, successo, amici e - soprattutto l'amore di Viola, lieve e solitaria, che adora la cucina e le scarpe coi tacchi. Questa vita perfetta viene sconvolta dall'arrivo di Rocco, un ragazzo quasi qualunque, che i due incontrano in treno. Senza esserne pienamente cosciente, Rocco s'intromette nel rapporto collaudatissimo di Daniele e Viola, e lo mette in discussione. Non ne nascerà un triangolo, ma un'acrobazia d'amore. Una soluzione estrema, e per certi versi paradossale, in cui i confini sono sfumati, le identità confuse, l'orientamento perduto. L'unico modo di andare avanti è sperimentare, sperando di arrivare prima o poi a una migliore, anche se faticosa, presa di coscienza della realtà.

Ero molto curiosa di leggere questo libro, perchè dopo essere rimasta folgorata dagli ultimi lavori volevo capire se avrei avuto la stessa impressione per questo suo primo romanzo, scritto nel 2004.
Se avete letto gli ultimi libri avete conosciuto un Bianchini divertente, che attraverso l'ironia arriva a parlare di temi importanti, lasciando al lettore innumerevoli spunti di riflessione velati da un contorno di ilarità entusiasmante.
Questo romanzo è diverso, ho scoperto un Luca agli albori nel suo mestiere di scrittore che grazie ad uno stile delicato e profondo ci parla di amore, un amore che esplode in ogni sua sfaccettatura ed in ogni suo esprimersi, canonico o meno che sia. Poi, a sprazzi, ho ritrovato lo scrittore che già conoscevo, quello che con ironia riesce a smorzare le situazioni più complicate, dando alla storia una caratterizzazione unica.
Tutto comincia con un incontro, uno di quegli incontri che cambia la vita. Daniele e Viola, fidanzati da tempo, sono di ritorno da una vacanza; in treno incontrano Rocco, una di quelle persone con cui viene naturale scambiare quattro chiacchiere durante un viaggio, una di quelle conoscenze che si pensa resteranno sepolte dentro un cassettino sperduto della memoria dopo che la vita lo avrà sommerso con la sua quotidianità; invece non è proprio questo che accade.
Tra Viola e Rocco scatta qualcosa, un qualcosa di immediato e complicato. L'abitudine porta la ragazza a fantasticare su quel ragazzo tanto particolare e a dimenticare, per un momento, il suo "solito" Daniele.
Ecco, direte voi, la classica storia di corna...
Assolutamente no, leggendo questo libro vi accorgerete che di classico in questa trama non c'è proprio nulla!
Come ben lo definisce la sinossi, "non ne nascerà un triangolo, ma un'acrobazia d'amore" e in questa acrobazia verremo trascinati con il cuore, con la mente, con tutto il nostro essere perchè ci troveremo di fronte ad un amore spontaneo, vero, senza tabù, senza condizioni; un amore come forse dovrebbero essere tutti, nati quasi per caso ma travolgenti perchè proprio come un treno in corsa investe i protagonisti devastandogli la vita, facendogli mettere in discussione ogni certezza, anche le più radicate, trascinandoli in una realtà imprevedibile, inconcepibile quasi, ma assolutamente e tremendamente verosimile.
Perchè è inutile dire "a me non succederai mai", è inutile pensare di essere al di sopra di certi errori; la vita, lo sappiamo, è così imprevedibile che può spiazzare e Bianchini sa raccontarne così bene le sue sfaccettature più assurde da farci rimanere a volte senza fiato.
Anche in questo caso ho letto in rete alcune recensioni molto superficiali che mi hanno fatto storcere il naso... chi non vede profondità in questo lavoro credo debba rivedere il suo modo di leggere, scendendo dal piedistallo e smettendola di trovare critiche ad un libro solo perchè in alto, sulla copertina, non legge un nome altisonante! Ovviamente, come al solito, questo è solo il mio pensiero ma ci tengo a gridarlo forte e chiaro!!!
Credo sia molto difficile per uno scrittore saper far riflettere pur mantenendo uno stile fresco ed ironico ma Luca in questo è un maestro. Quindi sì, ho adorato questo libro e sì, assolutamente lo consiglio!!!  
Ora come al solito lascio la parola a voi! Mi piacerebbe sapere se lo avete letto o se ne avete l'intenzione.

VOTO:


martedì 28 gennaio 2014

Chi bussa? #1

Buongiorno miei cari followerini, come state?
E' solo martedì, lo so, quindi immagino che ognuno di voi stia pensando :"Come diavolo vuoi che sto? La settimana non è ancora neanche a metà!!!"...avete ragione, non sono domande da farsi ad inizio settimana!
Oggi vi presenterò una nuova rubrica. Molto spesso ultimamente ricevo delle segnalazione di autori più o meno emergenti che hanno voglia di presentarmi e far conoscere agli amanti della lettura le loro opere. Fino ad oggi ho cercato, in un modo o nell'altro, di dare spazio a tutti ma ora le segnalazioni - fortunatamente - si moltiplicano ogni giorno, ed avevo bisogno di un posto adatto dove presentarvi questi libri ed i loro autori. Allora ho pensato di creare questo angolino - Chi bussa? - dedicato tutto a loro.
In ogni puntata - che avrà una cadenza assolutamente casuale - vi segnalerò una lettura che mi è stata proposta.
Perchè chiamarlo proprio Chi bussa? Perchè come ormai sapete - se non lo sapete vuol dire che vi siete persi un blogtour meraviglioso di cui oggi è stata pubblicata la tappa finale con relativo giveaway, ma potete rimediare leggendo qui - io vedo il mio blog come una parte molto importante della mia casa quindi chi chiede di entrarvi, per un motivo o per l'altro, è come se entrasse veramente all'interno del mio mondo, nella mia cucina; da questo la decisione del nome che spero vi piaccia!!!
Ed ora cominciamo, vediamo chi di recente ha bussato alla mia porta!

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Titolo: L'anima tra le aquile
Autore: Antonio Renna
Genere: Fantasy
Costo: Scaricabile gratuitamente dal sito http://animatraleaquile.jimdo.com/
Pubblicazione: Prima edizione 2010 - Terza edizione 2013

Trama: "Anno settantesimo del Quarto Evo. Città di Eriburgo, capitale del Regno di Batenoria. Sono passate da circa un quarto d'ora le tre della notte. Il cielo piange a dirotto".
Helcolai è un ragazzo di umili origini che, a causa di un evento potenzialmente infausto, riuscirà a coronare il suo sogno: entrare nell'Ordine dei Dragoni Bianchi, un'elite di guerrieri asceti. I quattro anni di Noviziato, imbevuti di spada e preghiera, lo cambieranno radicalmente facendolo crescere anzitempo. Nell'Ordine ritroverà se stesso e la forza di annegare un dolore che lo ha segnato per il resto della sua vita.
Antonio Renna getta le basi, con questo "L'anima tra le aquile", per costruire un mondo con la sua storia, le sue tradizioni, la sua mitologia e geografia, oltre che le scienze.

