venerdì 30 gennaio 2015

Chi ben comincia #70 - La dittatura dell'inverno di Valeria Ancione

Buongiorno amici miei, come state? Per me settimana impegnativa ma per fortuna è finitaaaaaaaaaaa!!!!! :P Come tutti i venerdì sono qui per condividere con voi la nuova puntata di Chi ben comincia, la rubrica ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri
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Per scegliere l'incipit di oggi mi sono buttata su uno degli ultimi libri ricevuti dalle case editrici - e che ovviamente non ho ancora fatto in tempo a leggere - ed ho scelto La dittatura dell'inverno di Valeria Ancione edito da Mondadori. Un'autrice al suo esordio narrativo che ho voglia di conoscere meglio. Quale occasione migliore che questa rubrica che iniziare a scoprirne lo stile?

REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti


Entrai nella Tana trafelata: avevo ripreso a correre inseguendo la mia vita e l’estate era un pensiero ormai lontano. Mi occupavo delle tre librerie, dei figli, della casa, riservandomi tuttavia quanto più possibile l’appuntamento con l’acqua, in piscina, che mi illudeva di prolungare il piacere del mare. Anche quella mattina ero andata a nuotare, e avevo fatto tardi al lavoro per via di uno strano incontro. Rinviai però ogni pensiero, non c’era tempo, dovevo fare il giro dei negozi prima di andare a prendere i bambini a scuola.
Il mio ingresso nella Tana era sempre rumoroso, mentre tutto dentro era calmo, come immobile. Michele era in piedi davanti agli scaffali con un libro in mano, gesticolava discutendo quasi animatamente con un cliente. Michele parla di libri con garbo, e con altrettanto garbo li consiglia. Quella scena era quindi inusuale. 
Quando girò la testa e mi notò, con un cenno di occhi sorridenti mi accolse continuando a parlare. Anche l’uomo si voltò, interruppe la discussione e venne verso di me. Era “il professore”, così lo chiamavo, docente alla facoltà di Lettere, cliente abituale della libreria e compagno di partite di pallone di mio marito.
«Nina, che piacere incontrarla, purtroppo qui la si vede sempre meno.»
«Professore, come sta? Ci sono più di quanto non creda, è che i nostri orari non coincidono.»
«Allora facciamoli coincidere... Scusi, volevo dire che la stavo proprio cercando per proporle degli incontri di lettura di Shakespeare.Se mi dà la sua mail le scrivo del mio progetto. Ma se vuole ne parliamo davanti a un caffè, io preferirei...»
«Che idea affascinante! E va bene se mi scrive, le do la mia mail.»
Mi allontanai, non dando peso all’invito per il caffè, mentre timidamente mi chiedeva quando mi avrebbe rivista. «Quando capita» risposi. Incrociai Michele, ci baciammo sulle labbra e mi ricordò l’ora. Dovevo scappare.
Mi aspettavano nelle altre due librerie. 

ATTENZIONE: PER UN ERRORE DI TRASCRIZIONE QUESTO INCIPIT NON E' CORRETTO. TROVATE IL VERO INCIPIT QUI
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Un incipit senza grandi colpi di scena ma che ci permette di inquadrare l'ambiente della libreria ed i protagonisti della storia: Nina e Michele, marito e moglie, proprietari di ben tre librerie. La frenesia della protagonista emerge tantissimo e questo mi fa ben sperare, spero emergano anche le emozioni. Che ne dite di questo incipit? Questo libro vi attira? Mi raccomando, ditemi la vostra!!!
Io vi saluto, vi auguro un meraviglioso week end e vi aspetto sempre qui, venerdì prossimo, per una nuova puntata di questa rubrica che adoro! :)

mercoledì 28 gennaio 2015

Recensione #44 - Non chiedermi come sei nata di Annarita Briganti

Ciao carissimi, nonostante questo periodo di pura frenesia tra casa, impegni lavorativi ed impegni vari sono soddisfatta di come stanno andando le mie letture del nuovo anno. Fino ad ora sono riuscita ad essere abbastanza veloce e, cosa più importante ho avuto la fortuna di scegliere libri che hanno saputo conquistarmi, in un modo o nell'altro. Oggi ritorno con una recensione, quella di Non chiedermi come sei nata di Annarita Briganti edito da Cairo, 200 pagine. Vi avevo presentato questo libro qui e qui.

Trama: Questa storia comincia un mattino, al mare d'inverno. Gioia è andata a correre presto ed è sul lettino di una spiaggia francese quando tutto accade. Un incendio nel ventre e lei si ritrova in un ospedale straniero dove scopre di aver perso un bambino che non sapeva di aspettare. Da quel momento niente sarà più come prima. Giornalista culturale freelance di un importante quotidiano italiano, Gioia Lieve capisce di desiderare la maternità, di volere una figlia dal suo fidanzato storico Uto. Ma questa improvvisa consapevolezza si dovrà scontrare con un fatto ineluttabile: per diventare genitori Gioia e Uto possono sperare in un miracolo oppure rivolgersi alla scienza. Mentre, passo dopo passo, affronta in una crescente solitudine il difficile percorso della fecondazione assistita, la protagonista cerca punti di riferimento negli uomini della sua vita. Da Uto, utopia dell'amore perfetto, a Luca, amico e amante occasionale, al suo capo Eros che la distrae nei momenti più duri con articoli urgenti. Fino ad Alberto, il suo nuovo, grande futuro. Sullo sfondo, la presenza luminosa di Andrea, ginecologo padre putativo scienziato libero. La gemella Scilla e l'amica del cuore Clizia, con cui non servono le parole, la seguono a distanza, mentre lei supera il dolore dell'aborto, affronta le terapie per l'infertilità e non riconosce più il suo corpo.

Non sarà facile parlare di questo libro e del tema che affronta ma ci proverò.
Non chiedermi come sei nata è un  romanzo difficile che prende spunto da una storia vera.  
Gioia Lieve, è lei la protagonista di questa storia. 
Chi è Gioia? Una donna, giornalista freelance, un fidanzato storico Uto - che si rivelerà veramente un'utopia - una ricerca ossessiva di maternità. Tutto comincia con un aborto, la perdita di un bambino che Gioia non sapeva di aspettare. Una perdita che per Gioia è tutto e che invece per Uto è niente. Gioia perde il bambino da sola, soffre da sola, e da sola si ritrova ad affrontare gli strascichi di quello che un aborto provoca nell'animo di una donna.
Uto è un donnaiolo, uomo cinico ed egoista che reagisce nell'unico modo in cui un uomo così può reagire: non parlandone, scappando, facendo finta che non sia successo niente. 
Ed è a questo punto che la faccenda si complica: Gioia ed Uto non potranno avere figli in modo naturale, dovranno necessariamente rivolgersi alla scienza. 
Se per Gioia non ci sono dubbi - lei vuole un bambino - per Uto la faccenda sembra assolutamente diversa; pur facendosi carico di tutte le spese materiali necessarie lascia spesso Gioia da sola e si allontana irrimediabilmente da lei.
Cominciano le cure ormonali ma anche in questa occasione Gioia è sola; sola quando va dal medico per la prima visita, sola quando deve iniettarsi nella pancia la prima siringa di ormoni, sola quando il suo corpo comincia a trasformarsi a causa di quelle cure che potrebbero aiutarla da un lato ma che dall'altro potrebbero porvocarle tumori di ogni tipo e gravità. SOLA. Questo è l'aggettivo per definire la protagonista. Perchè nonostante sia sempre contorniata di moltissime persone alla fine è così che si ritrova sampre. 
Una rabbia infinita mi ha accompagnato durante tutta la lettura del libro, rabbia per la superficialità con cui Uto affronta la disgrazia, la stessa superficialità con cui affronta il suo rapporto. Ed anche quando Uto esce di scena le cose non migliorano. Gioia si comporta spesso in modo sprovveduto, pericoloso, non consono alla quarantenne che è ma questo è solo il risultato della sofferenza che si porta dentro. Perchè Gioia un figlio lo vuole, ad ogni costo, anche a costo di rischiare troppo, tutto. Di certo la nostra protagonista non ha incontrato gli uomini giusti, forse la sua fortissima voglia di maternità ha annebbiato quello che poteva essere il giudizio sugli uomini della sua vita.
E' con questa storia tragica che Annarita Briganti ci avvicina al mondo della fecondazione, una delle poche scelte possibili per una coppia che non può avere figli. Una tecnica che in Italia è quasi un miraggio - a parte qualche spiraglio che si è cominciato ad intravedere da pochi mesi a questa parte - lo è per una coppia e lo è ancora di più per una donna sola. Un miraggio che ha portato negli anni al turismo procreativo verso quei paesi - principalmente verso la Spagna - che a pagamento - ma si parla di decine di migliaia di euro, quindi non accessibile a tutti - ammettono la fecondazione .
Un libro che fa riflettere soprattutto chi, come me, un figlio ce l'ha, l'ha potuto avere naturalmente, senza  problemi. Perchè noi che tutti i giorni andiamo in giro con i nostri bambini per mano, spesso non pensiamo di quante donne si trovino davanti ad un problema insormontabile: l'impossibilità di procreare, cosa per cui una donna è stata creata. Annarita - con unno stile diretto, senza giri di parole, che ci porta subiro dentro la questione e che ci tocca il cuore - cerca di aprirci il suo animo facendoci capire cosa provi una donna che non può avere figli, davanti ad un pancione o davanti ai bambini al parco. Se tutti provassimo, anche solo una volta, a riflettere sul dolore che ognuna di queste donne prova allora, magari, il pensiero verso queste tecniche procreative potrebbe cambiare. Io ci spero! Non so voi!

