venerdì 1 maggio 2015

Chi ben comincia #82 - Speciale Premio Bancarella - La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin di Enrico Ianniello

Buongiorno amici!!! Oggi è proprio un giorno speciale: per tutti perchè è il primo maggio ed è festa nazionale, per la mia famiglia perchè oggi il mio piccolo ometto compie 5 anni.
Inutile dirvi quanto lui riempia le nostre vite con la sua semplicità, la sua schiettezza, con la gioia che lo contraddistingue e che non ha paura di mostrare. Un piccolo grande uomo che è il mio orgoglio e il mio amore più grande! Oggi me lo spupazzerò alla grande!
Quindi concedetemelo di dirglielo anche qui: BUON COMPLEANNO AMORE MIOOOOOOO!!!!


Ed ora torno seri, riportando il blog alla normale programmazione; il venerdì è il giorno di Chi ben comincia, la rubrica ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri
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Anche oggi, chi ben comincia speciale dedicato alll'incipit di uno dei libri finalisti al Premio Bancarella 2015, se vi siete persi il post con i titoli eccoli qui.
Dopo aver condiviso con voi quello di Se chiudo gli occhi di Simona Sparaco  e quello di Niente è come te di Sara Rattaro oggi è il turno del libro La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin di Enrico Ianniello edito da Feltrinelli. Premetto che non conosco questo libro nè il suo autore quindi scoprirò l'incipit in questo momento insieme a voi.
 
REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti


Il mio nome non è proprio Isodoro Sifflotin, eh.

Cioè, non è sempre stato questo, ho avuto anche altri due nomi: il primo era Isidoro Raggiola, proprio all'inizio, figlio di Quirino Raggiola e Stella Dimare. Lo so, il nome di mia madre sembra uno scherzo; il fatto è che aveva questi genitori estrosi che - sapendo che Dimare sarebbe stato il suo cognome - si divertirono a scegliere un nome che ci stesse bene, come una maglietta coi pantaloni, e scelsero Stella.
C'erano altri esempi di questo tipo al paese, sicuramente era una cosa che all'epoca si portava, quella di mettere il nome a tono col cognome; vi segnalo solo i due più strani: il muratore Aniello Santaniello e la figlia del dottor Dellamorte, battezzata Isola - chiamata naturalmente da tutti Lina. Quando in paese scoppiò questa moda, il parroco fece fuoco e fiamme, sfogando il suo sdegno in una sfuriata che diceva più o meno così:
"Come la battezziamo questa bambina? Ala? E di cognome tu tu chiami...?".
"Madonna. Tonino Madonna, padre."
"Tonì, ma che cazz' de nomme è, Ala? Ma Giuseppina, Concetta, Anna, nun ve piaceno? Ma che è?! La settimana scorsa me site fattochiamma' a 'nu cristiano Giardino! 'U figlio de Peppe Fiorito! E chisto mo se chiamma Giardino Fiorito! E basta, mo!"
Ma noi lo facciamo per devozione, padre, per affidare la bambina Ala Madonna."

Era un paese contadino, un paese di collina.
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Ahahahahahahahah posso dirlo che sto rotolando dal ridere e che questo incipit mi fa desiderare questo libro con tutta me stessa? Potere di un incipit azzeccato!
Cosa ne pensate? Vi piace?

6 commenti:

  1. Davvero simpatico questo incipit! Mi ha fatto prendere in considerazione un libro che non conoscevo... Auguri al tuo bimbo Dani!

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    1. Grazie per gli auguri!!! IO voglio assolutamente questo libro!!! ;)

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  2. Ahahahahahahahahah ma che roba è? Ahahahahahahah Dai bellissimo! Davvero! Se tutto il libro è così c'è da tenerselo come anti depressivo ahahah
    Ala Madonna è il colpo di grazia ahahahahah

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  3. Fantastico, stavo leggendo i vari incipit e sono incappata in questo, troppo divertente, anche la copertina gialla fa venir voglia di leggerlo sotto l'ombrellone ;-)

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    1. Concordo! Non me lo sono ancora procurato ma rimedierò! ;)

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