Autore:  Antonio Renna, classe 1982, palermitano e laureato in Psicologia. Si è occupato di grafica digitale, game design, cortometraggi e animazione 2D/3D per diversi anni.
L’anima tra le aquile – L’onore del sangue - è stato pubblicato nel 2010 dall'editore Albatros Il Filo; nel 2011 il romanzo è stato convertito in formato multimediale per iPad (in vendita su App Store). Il libro, giunto adesso alla terza edizione, è distribuito gratuitamente in pdf.

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Cosa ne pensate? Sicuramente chi ama il genere apprezzerà questa segnalazione visto che il libro è disponibile per tutti, in formato pdf, gratuitamente.
Io come sapete non sono un'appassionata del fantasy ma ho comunque deciso di scaricare questo libro. Magari arriverà anche il suo momento!!!
Qualcuno di voi lo ha già letto? Sapete che le vostre impressioni ed i vostri consigli sono sempre ben accetti!

lunedì 27 gennaio 2014

Shopping letterario #15

Buongiorno miei cari amici, come ve la passate? Io sono tremendamente stanca e spossata, avrei un bisogno esagerato di ferie ed invece continuano ad accavallarsi mille cose che non mi danno tregua, in più ho avuto un fine settimana impegnativo, emotivamente parlando, quindi oggi sono proprio distrutta.
Unica nota positiva del mio fine settimana: ieri sono finalmente riuscita ad andare a spendere la mia card Mondadori che il mio maritino mi aveva regalato per natale. In più, grazie alla raccolta punti, avevo un buono di cinque euro da spendere quindi potete immaginare la mia gioia!
Oggi vi parlerò quindi dei libri acquistati con i miei trenta euro di credito ma soprattutto vi parlerò dell'ultimo regalo di natale che mi è arrivato questa settimana dalla mia stupenda follower e, da qualche mese, dolcissima amica, Michy *_____*

Guardate che meravigliaaaaaaa:

Libro ricevuto da Michy *__*
Libri acquistati



















Parliamo prima del mio saccheggio alla libreria. Non è stato per niente facile questo acquisto. Volevo sfruttare al massimo il mio regalo di natale quindi non ho voluto recarmi in libreria senza idee e facendomi guidare dall'istinto, come faccio la maggior parte delle volte. Ho preventivamente passato ore online per capire quali titoli avessero il 25% di sconto - moltissimi fino a fine mese - e quali sarebbe stato meglio acquistare per avere tanti libri, con tante pagine, con la minima spesa. Sono riuscita così a prendere ben quattro libri pagando solo 1,26 euro di differenza! Mi sento wonder woman!!!! ahahahahhahaha

Ecco nello specifico i libri acquistati:
  • Non ti addormentare di S. J. Watson edito da Piemme per la collana Numeri Primi - pag. 416, un libro che avevo adocchiato in una recensione nella blogosfera tempo fa e che poi avevo rimosso. Per fortuna navigando in rete mi è tornato davanti!!!
Trama: Ogni mattina Christine si sveglia senza ricordi. Non sa a chi appartenga la casa in cui si trova, l'uomo che le dorme accanto le è totalmente estraneo, e anche il suo viso, riflesso nello specchio del bagno, non solo non le è familiare, ma le sembra molto meno giovane di quanto secondo lei dovrebbe essere. È suo marito a darle quotidianamente le coordinate della sua vita, a spiegarle chi è lui, chi è lei, e che cosa le è successo anni prima, un incidente che ha modificato radicalmente la sua vita, privandola dei ricordi e costringendola a ricominciare ogni giorno in un difficile apprendimento dell'esistere. Ma Ben le dice tutto? E se è così, perché non le ha parlato del dottor Nash, un giovane neuropsichiatra deciso a studiare il suo caso, con cui Christine si incontra di tanto in tanto e che la spinge a tenere un diario? E perché su una pagina di questo diario Christine ha scritto "non fidarti di Ben"? Giorno dopo giorno, con l'aiuto del dottor Nash, lampi di memoria attraversano la mente di Christine, tessere baluginanti di un mosaico che fatica a ricomporsi nella sua interezza e che, con il passare del tempo, le sembra sempre più minaccioso e inquietante. Finché dal passato emergerà il vero pericolo, quello che senza che lei ne sia consapevole si è appropriato della sua vita.

  • La testimone del fuoco di Lars Kepler edito da TEA - pag. 586. Questo lo volevo da molto ed ora finalmente è mio. Spero non mi deluda visto che dello stesso autore avevo letto L'ipnotista e non mi aveva convinto fino in fondo. Ho voluto comunque provare a dargli una seconda possibilità.
Trama: Flora ha visto tutto, ma nessuno le crede. La ragazza è morta, qualcuno l'ha uccisa. Aveva solo quattordici anni, si chiamava Miranda ed è stata ritrovata nella sua camera a Birgittagarden, la casa di recupero per ragazze in difficoltà a Sundsvall, a nord di Stoccolma. Le pareti sono schizzate di sangue, le lenzuola ne sono intrise. Nessuna delle altre ragazze sa che cosa sia successo, ma una di loro è fuggita nella notte. Flora non sa chi indagherà sull'omicidio, non sa che l'ispettore Joona Linna sta per ispezionare la peggiore e più indecifrabile scena del crimine della sua carriera, non sa che solo Joona può sperare di scovare qualche indizio. Flora sa soltanto di aver visto la ragazza. Sa di aver visto l'arma del crimine che nessuno riesce a trovare. Sa che cosa è successo. Ma la polizia non le crede, per una semplice ragione. Al momento dell'omicidio, Flora era a centinaia di chilometri di distanza. Eppure Flora è certa di aver ragione. Lei ha visto. Perché lei è una medium.

  • Se fosse per sempre di Tara Hudson edito da TEA - pag. 360. Non lo conoscevo ma mi ha colpito subito per questa copertina meravigliosa. La trama ha ovviamente fatto il resto...
Trama: Chissà da quanti anni Amelia si aggira sull'argine del fiume, invisibile al mondo e sospesa in un eterno presente. Quand'è morta - proprio in quel fiume di anni ne aveva solo diciotto e, da allora, una specie di nebbia ha inghiottito ogni suo ricordo, dal volto della madre alle risate degli amici, dal profumo delle rose al sapore delle albicocche, condannandola a una cupa solitudine. Finché, un giorno, avviene una cosa incredibile: nelle stesse acque scure che hanno segnato il destino di Amelia, un ragazzo rischia di annegare. E lei riesce ad aiutarlo, a salvarlo, a farlo vivere. Perché quel ragazzo - unico al mondo? - può vedere Amelia, può sentire la sua voce, può accarezzare il suo viso. In quell'istante, lei capisce di non essere più sola, di aver trovato qualcuno pronto ad affrontare qualsiasi sfida, per lei. Ma, soprattutto, di aver trovato qualcuno in grado di far palpitare il suo cuore, quel cuore che ormai aveva cessato di battere. Se fosse per sempre, sarebbe un amore perfetto. Se fosse per sempre...

