sabato 24 dicembre 2016

If I Say... #4 - Natale



Buongiorno, eccoci alla nuovissima puntata di If I say, la rubrica in collaborazione con Baba Desperate Bookswife . Ultimo appuntamento con la rubrica prima della pausa natalizia.
Prima di tutto vi auguro buone feste! State già cucinando? Io sì! Madre sicula insegna che si comincia a preparare la mattina del 24 e si finisce la sera del 26 in un meraviglioso tour de force familiare e mangereccio. Quindi anche nei prossimi giorni tenete d’occhio i profili social del blog perchè vi farò vedere qualche manicaretto!!!
Ma passiamo alla rubrica. La partola di oggi sarà Natale.
Non sono abituata ad intraprendere letture prettamente natalizie; non l’ho mai fatto e quindi non ho dei libri particolari per questo periodo dell’anno. Però c’è un libro che da quando è uscito stuzzica la mia curiosità e che mi è subito venuto in mente pensando al Natale perché a quanto pare sembra perfetto per questo periodo. Si tratta de: Il tredicesimo dono di  Joanne Huirst Smith edito da Garzanti. Un libro che devo assolutamente leggere nel nuovo anno che si sta irrimediabilmente avvicinando.


Un altro libro cui ho subito pensato è un libriccino di mio figlio, che quest’anno per la prima volta ha potuto leggere da solo – prima elementare speedy -; si tratta di un libro che le mie amiche di sempre gli regalarono al suo primo natale e che è stato creato apposta per lui. Un pensiero dolcissimo che ai tempi mi fece emozionare e che ancora oggi conservo come un oggetto prezioso.
All’interno c’è il suo nome, una storia creata in modo personalizzato ed una dedica che rimarrà impressa per sempre; insomma un pensiero unico da parte di qualcuno che ha fatto un regalo ragionato e non tanto per fare!
Se per caso conoscete bimbi importanti per cui crearlo sono sicura possa essere un regalo graditissimo e diverso dal solito. Ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le occasioni, li trovate cliccando qui



















Normalmente, come ben sapete, questa rubrica potete trovarla su entrambi i blog - qui e in quello di Baba - ma per questa volta sarà diverso perchè purtroppo la mia sister virtuale ha avuto dei problemi familiari - un abbraccio fortissimo sorella!!! - e non ha potuto preparare il post. Ci penso comunque io a segnalarvi il libro che Baba vi avrebbe consigliato. Si tratta di Fuga dal Natale di John Grisham edito da Mondadori.
Ecco cosa dice Baba di questo libro: "È un romanzo che mi ha fatto sorridere, senza essere demenziale. Un romanzo vintage scritto da un autore che non conoscevo ma che ho imparato ad apprezzare. Ed è l'unico libro che ho letto ad alta voce per la mia famiglia, dalla prima all'ultima riga."



Un'ultima cosa, prima di andare a mangiare come se non ci fosse un domani vi chiediamo di votare nel format qui sotto per decidere la parola che utilizzeremo la prossima puntata!!!
BUON NATALE!!!!!!!

giovedì 22 dicembre 2016

Leggendo SerialMente - Gruppo di Lettura #1 - Il cimitero dei libri dimenticati di Carlos Ruiz Zafon



Buongiorno lettori, come state? Io immagino che abbiate annusato da lontano la possibilità che organizzassimo un gruppo di lettura del genere vero? Foto sparse di tanto in tanto sui social, un tono misterioso in risposta ad alcune vostre domande, una Challenge dedicata alle serie...ed eccoci qua, con il nostro primo "GDL SERIALE".
Faremo una vera e propria maratona insieme, che durerà tre mesi. Come avrete capito dal banner, il protagonista sarà proprio lo scrittore spagnolo che è diventato famoso in tutto il mondo proprio grazie a questa serie di libri.
Cosa dovete fare? Oh beh niente, prendervi un impegno con noi e sopportarci per soli tre mesi, cosa sarà mai!!
Ne avete già letto uno, oppure due? Nessun problema, pensate che io ho letto due volte il primo e una volta il secondo, ma ho deciso di ricominciare per l'ennesima volta proprio per far contenta Baba e voi.
Come funziona? Qui sotto aggiungo un banner:


Adesso provo a spiegarvi meglio:

22 dicembre 2016 - oggi - : sui nostri due blog vi presentiamo l'intero GDL e dovrete cominciare a leggere il primo libro "L'ombra del vento" fino a pag. 196, ovvero fino al capitolo 25 compreso.

L'OMBRA DEL VENTO
03 gennaio 2017 - Desperate Bookswife: discuteremo la parte che avrete letto, ovvero da pag. 0 a pag. 196 (i primi 25 capitoli).
10 gennaio 2017 - Un libro per amico: commenteremo insieme da pag. 197 a pag. 310 (vi dovrete fermare al capitolo che inizia riportando queste date: 1933-1954).
17 gennaio 2017 - Desperate Bookswife: commento da pag. 311 a pag. 471, ovvero fino al termine del romanzo.


IL GIOCO DELL'ANGELO
Ci comportiamo come se la quadrilogia fosse raccolta in un unico volume, quindi abbiamo appena terminato il volume uno ma senza ulteriori presentazioni iniziamo a leggere il secondo.
24 gennaio 2017 - Un libro per amico: commento da pag. 11 a pag. 138, ovvero tutto l'Atto Primo.
31 gennaio 2017 - Desperate Bookswife: commenteremo insieme il Secondo Atto, da pag. 141 a pag 336.
7 febbraio 2017 - Un libro per amico: parleremo del Terzo Atto + l'Epilogo, ovvero da pag. 339 a pag. 466.


IL PRIGIONIERO DEL CIELO
14 febbraio 2017 - Desperate Bookswife: commenteremo le parti 1 + 2 , fino pag. 174.
21 febbraio 2017- Un libro per amico: commenteremo le parti 3 + 4 +5, ovvero fino a pagina 340.






IL LABIRINTO DEGLI SPIRITI
28 febbraio 2017 - Desperate Bookswife: commenteremo fino a pagina 193, ovvero Il libro di Daniel + Dies Irae + Ballo in maschera +Kyrie.
07 marzo 2017 - Un libro per amico: commenteremo da pagina 199 fino a pagina 386, ovvero la parte: La città degli specchi.
14 marzo 2017 - Desperate Bookswife: chiacchiereremo da pagina 391 fino a pagina 573. Parte: I Dimenticati.
19 marzo 2017 - Un libro per amico: dai che siamo quasi, un ultimo sforzo, da 579 a pagina 815, ovvero Agnus dei + Il quaderno di Isabella +Libera Me + In Paradisum +Barcellona +1964 +Il libro di Jilliàn + Epilogo.

