venerdì 3 aprile 2015

Chi ben comincia #78 - Se mi vuoi bene di Fausto Brizzi

Buon pomeriggio a tutti e buon venerdì.Come va? Io pian piano mi sto riprendendo anche se ho ancora la voce di Umberto Bossi - come dice qualcuna - e una tosse insistente che non mi da pace. Approfitterò dei prossimi tre giorni per riposare, guarire e leggere!!!! 
Ma veniamo alla normale programmazione del blog con una nuova puntata di Chi ben comincia, la rubrica ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri
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Oggi ho deciso di condividere l'incipit del libro che ho cominciato questa mattina: Se mi vuoi bene di Fausto Brizzi edito da Einaudi. E' il primo libro che leggo di questo autore e mi aspetto molto a causa dei commenti entusiasti di chi me ne ha sempre parlato.
REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti


Quando hai otto anni la cosa più bella che ti possa capitare si chiama "piressia", termine scientifico con il quale si intende "quello stato patologico temporaneo che comporta un'alterazione del sistema di termoregolazione ipotalamica e una conseguente elevazione della temperatura corporea al di sopra del valore considerato normale". In una parola sola, molto più familiare e affettuosa, febbre.
Ai miei tempi, che non sono poi così preistorici, conquistare anche soltanto un misero 37.2 significava un giorno di vacanza da scuola, le attenzioni della mamma, forse un Almanacco Topolino nuovo e, di certo, una mela grattugiata con lo zucchero. Se eri fortunato e l'amico termometro segnava 38 o anche più, venivi dichiarato ufficialmente "malato" e questo significava che anche tuo padre si sarebbee affacciato in cameretta, che i giorni di vacanza sarebbero diventati almeno tre perchè "le ricadute sono pericolose", che i nonni avrebbero comprato delle lingue di gatto perchè "la creatura comunque deve nutrirsi" e che tua sorella sarebbe stata allontanata perchè "due malati in casa sono troppi". Per questo avevo chiesto di sostituire la luce al neon sul mio comodino, che mi dava fastidio agli occhi, con una Osram da 60 watt. La lampadina classica, cioè quella benefattrice che, se ci appoggi delicatamente la punta del termometro, il mercurio si riscalda e scivola fino a dove vuoi tu.
Quando hai otto anni, essere un po' malato non è forse il paradiso, ma ci assomiglia molto.
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Quanti ricordi mi riporta alla mente questo incipit! Erano gli anni '80, ero bambina, e quando avevo la febbre rimanevo tutto il giorno nel lettone dei miei genitori a guardare la TV. Ho ricordi di una me affascinata davanti ai programmi che trasmettevano al mattino - erano i tempi de "La donna bionica", dei "Chips", di "Love Boat", di "Magnum P.I.", di "A-Team", di "Mia moglie è una strega" - telefilm che normalmente non potevo vedere e che nei giorni di malattia mi facevano sentire grande e privilegiata. Poi c'erano i premi della malata: mio papà, che faceva l'operaio e tornava a casa dal lavoro alle 17.00, tutte le volte che non stavo bene rientrava a casa con tantissimi pacchetti di figurine. E poi c'era mia mamma che con 37 di febbre non si poteva andare a scuola, e non ci si poteva andare neanche il giorno dopo perchè almeno bisognava fare una giornata intera senza neanche una lineetta. Non so come sarà questo libro ma l'incipit mi ha già conquistata!!!
E voi? Cosa ne pensate? Vi piace?

8 commenti:

  1. Lo conosco come regista - Notte prima degli esami, Ex, Maschi contro femmine - e fa commedia simpatiche. Come autore devo sperimentare ancora, allora :)

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  2. Nemmeno io ho letto niente di Brizzi, ma l'incipit mi piace e anche le frasi postate da altre lettrici in questo periodo mi hanno colpito! ahah, la famosa giornata "completamente sfebbrata" prima di poter uscire era un must anche a casa mia!

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    1. Te lo consiglio!!! L'ho finito e mi ha piacevolmente sorpreso! :)

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  3. Sembra promettere bene. Con questo incipit mi aspetto un racconto delicato e ironico.

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    1. Molto molto bello! Delicato, ironico ed anche molto profondo! Te lo consiglio!!!

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  4. oh quanti ricordi, anche io ho usato questo stratagemma...

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