VOTO:  


lunedì 26 gennaio 2015

Shopping letterario #29

Buongiorno amici, e buon lunedì. Oggi parliamo ancora di nuove entrate libresche.
Ricordate la Gift Card che mi è stata regalata per Natale? Oggi vi mostrerò in cosa si è tramutata abbinata anche a un paio di buoni mondadori da 5 euro che avevo da usare.

  • Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop di Fannie Flagg edito da BUR, 360 pagine. Vi avevo presentato l'incipit di questo libro qui e mi aveva colpito molto. Quando l'ho visto nella mia incursione in libreria non ho saputo resistere!!!
Trama: Coniugando uno humour irresistibile alla rievocazione struggente di un mondo che non c’è più, Fannie Flagg racconta la storia del caffè aperto in un’isolata località dell’Alabama dalla singolare coppia formata da Ruth, dolce e riservata, e Idgie, temeraria e intraprendente. Un locale, il loro, che è punto di incontro per i tipi umani più diversi e improbabili: stravaganti sognatori, poetici banditi, vittime della Grande Depressione. La movimentata vicenda che coinvolge Ruth e Idgie, implicate loro malgrado in un omicidio, e la tenacia che dimostrano nello sconfiggere le avversità, donano a chiunque segua le loro avventure la fiducia e la forza necessarie per affrontare le difficoltà dell’esistenza.

  • Il mercante di stoffe di Coia Valls edito da Pickwick, 472 pagine. Un libro che avevo sempre desiderato ma che fino ad ora avevo trovato solo in edizione con copertina rigida e quindi super caro. Non appena ho visto l'edizione economica non ci ho pensato due volte e lo ho acquistato.
Trama: Nel 1320 Barcellona è in fermento: sorgono palazzi, fioriscono commerci, le strade si riempiono di viaggiatori provenienti da tutto il mondo. Le vie traboccano di profumi esotici e spezie, di stupendi tessuti e di scintillanti gioielli cesellati dagli orafi di tutta Europa. Una città così nuova e attiva offre mille occasioni a un giovane intelligente e pronto a tutto. Come Jaume Miravall. Che vuole diventare un ricco mercante e fondare una grande famiglia. Due imprese ambiziose, due obiettivi che richiedono coraggio, lavoro, astuzia e fortuna. E che possono essere messi in pericolo dai segreti e dai peccati di un uomo. Quando arriva a Barcellona, insieme con la dolcissima moglie Elvira, Jaume deve accontentarsi di vivere in un miserabile quartiere dove tradimento, malvagità e morte fanno parte indissolubile del paesaggio. Ma non si lascia scoraggiare e, mentre Elvira dà alla luce l'attesissimo primo erede, Jaume si avventura nella città alla ricerca della sua occasione. La troverà commerciando in stoffe: prima raccogliendo gli scarti degli altri, poi solcando il Mediterraneo infestato dai pirati saraceni con un manipolo di amici fedeli, e infine stabilendo una florida impresa. Sul suo cammino, però, inaspettata, trova anche la grande passione: l'aristocratica Bianca, bellissima e altera, che gli potrà concedere solo sporadici e infuocati incontri clandestini. Diviso tra l'affetto di moglie e figli e l'amore per Bianca, Jaume resta invischiato nel segreto del suo peccato. 
 
  • Noi di David Nicholls edito da Neri Pozza, 431 pagine. Ho comprato questo libro perchè è da prima che uscisse che con le mie amiche LGS organizzavamo freneticamente un GdL di cui è protagonista assoluto. Le iscrizioni sono ancora aperte, se vi siete persi il post di presentazione cliccate qui.
Trama:  Douglas e Connie si conoscono alla fine degli anni Ottanta, quando il muro di Berlino era ancora in piedi. Trent'anni e dottore in biochimica, Douglas trascorreva allora i giorni feriali e gran parte del weekend in laboratorio a studiare il moscerino della frutta. Connie, invece, divideva il suo tempo con una "combriccola di artistoidi", come li chiamavano i genitori di Douglas: aspiranti attori, commediografi e poeti, musicisti e giovani brillanti che rincorrevano carriere improbabili, facevano tardi la sera e si radunavano a volte a casa di Karen, la sorella di Douglas piuttosto promiscua in fatto di amicizie, a bere e discutere animatamente. Ed è durante una festa nell'appartamento di Karen, che Douglas si imbatte per la prima volta in Connie: capelli ben tagliati e lucenti, un viso stupendo, una voce sensuale, distinta ed elegante con i suoi vestiti vintage cuciti su misura, attillati e perfetti. Sono trascorsi più di vent'anni da allora e Douglas e Connie sono sposati da decenni e hanno un figlio, Albie. Douglas ha cinquantaquattro anni e la sensazione di scivolare verso la vecchiaia come la neve che cade dal tetto. Connie è sempre attraente e Douglas la ama cosi tanto che non sa nemmeno come dirglielo, e dà per scontato che concluderanno le loro vite insieme. Una sera, però, a letto, Connie proferisce le parole che Douglas non avrebbe mai voluto sentire: "Il nostro matrimonio è arrivato al capolinea, Douglas. Penso che ti lascerò".  
 
  • La casa delle sorelle di Charlotte Link edito da Tea, 611 pagine. Un'autrice che mi è stata calorosamente consigliata e che quindi ho deciso di provare! Mi aspetto grandi cose!!!
Trama:  Barbara e Ralph decidono di passare le vacanze di Natale in un'affascinante quanto misteriosa casa di campagna nello Yorkshire: sarà l'occasione per stare un po' da soli e per tentare di salvare il loro rapporto. Ma la tranquilla vacanza si trasforma presto in un'esperienza disastrosa. Bloccati da una violenta tempesta di neve, senza viveri, senza elettricità e senza legna da ardere, i due non riescono a trattenere i contrasti. Alla ricerca di qualcosa da mangiare nella vecchia rimessa, Barbara s'imbatte casualmente nel diario della precedente padrona di casa e comincia a leggerlo... Ne emerge il ritratto di una donna appassionata, ribelle e anticonformista, ma a poco a poco, da quelle pagine segnate dal tempo, fuoriesce anche un terribile segreto, la cui scoperta metterà Barbara in grave pericolo.
   