PICCOLE PRECISAZIONI PER PARTECIPARE

1- commentare questo post su uno dei due blog organizzatori scrivendo "partecipo" seguito dalla vostra e-mail (saremo il vostro promemoria personale per ben tre mesi, che fortuna eh?).
2- Ricordiamo a chi partecipa anche alla nostra Challenge "Leggendo Serialmente" - se non siete ancora iscritti siete in tempo - che la partecipazione attiva (commentare tutte le tappe in maniera esaustiva, non basta "oh mi è piaciuto") al GDL varrà ben 5 punti in più.
3- Questo Gruppo di Lettura è un evento indipendente, può essere abbinato alla Sfida sopra citata, ma può partecipare chiunque, quindi state tranquilli!
4 - Se avete voglia di unirvi come lettori fissi ai nostri due blog non ci offendiamo, ma non vi obblighiamo a farlo. Sì, siamo sempre noi: Desperate Bookswife e Un libro per amico.
5- Ringraziamo la casa editrice Mondadori per la disponibilità.

Ci auguriamo con tutto il cuore che siate un po' pazzi come noi e decidiate di iscrivervi, non pensateci troppo, le pazzie si fanno di pancia! Poi il divertimento è assicurato, gli spoiler anche...

Per adesso vi salutiamo, ma ci rileggeremo presto :-)

martedì 20 dicembre 2016

Leggendo SerialMente - Challenge 2017 - Prima tappa



Ed eccoci finalmente alla prima tappa di Leggendo SerialMente, la sfida di lettura con cui io e Baba vi terremo compagnia per tutto il 2017 e che vi chiamerà a leggere solo serie di libri! Se vi siete persi il post introduttivo potrete recuperare cliccando qui.
Prima di entrare nel vivo degli obiettivi facciamo un piccolo riepilogo delle regole!

LA SFIDA

La sfida durerà un anno e sarà divisa in quattro tappe. Per ogni tappa, quindi ogni trimestre, assegneremo un obiettivo generico e 4 saghe scelte da noi (tra quelle che desideriamo leggere da tanto!) anch’esse rientranti nell’obiettivo.
Per passare alla tappa successiva dovrete leggere almeno tre libri di una serie a vostra scelta che rientri nell’obiettivo generico, più almeno tre libri di una delle saghe proposte da noi.I libri devono avere una lunghezza minima di 150 pagine. Non siete obbligati a leggere dal primo della serie, puchè i volumi mancanti della saga che decidete di leggere siano almeno tre. Valgono anche le novelle delle serie purchè anch'esse abbiano almeno 150 pagine. In caso di novelle più piccole potrete utilizzarne più di una per raggiungere le pagine minime per considerarle valide come libro.
Nel caso voi voleste leggere come obiettivo generico una delle saghe che abbiamo proposto noi, dovrete comunicarci prima di cominciarne la lettura quale userete come obiettivo e quale come bonus e non potrete più modificare la scelta.
Ad ogni tappa organizzeremo un Gruppo di Lettura con protagonista una delle saghe proposte da noi la cui partecipazione vi permetterà di raccogliere punti aggiuntivi.
Ogni libro che leggerete dovrà essere recensito, entro la scadenza della tappa in corso, sul vostro blog (se ne avete uno) o su una qualsiasi piattaforma online (amazon, facebook, goodreads, anobii, ecc.) da cui potrete prendere un link e inviarcelo con il format che trovate in fondo a questo post, Non valgono recensioni inviate via mail.
PUNTEGGIO

Per la serie scelta da voi:

 +5 punti totali per la lettura dei primi tre libri della serie
+1 punto per ogni libro in più rispetto al terzo della serie

Per la serie scelta da noi:

+3 punti per la lettura di ogni volume della serie
+10 punti se completate tutti i libri della serie

Bonus:

+5 punti in ogni tappa se partecipate attivamente e commentate tutti i post del GdL che proporremo per una delle saghe di nostra scelta (ogni tappa avrà un GdL dedicato ed all’inizio di ogni tappa vi verrà svelato i titoli su cui verterà in modo da potervi organizzare)

TAPPE

PRIMA TAPPA: 20 dicembre 2016 – 20 marzo 2017Un libro per amico

SECONDA TAPPA: 21 marzo 2017 – 20 giugno 2017Desperate Bookswife

TERZA TAPPA: 21 giugno 2017 – 20 settembre 2017Un libro per amico

QUARTA TAPPA: 21 settembre 2017 – 20 dicembre 2017Desperate Bookswife

ISCRIZIONI

Iscrizioni aperte fino al 31 dicembre 2016
PREMI:

1° classificato: Buono amazon di € 20.00 + un libro cartaceo di nostra scelta
2° classificato: Mistery box contenente due cartacei
3° classificato: Mistery box contenente un cartaceo

REGOLE PER PARTECIPARE

Obbligatorie:
  • Essere lettori fissi dei blog - basterà cliccare segui nel box apposito che trovate nei nostri blog (comunicateci se vi iscrivete con un nome diverso a quello che utilizzate per i commenti qui sul blog)
  • Commentare uno dei post (qui o su Desperate Bookswife) comunicandoci la vostra intenzione a partecipare e una vostra mail su cui inviarvi le comunicazioni relative alla challenge.
  • Avere voglia di divertirvi
Opzionali:
  • Condividere il banner dell’iniziativa e spargere la voce a più non posso. Più siamo più ci divertiamo
  • Chiedere l’iscrizione al gruppo facebook chiuso creato per la sfida (LINK) dove potrete porci domande, darvi consigli o anche solo chiacchierare con noi e tra di voi per conoscerci meglio.

OBIETTIVO GENERICO PRIMA TAPPA:


AUTORI MASCHI ITALIANI o STRANIERI
Dovrete leggere almeno tre libri di una serie scritta da un autore maschio straniero o da un autore maschio
italiano.

SERIE PROPOSTE PRIMA TAPPA:

1.  IL CIMITERO DEI LIBRI DIMENTICATI di CARLOS RUIZ ZAFON
La serie è composta da: L'ombra del vento (417 pag.) - Il gioco dell'angelo (466 pag.) - Il prigioniero del cielo (340 pag.) - Il labirinto degli spiriti (819 pag.)

 
2. LE STORIE DEL 44 SCOTLAND STREET di ALEXANDER MCCALL SMITH
La serie è composta da: 44 Scotlland Street (336 pag.) - Semiotica, pub e altri piaceri (356 pag.) - Lettera d'amore alla Scozia (360 pag.) - Il mondo secondo Bertie (328 pag.)


