lunedì 5 ottobre 2015

Ritratto di Signora #19 - Lucia Annibali

Buongiorno e buon lunedì! Come ogni primo lunedì del mese, torna oggi la rubrica Ritratto di signora; oggi tocca a me scrivere il nuovo ritratto quindi non mi dilungo oltre e vi lascio al post e alla splendida Donna che ne è protagonista.

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Oggi ho scelto di parlarvi di una donna di cui sicuramente tutti avete sentito parlare ma il cui nome magari non collegate immediatamente alla storia. Anche io, come tutti ne avevo sentito parlare ma ho potuto approfondirne la conoscenza leggendo il suo libro "Io ci sono. La mia storia di non amore" edito da Rizzoli dove in prima persona racconta quello di cui adesso vi parlerò.
Lucia Annibali, una forza disarmante, un coraggio non facile da trovare e che può insegnare moltissimo su come affrontare le difficoltà. E qui non parliamo di una difficoltà qualunque. È il 16 aprile 2013  quando Lucia viene sfregiata al volto con l’acido da due albanesi all’interno del suo appartamento. Lei non ha dubbi, il mandante è Luca Varani,  avvocato di successo con cui ha avuto una relazione che da tempo la perseguita.
Un uomo sicuramente disturbato - perchè una persona che arriva ad un gesto del genere non può essere una persona normale, non posso crederci - ma assolutamente lucido e in sè quando organizza un piano così tremendo, andando ad acquistare l'acido necessario, assoldando due sicari per portarlo a compimento, pensando a possibili alibi che possano scagionarlo. 
Lucia è la vittima di un amore "non amore" di un uomo che non si è mai totalmente legato a lei ma che comunque non vuole lasciarla andare, Lucia è una forza della natura per l'atteggiamento che da subito assume verso quello che le è successo, trovando la forza per reagire ed anche quella per non far pesare sugli altri la sua sofferenza.
Non è facile leggere questo libro senza provare odio verso l'uomo che è stato capace di provocare tanta sofferenza, non so come faccia Lucia a non farlo emergere dalle sue parole che risultano sempre di amore verso la vita e di speranza per il futuro.
Ci racconta di come tutto è cominciato, quasi per caso, una storia come tante. Avvocato lei, avvocato lui, ci si incontra per lavoro e nasce qualcosa. È una relazione strana la loro, non è ufficiale, Luca tende sempre a scappare ad un certo orario, a non farsi vedere in pubblico, a non rendere la cosa una vera relazione.
Finchè Lucia non inizia ad insospettirsi e scopre un'altra donna, non un'amante passeggera ma una relazione che va avanti da anni e che comprende anche una convivenza. Si lasciano, poi lui ritorna, accampa bugie su bugie riguardo all'altra relazione; ogni volta però la situazione non cambia. Lui è ossessivo, la perseguita, la contatta continuamente, si presenta fuori dalla sua porta, cerca di riavvicinarsi a lei dicendole che con l'altra è tutto finito ma ogni sua parola è una bugia e Lucia lo sa per certo dopo che parla con Ada, l'altra, e in un confronto a tre lui ammette. Ma tutto torna a breve come prima e Lucia nonostante il grande dolore non riesce a staccarsi da quello che per lei, in quel momento, è vero amore.
Seppi dopo che avevo visto giusto: in qualche modo rattopparono lo strappo, erano ancora una coppia. Ricucito con lei, ricominciò a imporsi con me. Aveva scelto ancora lei, mi aveva mortificata, eppure mi cercava, voleva di nuovo il mondo anche da me, e la cosa più assurda di tutte è che mi mancava ancora.
Lo odiavo, ma ero felice di vederlo. Volevo che scomparisse, ma avrei fatto di tutto per parlare con lui ancora un po'. Mi nutrivo della sua presenza. Lo cercavo dove sapevo che sarebbe potuto essere.
Lucia diventa la sua amante, non può rinunciare a lui e sa che l'unico modo per averlo è dividerlo con l'altra.
Ma nonostante questo Lucia non è libera, lui controlla i suoi messaggi, è geloso di una sua possibile ed inesistente storia con qualcuno finchè una sera durante una discussione le dà due schiaffi e in lei scatta qualcosa che la porta a cacciarlo. Neanche questa è la volta buona, lui torna nuovamente alla carica dicendole che con l'altra è finita, che vuole solo lei, che cambierà tutto ma... non cambia nulla, fino al punto decisivo.
Ero esausta, lo detestavo, vederlo mi provocava un senso di nausea, non riuscivo più nemmeno a fantasticare su un possibile futuro insieme. Fine della corsa. Fine della strada.
Provò con la dolcezza: "Parliamone", "Dammi un'altra possibilità, una sola". Eravamo a casa mia. Mi salutò più di una volta senza andarsene e a ogni ciao mi diede un bacio sulla guancia. All'ennesimo chiesi un po' seccata: "Ancora?" Mi arrivò un ceffone violento, inatteso, irreparabile.[...] Ebbi quel giorno la certezza che da lì in poi avrei resistito ai suoi tentativi di ritorno, che non potevo umiliare me stessa fino a quel punto.
E Lucia resiste ma anche lui non molla, cominciano pedinamenti, insulti, minacce, fino alla sera dell'acido. Solo allora Lucia scopre che le manomissioni al suo impianto del gas quella volta in cui aveva chiamato un tecnico per una perdita erano opera sua, solo allora scopre che era riuscito a fare un duplicato delle chiavi della macchina e di quelle di casa, solo allora scopre di aver scampato qualche giorno prima del 16 aprile 2003 ad un altro attacco con l'acido.
Quella che noi conosciamo grazie al libro è una Lucia che ripercorre tutta la sua storia mettendo insieme tasselli del passato a cui ora riesce a guardare più lucidamente; ripensa ai campanelli di allarme che erano scattati nella sua mente tante, tante volte, cui lei non ha mai dato ascolto; capisce quanto sia stata fortunata ad essere ancora in vita, nonostante tutto. Perchè Lucia sopravvive a quell'attacco con la faccia completamente deturpata dall'acido, priva della vista e con una mano devastata.
Solo un'equipe medica di primo livello come quella che trova a Parma e numerosissime e dolorosissime
operazioni di ricustruzione riusciranno a portarla all'immagine della ragazza che possiamo conoscere oggi, segnata ma orgogliosa di mostrare il suo volto che è simbolo della sua forza e del suo coraggio.
Anche solo immaginare la sofferenza che questa donna possa aver provato è quasi impossibile; senza riserve nel libro ci spiega nel dettaglio gli interventi subiti, i giorni post operazione, la paura di rimanere cieca.