  • Il suicidio perfetto di Franco Matteucci edito da Newton Compton - pag. 249. Questo è l'unico libro che non avevo scelto prima; l'ho comprato perchè è parecchio tempo che quando vado in libreria mi capita tra le mani quindi l'ho visto un po' come un segno del destino!
Trama: Marzio Santoni, ispettore di polizia a Valdiluce, ha un grande fiuto. È affascinante ma schivo, uno sciatore provetto che preferisce passare il tempo in mezzo ai boschi piuttosto che al caldo dei rifugi. Lupo bianco, così lo chiamano tutti per via di un olfatto fuori dal comune, ha un passato di indagini da prima pagina, ma da quando è tornato in provincia, si trova a occuparsi di insignificanti inchieste locali e casi di poco conto. La stagione invernale a Valdiluce è ricca di distrazioni, con quel continuo andirivieni di sciatori e famiglie in tuta e scarponi. È così che incontra Elisabetta, attraente ed enigmatica, in vacanza con tre amiche per una settimana di sci e svago. Tra i due l'intesa è immediata e desiderio, eros e un'insaziabile attrazione rendono quei pochi giorni una vertigine sospesa. Lei sposata e con un menage complicato, lui scapolo solitario abituato a relazioni a termine, stanno cercando il coraggio per dirsi addio, quando un evento terribile sconvolge l'intera vallata. Elisabetta e le sue amiche vengono ritrovate nella camera d'albergo, senza vita. Quattro cadaveri e nessun indizio, quattro donne morte senza un apparente motivo. Ed è proprio Lupo bianco che dovrà sovrintendere le indagini all'interno di quella piccola comunità di provincia chiusa e reticente e scoprire la verità.


Ed infine ora parliamo dell'arrivo più importante perchè regalato da una persona assolutamente speciale che ho conosciuto grazie a questo blog e che adoro senza riserve per la sua freschezza ed il suo essere: la mia Michyyyyyyyyyyyyyyyyyyy!!!! Ma avete visto che spettacolare segnalibro mi ha fatto fare? Con la copertina del mio amatissimo "Io che amo solo te"! *_____*

  • Sugar Daddy di Lisa Kleypas edito da Mondadori - pag. 389. Un libro che avevo in WL già da un po' di tempo grazie ad una recensione che avevo letto. Mi ispira molto, vediamo se saprà soddisfare le aspettative.
TramaLiberty Jones, quattordici anni, vive a Welcome, piccolo villaggio del Texas; il suo giovane e intraprendente cuore scalpita. Ai suoi occhi, solo l'amore per Hardy Cates da gioia a quel luogo privo di attrattiva. Per Hardy, invece, la ragazza rappresenta un ostacolo sulla strada verso la realizzazione dei suoi progetti, che vanno ben oltre il ristretto orizzonte di Welcomc. E quando Hardy se ne va, anche Liberty lascia Welcome per la grande città, decisa a conquistare un futuro migliore per sé e la sorellina a cui deve fare da madre. Gli anni passano e le cose cominciano ad andare per il verso giusto: Liberty conquista l'amore di un milionario, che sembra farle dimenticare quella disperata passione di gioventù. Ma un giorno Hardy ritorna...

Ecco i miei nuovi gioiellini! Solo adesso mi rendo conto che alla fine i quattro acquistati sono tutti più o meno dello stesso genere, il mio preferito! Speriamo possano essere letture speciali. Ho sempre voglia di leggere qualcosa che mi rapisca completamente.
Voi cosa ne pensate? Vi piacciono? Fatemi sapere cosa ne pensate!

venerdì 24 gennaio 2014

Chi ben comincia #20

Buongiorno lettori!!! Come state? Ultimo giorno lavorativo della settimana o lavorate anche nel week end?
Per me fine settimana misto svago e lavoro, spero di non arrivare lunedì in ufficio più stanca di quanto lo ero oggi quando ne sono uscita.
Per il resto ho mille pensieri per la testa, che non mi fanno staccare la spina neanche un attimo...ufffffff!
Ma visto che oggi è venerdì è ora di parlare di libri con la nostra rubrichetta tanto speciale che ho preso in presti dalla mia amica Alessia del blog Il profumo dei libri e che ci accompagna ongi settimana sul mio blog.
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Per l'incipit di oggi non ho avuto dubbi. Tra qualche giorno sarà la Giornata della memoria e quindi ho pensato di dedicare l'appuntamento di Chi ben comincia di oggi ad un libro che occupa la mia libreria ormai da un anno ma che non ho ancora letto nonostante mi ispiri moltissimo! Sapete che ho dei seri problemi a smaltire i libri arretrati...
Il libro protagonista di oggi sarà quindi L'ultimo sopravvissuto di Sam Pivnik edito da Newton Compton, una storia vera che rappresenta la testimonianza di un bambino scampato all'Olocausto.

REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti


Prologo
Di fronte all'angelo

Ad Auschwitz non c’erano calendari. Nessuna data, nessuna ricorrenza, nulla che segnasse lo scorrere del tempo. Per i più fortunati, per quelli di noi che sono rimasti in vita, a ogni notte seguiva un altro giorno, e i giorni diventavano settimane. Non molti sono sopravvissuti all’avvicendarsi dei mesi. Ecco perché non so dire con esattezza quando mi ammalai. Probabilmente era il dicembre del 1943, gelido come solo l’inverno polacco sa essere. Con addosso solo la sottile casacca a strisce e i pantaloni, avrei dovuto patire un freddo atroce, ma quella mattina mi sentivo bollente e sudavo.
Dormivamo in cinque in ogni kojen, i letti a castello a tre piani, ammassati insieme sul tavolato di legno duro e umido, e mi ci volle un po’ per rendermi conto… per realizzare che, adesso che ero rimasto solo, non avrei più dovuto sentire il calore di tutti quei corpi stretti tra loro. Mi pulsavano le tempie e le ghiandole nel collo mi bruciavano, doloranti. Prima della guerra, se stavi male andavi dal dottore. Se non potevi permetterti un medico, restavi a letto, ben coperto, al caldo, e prendevi un’aspirina. Ad Auschwitz non c’erano medici, non di questo genere. E l’unico ospedale era un luogo di morte: era l’hkb, Häftlingskrankenbau, l’infermeria per i prigionieri, e tutti noi sapevamo che altro non era se non la sala d’aspetto per la camera a gas. Mi abbottonai la giacca e cercai di non tremare mentre la febbre saliva e mi provocava brividi di freddo.