3. TRILOGIA DI ALEXANDROS di VALERIO MASSIMO MANFREDI

La serie è composta da: Alexandros 1 - Figlio del sogno (262 pag.) - Alexandros 2 - Le sabbie di Amon (287 pag.) - Alexandros 3 - Il confine del mondo (378 pag.)


4. ARRANGIATI MALINCONICO di DIEGO DE SILVA

La serie è composta da: Non avevo capito niente (314 pag.) - Mia suocera beve (338 pag.) - Sono contrario alle emozioni (314 pag.) 


 GRUPPO DI LETTURA PRIMA TAPPA:

Per questi primi tre mesi abbiamo pensato di leggere insieme a voi la quadrilogia IL CIMITERO DEI LIBRI DIMENTICATI di Carlo Ruiz Zafon edito da Mondadori che ringraziamo per le copie messeci a disposizione per questa iniziativa. Partecipando attivamente al GDL avrete la possibilità di accumulare ulteriori 5 punti oltre che divertirvi insieme a noi spoilerando a tutto spiano! Il giorno 22 dicembre 2016 su entrambi i nostri blog troverete il post di iscrizione al GDL e la suddivisione in tappe dei quattro libri che leggeremo insieme. Speriamo che l'iniziativa possa essere di vostro gradimento e che partecipiate numerosi!

Per poter restare in contatto con noi e tra voi abbiamo creato un gruppo facebook in cui, chi lo vorrà, potrà confrontarsi sulle serie scelte, chiacchierare dei libri letti, o anche solo darsi il buongiorno! Potete richiedere l'iscizione cliccando qui.

A breve riceverete inoltre una mail con il link di condivisione del file drive in cui potrete tenere d'occhio i vostri progressi.
Ecco il modulo che dovrete utilizzare da oggi fino al termine della prima tappa per inserire le vostre letture.






Ora non vi resta che correre a scegliere le saghe che leggerete nei prossimi tre mesi!!!! 
Ovviamente le nostre mail sono sempre a vostra disposizione per qualsiasi dubbio, chiarimento, necessità voi abbiate ed anche solo per fare quattro chiacchiere con noi!!!
Ci trovate qui:

DANY
unlibroperamico.dany@gmail.com

BABA
desperatebookswife@gmail.com

A presto!

lunedì 19 dicembre 2016

Recensione #163 - Rifondata sulla bellezza di Emilio Casalini

Buongiorno readers e buon lunedì! Ultima settimana lavorativa prima delle vacanze di Natale, il primo giorno per me è andato quindi è tutto più semplice!!! Prima di lasciarvi al post di oggi vi ricordo che domani qui sul blog sarà online la prima tappa della Challenge Leggendo SerialMente in collaborazione con Desperate Bookswife! Vi aspettiamo!!!
Ma ora passiamo ad una nuova recensione, quella del libro Rifondata sulla bellezza. Viaggi, racconti e visioni alla ricerca dell'identità celata di Emilio Casalini edito da Spino editore, pag. 208

Descrizione: Dobbiamo togliere la polvere dalle mensole della nostra storia e far risplendere di luce naturale ciò che vi è sopra. Luce autentica, non artificiale. È la nostra identità. Dobbiamo esserne anche pienamente consapevoli, in modo che ci venga spontaneo raccontarlo in modo naturale e affascinante, perché è la nostra coscienza. E infine è necessario capire che l’ospite è sacro, va trattato come noi vorremmo essere trattati. Accolto in un ambiente pulito, ordinato, come quando un ospite importante entra in casa nostra e noi sistemiamo con cura le sedie, i cuscini sul divano, laviamo i piatti, diamo una pulita al pavimento e gettiamo la spazzatura. Eccole qui le chiavi per far funzionare il turismo: identità, coscienza e rispetto.
E poi ti ritrovi al Bookcity, in cerca di una presentazione da andare a vedere, ti cade l’occhio su un incontro particolare cui decidi di dare una chance. E succede che alla fine il destino ci mette lo zampino, che tu incontri un’addetta stampa che conosci bene, che tempo fa ti aveva presentato via mail un libro che però era finito nel dimenticatoio, e quel libro te lo trovi lì, in carne ed ossa, con il suo scrittore che ne parla appassionatamente. Chi è Emilio Casalini? È un giornalista, esperto in reportage e grande oratore. La sala pendeva dalle sue labbra ed il suo libro non può passare indifferente se raccontato così. Io e Baba siamo uscite dalla presentazione con una copia gentilmente omaggiata da Francesca Rodella, con foto e dedica di rito e con la consapevolezza di non avere tra le mani uno dei soliti libri.

Difficile recensire un libro del genere quindi ne parlerò in modo molto generico e breve.  

Rifondata sulla bellezza è un reportage sulle potenzialità della nostra meravigliosa Italia e su come sia poco sfruttata a livello turistico nonostante abbia uno dei territori più vari e più adatti rispetto ad altri paesi che, invece, hanno saputo “vendersi” in modo migliore negli anni.
Emilio analizza il nostro territorio, ne fa emergere le pecche organizzative, l’incapacità di attrarre il turista straniero, l’incapacità di raccontare il proprio territorio attraverso dei semplici cartelli stradali. Siamo un paese ricco di storia, che oltre alla propria bellezza potrebbe narrare le proprie storie, le proprie leggende, farne un vanto a livello mondiale e invece spesso nessuno le conosce, neanche gli abitanti stessi dei luoghi. Moltissime volte, leggendo questo libro, vi ritroverete ad alzare gli occhi cercando i dettagli che Emilio racconta e vi troverete ad annuire con la testa, vedendo un cartello incomprensibile, pensando a quanto possa essere difficile per uno straniero prendere un mezzo pubblico nelle nostre città, ottenere un’informazione, farsi capire. Annuirete anche pensando a quando fate un viaggio all’estero, a quanto sia evidente la migliore capacità organizzativa della maggior parte dei paesi rispetto al nostro, a quanto noi sappiamo essere esigenti quando ci rechiamo in una città straniera e quanto invece spesso ci accontentiamo qui da noi. E inizierete a crederci. Credere che possa bastare poco per migliorare questo paese che in fondo amiamo ma spesso anche odiamo, credere che ognuno di noi possa nel suo piccolo dare un contributo a livello locale, credere che per una volta anche l’Italia potrebbe essere tra i primi invece che tra gli ultimi.

Un libro che dovrebbe essere raccontato nelle scuole, che andrebbe fatto leggere a chi del marketing voglia fare il proprio mestiere, un libro che andrebbe tenuto a portata di mano e letto ogni tanto, per infonderci fiducia… che spesso ce n’è bisogno!
Spero ne vengano riempite le biblioteche e spero che, prima o poi, l’Italia venga veramente rifondata sulla bellezza.


