lunedì 29 giugno 2015

Recensione #70 - Il mercante di stoffe di Coia Valls

Buongiorno lettori, come state? Oggi sono qui per lasciarli la recensione completa del libro che ho letto per le Letture Geograficamente Sparpagliate e che avevo comprato a Natale: Il mercante di stoffe di Coia Valls edito da Pickwick, pag. 456.

Trama: Nel 1320 Barcellona è in fermento: sorgono palazzi, fioriscono commerci, le strade si riempiono di viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Le vie traboccano di profumi esotici e spezie, di stupendi tessuti e di scintillanti gioielli cesellati dagli orafi di tutta Europa. Una città così nuova e attiva offre mille occasioni a un giovane intelligente e pronto a tutto. Come Jaume Miravall. Che vuole diventare un ricco mercante e fondare una grande famiglia. Due imprese ambiziose, due obiettivi che richiedono coraggio, lavoro, astuzia e fortuna. E che possono essere messi in pericolo dai segreti e dai peccati di un uomo. Quando arriva a Barcellona, insieme con la dolcissima moglie Elvira, Jaume deve accontentarsi di vivere in un miserabile quartiere dove tradimento, malvagità e morte fanno parte indissolubile del paesaggio. Ma non si lascia scoraggiare e, mentre Elvira dà alla luce l'attesissimo primo erede, Jaume si avventura nella città alla ricerca della sua occasione. La troverà commerciando in stoffe: prima raccogliendo gli scarti degli altri, poi solcando il Mediterraneo infestato dai pirati saraceni con un manipolo di amici fedeli, e infine stabilendo una florida impresa. Sul suo cammino, però, inaspettata, trova anche la grande passione: l'aristocratica Bianca, bellissima e altera, che gli potrà concedere solo sporadici e infuocati incontri clandestini. Diviso tra l'affetto di moglie e figli e l'amore per Bianca, Jaume resta invischiato nel segreto del suo peccato. 

Coia Valls con questo libro ci fa fare un viaggio: ci prende per mano e ci porta nel Medioevo, esattamente nel 1320, a Barcellona e ci racconta la storia di un mercante - Jaume Miravall - e della sua famiglia.
Assistiamo alle sue imprese per diventare un mercante influente, alle sue scelte - giuste o sbagliate - per proteggere la sua famiglia e renderla importante.
Un romanzo storico che porta a navigare per mari verso rotte sconosciute mercanteggiando merci, ma anche vite umane ed il futuro delle persone.
Con uno stile che permette di entrare a pieno nel periodo storico in cui le vicende sono narrate l'autrice ha saputo creare un intreccio di vite ed avvenimenti capaci di far leggere queste più di 450 pagine senza mai un attimo di noia, tenendo l'attensione del lettore sempre alta, grazie anche ai diversi colpi di scena che vengono disseminati qua e là.
Facilissimo affezionarsi ai personaggi di questo romanzo. Personaggi che credo siano lo zoccolo duro di questo libro; tutti, dal più importante uomo di chiesa, al più misero ed umile servo sono cararatterizzati in modo splendido, ognuno con una propria connotazione, con le proprie caratteristiche, con la propria storia.
Jaume Miravall, mercante, partito dal nulla, che con la sua tenacia riesce a diventare una figura influente nella città di Barcellona ma anche altrove. La sua personalità è sicuramente ben delineata e lo porta, nel romanzo, ad esserne spesso condizionato. Scelte d'impeto, come la passione prorompente per Blanca, figlia di una delle più importanti famiglie della città, saranno spesso mezzi con cui verrà manovrato e che lo porteranno ad un passo dal perdere tutto.
Elvira, moglie di Jaume, la conosciamo incinta del suo primo figlio e spaventata, come tutte le neomamme ad un passo da quello che sarà il momento più importante della propria vita. Da sempre dovrà convivere con la consapevolezza di non essere l'unica nel cuore del marito e lo farà con una forza che solo le donne hanno, dedicando tutta se stessa alla famiglia, ai figli, ed anche ad un'attività tutta sua che il marito le consente di intraprendere.
Narcis, primo figlio della coppia; un fisico debole già dalla nascita ed un animo da artista che lo porterà a guardare il mondo che lo circonda con un occhio diverso ed attento.
Abelard, quel fagottino che conosciamo nella primissima pagina del romanzo, quando Jaume varca la soglia di casa portandolo tra le braccia e facendolo così entrare ufficialmente a far parte della sua famiglia. Un fisico forte il suo - esattamente il contrario di quello del fratello - ed un animo avventuruoso, guerragliero ed impetuoso.
Alexia, l'ultima nata, la più piccola della famiglia. Un rapporto conflittuale con la madre che non le permette di conoscere gli affari importanti della famiglia perchè donna. Ma lei non è come Narcis. In lei alberga il fuoco della conoscenza, quella che la rende curiosa verso il lavoro del padre, verso le terre lontane, verso fli affari della famiglia.
Blanca - l'amante - una donna intraprendente ed affascinante cui Jaume non riesce a resistere. Un'animo da ribelle il suo che però non le permetterà di avere quello che più desidera dalla vita.
E poi ci sono i tantissimi personaggi di contorno: Margarida, sorella di Elvira;  Mateu, proprietario del forno della città; Bernat, fabbro ed amico fidato di Jaume; lo Zoppo di Blanes, uno dei migliori aituanti del mercante capace di aiutarlo a fare fortuna e infine gli accattoni, coloro che lavorano per Jaume permettendogli di crescere e diventare competitivo nel suo lavoro.
La bravura dell'autrice ci permette di conoscere a fondo ognuno di loro, di immaginarceli nell'aspetto e nelle caratteristiche umane.
Un intreccio di vite e situazioni creato in modo perfetto, capace di dare un quadro completo di un pezzo di storia, di un tipo di società che solo grazie ad opere così magistrali - seppur romanzate - possiamo immaginare provando ad immedesimarci.
Un romanzo che mi ha affascinato senza riserve.
Unico appunto che mi sento di fare sono alcune situazoni importanti che avrei preferito vedere approfondite ed altre meno importanti in cui invece ho avuto l'impressione che siano state un po' trascinate.
Un libro che mi porterò nel cuore per molto tempo, un po' come mi porto I pilastri della terra di Ken Follett.
Ovviamente è un romanzo storico, adatto quindi a chi questo genere lo apprezza; non ci troverete ovviamente suspance o brividi. Immaginate invece di prendere in mano un album fotografico di una famiglia del 1300 - immaginate anche che la fotografia fosse già esistita eheheh - e di sfogliare qull'album sentendone anche raccontare magistralmente la storia da qualcuno che quella famiglia l'ha conosciuta veramente; perchè è questa la sensazione che se ne ha!
Solo in questo modo non ne rimarrete delusi.
Cosa ve ne pare? Vi piacciono i romanzi storici? Avete letto questo libro?

VOTO: 



6 commenti:

  1. Anche se diverse parti mi hanno annoiata, non essendo io amante del genere storico, ho adorato tutti i personaggi, uno ad uno nella loro completezza.

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  2. Meno male che io e te lo abbiamo amato!

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  3. non amo molto i romanzi storici, ma mi piace tanto leggere le tue recensioni! Mi fai sempre venire voglia di provare...

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    1. Ma grazie! Questo è il complimento più bello che potessi farmi!
      Io credo che questo possa essere un buon libro da cui partire. Non è particolarmente storico ed ha alla base una storia meravigliosa! :)

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