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Credo che tutti noi sappiamo quanto possa essere crudo ed emotivamente doloroso un libro del genere, ma credo anche sia proprio per questo che sia necessario continuare a sforzarsi di farsi del male leggendo libri del genere affinchè si possa tenere vivo il ricordo, anche nelle generazioni future che non avranno - come invece ho avuto la fortuna di avere io - nonni che possano raccontare in modo molto vivido il clima che si respirava a quei tempi e quello che molte, troppe persone, hanno dovuto subire.
In quest'incipit non c'è nulla che io non conoscessi già...i vestiti a righe, i letti - se così possono essere chiamati - in cui le persone erano costretti a dormire ammassati, i bambini che - nostante fossero appunto bambini - non venivano risparmiati dalle brutalità dei campi di concentramento. Nonostante io sapessi già tutto, questo incipit è un pugno allo stomaco perchè ci ricorda che chi ha vissuto quelle brutalità era assolutamente consapevole della propria condizione e di quello che lo avrebbe atteso, la camera a gas.
Credo proprio che nei prossimi giorni, non appena finirò il libro che sto leggendo, mi butterò in questa lettura anche se so che soffrirò da morire!
Cosa ne pensate? Qualcuno di voi ha letto questo libro e vuole dirmi cosa ne pensa? Oppure magari volete consigliare qualche lettura del genere che vi è rimasta nel cuore. O ancora un incipit a cui tenete particolarmente.
Come vi ho già detto molte volte, fate come se foste a casa vostra! Per me è sempre una gioia infinita trovarvi nei commenti!

mercoledì 22 gennaio 2014

Recensione #3/2014 - L'allieva di Alessia Gazzola

Buongiorno amici miei! Sono ancora super emozionata per il post di ieri e per il grande riscontro avuto dai vostri commenti! Vi ringrazio nuovamente tantissimo perchè queste sono le cose che scaldano il cuore di una blogger.
Oggi torno con una recensione, quella di un libro che avevo da un po' di tempo nella libreria e che mi sono decisa a leggere in questo nuovo anno! Spero pian pianino di riuscire a smaltire la pigna infinita che mi attende ma la vedo dura visti i miei continui acquisti!
Avrei molti altri libri di cui parlare e che ho letto da diversi mesi ma oggi mi sentivo ispirata verso questo.
Si tratta di L'allieva, l'esordio letterario di Alessia Gazzola edito da Tea in edizione super economica, 384 pagine a 5 euro...che non fa mai male!!!

Trama: Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da imparare e sa di essere un po' distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l'istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall'affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all'omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un omicidio è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta. Stavolta, quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da un'aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché stavolta conosce la vittima.

Non è facile parlare di questo romanzo perchè è necessario che io divida in modo assolutamente netto nella mia testa le tante idee che ora stanno ruotando come un vortice insieme ai miei neuroni.
Se dovessi solamente parlare della piacevolezza della trama e della velocità con cui le pagine si sono volatilizzate sotto i miei occhi dovrei promuovere a pieni voti questo lavoro. Perchè Alice Allevi - la specializzanda un po' goffa protagonista del libro - è aria fresca, è tutto quello che in fondo siamo anche noi ma che tendiamo a nascondere con la nostra continua ricerca di essere sempre adatti alle situazioni.
L'autrice ci racconta di una specializzanda - non la prima della classe, quella ce la fa diventare subito antipatica - che con la sua sbadataggine, leggerezza, forse poca furbizia, vive la sua vita in Istituto di medicina legale come l'eterna ultima della classe, quella sull'orlo dell'abisso, poco apprezzata dai colleghi e dai superiori, sottovalutata forse. Perchè Alice è sì goffaggine ma anche intuito e cuore: sono proprio queste due cose a renderla così speciale agli occhi del lettore.
Nel giudicare questo scritto devo però per forza di cose pensare anche a quello che rappresenta. Una ragazza morta in modo improvviso ed inspiegabile, le indagini della polizia, gli esami del medico legale; tutti elementi che fanno pensare ad un libro giallo, quello che mi aspettavo. In questo caso però il giallo viene un po' messo da parte dal rosa, il rosa delle vicende personali/amorose della giovane Alice. Nonostante l'omicidio di base la tensione praticamente non esiste, perchè scolorita dalle personalità di Arthur - l'uomo bello ma poco propenso a mettere radici - di Claudio - il collega bello ma stronzo e donnaiolo - di Yukino - la coinquilina giapponese che spara parole a vanvera - di Ambra - l'ape regina, la prima della classe che fa di tutto per farsi notare - da Cordelia - la figlia del capo svampita. Ho apprezzato tutti questi personaggi che insieme formano proprio un quadretto simpatico e perfetto ma non ho apprezzato quello che mi hanno tolto: la voglia della scoperta, la voglia di scovare l'assassino. Molte volte infatti, durante la lettura, mi sono completamente dimenticata che il mio scopo era capire chi avesse ucciso la giovane vittima e non sapere se Alice sarebbe stata promossa o meno all'anno successivo della specialità.
Forse mi aspettavo qualcosa di diverso ed è per questo che ora, tirando le somme, devo essere meno di manica larga rispetto a quello che vorrei.
Se dovessi votare Alice come personaggio a se non avrei sicuramente dubbi a darle un pieno 5 e anche con lode magari, ma io - perdonatemi e cercate di capirmi - devo dare un voto unitario per un libro che comunque si colloca in un genere che necessita di alcune caratteristiche fondamentali per essere apprezzato fino in fondo. Sicuramente leggerò i successivi due romanzi di questa autrice e magari chissà, sapendo cosa mi attende, riuscirò a dare voti più alti.
Avete letto questo libro o i successivi? Cosa ne pensate? Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni!!! :)))

Voto:


martedì 21 gennaio 2014

"Blog is Alive - Tour" Terza tappa

Buongiorno a tuttiiiiii!!!
Sono qui oggi, super emozionata e con la tremarella in corpo, per parlarvi di un progetto che ha preso vita insieme a quattro splendide amiche blogger la settimana scorsa.
E' un blogtour, il mio primo blogtour, molto particolare perchè non parla di un libro specifico ma parla di noi, dei nostri blog, prendendo spunto da un post che la cara Alessia del blog "Il profumo dei libri" ha pubblicato qualche mese fa. In quel post Ale illustrava ai suoi lettori come lei immaginava il suo angolino virtuale se fosse stato un luogo vero, lasciando spazio alla fantasia e alle emozioni. Ed è proprio questo che cercheremo di fare noi, cercheremo di far prendere vita ai nostri blog, dandogli una connotazione fisica reale! E' questo che hanno già fatto brillantemente Monica e Leda nei loro post per le prime due tappe di cui troverete i link sotto.