 
 VOTO: 







venerdì 16 dicembre 2016

Letture con Marina #4

Buongiorno lettori, è di nuovo venerdì ed io sono qui per lasciarvi all'appuntamento con Marina e le sue letture. Questa sarà probabilmente l'ultima puntata prima della pausa natalizia che si protrarrà fino oltre l'Epifania. Il blog però sarà sempre attivo anche perche tra pochissimi giorni partirà la Challenge di Lettura a cui, se vi va, potete ancora iscrivervi!!!


Autore: Qiu Xiaolong
Titolo: Le Poesie dell’Ispettore Chen / Poems of Inspector Chen
Casa editrice: Marsilio Editori SpA, per “I Gialli”
Pagine: 599
Trad.: Fabio Zucchella
Genere: poesia
Anno Pubblicazione: 2016

Sinossi: Agli inizi della sua carriera, il futuro ispettore capo Chen Cao è considerato dai suoi colleghi uno strano poliziotto. Ama infatti tradurre e comporre versi, ed è finito al dipartimento di polizia di Shanghai per una stravagante decisione del governo che lo ha strappato ai suoi studi di letteratura. Col tempo, alla guida della squadra speciale che si occupa di casi politicamente sensibili, Chen sempre più capisce che la poesia rappresenta per lui la via per contrastare la crudeltà e la follia che incontra nel corso delle sue inchieste, il mezzo per vedere le cose con il necessario distacco e per meglio comprendere le circostanze nelle quali i crimini hanno avuto luogo. I versi qui raccolti sono stati scritti o scoperti da Chen nel corso degli anni, hanno accompagnato le sue cacce al colpevole e i suoi scontri con le autorità. Sono un omaggio a una delle figure di poliziotto più riuscite della narrativa di genere degli ultimi anni, un detective, raffinato poeta e gourmet, le cui indagini ci raccontano la Cina contemporanea.

RECENSIONE:

Dopo tanti libri e tante recensioni lette in questo 2016, anche per me è ora di tirare una riga e proporvi qualcosa di inconsueto. No tranquilli, non ho intenzione di reiterarVi tutto quanto già potete trovare nell’etere, nel settore bookblogs ed affini in questo periodo pre-chiusura d’anno, soprattutto perché fortunatamente per la maggior parte di noi questo è un magnifico hobby che arricchisce una vita già appagante.
Oltre a noi casalinghe, lavoratrici o studentesse appassionate, ci sono gli addetti ai lavori di questo settore, che non si perdono in ciance, ma perseguono strategie di vendita sempre più sottili, invadendo negli ultimissimi anni anche i social, per tema di non essere presenti un po’ ovunque e con questo rendendo questo hobby un po’ meno un’entusiasmante motivo di aggregazione culturale e molto di più un mero profitto, nascosto dall’intento social-pedagogico.
Molto triste, a ben pensarci. Mascherato a festa, ma svilente.
Ed allora così, per restare fuori rotta commerciale … semplicemente per fare una lettura un po’ diversa, per
scoprire un altro genere oppure solo un altro scrittore…
O perché no, per rimanere ancorati all’attualità e sull’onda della recentissima e deludente politica italiana, che da qualunque punto di vista la si guardi rimane comunque e sempre una sconfitta…
Guardiamoci un po’ intorno e vediamo se anche altri Paesi hanno le proprie gatte da pelare.
E quindi facciamo un salto in Cina ed in contemporanea però anche negli USA, dato che il ns scrittore è un cinese emigrato, suo malgrado, nel paese del self-made- man per antonomasia.

Autore della serie dell'ispettore Chen Cao, è nato a Shanghai e dal 1989 vive negli Stati Uniti (con la moglie e la figlia), dove insegna letteratura cinese alla Washington University di Saint Louis. Originariamente aveva intrapreso il viaggio negli Stati Uniti per scrivere un libro su T. S. Eliot, ma a seguito delle proteste di piazza Tiananmen del 1989 il suo nome è finito tra i possibili finanziatori dei movimenti studenteschi cinesi dell'epoca e per questo motivo è stato costretto a rimanere negli Stati Uniti.
Ha pubblicato diversi romanzi polizieschi e diverse raccolte di poesie, sue o tradotte, inedite in Italia. Ha vinto nel 2001 l'Anthony Award per la miglior opera prima con La misteriosa morte della compagna Guan, primo romanzo della serie poliziesca con protagonista l'ispettore Chen Cao: integerrimo membro del partito, amante della poesia e della buona cucina.

I suoi romanzi affrontano, attraverso la risoluzione del mistero, le contraddizioni della Cina moderna dai
primi anni novanta ad oggi: il potere del regime comunista, il ruolo delle Triadi, l'importanza della letteratura. Di Qiu, Marsilio ha già pubblicato Ratti rossi, Il vicolo della polvere rossa, La misteriosa morte della compagna Guan, Visto per Shanghai, Quando il rosso è nero, Di seta e di sangue, La ragazza che danzava
per Mao, Le lacrime del lago Tai e Cyber China.

Non già recensione, ma un curiosando tra POESIA e POESIA

Agli inizi della sua carriera, il futuro ispettore capo Chen Cao è considerato dai suoi colleghi uno strano poliziotto. Ama infatti tradurre e comporre versi, ed è finito al dipartimento di polizia di Shanghai per una stravagante decisione del governo che lo ha strappato ai suoi studi di letteratura. Col tempo, alla guida della squadra speciale che si occupa di casi politicamente sensibili, Chen sempre più capisce che la poesia rappresenta per lui la via per contrastare la crudeltà e la follia che incontra nel corso delle sue inchieste, il mezzo per vedere le cose con il necessario distacco e per meglio comprendere le circostanze nelle quali i crimini hanno avuto luogo. I versi qui raccolti sono stati scritti o scoperti da Chen nel corso degli anni,
hanno accompagnato le sue cacce al colpevole e i suoi scontri con le autorità. Sono un omaggio a una delle
figure di poliziotto più riuscite della narrativa di genere degli ultimi anni, un detective, raffinato poeta e gourmet, le cui indagini ci raccontano la Cina contemporanea.

Il Libro Le Poesie dell’Ispettore Chen è un ebook che si scarica gratuitamente.