Oltre a questi libri acquistati ho anche ricevuto in omaggio direttamente dalle case editrici tre libri appena pubblicati che desideravo molto, due cartacei ed un ebook. Ecco i cartacei!!! *_*


  • Ogni giorno come se fossi Bambina di Michela Tilli, edito da Garzanti, 254 pagine, per il cui invio ringrazio la gentilissima Francesca. La trama di questo libro mi ha da subito incuriosita e non ho resistito alla tentazione di richiederlo. Credo che lo leggerò a breve.
Trama:  I lunghi capelli di Argentina, un tempo corvini, ormai sono percorsi da fili argentei, ma i suoi occhi non hanno smesso di brillare. Perché Argentina, a ottant'anni, si sveglia ancora come fosse bambina, mentre attende con ansia quella sorpresa che le cambierà la giornata. Quella sorpresa che nasconde un segreto da non rivelare a nessuno. A scoprirlo è Arianna, che a sedici anni si sente goffa e insicura come se non ci fosse un posto giusto per lei nel mondo. È felice solo quando è circondata dai libri. Le loro pagine sono capaci di portarla lontana dai suoi genitori e dai suoi compagni di scuola che non la capiscono. Essere costretta a fare compagnia ad Argentina è l'ultima cosa che avrebbe voluto. Soprattutto perché quest'ultima, burbera e autoritaria, dice sempre quello che pensa. Ma quando Arianna fa luce sul mistero di quelle lettere che riescono a portare un sorriso sul viso di Argentina, tutto cambia. Qualcosa di forte inizia ad unirle. Perché quelle righe custodiscono una storia e un ricordo d'amore. La storia di Argentina, ancora ragazza, e di Rocco che con un solo sguardo è stato capace di leggerle l'anima, facendo vacillare le sue certezze di sposa promessa. La storia di un sentimento cresciuto sulle note di una poesia tra i viottoli e gli scorci di un piccolo paese. Un paese di cui Argentina ricorda perfettamente gli odori, i sapori, le voci delle feste in piazza. Un paese dove non è più tornata. Ma Arianna è lì per darle il coraggio per affrontare un viaggio che la donna desidera fare...

  • Una più uno di Jojo Moyes, edito da Mondadori, 366 pagine, per il cui invio ringrazio la gentilissima Anna Da Re. Quando Anna mi ha proposto questo libro non ho avuto dubbi; volevo leggere qualcosa della Moyes da moltissimo tempo quindi, quale occasione migliore dell'uscita dell'ultimo libro?
Trama:  Jess Thomas, giovane mamma single con due figli da mantenere, fa del suo meglio per vivere dignitosamente, ma i sacrifici sono molti, specie quando non c'è nessuno che ti possa dare una mano. Suo marito se ne è andato da tempo, sua figlia Tanzie è un genietto dei numeri, ma per far fruttare il suo talento matematico c'è bisogno di un aiuto concreto. E poi c'è Nicky, un adolescente difficile come tutti i ragazzi della sua età, vittima di bullismo, che non può certo combattere da solo... La famiglia di Jess è proprio scombinata e spesso lei non sa come fare e corre dei rischi inutili, finché inaspettatamente sul suo cammino incontra Ed Nicholls, quell'antipatico uomo d'affari cui lei pulisce la casa per arrotondare. Jess e Ed non si conoscono affatto. Jess non sa che lui è travolto da una crisi profonda e che uno stupido errore gli è costato tutto, e Ed non sa fino a che punto la ragazza sia nei guai, ma entrambi sanno cosa significhi essere davvero soli e desiderano la stessa cosa. Capiscono, nonostante la loro diversità, che hanno molto da imparare l'uno dall'altra e che una più uno fa più di due. In questo suo nuovo romanzo, Jojo Moyes racconta con grande empatia una storia d'amore insolita e coinvolgente tra due persone che si incontrano in circostanze inverosimili, come solo la vita sa riservare. 

E questo l'ebook!
  • La dittatura dell'inverno di Valeria Ancione, edito da Mondadori, 312 pagine, per il cui invio ringrazio la gentilissima Anna Da Re. Un libro che ha una cover splendida e che mi attira per la trama.
Trama:  "Tu sei fatta per correre e ogni tanto fermarti a prendere fiato" dice a Nina suo marito Michele, che la conosce bene, la ama e con lei ha avuto cinque bellissimi figli e aperto una piccola catena di librerie. Nina è così, una donna che corre, come e più di tutte, tra la famiglia multicolore cui ha dato vita e la famiglia allargata dei clienti, che nella Tana di Michele, la libreria più speciale, possono anche gustare le sue crostate squisite e il suo tè profumato. Ma Nina ha freddo, perché è sopraggiunto l'inverno, con gli abiti pesanti, gli impegni a ogni ora, la negazione della luce, che induce al nascondimento, al proibito... L'inverno è una dittatura che la attanaglia, le accende il desiderio del sole sulla pelle, di una libertà dai molti ruoli che tutti si aspettano che lei interpreti senza sbavature. È così che Nina va in piscina a nuotare, solo l'acqua intorno come in uno scampolo d'estate. E lì conosce Eva: nemmeno trent'anni, un corpo vibrante, occhi affamati di felicità. Eva è coraggiosa e originale, è dolce e capisce tutto al volo. È una donna, non c'è nulla di male a diventarne amica, a vedersi nei ritagli di tempo... Fino a che un sentimento immenso, imprevisto e imprevedibile, sorge tra loro con la forza di un'onda che non si può arginare. E mentre l'inverno porta con sé molti altri turbamenti, tanti incontri che la fanno sentire viva e insieme mettono in discussione ogni equilibrio, Nina cerca di guardarsi dentro, di capire che cosa vuole davvero... 
E con questo è tutto! Come vedete ho tantissimi nuovi libri tra cui scegliere le mie prossime letture anche se vorrei riuscire a smaltire tutti i libri arretrati che sono ammassati sui ripiani della mia libreria. Ce la faro? Ho dei seri dubbi!
Che ne dite? Vi piacciono? Ne avete già letto qualcuno? 

venerdì 23 gennaio 2015

Chi ben comincia #69 - I diari dell'angelo custode di Carolyn Jess-Coke

Ciao miei cari e affezionati lettori, come state? Io il venerdì sto sempre un pochino meglio degli altri giorni, chissà perchè... ahahahahahahah
Ok ok, la smetto di dire stupidate e vi lascio con una nuova puntata di Chi ben comincia, la rubrica ideata dalla mia amica Alessia del blog Il profumo dei libri
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Per l'incipit di oggi ho deciso di attingere da uno dei libri che ho ricevuto per Natale - grazie Michy ti adoroooooooooo!!!! - e che desideravo da tantissimo tempo, da quando cioè anni fa lo regalai ad un'amica, forse proprio per Natale. Sto parlando di I diari dell'angelo custode di Carolyn Jess-Coke edito da Tea.

REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti


Fu dopo la mia morte che divenni un angelo custode. Nandita mi diede la notizia nell'aldilà senza i soliti rassicuranti pramboli che servono a rompere il ghiaccio, come fa il dentista quando ti distrae parlando dei suoi programmi per Natale prima di toglierti un dente. Lei no, lei non fece niente di tutto questo. Mi disse soltanto così, né più né meno: Margot è morta, bambina mia. Margot è morta.
Neanche per sogno, dissi. Non sono morta.
Ma lei lo ripetè. Margot è morta. Lo disse ancora, e poi un'altra volta. Mi prese le mani tremanti tra le sue e disse: Lo so che è dura. Io ho lasciato cinque bambini in India senza un papà. Andrà tutto bene.
Dovevo andarmene.
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Che dire di questo incipit? Forte e diretto. Mentre leggevo pensavo: e se potesse capitare veramente? In fondo nessuno sa cosa succede a seguito della morte. Poter diventare un angelo custode, badare a qualcuno, poter far parte ancora del mondo, seppur in una maniera molto diversa rispetto a quella a cui si è abituati. Non nego che le storie sugli angeli e sul paranormale mi abbiano sempre un po' attirato quindi sicuramente questo è un incipit che non mi ha deluso. Visto che non ho resistito ed ho cominciato a leggere questo libro - l'ho finito proprio ieri sera - a breve vi farò anche sapere cosa ne penso di tutto il romanzo!
A voi come sembra? Vi attira l'incipit? Avete letto questo romanzo o non lo avevate neanche mai sentito nominare? Attendo vostri pareri!

mercoledì 21 gennaio 2015

Recensione #43 - Acquanera di Valentina D'Urbano

Buongiorno carissimi, che stanchezzaaaaaaaaaaaa!!!
Ma non sono qui per lamentarmi quindi passo subito all'argomento di oggi. Torno con una recensione: quella di Acquanera di Valentina D'Urbano edito da TEA, 357  pagine.  