ELENCO DELLE DATE:
Credo di avervi detto tutto, anzi no...dimenticavo di dirvi che nella tappa finale Alessia vi illustrerà delle fantastiche e ricche sorprese che saranno messe in palio per chi avrà seguito l'intero tour.
Ed ora si comincia, tocca al mio blog prendere vita.
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Quando un anno fa ho deciso di aprire il mio blog ho sempre avuto un'unica idea in testa: creare una angolino virtuale che fosse un luogo in cui accogliere gli amici per chiacchierare di libri e scambiarsi confidenze, proprio come faccio nella realtà con le mie amiche più care. E' per questo che ho sempre immaginato il mio blog come se fosse un punto reale della mia casetta, in particolare un insieme tra la cucina - dove si può chiacchierare con le amiche sorseggiando un buon tè caldo o un profumato caffè - e quel punto di collegamento tra la cucina ed il soggiorno - che con il suo comodo divano mi accoglie tutte le volte che decido di perdermi nelle pagine di un libro.
Da ognuno dei due luoghi che ho citato è possibile vedere l'altro, guardando attraverso dei pilastrini rossi che dividono lo spazio e creano curiosità. E' attraverso quei pilastini che se sbirciate bene riuscirete a vedere la penisola della mia cucina, con il suo piano in quarzo rosso e gli sgabelloni - rossi anch'essi - sui quali troverete me e le mie amiche con in mano una tazza colorata di tè fumante e qualche biscottino da sgranocchiare. Il chiacchiericcio sarà sicuramente incessante ed anche la musica di sottofondo sarà coperta dalle nostre confidenze.
Peccato perchè il mio gruppo preferito, i Negramaro, non meritano proprio di essere sovrastati ma sapete come vanno queste cose, quando tra amiche si parla di libri o ci si confida i più intimi segreti, tutto il resto passa in secondo piano.
Come vi dicevo...sbirciate dai pilastrini, provate anche ad oltrepassarli se volete diventare parte attiva di questo mio mondo e troverete al centro davanti a voi la penisola, sulla destra un colonna con un mega forno che mi viene in aiuto durante le mie festività prettamente meridionali e sulla sinistra la mia cara, complice
macchinetta del caffè che divide il suo già resecato spazio con una piccola radio da cui in questo momento riuscirete a sentire, se vi impegnate un po' a sovrastare le risate e le chiacchiere, una delle canzoni che occupano un posto speciale nel mio cuore, che Giuliano - il leader dei Negramaro - sta cantando come fosse poesia. La canzone è Solo 3 minuti!
E' paradossale...una delle mie canzoni preferite è anche adattissima al blog perchè in realtà, con i miei post, la maggior parte delle volte ho solo pochi minuti per convincere chi si ritrova qui per sbaglio a rimanere o addirittura tornare!
Tutto intorno a voi è rosso e bianco: rosso come la passione, quella che da un anno a questa parte metto all'interno del mio caro blog, bianco come la purezza e la sincerità che cerco di metterci ogni volta che mi ritrovo qui a darvi un opinione su una lettura appena intrapresa. Sembra quasi di averlo sempre saputo, come se fosse un segno del destino che io vedessi in questo luogo la vita del mio blog.
E non è mica stato facile arrivare a capire come creare questo spazio! Dovete sapere che mio marito ed io siamo il peggiore connubio che ci sia al mondo. No, per carità non fraintendetemi, il nostro è un matrimonio felice ma lavorativamente parlando è una tragedia, lui geometra ed io architetto, lui più razionale ed io più artista; non vi dico quando è arrivato il momento di arredare casa...niente in essa ma soprattutto nella nostra cucina è lasciato al caso, ogni singolo colore ed ogni singolo mobile sono stati studiati dopo mesi e mesi di discussioni fatte di prove e infinite modifiche che sono durate, solo per la cucina, udite udite...10 mesi...ci ho messo di meno a partorire mio figlio ahahahahahahahah
Capirete bene che vi sto aprendo le porte del mio mondo magico, un mondo che mi trasmette pace e calore ogni volta in cui ci sono dentro. Ho un frigorifero pieno di piccoli magneti che collezioniamo quando andiamo in giro per il mondo o che ci portano gli amici quando viaggiano ed è quindi nella mia cucina che ci sono tutti i nostri ricordi più belli, le cartoline, le immagini delle ecografie del mio bambino quando ancora era un ranocchietto nel mio pancione, le fotografie; è qui che mi rifugio con le amiche quando abbiamo bisogno di un po' di tempo tutto per noi.
Quindi non ho dovuto pensare molto quando Alessia ha creato il suo post. Sapevo già quale sarebbe stata la mia risposta. Se vi va quindi siete benvenuti nel mio blog - e nella mia cucina - per raccontarmi quali sono i vostri libri preferiti, le vostre passioni, i vostri sogni; io dal canto mio vi offrirò una buona merenda e la mia attenzione.
Ora vi saluto perchè il tè è pronto anzi...vi aspetto!!!

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Spero che il mio viaggio nel mio mondo vi sia piaciuto, io sono stata felicissima di aprirvi le porte della mia casetta ed anche quelle del mio cuore.
Mi raccomando, se vi va di continuare a sognare insieme a noi non perdetevi la prossima tappa del tour sul blog di Denise Reading is Believing.


sabato 18 gennaio 2014

18/01/2013 - 18/01/2014: Un anno di blog, un anno di noi!



Buongiornoooooooooooo!!!
Sicuramente leggerete l'euforia in questo saluto ed infatti è proprio così, sono al settimo cielo.
Come potete leggere dal titolo il gran giorno è arrivato, un anno di blog, un anno di noi!
Se qualcuno un anno fa mi avesse detto che ora sarei stata ancora qui, con voi, che con passione leggete i miei sproloqui letterari non ci avrei assolutamente creduto.
Vi sembrerò esagerata, lo so, ma essere ancora qui dopo un anno mi rienpie di gioia e di emozione. Quando ho cominciato l'ho fatto quasi per caso. Era mesi che ci pensavo ma non mi decidevo, poi un giorno, in un pomeriggio di stanca l'ho fatto, ho premuto quel tanto temuto tasto "pubblica" che ancora adesso - vi dirò la verità - mi incute non poco!
Sono andata proprio ora a rileggere quel primo post e ho gli occhi lucidi perchè ritrovo quella me impacciata, quella me appassionata, quella me pronta per un'avventura più grande di lei. Ora dopo un anno qualche somma posso provare a tirarla ed è con immenso orgoglio che posso dire di essere super soddisfatta. Non perchè io abbia raggiunto chissà quali traguardi - non sono neanche lontanamente vicina al numero di followers e di visualizzazioni dei blog letterari che io amo di più - ma perchè in questo anno, grazie al blog, grazie a voi sono cresciuta come lettrice ma anche come donna.
Sono felice di essere riuscita a pubblicare i miei post con costanza - anche se non giornaliera - ma spero di poter fare di più nel nuovo anno che mi e ci attende. Spero anche di riuscire ad organizzare qualcosa di speciale con amiche e amici bloggers nei mesi futuri o di trovare delle idee nuove per qualche rubrica che possa allietare i vostri momenti passati qui con me. Io ce la metterò tutta!!!!

Grazie a questo mio angolino virtuale ho conosciuto persone che sono diventate per me delle vere amicizie, grazie a questo blog ho conosciuto autori e autrici che mai mi sarei sognata di poter neanche avvicinare; grazie a questo blog ho scoperto delle letture che mai avrei preso in considerazione quando ancora ero solo un lettrice silenziosa.
Quindi se in questo momento stai leggendo questo post il mio grazie è principalmente per te, che mi leggi e in modo attivo e commenti i miei scritti o che magari mi leggi e non commenti ma prendi spunto da quello che io scrivo per le tue future letture; GRAZIE perchè senza il tuo contributo questo blog non potrebbe assolutamente esistere.

venerdì 17 gennaio 2014

Chi ben comincia #19

Ciao miei cari amici, come state? Finalmente è venerdì! Questa settimana per quanto mi riguarda è stata assoluitamente interminabile!!!! In più qui a Milano piove, piove, piove, piove, piove....uffffffff sembra autunno invece che inverno! L'importante è che poi non faccia l'inverno in primavera!
Ma come al solito io mi perdo in chiacchiere!!! ahahahahahah
Come tutti i venerdì è tempo di Chi ben comincia, la mia rubrica preferita, ideata dalla mia amica Alessia del blog Il profumo dei libri.