Ho letto le sue poesie (che si ritrovano poi all’interno dei gialli) come prequel, prima di gustarmi il suo primo romanzo giallo, avente appunto l’Ispettore capo Chen come protagonista.
Come detto, tanto per iniziare dalla fine e fare le cose senza imposizioni, in tutta libertà.
Per avere un assaggio di questo scrittore, prima di immergermi nella sua storia e decidere se proseguire la lettura, oppure se considerarlo un intermezzo. E per arrivare ai suoi gialli già pregna della sua scrittura e della poetica che un autore emergente, da poco letto, ha dichiarato essere una sorta di scuola per l’ordine mentale e la metodicità degli scritti.

OGGI
Non a causa dei ricordi ghiacciati
di ieri, non a causa
delle aspettative in boccio
per il domani, noi
ci gettiamo nell’oggi.
Consumata dai rimpianti di ieri,
la vita è solo
un sospiro nel sogno,
appagata dalle fantasie per il domani,
la vita si spalanca in un sogno.
Dopotutto dov’è la vita
se non nell’oggi?

POSTINA
La pioggia ha infradiciato
i tuoi lunghi capelli
di un verde chiaro, riflesso
della tua uniforme,
e le buste sbocciano dalle tue braccia
come fiori bianchi primaverili
che si protendono verso le finestre vicine -
“Eccoti!”
E dalle finestre
parte una risata, che va
ad appollaiarsi sui rami frondosi
intorno a te e assapora
le prugne delle tue fossette,
e intanto tu passi, con le braccia
ciondoloni, svogliata come al solito,
davanti alla mia porta aperta.

Ci lasciamo così, gentili lettrici/lettori, in attesa di vedere che cosa ci porterà il ns prossimo incontro e nel mentre curiosando le diverse poesie del volumetto…

Un arrivederci a presto e Buone Feste.

mercoledì 14 dicembre 2016

Recensione #162 - Almeno il cane è un tipo a posto di Lorenza Ghinelli

Ciao a tutti e buon mercoledì. Ritorno oggi con una recensione, un libro di un'autrice con cui so di andare sempre sul sicuro! Si tratta di Almeno il cane è un tipo a posto di Lorenza Ghinelli edito da Rizzoli, pag. 270.

Sinossi: Massimo non è uno sfigato: ce lo hanno fatto diventare. La colpa al novanta percento è di Vito. È lui ad avergli affibbiato il nomignolo di Minimo, e se ti danno quel soprannome negli spogliatoi della piscina, è difficile che gli altri pensino che il tuo è un problema di altezza o di torace stretto. Vito però ha un segreto, un segreto fatto di lividi e serate trascorse trincerato in camera sua, e Massimo, suo malgrado, sta per scoprirlo. Poi c’è Celeste, divisa tra l’essere se stessa o trasformarsi in come mamma e papà la vorrebbero; Stefania, che desidera soltanto dimagrire; Margò, alle prese con un’estate da gigante prima di tornare hobbit a settembre. Intorno a loro, un’intera galassia di amici, parenti e adulti alle prese con una tempesta di incontri e scontri che nel corso di una manciata di giorni li cambierà per sempre.

Un libro corale, ambientato quasi interamente in un condominio, i cui personaggi principali sono gli abitanti del condominio stesso. Come dice giustamente il titolo “almeno il cane è un tipo a posto” perché quel condominio è popolato di tipi strani. Quattro famiglie in tutto: i Sartori, i Bellini, i Guerrini e le Lesbiche, che non è un cognome ma Margò – dieci anni - crede tanto che lo sia. Ogni capitolo è narrato in prima persona da uno dei personaggi, la maggior parte adolescenti, e questo rende la lettura scorrevole, interessante e completa perché ci mostra ogni punto di vista dall’interno.
Ho letto quasi tutti i libri di Lorenza Ghinelli ed anche in questo lavoro non smentisce il suo voler mettere in luce argomenti scomodi ma, purtroppo, tremendamente e brutalmente attuali.
I protagonisti sono Margò, che dall’alto dei suoi dieci anni, cerca di capire quello che le capita attorno, a volte anche travisando totalmente le situazioni; suo fratello Massimo che ha problemi di bullismo a scuola; Celeste con un corpo perfetto ma che ama vestire da maschiaccio per nasconderlo; Stefania che al contrario si sente obesa, che invidia Celeste, e che mangia come un’ossessa per poi correre in bagno a vomitare tutto; Vito il bullo della scuola, un atteggiamento manesco e strafottente che nasconde una grande insicurezza ed un grande dolore; Filippo che vive con la nonna ed è un maghetto con i computer; Edoardo, che si nasconde dietro allo studio per non affrontare una situazione familiare tragica; e poi ci sono gli adulti, i genitori, quelli che dovrebbero dare il buon esempio e che invece diventano nella maggior parte dei casi l’elemento scatenante dei problemi dei figli. In un quadro simile è facile entrare in sintonia con i personaggi, sperare affinché i ragazzini possano essere capiti e supportati.
Le interazioni tra i personaggi sono ben studiate, ogni avvenimento si inserisce in un contesto da cui emerge la voglia di dare voce a quei ragazzini così diversi ma, in fondo, così simili tra loro.
E poi ci sono i temi importanti, quelli della bulimia, del bullismo, dei tradimenti, dell’omosessualità; argomenti che l’autrice riesce a trattare con estrema semplicità ma con grandissimo impatto emotivo, dandone una visione sia dal punto di vista dei ragazzi che degli adulti. Nonostante i tantissimi temi il libro non risulta mai affrattato e niente sembra buttato lì tanto per parlarne; ad ogni argomento viene sempre dato il giusto risalto ed il giusto approfondimento, mai risultando però eccessivo o pesante. L'attenzione è concentrata sulla necessità di andare oltre alle apparenze, soprattutto quando si parla di adolescenti; gli avvenimenti narrati portano sempre a far pensare che niente è come sembra, che sotto un duro può nascondersi una persona che poi tanto dura non è, che alcuni gesti possono essere travisati, ingigantiti, fino a diventare problemi difficili da affrontare. Un libro che fa riflettere su un mondo, quello dell'adolescenza, che necessita della nostra attenzione oggi più che mai.
Non mancano comunque, ad alleggerire il tutto, delle parti divertenti capaci di stemperare i toni e di lasciare la lettura su un piano leggero e mai esageratamente forte!
Insomma un bel mix di argomenti e di personaggi che non delude e che risulta adatto ai più giovani ed anche agli adulti. Un libro che consiglio a lettori di tutte le età.

 VOTO: 











martedì 13 dicembre 2016

If I Say... #3 - Legno



Buoooongiorno! Natale si avvicina inesorabilmente, siete pronti? Io ho ancora tantissime cose da fare nelle prossime due settimane, sia per il blog che per la vita di tutti i giorni! Spero di farcela...
Ma andiamo con ordine e concentriamoci sulla puntata di oggi della rubrica If I say, la rubrica in collaborazione con Baba Desperate Bookswife

Nella scorsa puntata vi abbiamo chiesto di votare tra Viaggio e Legno. La vittoria è stata schiacciante!