Trama: È un mattino di pioggia gelida, che cade di traverso e taglia la faccia, quello in cui Fortuna torna a casa. Sono passati dieci anni dall'ultima volta, ma Roccachiara è rimasto uguale a un tempo: un paesino abbarbicato alle montagne e a precipizio su un lago, le cui acque sembrano inghiottire la luce del sole. Fortuna pensava di essere riuscita a scappare, di aver finalmente lasciato il passato alle spalle, spezzato i legami con ciò che resta della sua famiglia per rinascere a nuova vita, lontano. Ma nessun segreto può resistere all'erosione dell'acqua nera del lago. A richiamarla a Roccachiara è un ritrovamento, nel profondo del bosco, che potrebbe spiegare l'improvvisa scomparsa della sua migliore amica, Luce. O forse, a costringerla a quel ritorno è la forza invisibile che ha sempre unito la sua famiglia: tre generazioni di donne tenaci e coraggiose, ognuna a suo modo. E forse, questa volta, è giunta l'ora che Fortuna dipani i segreti nascosti nella storia della sua famiglia. Forse è ora che capisca qual è la natura di quella forza invisibile, per riuscire a darle un nome. Sperando che si chiami amore.

Avevo questo libro caricato sul Kindle da molto tempo ed aspettavo il momento giusto per leggerlo. Poi un giorno, mentre ero in vacanza sulla neve, stavo decidendo quale sarebbe stata la seconda lettura di questo nuovo anno e, nello stesso momento, lo stava facendo anche Monica del blog Books Land; ci consultavamo su whatsapp dandoci suggerimenti poi lei ad un certo punto ha tirato fuori questo titolo ed io ho pensato: "Perchè no? Lo leggo anch'io!" E' stata un'esperienza molto bella, confrontarci sui capitoli letti, commentare i personaggi che popolavano il libro, rimanere a bocca aperta contemporaneamente per gli stessi avvenimenti!!!!
E' il primo libro della D'Urbano che leggo e devo dire che mi ha convinto al 100%.
Un romanzo particolare questo, dall'atmosfera buia e a tratti macabra. Un libro che colpisce come un pugno allo stomaco, che lascia attoniti in più di un'occasione. 
Ci troviamo a Roccachiara, un minuscolo paese del nord Italia - non collocabile in modo più preciso - a precipizio sul un lago. Non è un lago normale quello. Le sue acque nere sono spesso teatro delle più inquietanti disgrazie. Un lago che difficilmente restituisce in vita i corpi di cui riesce ad appropriarsi. Lo sanno bene le donne protagoniste di questa storia. Una famiglia. Tre generazioni. Tutte donne. Tutte con strani poteri.
La storia è narrata in prima persona da Fortuna, la più giovane e se vogliamo anche la più ribelle. L'unica che trova il coraggio di lasciare quel posto isolato dal mondo e dimenticato da Dio, in cui il tempo sembra essersi fermato e in cui la vecchiaia sembra attaccare le persone in modo più brutale. Ma, si sà, al richiamo della terra d'origine è difficile sfuggire, soprattutto se la si è lasciata in modo improvviso, lasciando quelcosa di irrisolto alle spalle.
Il libro inizia con il ritorno di Fortuna a casa dopo 10 anni di silenzio. Una casa che non è mai cambiata ma che forse Fortuna non ha mai sentito completamente sua. E tornare non è facile. Ritrovare quella madre strana e mai veramente madre lo è ancora di più. Ritorna per un motivo: quelle ossa riaffiorate dopo un decennio. Le ossa di Luce, la sua migliore amica, praticamente una sorella, l'unica da cui si sia mai sentita veramente capita ed amata.
E' da qui che cominciamo a conoscere quella stramba famiglia: da una morte, da un corpo ritrovato, da una madre che accoglie la figlia con parole piene di astio. 
Ed è da qui che Fortuna comincia a raccontare.
Fortuna ci racconta di Elsa - sua nonna - abbandonata alla nascita e cresciuta dalle suore - capace di prevedere la morte delle persone attraverso sogni premonitori e per questo additata e scansata da tutti. La vita di Elsa è difficile da subito; convivere con quel potere non è semplice ed avere una vita normale lo è ancora meno. Solo Clara Castelli sembra accettare il suo modo di essere, forse perchè anche lei ha subito lo stesso trattamento dai paesani, perchè anche Clara ha delle capacità inspiegabili e ciò che non si riesce a spiegare fa paura.
Fortuna ci racconta di Onda - sua madre - quella madre sofferente, a tratti folle. Onda è la figura più oscura di tutto il libro, capace di vedere i morti e parlare con loro. Una donna disturbata, solitaria, ribelle. Una donna incapace di gestire quel "dono" che sembra essere prerogativa della sua famiglia. Una donna incapace di crescere - ma soprattutto amare - una figlia.
Fortuna ci racconta di Luce - la sua amica - originaria del sud ed emigrata a Roccachiara con la famiglia. Una famiglia con una disgrazia alle spalle da cui non è più riemersa. Luce fa paura. Luce è scura. Luce ha un'ombra che sembra avvolgerla. Luce però è sola, come Fortuna, e nella solitudine anche i diversi si attraggono. Tra le due nasce un'amicizia speciale, esclusiva, totalitaria. Finchè Luce non scompare. E non ritorna.
Con un colpo di scena dopo l'altro ed uno stile che non ammette distrazioni questo libro è diventato la mia droga per qualche giorno; sono pochi i libri che riescono a rapirmi completamente, a farmi sentire la necessità di leggere e non smettere, a farmi pensare alla loro storia anche quando mi ritrovo a fare tutt'altro. L'autrice ha la grande capacità di prendere per mano il lettore ed accompagnarlo in questa storia buia, inquietante, di dolore, rendendolo schiavo ed assetato di sapere. E niente è lasciato al caso, niente è banale, niente ci farà intuire quello che è successo veramente e quello che ci verrà svelato nelle ultime pagine di questo romanzo.
Se, come me, vi piacciono i libri un po' forti, duri, inquietanti allora questa lettura fa proprio al caso vostro. Un libro che non vi lascerà indifferenti e che vi porterà a voler leggere anche le altre opere della D'Urbano.
Che ve ne pare? Questo romanzo vi incuriosisce? O magari lo avete già letto?
Come sapete sono sempre felice di sapere la vostra opinione quindi non siate timidi!!! :)))

VOTO:  


martedì 20 gennaio 2015

Chiacchiere, chiacchiere, bla bla bla... #6 - Regali natalizi

Buongiorno carissimi. Lo so, lo so, Natale è passato ormai da un po' ma purtroppo non sono riuscita a preparare prima questo post quindi eccomi qui, in super ritardo. Ci tenevo però a presentarvi tutte le mie nuove entrate direttamente o indirettamente libresche che ho ricevuto per Natale. Siete pronti? Siete comodi? La cosa è un po' lunga e ci vorrà un po'! ;)


Questi sono i libri ricevuti in regalo, non sono splendidi???? Più una Giftcard Mondadori che ovviamente ho già speso e tramutato in libri che vi presenterò in una puntata di Shopping letterario. La card mi è stata regalata dal mio maritino! Tanto amoreeee!!! :**********

Ora vi racconterò dei libri:
  • I diari dell'angelo custode di Carolyn Jess-Coke edito da Tea, pag. 360.  Un libro che desideravo da tantissimo tampo e che mi è stato regalato dalla mia adorata Michy che non sbaglia mai un colpo. Grazieeeee!!! *_*
Trama:  Margot ha quarant'anni e la sua vita è stata tutta un errore. Cresciuta senza genitori, oggi è una donna incapace di ricambiare un grande amore, una madre incapace di salvare il proprio figlio da un destino di infelicità. Il giorno in cui muore in circostanze misteriose, Margot è sola. Ma la sua vita non si conclude. Ciò che sembrava la fine è in realtà una trasformazione: Margot diventa un angelo custode e dovrà proteggere una vita mortale. Scopre però che per volere divino, o forse del fato, l'essere umano che le è stato affidato altri non è che se stessa. Costretta a tornare sulla terra per rivivere la propria vita, dovrà così assistere nuovamente alla vertiginosa altalena dei suoi giorni, fatti di molti dolori e rari momenti di felicità. Da angelo custode di se stessa, Margot dovrà capire quanto e come potrà intervenire per cambiare il corso degli avvenimenti e sostenere quella fragile bambina, poi ragazza e infine donna nelle mille scelte, a volte felici, più spesso tragiche, della sua esistenza. Fra i tanti dubbi e rimpianti ha solo una certezza: è disposta a tutto pur di cambiare almeno un evento, uno solo...  