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Dovendo decidere quale incipit condividere oggi con voi, ho pensato ad un libro che vi ho già presentato tra i miei nuovi arrivi qualche settimana fa e di cui, nonostante il grande nome dell'autrice, sto sentendo pareri assolutamente contrastanti. Mi è quindi venuta la curiosità di leggerne l'incit per cominciare a capirne l'atmosfera e lo stile.
Sto parlando di Splendore di Margaret Mazzantini edito da Mondadori.

REGOLE:
- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti



Era il figlio del portiere. Suo padre aveva le chiavi di casa nostra, quando partivamo innaffiava le piante di mia madre. Per un periodo ci furono due nastri azzurri sullo stesso portone, il suo più scolorito del mio perchè era più vecchio di qualche mese. C'inocontrammo durante tutta l'infanzia, lui scendeva io salivo. C'era il divieto di giocare in cortile dove una grande palma spazzolava la quiete dei vecchi inquilini. Un casamento d'epoca fascista accanto al Tevere. Lo vedevo dalla finestra, mentre scivolava con il pallone sotto il braccio nel canneto lungo il fiume.
Sua madre faceva le pulizie negli uffici al mattino presto. Era organizzato, metteva la sveglia, apriva il frigorifero e si riempiva la tazza di latte. Calzava bene il berretto, si chiudeva il cappotto. Ci trovavamo più o meno allo stesso punto tutti i giorni. Io ero molto più assonnato di lui. Mia madre mi teneva la mano, lui era sempre per conto suo. Ciao. Si portava dietro un odore di cantina, di sottosuolo urbano. Faceva tre passi e un saltello. Tre passi e un saltello.
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Cosa ve ne pare? Devo dire che io ogni volta faccio sempre più fatica a smettere di trascrivere gli incipit. Andrei avanti, per capire.
Da queste poche righe per ora mi sembra di ritrovare abbastanza lo stile di scrittura della Mazzantini. Frasi brevi, descrizione dei personaggi non solo fisica ma cerca sempre di darne una visione più ampia raccontandocene abitudini o atteggiamenti particolari che possano caratterizzarli - tre passi e un saltello in questo caso!
Siamo a Roma, in un palazzone di età fascista e un ragazzo - non se ne capisce l'età al momento del racconto - parla di un altro ragazzo, quasi della stessa età. Racconta di quegli incontri abituali che, chiunque come me viva in un condominio, si ripetono giornalmente sulle scale o davanti all'ascensore; perchè gli orari sono sempre gli stessi e le stesse sono le facce - assonnate al mattino, stanche la sera - che si incrociano.
La voglia di sapere quale legame ci sarà tra questi due ragazzi è fortissimo e posso affermare con certezza che questo incipit non mi delude assolutamente anzi, mi incuriosisce molto. Chissà poi a quale punto del romanzo nasca quella noia di cui ho sentito tanto parlare da molti.
Avete già letto questo libro? Lo avete amato o odiato? O magari lo avete in WL?
Appuntamento a venerdì prossimo per una nuova puntata ed un nuovo incipit da scoprire.

mercoledì 15 gennaio 2014

Recensione #2/14 - Segreto di Alessia Esse

Buongiorno lettori! Come ve la passate? Io sono particolarmente assonnata oggi, sarà anche colpa del tempo visto che ha piovuto incessantemente per due giorni.
Sono anche molto emozionata perchè ieri è stata pubblicata la prima tappa del primo blogtour a cui partecipo attivamente e lo faccio con delle compagne di avventura spettacolari. La mia trappa sarà il 21 gennaio ma se vi va di saperne di più trovate il banner nella barra laterale sinistra del blog. Io consiglio di dare una sbirciata perchè è un tour veramente carino e particolare e la mia amica Monica del blog Books.Land ha cominciato veramente con il botto!!!!

Ed ora torniamo a quello di cui vorrei parlarvi oggi. E' tempo di una nuova recensione, quella dell'ultimo libro letto nel 2013, finito qualche ora prima dell'arrivo del nuovo anno.
Si tratta di Segreto, di Alessia Essia - pag. 466 -, il secondo libro de "La trilogia di Lilac", un'autopubblicazione veramente affascinante che mi ha aperto ad un genere - il distopico - che conoscevo poco. La recensione di "Perfetto", il primo della trilogia, potete trovarla qui.
Segreto è un libro splendido, che mi ha convinto così tanto da finire dritto dritto e senza il minimo dubbio nelle più alte posizioni della mia top ten del 2013 che ho pubblicato qui. Essendo un lavoro autopubblicato è acquistabile su alcuni siti online o direttamente attraverso il blog di Alessia Esse qui.
Ma io parto sempre in quarta...andiamo con ordine!!!

Trama: Segreto è il secondo volume de La Trilogia di Lilac. Da quando Lilac Zinna ha attraversato la galleria che separa la Francia dall'Italia, la sua vita è cambiata. Le verità in cui credeva sono diventate menzogne, e quelle che ha conosciuto grazie a suo padre hanno fatto crollare ogni restante certezza. E ora che Vega G ha colpito al cuore degli abitanti di Pontenero, Lilac ha un solo scopo: riavere, a qualunque costo, ciò che la Presidentessa le ha portato via. Ma nel mondo che la ragazza sta imparando a conoscere esistono pericoli più vicini e, forse, ancora più letali della donna che ha distrutto il genere maschile. Fra segreti dolorosi e nuove verità, Lilac dovrà imparare a lottare e a sopravvivere senza l'aiuto di chi, fino ad ora, è sempre rimasto al suo fianco.