LA PAROLA DEL GIORNO: LEGNO

Vi capita mai di avere un flash? Leggere una parola, e figurarvi nella mente in modo nitido un’associazione di idee precisa? Beh è quello che mi è successo questa volta dovendo pensare al libro per questa rubrica. Nonostante la parola Legno non sia semplice (grazie sister per la scelta eh ahahahah) quando ho saputo che voi lettori l’avete votata a maggioranza ho subito avuto in mente una cover, oltretutto di un libro splendido che ho letto ed amato tempo fa, che rientra in quei libri del cuore che ricordo costantemente con particolare affetto. Si tratta di un thriller: Scomparsa di Chevy Stevens edito da Fazi sulla cui cover primeggia proprio un pezzo di legno anzi, più precisamente, una corteccia d’albero.
Una cover che, per quanto mi riguarda, ammalia ed un libro che conquista! Un thriller psicologico molto ben costruito, con moltissimi colpi di scena di cui nessuno scontato. Un libro che sa toccare le corde profonde delle emozioni con uno stile accattivante che crea dipendenza ed induce il lettore a leggere senza fermarsi mai, senza tregua. Recensione qui.


Per oggi è tutto, che ne dite di dirci le vostre associazioni con la parola Legno?
Questa settimana non troverete il classico sondaggio visto che il giorno 24 dicembre troverete sui blog una puntata speciale di If I say a tema natalizio.

Ora correte a vedere cosa è venuto in mente a  Baba!!!

lunedì 12 dicembre 2016

Gruppo di Lettura - Volevo solo andare a letto presto - Seconda tappa



Buongiorno carissimi, come state? Io di ritorno in ufficio dopo una settimana delirante. Avrei dovuto fare il ponte, andarmene in montagna con la mia famiglia e rilassarmi invece martedì scorso mi sono ammalata; laringo faringite acuta è stata la diagnosi quindi niente montagna, niente relax ma solamente una settimana in cui mi sono sentita malissimo! E ora eccomi di nuovo qui in questo ufficio triste... disperazione più totale!!!!
Ma la smetto di ammorbarvi e vi lascio con il post di oggi. La scorsa settimana Baba - Desperate Bookswife vi ha parlato - qui - della prima parte del libro protagonista del nostro Gruppo di Lettura: Volevo solo andare a letto presto di Chiara Moscardelli edito da Giunti. Oggi è tempo di chiacchierare insieme sulla seconda parte.

CONSIDERAZIONI SECONDA PARTE - ATTENZIONE SPOILER!!!!!

Nella tappa precedente avevamo lasciato Agata a Barcellona, in galera, vestita come una spogliarellista e drogata; nella nuova parte la ritroviamo in compagnia del suo amico Luca, avvocato, che avvisato da Grazia ha preso il primo volo disponibile ed è andato a tirarla fuori dai guai. Perché questa ragazza i guai li attira in modo disarmante…
Del tal Fabrizio Calcaterra non c’è più neanche l’ombra ma ovviamente il lettore sa da subito che lo rivedrà presto, così come è sicuro che rivedrà a breve l’uomo con il neo in mezzo agli occhi.
Appena rientrata, dovevo andare alla polizia e denunciare la scomparsa di Calcaterra. Dovevo salvarlo come lui aveva fatto con me. Poi sarei corsa dallo psicologo e infine mi sarei rinchiusa in casa per il tempo che mi restava da vivere.
Alla polizia Agata ci va anche ma ovviamente non la prendono sul serio, così come non la prende sul serio neanche il suo psicologo; insomma, una donna che sprizza credibilità da tutti i pori.
Ma gli avvenimenti strani non finiscono con il rientro a casa infatti qualche giorno dopo, proprio fuori dal suo palazzo si ritrova davanti l’uomo con il neo in mezzo alla fronte che le blocca il passaggio e la costringe a seguirlo. Una pistola sotto il giubbotto puntato al fianco di Agata la convince in un nano secondo a seguirlo. Uomo con il neo alla guida e due energumeni in fianco, la donna viene portata in un luogo sconosciuto dove però ritrova Fabrizio.
È in quello che scoprirà essere il deposito di una tabaccheria che Agata inizierà a capire qualcosa di tutta questa gente che insegue Papadopoulos e che, di rimando, insegue lei.
Fabrizio e tale Gaetano, un tipetto alla Danny De Vito che l’autrice descrive in modo molto divertente, sono entrambi sulle tracce del greco; il primo perché è stato abbandonato dal padre quando ancora era un bambino – e il padre dovrebbe essere con Papadopolus – il secondo perché il greco gli deve dei soldi.
Entrambi credono che Agata sappia qualcosa, peccato che lei fosse a casa del greco solo per lavoro e che dal momento della sua scomparsa nessuno del suo ufficio sia più riuscito a parlare con lui; ma vallo a spiegare a questi delinquenti che sembrano sapere tutto di lei e che mi cadono poi su un dettaglio non poco rilevante!
Che poi rimanere rinchiusa al buio con quel figaccione di Fabrizio, dopo anni senza contatti con un uomo, e dopo il bacio che lei gli ha rubato - mentre era su un palco, mezza nuda, appesa un palo e drogata - non è che la faccia proprio sentire disperata anzi… Mentre l’uomo cerca ogni mezzo per scappare, lei rimarrebbe volentieri a vivere il brivido di un’esistenza nuova, visto che la sua è veramente triste. Fabrizio evidentemente ha l’ormone al guinzaglio o solamente ha un po’ più di sale in zucca – almeno lui - e trova un modo per scappare da quello stanzino e dove si ritrovano? A Torpignattara, in mezzo alle case popolari con dei tizi che si fanno chiamare lo Scaldabagno, er Teschio, er Poeta, er Minchietta, amici di vecchia data di Fabrizio che – scopriamo così – un tempo era un ladro!
Nato e cresciuto in quel quartiere difficile, Fabrizio un tempo faceva il ladro, mentre ora insegna musica. Il clichè del bello e tenebroso si adatta a lui alla perfezione. Agata invece è la svampita, ipocondriaca, sfigata cui il soprannome Equitalia datole dai ragazzi di Torpignattara calza a pennello!
Beh i due riescono a scappare dalle grinfie di Gaetano ma ovviamente figuriamoci se sanno rimanere lontani dal pericolo, sarebbe chiedere troppo. Vanno a casa di Papadopolus a cercare indizi e, ta-dannnnnn, Fabrizio sembra voler tentare un approccio con Agata che finisce in un nulla di fatto.
Ma finalmente il bacio arriva, quello vero, senza l’aiutino di droghe. Succede a casa di Agata, Fabrizio le riporta il cellulare che aveva perso e dopo aver cantato con la madre pazza di lei - perchè è pazza, non potete dire di no! - restano finalmente soli: 
Non riuscii a finire perchè le sue labbra si appoggiarono alle mie senza che nemmeno me ne accorgessi.
Non ero mai stata baciata in quel modo, era come se fino a quel momento nessuno mi avesse mai baciata. E se in principio non riuscivo a smettere di pensare a tutte le malattie che mi stava trasmettanso, a dove mi avrebbe portata quel bacio, alla paura del dopo, lentamente un sentimento nuovo si insinuò dentro di me e infine esplose. Cominciai a ricambiare il bacio, a lasciarmi trasportare da lui. Le sue mani mi stordivano, la sua bocca mi faceva quasi male. Anche Fabrizio respirava a fatica.
E mentre stavamo per fare la hola per Fabrizio lui si tira indietro, trovando la solita banale scusa del "lo sbagliato sono io"... Finisce così la seconda parte, con Agata che vede sfumare davanti agli occhi quella che credeva potesse essere la sua nuova vita.