  • Se domani farà bel tempo di Luca Bianchini edito da Mondadori, pag. 297. Come sapete adoro Luca e questo era l'ultimo libro che mi mancava. Ora li ho tutti! Mi è stato regalato dalla carissima Alessia del blog Il profumo dei libri. Grazieeee!! *_*  
Trama:  Si chiama Leonardo, ma per tutti è Leon. Ventisette anni, scuole svizzere, master alla Bocconi, una famiglia importante, una madre pesante, un padre assente. Case sparse in posti mai casuali: St Moritz, Bellagio, Portofino, Ibiza. Beve come una spugna, tira di coca, naturalmente non lavora, sopravvive nella sua gabbia dorata e ha una ragazza-bene che lo ama da troppo tempo, Anita, e lo lascia nelle prime pagine di questo romanzo. È il primo grande no nella vita di Leon, e lui reagisce istintivamente decidendo di trascorrere alcuni giorni nella campagna toscana, ospite della Fattoria del Colle, alla vigilia di quella che si preannuncia una grande vendemmia. Scettico - ma soprattutto viziato - Leon si confronta con una realtà di cui non si era mai reso conto. Basterà a redimersi? Con "Se domani farà bel tempo" Luca Bianchini ci racconta il jet set di oggi, mettendo in evidenza con ironia e cinismo tutti i tic e le debolezze di un rampollo speciale: bello, dannato e dannatamente sensibile, vittima e carnefice della sua stessa vita
  • Il tribunale delle anime di Donato Carrisi edito da TEA, pag.466. Anche questo libro mi è stato regalato da Alessia che conosce la mia recente passione per Carrisi! Ma quanto sono fortunata?? *_*
Trama:  Roma è battuta da una pioggia incessante. In un antico caffè, vicino a piazza Navona, due uomini esaminano lo stesso dossier. Una ragazza è scomparsa. Forse è stata rapita, ma se è ancora viva non le resta molto tempo. Uno dei due uomini, Clemente, è la guida. L'altro, Marcus, è un cacciatore del buio, addestrato a riconoscere le anomalie, a scovare il male e a svelarne il volto nascosto. Perché c'è un particolare che rende il caso della ragazza scomparsa diverso da ogni altro. Per questo solo lui può salvarla. Ma, sfiorandosi la cicatrice sulla tempia, Marcus è tormentato dai dubbi. Come può riuscire nell'impresa a pochi mesi dall'incidente che gli ha fatto perdere la memoria? Anomalie. Dettagli. Sandra è addestrata a riconoscere i dettagli fuori posto, perché sa che è in essi che si annida la morte. Sandra è una fotorilevatrice della Scientifica e il suo lavoro è fotografare i luoghi in cui è avvenuto un fatto di sangue. Il suo sguardo, filtrato dall'obiettivo, è quello di chi è a caccia di indizi. E di un colpevole. Ma c'è un dettaglio fuori posto anche nella sua vita personale. E la ossessiona. Quando le strade di Marcus e di Sandra si incrociano, portano allo scoperto un mondo segreto e terribile, nascosto nelle pieghe oscure di Roma. Un mondo che risponde a un disegno superiore, tanto perfetto quanto malvagio. Un disegno di morte. Perché quando la giustizia non è più possibile, resta soltanto il perdono. Oppure la vendetta. Questa è la storia di un segreto invisibile... 

  • Le notti di Reykjavik di Arnaldur Indrioason edito da Guanda, pag. 306.  Questo giallo nordico mi è invece stato regalato da una delle mie LGS, la dolcissima Cuore Zingaro, che conosce la mia passione per il noir e per i nordici. Grazieeeee!!! *_*
Trama:  Un senzatetto viene trovato annegato alla periferia di Reykjavík. Un caso di poca importanza, che la polizia archivia come morte accidentale. Nelle stesse ore, una donna sparisce nel nulla dopo aver trascorso la serata in un locale del centro. Un anno dopo, Erlendur, poliziotto alle prime armi assegnato al turno di notte della stradale, passa lunghe ore a pattugliare le vie di una città deserta, ore spezzate di tanto in tanto da una rissa, un furto, un incidente d'auto, e non smette di pensare a quelle due persone scomparse. Convinto che i due casi siano stati frettolosamente liquidati dai colleghi, Erlendur non resiste alla tentazione di fare il detective: non solo si prende a cuore la vicenda del povero Hannibal, ma è ancor più attratto dall'inspiegabile sparizione della donna. L'inesperta matricola inizia così la sua prima indagine: raccoglie indizi, interroga i famigliari e le persone coinvolte... Due casi che riguardano due mondi lontanissimi tra loro: il triste sotto-bosco umano della capitale, denso di miseria e sopraffazione, e la borghesia islandese, con le sue ipocrisie e i suoi lati oscuri. In una Reykjavík descritta in un'insolita versione notturna, Arnaldur Indriðson dipinge la figura di un Erlendur giovane e tormentato, ma già acuto indagatore dell'animo umano e dei suoi angoli più nascosti.  

  • L'ombra del silenzio di Kate Morton edito da Pickwick, pag. 560. Da molto vorrei leggere qualcosa di questa autrice e la mia amata Laura del blog La Libridinosa oltre a consigliarmelo caldamente me lo ha anche regalato! Grazieee!!! *_*
Trama:  1961. È una splendida giornata d'estate e la famiglia della sedicenne Laurel è in partenza per un picnic sulle rive del fiume che scorre vicino alla sua fattoria, nel Suffolk. Mentre tutti sono indaffarati nei preparativi, la ragazza si rifugia nella casa sull?albero della sua infanzia, e inizia a sognare. Sogna di Billy, il ragazzo che le fa battere il cuore, e di trasferirsi a Londra, dove è sicura che la aspetti un futuro straordinario. Ma prima che il sole tramonti su quel pomeriggio idilliaco Laurel assiste, non vista, a un crimine terribile. Un segreto che custodirà per anni e anni. 2011. Come aveva spesso fantasticato, Laurel è diventata un'attrice famosa e amatissima. Nemmeno il successo, però, ha potuto dissipare le ombre lunghe di quel passato lontano. Ossessionata dagli oscuri ricordi di ciò che accadde cinquant'anni prima, Laurel ritorna alla casa nel Suffolk per ricomporre i frammenti di una storia rimasta sepolta troppo tempo. La storia di un uomo e due donne, cominciata per caso nella Londra semidistrutta dalle bombe della Seconda guerra mondiale. Una storia di passioni fatali che segnerà tragicamente i destini di quei tre giovani tanto diversi eppure uniti da un indicibile mistero. Quello che solo Laurel, testimone innocente di un delitto nell'estate della sua adolescenza, è in grado di svelare.
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Questi invece sono i regali librosi che non sono però libri! Lustratevi gli occhi!!!!
Un copritazza del mio colore preferito e un segnalibro con il mio nome regalati dalla dolce Stefania del blog La ragazza che annusava i libri; una penna fantastica che scrive in azzurro e in rosa dalla mia insostituibile sorellina virtuale Salvia del blog Scribacchiando in soffitta; un segnalibro da parte di Michy con le cover di alcuni dei nostri libri più amati; un segnalibro simpaticissimo a forma di Babbo Natale - che mio figlio adora e mira a rubarmi - regalatomi dalla cara Cuore Zingaro e infine un quadernino per annotare le citazioni libresche più belle che mi è stato regalato dalla cara Monica del blog Books Land. 