Sono di nuovo ferma come una statua, di nuovo sotto un cumulo di bende, ancora una volta priva della più piccola forma di autonomia e sofferente più che mai.
Una donna che dimostra quanto la sofferenza possa essere uno stimolo per fare qualcosa per gli altri. Una forza racchiusa tutta nella dedica del libro:
A tutti gli ustioniati che ogni giorno soffrono per riconquistare un pezzetto di vita. Siate orgogliosi dei segni che resteranno sulla vostra pelle perche ogni piccola cicatrice sarà per sempre testimone della vostra forza.

Luca Varani è stato condannato a 20 anni - pena massima che, consentitemi, è una pena ridicola - come mandante dell'accaduto.
Oggi Lucia cerca di essere un esempio per tutte le donne vittime del "non amore".
Vi consiglio di leggere questo libro, se ancora non lo avete fatto!

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Potrete trovare questo post sui blog:


Grazie mille a tutti per l'attenzione.

Daniela, Monica, Miki, Francesca e Federica

12 commenti:

  1. Ho visto una sua intervista in tv qualche mese fa, e concordo nel dire che sia una splendida donna, solare e ottimista nonostante quello che ha dovuto affrontare...

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    1. Io sono rimasta assolutamente impressionata leggendo il libro!

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  2. Grazie mille Dani per questo ritratto così doloroso e intenso. Speriamo che la storia di Lucia possa essere di esempio e aiuto ad altre donne, e che un giorno sia fatta veramente giustizia contro gli uomini che commettono tali reati.

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  3. Che storia! Vent'anni sono decisamente il nulla per tutto il male che ha fatto quel tale, che non riesco a chiamare uomo!
    Lei è una Donna Coraggio, indistruttibile!
    È stato un vero piacere e molto emozionante leggere questo ritratto Dany.
    Ti mando un bacio

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    1. Grazie Michy! Felice di poter parlare di questa grande donna!

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  4. Ogni volta che mi capita l'occasione di ascoltare questa donna, rimango senza parole di fronte alla sua forza. Ha quello sguardo fiero che che ti penetra l'anima.
    Grazie davvero per questo ritratto.

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  5. Daniela, come sempre ci proponete donne illuminanti con questa rubrica, che resta indiscutibilmente la più importante e significativa, non si può restare indifferenti a ciò che scrivete e al peso che date a queste donne con una "crosta" dura al posto della pelle. Sono fiera di essere donna. La storia di Lucia è tremenda e inaccettabile...leggerò il suo libro...grazie.

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    1. Grazie a te per le belle parole! Scrivere questi ritratti è impegnativo soprattutto emotivamente ed è bello sapere che apprezzate il nostro lavoro! :)

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  6. non conoscevo la storia nè il libro, ma è importante parlarne e sicuramente lo leggerò

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