Cosa dire di questa parte? Diciamo che in generale – se non dal punto di vista dell’abbigliamento di Agata e della sua ipocondria – poco ci viene detto dei personaggi che incontriamo. Molti avvenimenti in pochissime pagine, che mi hanno dato l’impressione di essere quasi troppo frenetici e così poche descrizioni che in realtà fatico a immaginare realmente quello che accade e le sembianze dei protagonisti.
Vogliamo parlare dell’ansia di Agata verso malattie e virus mortali? Se all’inizio poteva strapparmi qualche sorriso, con lo scorrere delle pagine mi sta quasi venendo a noia.
Insomma, una parte piacevole, senza infamia e senza lode, capace di far trascorrere qualche ora di leggerezza. Ora sono proprio curiosa di sapere cosa ne pensate voi, quindi sotto a chi tocca!!! ;)
Vi ricordo che l'appuntamento è lunedì 19 dicembre su Desperate Bookswife per il commento della terza ed ultima parte. 

venerdì 9 dicembre 2016

Recensione #161 - Tempo assassino di Michel Bussi

Buongiorno carissimi, come state? Passata bene l'Immacolata? Addobbate le case? Io come da tradizione ho fatto l'albero di Natale, ho acceso qualche candelina natalizia e ho provato ad immergermi in questa atmosfera che, ogni anno che passa, sento sempre meno. Per fortuna ho un figlio ancora piccolo che mi sprona, con il suo entusiasmo, a dare il meglio di me!!!
Ma torniamo a noi, oggi sono qui con una nuova recensione, quella di Tempo assassino di Michel Bussi edito da edizioni e/o, pag. 512, un libro che mi ha veramente stupito e che vi consiglio di non perdervi!

Sinossi:
Estate 1989
Corsica, penisola della Revellata, tra mare e montagna. Una strada che segue la costa a precipizio sul mare, un’auto che corre troppo veloce… e sprofonda nel vuoto. Una sola sopravvissuta: Clotilde, quindici anni... I genitori e il fratello sono morti sotto i suoi occhi.

Estate 2016
Clotilde torna per la prima volta nei luoghi dell’incidente, con suo marito e la figlia adolescente, in vacanza, per esorcizzare il passato. Nel posto esatto dove trascorse l’ultima estate assieme ai genitori, riceve una lettera. Una lettera firmata da sua madre. Ma allora è viva?

Tradotto in circa trenta lingue, Michel Bussi è il maestro riconosciuto dell’alchimia tra manipolazione, emozione e suspense. È l’autore francese di noir attualmente più venduto oltralpe. I suoi libri hanno scalato le classifiche mondiali, tra cui anche quella del Times britannico. Le sue trame sono congegni diabolici dove il lettore è invitato a perdersi e ritrovarsi tra miraggi, prospettive ingannevoli e giochi di prestigio. Ma anche tra desiderio di vendetta e sentimenti d’amore.

Vi è mai capitato di vedere una cover e non riuscire a resistere alla tentazione di comprare un libro di cui, fino a quel momento, non sapevate neanche dell'esistenza? A me troppe volte! Con questo libro è andata proprio così: un giro in libreria con Baba mentre aspettavamo l'arrivo del suo treno il giorno del bookcity, un'occhiata di sfuggita agli scaffali ricolmi, una cover che spicca sulle altre e taaaaaaccccccc... Conquistata!
Spesso in questo modo mi capita di prendere delle batoste terribili ma per fortuna non è stato questo il caso.
Questo libro infatti si è rivelato ben scritto, ben tradotto, avvincente, con tutti gli indizi al posto giusto e con una soluzione per niente scontata, credibile e capace di farmi dire wow!
Un libro che dalla trama credevo un thriller ma che in realtà, una volta letto, si è rivelato molto, molto di più: è un giallo molto romanzato, capace di focalizzare la propria attenzione non solo sulla risoluzione del mistero ma anche sui rapporti tra i personaggi, sui meccanismi familiari, amorosi e di amicizia. Mentre leggevo mi ha ricordato tantissimo La verità sul caso Henry Quebert; in realtà non gli somiglia per niente se non nella ricchezza della storia che entrambi i libri raccontano ma io non ho potuto fare a meno di accostarli nella mia mente, quindi se quel libro vi è piaciuto credo che anche questo possa fare al caso vostro.
Ma torniamo a Tempo assassino. In questo libro la protagonista è Clotilde, sopravvissuta nel 1989, all'età di soli quindici anni, alla tragedia che le ha portato via in pochi minuti padre, madre e un fratello di un paio d'anni più grande, lasciando lei miracolosamente illesa, e sola.
Scenario della tragedia un tornante della Corsica a picco sul mare, isola di origine del padre in cui da anni la famiglia si reca in vacanza. (Una chicca del libro, la cartina iniziale con i posti in cui la storia si dipana!)