Ora mi chiedo e vi chiedo... Ma quanto, quanto sono fortunata???? Non credo di meritare che tutte queste fantastiche ragazze tengano così tanto a me e la cosa vi assicuro che mi ha commossa! Feliceeeeeeeee ioooooooooooooo!!!!*______*
Inutile dire che le adoro e non perchè mi hanno riempito di regali ma perchè riempiono e rallegrano le mie giornate con la loro fantastica e sempre attenta presenza!!!!
VI VOGLIO BENE AMICHE MIE!!!!!!!!

lunedì 19 gennaio 2015

Gruppo di Lettura Tour: Noi di David Nicholls - Introduzione e iscrizioni



Buongiorno lettori! Come avete potuto capire dal titolo oggi siamo qui per annunciarvi il primo Gruppo di Lettura organizzato dai blog ,La ragazza che annusava i libri, La LibridinosaUn libro per amicoe Scribacchiando in soffitta
GdL tour perchè sarà organizzato a tappe sui nostri rispettivi blog, un esperimento che ci permetterà di leggere per la prima volta un libro insieme anche se siamo "geograficamente sparpagliate"!
All'inizio era nata come una cosa tra di noi, per condividere una lettura e chiacchierarne senza freni, poi abbiamo pensato che sarebbe stato ancora più divertente ampliare l'invito a partecipare a tutti voi.
Ora vi parleremo del libro che abbiamo scelto di leggere e vi spiegeremo come abbiamo pensato di organizzare il GdL.

IL LIBRO

Titolo: Noi
Autore: David Nicholls 
Editore: Neri Pozza - collana Bloom
Data di pubblicazione: 30/11/2014
Prezzo: 18.00 € 
Pagine: 431

Descrizione: Douglas e Connie si conoscono alla fine degli anni Ottanta, quando il muro di Berlino era ancora in piedi. Trent'anni e dottore in biochimica, Douglas trascorreva allora i giorni feriali e gran parte del weekend in laboratorio a studiare il moscerino della frutta. Connie, invece, divideva il suo tempo con una "combriccola di artistoidi", come li chiamavano i genitori di Douglas: aspiranti attori, commediografi e poeti, musicisti e giovani brillanti che rincorrevano carriere improbabili, facevano tardi la sera e si radunavano a volte a casa di Karen, la sorella di Douglas piuttosto promiscua in fatto di amicizie, a bere e discutere animatamente. Ed è durante una festa nell'appartamento di Karen, che Douglas si imbatte per la prima volta in Connie: capelli ben tagliati e lucenti, un viso stupendo, una voce sensuale, distinta ed elegante con i suoi vestiti vintage cuciti su misura, attillati e perfetti. Sono trascorsi più di vent'anni da allora e Douglas e Connie sono sposati da decenni e hanno un figlio, Albie. Douglas ha cinquantaquattro anni e la sensazione di scivolare verso la vecchiaia come la neve che cade dal tetto. Connie è sempre attraente e Douglas la ama cosi tanto che non sa nemmeno come dirglielo, e dà per scontato che concluderanno le loro vite insieme. Una sera, però, a letto, Connie proferisce le parole che Douglas non avrebbe mai voluto sentire: "Il nostro matrimonio è arrivato al capolinea, Douglas. Penso che ti lascerò". 

Autore:  David Nicholls ha lavorato a lungo con la BBC realizzando adattamenti shakespeariani e numerose serie di successo, premiate con due nomination per i BAFTA Awards. Tra i suoi romanzi Le domande di Brian (BEAT 2011), Il sostituto (BEAT 2012) e Un giorno (Neri Pozza 2010), da cui è stato tratto un celebre film diretto da Lone Scherfig, con Anne Hathaway e Jim Sturgess. http://www.davidnichollswriter.com/


SPIEGAZIONE E TAPPE

Il GdL Tour prenderà il via Lunedì 2 febbraio 2015 e terminerà Lunedì 9 marzo 2015. 
Il libro conta 431 pagine ed è suddiviso in 9 parti. Abbiamo deciso di organizzare la lettura in 5 tappe cercando, per quanto il libro lo consenta, di creare tappe più o meno dello stesso numero di pagine.
Ogni lunedì pubblicheremo su uno dei blog un post, in cui potremo chiacchierare dei capitoli letti, spoilerando a tutto andare e confidandoci quali sono le cose che ci sono piaciute di più o di meno fino a quel momento. Insomma, parlando di qualsiasi cosa sia, ovviamente, inerente ai capitoli della settimana!

Ecco come sarà organizzato il Gruppo di Lettura:

2 febbraio:
Post di partenza che sarà pubblicato contemporaneamente su tutti i blog.

Dal 2 febbraio al 9 febbraio lettura Parte 1 e 2

9 febbraio: 
Sul blog  Un libro per amico con Daniela si discuterà delle parti lette.

Dal 10 febbraio al 16 febbraio lettura Parte 3 e 4

16 febbraio: 
Sul blog La ragazza che annusava i libri con Stefania si discuterà delle parti lette.

Dal 17 febbraio al 23 febbraio lettura Parte 5

23 febbraio: 
Sul blog La Libridinosa con Laura si discuterà della parte letta.

Dal 24 febbraio al 2 marzo lettura Parte 6 e 7

2 marzo: 
Sul blog Scribacchiando in soffitta con Salvia e Menta si discuterà delle parti lette.

Dal 3 marzo al 9 marzo lettura Parte 8 e 9

9 marzo: 
Sul blog Un libro per amico con Daniela si discuterà delle parti lette e si tireranno le somme di questa nuova esperienza.

ICRIZIONI

Le iscrizioni sono aperte da questo momento.
Per iscrivervi non dovete fare altro che lasciare un commento sotto questo post e il gioco è fatto.
Potrete iscrivervi al GdL in qualsiasi momento, ovviamente starà a voi mettervi al passo con le tappe già concluse.
Non vi diamo regole particolari anche se ovviamente essere follower di tutti i blog vi permetterà di non perdervi nessuna delle tappe.
Vi chiederemmo anche di condividere il banner dell'iniziativa sui vostri blog o sui social in modo che il gruppo di lettura possa essere numeroso e partecipativo.
Ora - se non lo avete già - non vi resta che recuperare il libro ed attendere il 2 febbraio per il post di partenza.



domenica 18 gennaio 2015

18/01/2013 - 18/01/2015: Due anni di blog, due anni di noi!


Come direbbe Vasco Rossi: ...io sono ancora qua. Eh già!!!
Chi lo avrebbe detto? Non so voi ma io no sicuramente. Mai e poi mai, 2 anni fa, mi sarei mai aspettata di esserci anocora, oggi, in questo mondo fantastico di blogger, per poter festeggiare il secondo compleanno del blog.
Ho pensato e ripensato a cosa dire, a cosa fare in questo giorno speciale. Avrei voluto regalarvi il mondo, organizzare chissà che, creare qualcosa di originale per festeggiare insieme a voi, ma purtroppo il tempo è tiranno e vi dovrete accontentare delle mie parole emozionate e deliranti. :P
Per prima cosa dico GRAZIE A VOI! perchè senza di voi il blog non avrebbe senso. Voi che siete cresciuti in numero durante questi due anni, voi che commentate sempre con tanto entusiasmo quello che trovate scritto qui, voi che siete diventati una presenza fissa delle mie giornate.
Dico grazie a chi mi segue da sempre o a chi è appena arrivato tra noi ed anche a chi deciderà di unirsi nei mesi futuri. Cercherò di non deludere le vostre aspettitative
In questi due anni sono successe tantissime cose, sono aumentate le rubriche, sono nate delle splendide collaborazioni, ho conosciuto persone meravigliose che sono diventate amiche nella vita di tutti i giorni e di cui, ormai, non potrei mai fare a meno GRAZIE PER ESSERCI!
Sono felice per essere riuscita - nonostante i mille impegni - a seguire il blog come volevo, incrementando la mia presenza e limitando i periodi morti; mi impegnerò anche in futuro cercando nuovi spunti e nuove idee.
Proprio da pochi giorni è iniziata la prima Challenge del blog in collaborazione con le mie amate LGS (Lettrici Geograficamente Sparpagliate) e domani vi annunceremo un'altra iniziativa che speriamo possa avere lo stesso riscontro positivo. 
Di idee ce ne sono, e tante, e finchè VOI LETTORI APPASSIONATI sarete al mio fianco tutto sarà possibile! Da parte mia vi prometto tutto l'impegno possibile!:)))
Ora la smetto di commuovermi e vi saluto dicendovi ancora una volta:


venerdì 16 gennaio 2015

Chi ben comincia #68 - Agnes Browne ragazza di Brendan O'Carroll

Buongiorno a tutti. Finalmente è venerdì, anche se il mio week end sarà pieno di impegni lavorativi e non, quindi non so se mi riposerò molto. Non voglio pensarci adesso, ora voglio solo condividere con voi la nuova puntata di Chi ben comincia, la rubrica ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri
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Per scegliere il libro per l'incipit di oggi ho deciso di spulciare tra i libri che ho già caricato sul kindle e che vorrei leggere quest'anno. Ho scelto Agnes Browne ragazza di Brendan O'Carroll edito da Neri Pozza.

REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti



Il Jarro, Dublino, Irlanda

Il quartiere di St JArlath si trova nella zona nordorientale del centro di Dublino. Si estende lungo la direttrice nord-sud delle rive de fiume Liffey a Summerhill, e da Fairview Park, sulla costa est, fino a Gardiner Street a oest, a pochi passi dall'arteria principale della città, O'Connell Street.
Ma il cuore pulsante del quartiere è la manciata di case popolari raccolta intorno alla chiesa di St Jarlath. Questa piccola zona al centro del quartiere è nota a tutti i suoi abitanti come il Jarro.
Se c'è una cosa che potrebbe legare insieme i ricordi delle migliaia e migliaia di persone nate, cresciute e morte di fame nel Jarro, è senza dubbio il rumore. Nel corso degli anni sono cambiati i tipi e le fonti di rumore, ma il livello è sempre rimasto lo stesso.
Il rumore del Jarro si costituisce di tre strati. Il rumore di fondo è una sinfonia di mezzi di trasporto. Una volta era solo il clop clop degli zoccoli dei cavalli da tiro e il basso rimbombo dei carrettini di ogni forma e grandezza che piallavano l'acciottolato in tutte le direzioni. Il rumore di mezzo è da sempre il rumore dei bambini. Nel Jarro ci sono quattro bambini per ogni adulto. Il suono che producono i bambini si posa su tutto come una coperta. Eppure, come in una colonia di leoni marini, una mamma di Dublino riesce a sentire "uno dei suoi" da due isolati di distanza. E, grazie a questo talento, eccoci arrivati al rumore in primo piano: la voce della donna di Dublino. La voce della donna di Dublino è in grado di perforare un porta d'acciaio da venti metri.
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Una descrizione molto dettagliata che fa subito entrare il lettore nell'ambiente in cui si svolgerà la storia. La mia mente è stata in grado di visualizzare senza problemi il paesaggio che ci viene descritto ed anche il rumore che lo caratterizza. Mi aspetto molto da questa lettura e questo incipit mi lascia una buona impressione. Lo avete letto? Cosa mi dite di queste poche righe? Se vi va ditemi la vostra e, se volete, lasciatemi anche un vostro incipit!

giovedì 15 gennaio 2015

Recensione #42 - Il libro delle anime di Glenn Cooper

Buonasera lettori, come ve la passate? Come sta andando questo nuovo anno? Il mio è ricominciato di corsa come quello vecchio - per fortuna, perchè vuol dire che si lavora!!! - e mi sento già stravolta! 
Vorrei evitare di trascinarmi le recensioni come faccio sempre quindi oggi vi lascio con quella de Il libro delle anime di Glenn Cooper edito da NORD, 421 pagine. Vi avevo presentato questo mio acquisto prima della vacanze natalizie ed è stato il primo libro letto nel nuovo anno. Questo volume è il secondo della trilogia de La biblioteca dei morti che avevo letto anni fa - praticamente appena uscito - e che avevo amato molto. 

Trama: È un libro, un semplice libro antico. Ma custodisce un segreto. Un segreto che è stato scritto col sangue nel 1297, da innumerevoli scrivani coi capelli rossi e con gli occhi verdi, forse toccati dalla grazia divina, forse messaggeri del diavolo. Che è riapparso nel 1334, in una lettera vergata da un abate ormai troppo anziano per sopportare il peso di quel mistero. Che, nel corso del XVI secolo, ha illuminato la strada di un teologo, i sogni di un visionario e le parole di un genio. È un libro, un semplice libro antico. Ma sta per scatenare l'inferno. Perché quel libro è stato sottratto alla Biblioteca dei Morti, la sconfinata raccolta di volumi in cui è riportata la data di nascita e di morte di tutti gli uomini vissuti dall'VIII secolo in poi. 

Difficile parlare di questo libro senza fare rivelazioni sul precedente ma ci proverò. Non vi nego che non è stato semplice rientrare nella storia; dal 2009 ad oggi sono passati cinque lunghi anni e con una media di circa quaranta libri all'anno ne sono passati di libri sotto le mie mani! Ricordavo il filo conduttore della storia, gli avvenimenti principali ma mi mancavano numerosi particolari. Fortunatamente sono stata aiutata sia da ricordi di menti amiche che da Cooper stesso, che a qualche capitolo dall'inizio ha trovato un modo elegante per inserire un bel riassuntone adatto alle menti smemorate come la mia.
Detto questo vi sconsiglio assolutamente di leggere questo secondo volume senza aver letto il primo! Però vi consiglio di leggerli entrambi eh!!! ;)
Se nel primo volume della trilogia il fulcro della storia era l'intera biblioteca in questo caso il fulcro è un libro specifico, un libro che arriva proprio da quella biblioteca: un libro antico, del 1527, messo all'asta da una nota casa d'aste londinese, un libro che attira subito l'attenzione di chi conosce il segreto della biblioteca dei morti!
Uno dei protagonisti è sempre lo stesso: Will Piper, ex agente dell'FBI, che avevamo conosciuto nel primo volume in cui aveva avuto un ruolo fondamentale. Will si troverà ad aiutare due strani personaggi ad ottenere il libro e a scoprire i segreti che ancora non sono stati svelati. Ma, come accennavo prima, loro non saranno gli unici a voler mettere le mani su quell'antico tomo quindi non sarà una cosa semplice e priva di pericoli.Will si ritroverà a fare i conti con due dei suoi peggiori vizi: l'alcool e le donne.
Con il suo stile Cooper riesce a tenere il lettore incollato alla lettura. La trama ricca di mistero sicuramente aiuta a mantenere alta l'attenzione e a mettere il lettore in condizioni di voler scoprire tutti i tasselli mancanti.
Sicuramente questo è un libro di passaggio e si vede. Ricalca sostanzialmente gli avvenimenti avvenuti nell'opera precedente soffermandosi forse un po' di più sulla vita dei personaggi e devo dire che la cosa non mi ha disturbata anzi; se ne La biblioteca dei morti ricordo di aver avuto dei momenti di noia in alcune parti legate a storie di governo e servizi segreti, in questo non è successo ed ho divorato queste più di 400 pagine in pochissimi giorni!
Credo che leggerò entro quest'anno anche l'ultimo capitolo perchè ormai voglio concludere la trilogia anche se ho visto online che le opinioni non sono propriamente posititve.
E voi, cosa mi dite? Avete letto questa trilogia? O magari avete letto altri libri di Cooper?