E' difficilissimo parlare di questo libro senza fare Spoiler. Ovviamente farò di tutto per non rivelare a voi lettore più di quello che può essere dedotto dalla trama ufficiale.
Se avete già letto Perfetto sicuramente saprete che sul finale c'era stato un avvenimento veramente emozionante, che aveva lasciato aperta la trama a molteplici risvolti futuri. E' proprio da qui che Alessia Esse riprende il discorso e lo fa in modo originale, facendoci subito capire che ha ancora molte carte da giocare per riuscire a stupirci. Se per tutto il primo libro la narrazione era stata portata avanti da Lilac, la protagonista assoluta della trilogia, nel secondo libro si viene subito piacevolmente spiazzati perchè è Baguette - o meglio Margot - la grande ed insostituibile amica di Lilac, ad introdurre il discorso facendo un veloce rissunto degli avvenimenti del primo libro e facendoci intuire qualcosa sul secondo.
Poi tutto torna a come eravamo abituati ed è Lilac a portare avanti i successivi capitoli del libro.
Pensavate di aver visto tutto con Perfetto? La cattiveria più assoluta e la creazione di un mondo totalmente al di fuori della perfezione? Dovrete ricredervi perchè questo secondo capitolo della trilogia è veramente una bomba. Alessia Esse ci porta in un mondo ai limiti della perversione rendendocelo però plausibile sotto tutti i punti di vista. Ci fa conoscere dei personaggi surreali e folli che assumono però - grazie alla perfetta ed intensa narrazione - una parvenza di normalità agli occhi di chi legge.
Eravamo rimasti, con Perfetto, ad un punto cruciale; la Presidentessa aveva portato via qualcosa di molto caro a Lilac e il nostro sentimento era quello di sgomento, paura, odio più totale verso quella donna così perfida che nascondendosi dietro degli ideali assolutamente ingiustificabili ed incredibili aveva distrutto il genere maschile. Dopo una fine così pensavamo di aver visto il massimo, io per prima mi chiedevo come avrebbe potuto stupirci Alessia Esse con il seguito. Non pensavo proprio di potermi trovare davanti a qualcosa di più incredibile, a qualcuno di più crudele, ad un mondo ancora più spietato rispetto quello che avevamo conosciuto in Perfetto ed invece...
Se il primo libro mi aveva entusiasmato ma mi lasciava qualche perplessità in alcuni passaggi, questo mi ha completamente conquistato, assorbito, ammaliato. Con una scrittura più matura ed uno stile ancora più convincente rispetto al passato Alessia è stata capace di farmi provare ansia, rancore, divertimento ed è riuscita in più punti a farmi piangere, quei pianti incontenibili, incontrollabili.
Ogni pagina di questo libro è una scoperta, ogni ambientazione è descritta ad arte, ogni personaggio ha un suo perchè ed un ruolo ben preciso; nulla è lasciato al caso.
Con un colpo di scena dopo l'altro mi ha permesso di divorare la sue quasi cinquecento pagine senza accorgermene, tanto che alla fine mi è rimasto un vuoto dentro...avrei voluto avere subito per le mani il terzo libro!!!
E pensare che questa trilogia non sembrava proprio il mio genere! E' veramente bello trovare un lavoro capace di farmi ricredere in questo modo, ed è proprio per questo che amo la lettura, perchè niente è come sembra, tutto può succedere.
Ed è bello sopratutto vedere autrici italiane capaci di mettere il nostro paese al centro di un lavoro così ben riuscito, perchè è proprio in Italia che è incentrato il secondo libro, in una città totalmente nuova rispetto ai luoghi descritti nel primo romanzo e talmente azzeccata nella sua distopica rappresentazione da far rimanere il lettore a bocca aperta.
Per quanto riguarda i personaggi ritroviamo inizialmente tutti quelli conosciuti in Perfetto e ce ne vengono successivamente presentati di nuovi - che diventano, man mano, più che protagonisti - a cui il lettore non può, per forza di cose, restare indifferente.
Con questo libro tutte le domande che erano rimaste irrisolte trovano una risposta. Sapremo chi è veramente Vega G, come nasce il suo odio verso gli uomini, chi è a conoscenza della sua identità e del suo piano, che fine ha fatto la mamma di Lilac e fino a che punto nonna Francesca era a conoscenza del modo in cui era stato creato il mondo in cui vivevano. Ora ho tutte le risposte a queste domande e posso solo dire...wowwwwwwwwww!!!
Devo dire che qualcosa avevo intuito su chi potesse essere a conoscenza del piano di Vega G ma mai e poi mai mi sarei potuta immaginare i risvolti che avrebbe preso la vicenda.
Quindi dico brava Alessia, e dico anche...sbrigati a pubblicare il terzo libro che non sto più nella pelle!!!
Perchè, nonostante con Segreto si svelino molte cose, si arriva al quarantanovesimo capitolo con altre mille nuove domande e non vedo l'ora di trovare una risposta anche per queste.
La cosa che non capisco è perchè delle autrici così in gamba siano costrette ad autopubblicarsi, perchè le case editrici non facciano la fila per accaparrarsi un talento simile! E' davvero incomprensibile!
Qualcuno di voi ha letto Segreto e quindi Perfetto? Cosa ne pensate? Se non li avete letti io li consiglio assolutamente, anche se magari all'apparenza possono non sembrarvi il vostro genere credo possano stupire!
Spero di essere riuscita a trasmettere le emozioni che provo pensando a questa lettura, credetemi non è facile, è quasi più semplice scrivere dei libri che si sono ritenuti mediocri che riuscire a rendere tutto quello che un libro da cinque punti può lasciare dentro!

Voto:


lunedì 13 gennaio 2014

Shopping letterario #14

Buon pomeriggio miei cari amanti di libri!!! Come state? Io ho cominciato la giornata in modo proprio negativo...per fare 40 km per andare al lavoro ci ho messo due ore e mezzo, contro i cinquanta minuti classici; per fortuna ho sempre con me un libro da leggere che mi salva quando, come oggi, capita di rimanere imbottigliata in autostrada.
Per il resto tanta stanchezza e un po' di noia, tipici del lunedì.
Come vi avevo promesso torno dopo pochissimo tempo che con i miei acquisti libreschi. La cosa che mi inquieta è che vi presenterò altri libri che sono diventati parte della mia libreria cartacea e digitale ma ancora non ho speso la mia famosa card Mondadori da 25 euro che il mio maritino mi ha regalato per natale...pauraaaaaaa!!! Vorrà dire che comunque ci rivedremo presto con un'altra puntata.
Come al solito non vi presenterò unicamente libri acquistati ma anche quelli che mi sono arrivati per i più svariati motivi. Cominciamo.

I primi libri che vi segnalerò sono frutto di una mia incapacità a resistere alle offerte lampo di amazon per gli ebook, la cosa mi preoccupa non poco ma mi riempie anche di gioia - la mia è proprio una malattia seria - se alla lettura, in questo momento, tra di voi dovesse esserci uno psicologo che possa aiutarmi non esiti a farsi avanti!!! ahahahhah rido ma mi ci vorrebbe davvero!
  • Apnea di Lorenzo Amurri edizioni Fandango ebook - pag. 251 - è un libro che avevo già adocchiato e che credo possa essere un pugno nello stomaco ma non ho saputo proprio resistere, a volte ho bisogno anche di libri del genere.
Trama: La faccia immersa nella neve, come ovatta soffice che gli toglie il fiato. È la vertigine dell'apnea. Pochi attimi prima Lorenzo stava sciando insieme a Johanna, la sua fidanzata. Un momento spensierato come tanti, ormai irrimediabilmente ricacciato indietro, in un passato lontano. Poi la corsa in ospedale in elicottero, il coma farmacologico e un'operazione di nove ore alla colonna vertebrale. Dai capezzoli in giù la perdita completa di sensibilità e movimenti. D'ora in avanti Lorenzo e il suo corpo vivranno da separati in casa. Ma l'unica cosa che conta, adesso, sono le mani. Poter riprendere a muoverle, poter ricominciare a suonare la chitarra, perché la musica è tutta la sua vita. Dalla terapia intensiva ai lunghi mesi di riabilitazione in una clinica di Zurigo, fino al momento di lasciare il nuovo grembo materno che lo ha tenuto recluso ma lo ha accudito e protetto durante la convalescenza. E il difficile reinserimento in un mondo dove all'improvviso tutto è irraggiungibile e tutti sono diventati più alti, giganti minacciosi dalle ombre imponenti. Con coraggio e determinazione Lorenzo Amurri racconta il suo ritorno alla vita. La voglia di vedere, di toccare, di sentire. Di riprendere a far tardi la notte insieme agli amici, di abbandonarsi all'amore della sua donna e riconquistare la libertà che gli è stata rubata. Ogni tappa è una lenta risalita verso la superficie, un'apnea profonda che precede un perfetto e interminabile respiro.

  • Il secondo ebook acquistato è Villetta con piscina di Herman Koch edizione Neri Pozza Bloom - pag. 384 - un libro che non conoscevo ma che mi ha folgorato quando lo ho trovato tra le offerte lampo giornaliere di Amazon. Anche questo non tratta un tema facile...mi accorgo solo ora preparando questo post che questi miei acquisti sono un po' impegnativi psicologicamente. Vedremo come ne uscirò dopo la lettura.
Trama: Marc Schlosser è un medico di famiglia. Riceve la mattina, dalle otto e mezza all'una. Venti minuti circa a paziente cosi spartiti: un minuto per capire quello che c'è da capire e gli altri diciannove per inscenare una parvenza di interesse. E i pazienti se ne vanno via soddisfatti, prendendo per una meticolosa e inusuale attenzione quella che non è altro che una messa in scena. Di recente, però, un increscioso incidente ha turbato la tranquilla esistenza di Marc. Dopo il funerale di Ralph Meier, la star televisiva dalla figura imponente e la voce stentorea, Judith, la moglie dell'attore, ha fatto irruzione nello studio di Schlosser scagliando a terra una sedia e strillando ripetutamente "Assassino!". È passato un anno e mezzo da quando Ralph Meier si era materializzato in quella stessa sala d'aspetto. Aveva il suo solito atteggiamento, quella prorompente fisicità che si acquista soltanto con regolari abbuffate in ristoranti che abbiano ottenuto una o più stelle Michelin o con copiosi barbecue nel cortile di casa. Ma era malato, profondamente malato. Nel suo corpo, le cellule maligne si erano già rivoltate contro quelle sane. Marc ha capito subito che occorreva un intervento drastico, un first strike, un bombardamento a tappeto che avrebbe messo K.O. tutte le cellule maligne in un colpo solo. Eppure ha tranquillizzato l'attore, dicendogli che non c'era nulla di serio di cui preoccuparsi.


Dopo i miei acquisti folli che mi e vi fanno capire che sono ufficialmente entrata nel tunnel degli ebook oltre a quello della carta nel quale sguazzo ormai da un ventennio - pauraaaaaaaa - vi presento un libro, sempre in ebook, che mi è stato spedito dalle traduttrici e di cui sono felice di parlare perchè rientra all'interno di un progetto veramente interessante:
  • Lo studio circolare di Anna Katharine Green formato ebook - pag. 202 - in vendita su Amazon. Come vi annunciavo questo libro fa parte di un'iniziativa molto molto particolare: si tratta di un progetto indipendente, autofinanziato, che non poggia su alcuna casa editrice. Le due ideatrici sono Marialuisa Ruggiero e Claudia Mucavero, entrambe laureate in lingue e con una passione smodata per la lettura. Il loro progetto è quello di scovare romanzi gialli ancora inediti in Italia - i cui diritti sono scaduti - li traducono al meglio della loro professionalità, e li offrono al pubblico del nostro paese. Il libro che mi hanno gentilmente inviato è il loro primo esperimento ed io sono super orgogliosa che loro abbiano scelto anche il mio blog per presentarlo al pubblico. Oltretutto si tratta di un giallo, un genere che come sapete adoro, quindi non potrei essere più felice!
Trama: Un delitto insolito è appena avvenuto: questa la misteriosa chiamata che giunge alla polizia 
di New York e che dà inizio alle indagini sulla morte di Felix Adams. Pugnalata a morte e con una croce adagiata sul petto, la vittima presenta al detective Gryce una matassa piuttosto ingarbugliata. Insolito è, piuttosto che il delitto in sé, il luogo in cui questo è stato consumato: uno studio di forma circolare privo di finestre sull’esterno, un volatile irrequieto prigioniero di una gabbia appesa sotto la volta del soffitto che non fa che ripetere l’enigmatica frase ‘Ricorda Evelyn!’, uno strano meccanismo di faretti colorati apparentemente inspiegabile, un congegno letale che non andrebbe azionato per nulla al mondo, una scia di lustrini lasciata sul pavimento e un domestico apparentemente allucinato che cerca invano di comunicare la propria versione dei fatti.
Lo Studio Circolare è la prima pubblicazione di RuM Corp.(se) nell’ambito del progetto Caxton’s Forge, volto alla riscoperta di classici mai editi in Italia. Il romanzo è anche la terza e ultima apparizione di Miss Butterworth, irresistibile detective improvvisata e indiscutibile antesignana della più celebre Miss Marple.

L'ultimo libro - assolutamente non per importanza - che voglio presentarvi è un libro che ho ricevuto qualche giorno fa direttamente dell'autrice, grazie al giftaway natalizio organizzato dal mio amico Michele del blog Mr.Ink: diario di una dipendenza! Non potrei essere più felice per questa vincita per prima cosa perchè il libro, come vi dicevo, mi è arrivato direttamente dall'autrice con tanto di super dedica che mi ha fatto vibrare il cuore e poi perchè è un libro a cui il caro Mik ha dato ben 5 stelline sul suo blog - qui la sua recensione -, quindi deve essere un libro splendido. Quindi ancora un grazie speciale a Michele e a Francesca per avermi regalato un'emozione così grande all'inizio del nuovo anno. *__*

  • Le stanze buie di Francesca Diotallevi edito da Mursia, un libro da 390 pagine - unico cartaceo che vi presenterò oggi - che spero di riuscire a divorare al più presto anche se ultimamente sto leggendo alla velocità di una lumaca. Mi perdoneranno tutti quelli che aspettano il mio pensiero su un libro...
Trama: Torino 1864. Un impeccabile maggiordomo di città viene catapultato nelle Langhe: per volere testamentario di un lontano zio, suo protettore, dovrà occuparsi della servitù nella villa dei conti Flores. Il protagonista si scontra così con il mondo provinciale, completamente diverso da quello dorato e sfavillante dell'alta società torinese, e con le abitudini dei nuovi padroni e dei loro dipendenti. Nella casa ci sono un conte burbero, una donna eccentrica e anti-conformista, ma anche sola e infelice, un cameriere dalla doppia faccia e una vecchia che sa molte cose, ma soprattutto c'è una stanza chiusa da anni nella quale non si può assolutamente entrare. A partire da questo e da altri misteri il maggiordomo si troverà, suo malgrado, a scavare nel passato della famiglia per scoprire segreti inconfessati celati da molto tempo e destinati a cambiare per sempre la sua vita.

Allora? Cosa ne pensate dei miei nuovi arrivi? Io sono più eccitata del solito soprattutto per quest'ultimo libro che vi ho presentato! Conoscete questi libri? Sarei felice di trovare le vostre opinioni tra i commenti!