VOTO:  


mercoledì 14 gennaio 2015

Curiosità tra le righe #2 - L'amnesia

Rubrica inventata da me in cui, a cadenza casuale, condividerò con voi le curiosità che scoverò tra le righe dei libri. 
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Buongiorno miei cari, come state? Eccomi di nuovo qui con una puntata della mia nuovissima rubrica Curiosità tra le righe. Lo so, è passato molto tempo dalla prima puntata e nel frattempo ho accumulato un po' di spunti per questo spazio solo che il tempo è sempre tiranno e per documentarsi bene è necessario invece dedicare un po' di tempo in più rispetto ai soliti post.
Questo sarà un post particolare perchè metterà insieme citazioni da due libri diversi che parlano dello stesso argomento l'amnesia.

La prima citazione è presa dal meraviglioso romanzo Forte come l'onda è il mio amore di Francesco Zingoni in cui in realtà l'amnesia rappresenta il fulcro di tutti gli avvenimenti.


Ecco il passaggio dove Francesco ne parla:
"I miei ricordi... non ci sono ancora tutti! Per quanto mi sforzi, ancora non so cosa abbia causato l'amnesia. Non ricordo nemmeno il periodo appena precedente. Potrebbe trattarsi di mesi. E' come se un'ombra oscurasse quella parte della mia vita".
La dottoressa annuisce pensierosa.
"Sì, anche questa è una reazione abbastanza comune. Cerco di spiegarmi. Dopo un'amnesia radicale, la memoria non torna mai tutta in un colpo solo. Solitamente, sono necessari tre passaggi distinti. Si chiama processo di 3-step recovery. Nella prima fase il paziente recupera la memoria semantica, legata a funzioni basilari e automatiche del cervello: il pensiero, la lingua, il sostrato culturale eccetera. E' un fenomeno paragonabile alla riparazione neurologica, come dopo un ictus: il cervello ricostruisce i suoi circuiti mentali e riapprende ciò che aveva perduto. Poi, la seconda fase: il paziente riacquista la memoria personale, i ricordi unici e irripetibili della propria storia. E' quello che ti è successo poche ore fa".
La dottoressa assume un'espressione cupa.
"Spesso però non basta. C'è bisogno di un terzo step, per far luce sui ricordi direttamente collegati all'amnesia. Devi considerare che l'amnesia è un meccanismo di protezione del cervello, un rifiuto verso una realtà per lui insostenibile, che sinteticamente definiamo trauma. La mente continua a nascondersi tutti gli eventi che , come anelli di una catena, sono legati al trauma da un rapporto di causa-effetto. Il terzo passaggio consiste proprio nel risalire gli anelli di questa catena. A differenza dell prime due fasi, irrazionali e imprevedibili, questo step è un processo controllabile, deduttivo, ma non per questo più semplice. Si tratta di una vera e propria lotta contro il proprio cervello, che rifiuterà di collaborare. Dev'essere messo di fronte all'evidenza di indizi inconfutabili, prima di lasciare libero accesso a questi ricordi così temuti.
Detto in tre parole, Demian, devi elaborare il trauma. C'è ancora qualcosa che la tua mente vuole tenerti nascosta. Si tratta di affrontare le cause alla radice dell'amnesia, riscoprire cosa sia successo. Ovviamente, devi farlo solo se realmente desideri sapere. Ma, in ogni caso, lasci passare un po' di tempo: ora, nella tua condizione, cercare di ricordare potrebbe essere pericoloso per il tuo equilibrio psichico".

Vi parlavo di due citazioni perchè su questo argomento ho ricevuto anche una segnalazione da parte di Rosa del blog Incanto dei libri che ha pensato a me e a questa rubrica leggendo La psichiatra di Wulf Dorn.
Devo confessare di aver letto questo libro nel 2014 ma di non averlo recensito; non c'è una ragione precisa, non mi particolarmente entusiasmato, poi è passato il tempo, ed è finita così.


Ecco il passaggio dove Dorn ne parla:
"Ora che conosco la sua storia, anche le sue farneticazioni in bagno hanno un senso"
Ellen sollevò le sopracciiglia incuriosita. "Un altro shock?"
"Qualcosa del genere, sì. Credo che il signor Bock ci abbia dato una dimostrazione classica dell'effetto trigger. Nella mia tesi ho affrontato appunto l'analisi dei fattori scatenanti dei disturbi comportamentali nei pazienti post-traumatici. Ci sarei dovuto arrivare da solo mentre ero in bagno con lui. E io, come un idiota, l'ho addirittura provocato, per indurlo a concentrare le sue emozioni su di me. Avrebbe potuto avere conseguenza imprevedibili.

Partiamo prima dalla definizione che viene data di effetto trigger:  
Le persone che hanno subito dei traumi spesso manifestano vari sintomi e problemi in seguito. La gravità del trauma varia da persona a persona, dal tipo di trauma in questione e dal supporto emotivo derivato dalle altre persone. Un individuo traumatizzato ne può sperimentare anche più di uno. Dopo un'esperienza traumatica, una persona può rivivere il trauma mentalmente e fisicamente, perciò evita il ricordo del trauma, chiamato anche trigger (termine inglese che significa appunto "grilletto perchè scatena il ricordo), in quanto questo può essere insopportabile e persino doloroso. Le persone traumatizzate possono cercare sollievo nelle sostanze psicotrope, tra cui l'alcool per cercare di sfuggire ai sentimenti legati al trauma. Il rivivere i sintomi è un segno che il corpo e la mente stanno attivamente cercando di far fronte con l'esperienza traumatica. (Fonte: Wikipedia)
Evitare o cancellare momentaneamente il ricordo del trauma. Quando dicono che il corpo umano è una macchina perfetta è proprio vero; e, nonostante io lo sappia, quando trovo degli avvenimenti scientifici che lo dimostrano resto sempre a bocca aperta.
Dopo aver letto queste due citazioni che, seppur parlando di due cose di base differenti, sono legati all'amnesia, ho cercato in rete notizie più precise.
Le amnesie possono dipendere da un grave disturbo della coscienza che impedisce la percezione, e in questo caso non rappresentano un disturbo della memoria vero e proprio; altre volte, invece, pur persistendo la capacità di percepire, è alterata la fissazione (amnesia anterograda), oppure la conservazione dei ricordi, com’è il caso delle amnesie retrograde da gravi traumi cranici, o anche la capacità di riproduzione: in quest’ultima evenienza la perdita dei ricordi, che talora può estendersi a tutta la vita precedente, viene reintegrata non di rado spontaneamente, a volte periodicamente, o sotto ipnosi.  L’amnesia retrograda inibisce la rievocazione di ricordi precedenti l’avvenimento morboso che l’ha causata (trauma, accesso epilettico). L’ amnesia anterograda o di fissazione è l’incapacità a fissare nuovi ricordi successivi al fatto morboso. L’ amnesia nominum è l’incapacità a indicare con il loro nome le varie cose: è sintomo iniziale di afasia sensoriale (Fonte: Treccani)
L'amnesia può verificarsi come sintomo di uno stato di "shock mentale" conseguente ad esperienze emotivamente traumatiche.  Uno stato di "shock emotivo" può subentrare anche come conseguenza di un evento traumatizzante o stressante, a livello psicologico, che produca angoscia o panico. L'amnesia, in questo caso, serve al soggetto per rimuovere dalla coscienza il ricordo dell'evento.
La memoria può anche essere pilotata. Pare che ci sia una molecola di Rna, il mir-128b, capace di agire direttamente su un gene che regola i ricordi legati alla paura, inibendo in modo transitorio i geni ad esso associati. La scoperta è di Timothy Bredy, neuroscenziato del Queensland brain insitute che per la prima volta è riuscito a dimostrare che le paurepossone essere cancellate grazie all'azione di questo polimero. La paure potrebbero quindi essere rafforzate o indebolite agendo su questo polimero.
Un mondo assolutamente affascinante quello della memoria, delle amnesie e in generale del cervello umano.
Conoscevate tutte queste cose? Anche voi siete affascinati dalla perfezione del nostro corpo?
Alla prossima con un'altra curiosità tra le righe.