Devono passare ventisette anni prima che Clotilde - ormai adulta - riesca a fare i conti con il proprio passato affrontandone i fantasmi. Tornare sull'isola non è affatto semplice, ritornare in quei luoghi che un tempo tanto amava e che ora le portano alla mente solo ricordi terribile è una dura prova. Prova che sceglie di affrontare con la famiglia, un marito ed una figlia che non sembrano capire fino in fondo la sua difficoltà.
Il modo scelto dalla donna è il più brutale: stesso periodo dell'anno - agosto - stesso campeggio di sempre - il camping dei Tritoni - stesse abitudini di allora.
La storia si dipana tra passato e presente. Il passato è narrato in prima persona attraverso il diario della Clodilde ragazzina, mai più ritrovato dai tempi dell'incidente ed ora nelle mani di un uomo misterioso di cui ci viene lasciato il pensiero alla fine della lettura di ogniuna di queste parti, senza però ovviamente svelarcene mai l'identità; un uomo che sembra scosso dal ritorno di Clotilde sull'isola e che si ritrova, a modo suo, a ripercorrere il passato.
L'uomo chiuse delicatamente il diario.
Perplesso.
Erano anni che non lo apriva.
Preoccupato.
Così era tornata...
Ventisette anni dopo.
Perchè?
Era talmente chiaro: era tornata a rimestare nel passato. A grattare, scavare, cercare quello che in un'altra vita aveva lasciato lì.
Si era preparato a quell'eventualita. Da anni.
Senza mai riuscire a trovare risposta alla sua domanda.
Fino a dove voleva scendere. Clotilde? Fino a che livello voleva svuotare la fogna? Fino a che profondità voleva addentrarsi nelle putride gallerie dei segreti della famiglia Idrissi?
Il presente invece è lì, sotto i nostri occhi. Una famiglia in vacanza con una donna assorbita dai ricordi del passato ed un marito e una figlia che non capiscono fino in fondo l'incapacità di voltare pagina, che non riescono a soffrire per quei parenti mai conosciuti.
Troppe cose riportano alla mente di Clotilde quell'anno maledetto, troppe persone del passato sono lì a ricordarle che il tempo è passato ma ancora troppi misteri aleggiano sull'incidente di tantissimi anni prima, troppe coincidenze sembrano accadere per spaventarla, per farle credere che non fu un incidente, che sua madre possa non essere morta, che qualcuno la stia spiando e spaventando.

L'autore è bravissimo a creare intrecci che lascino il lettore spiazzato, è bravissimo a mostrarci il lato oscuro di un'isola che non è solamente sole e mare ma che è anche lotta tra famiglie rivali per il possesso di un territorio, è bravissimo a mostrarci l'evoluzione dei personaggi - tanti - che in ventisette anni sono cresciuti, cambiati.
Ci sono i nonni di Clotilde, Corsi da generazioni, che non hanno mai accettato di buon grado il matrimonio del figlio con una donna del continente che lo ha portato via, lontano dalla sua terra e da loro; c'è Cervone Spinello, il figlio ormai cresciuto del vecchio proprietario del campig, che ora ne ha preso le redini e che un tempo faceva parte della compagnia di adolescenti che animavano con Clotilde e suo fratello le estati di quel tratto di spiaggia; c'è Natale, amante dei delfini, l'uomo di cui Clotilde si era innamorata ventisette anni prima, nonostante lui avesse una decina d'anni in più; c'è Maria Chiara, quella che ai tempi era la ragazza più adorata della compagnia, che ora è diventata una star e che Clotilde si ritrova ad incontrare ad una sua esibizione sull'isola; c'è Jakob Schreiber, che da ventisette anni occupa lo stesso bungalow del campeggio, facendolo quasi diventare la sua casa, da quando la moglie è morta e il figlio è cresciuto; c'è Orsu, il tuttofare del camping con un aspetto particolare dovuto ad una malformazione; tutti personaggi descritti in modo dettagliato, ognuno dei quali ha un ruolo preciso e fondamentale all'interno della storia.
E poi ci sono i misteri, più di uno, che aleggiano per tutto lo scorrere delle pagine: un diario rubato, un uomo misterioso, una lettera che sembra arrivare dall'aldilà, persone che sembrano sapere più di quello che dovrebbero. Per tutta la durata della lettura ho cercato di districarmi tra gli indizi che l'autore ha disseminato qua e là in modo magistrale, cercando di trovare la soluzione ad un mistero che sembrava ingigantirsi ad ogni pagina. Pensate che quando tutto mi è stato svelato sono pure andata a rileggermi dei passaggi perchè ero così convinta di alcune cose, che credevo che l'autore avesse fatto il furbo, tirando fuori dal cappello un epilogo inverosimile, che non collimava con quello che fino a quel momento ci aveva raccontato; e invece no, Bussi è stato talmente bravo da farmi credere una cosa che, con il senno di poi, poteva invece essere interpretata in una maniera totalmente diversa. Il mio uomo misterioso era lì, e lo era sempre stato, nascosto ma neanche troppo, perchè quando un autore ci sa fare non ha bisogno di messi di fortuna!
Ho amato tutto di questo libro: ho amato lo stile capace di assorbirmi completamente per oltre cinquecento pagine, ho amato i personaggi - sia quelli positivi che quelli volutamente negativi -, ho amato la scelta di non concentrarsi unicamente su mistero ma di darci un quadro completo di vita. Insomma, un libro che consiglio senza riserve e finirà sicuramente dritto nella mia top ten del 2017.
Ora cercherò di recuperare il libro precedente - Ninfee nere - grazie cui l'autore ha vinto numerosi premi.
Che ve ne pare? Conoscevate questo libro o questo bravissimo scrittore?

 VOTO: 












venerdì 2 dicembre 2016

Letture con Marina #3

Buongiorno lettori, dopo due settimane, precisa come un orologio svizzero, torna Marina, con la sua rubrica Letture con Marina. Anche oggi ci regala la recensione di un libro molto interessante!


Autore: Amie Kaufman e Jay Kristoff
Titolo: Illuminae
Casa editrice: Mondadori Libri SpA
Pagine: 599
Trad.: Luca Fusari

Sinossi: Quel giorno, quando si è svegliata, Kady pensava che rompere con Ezra sarebbe stata la cosa più difficile da affrontare. Poche ore dopo il suo pianeta è stato invaso. Anno 2575: il cielo di Kerenza, un pianeta poco più grande di un granello di sabbia coperto di ghiaccio e sperduto nell'universo, si oscura all'improvviso. Tra le esplosioni e le urla degli abitanti terrorizzati, una potente corporation interstellare dà inizio all'invasione. Ed Ezra e Kady, che si rivolgono a malapena la parola, sono costretti a cercare insieme una via di fuga. Alcuni giorni dopo, però, un mortale virus mutante inizia a diffondersi a bordo di una delle navi sulle quali si trovano i due ragazzi e gli altri superstiti. Come se non bastasse, AIDAN, l'intelligenza artificiale che dovrebbe salvarli, pare essersi trasformato nel nemico. E nessuno dei militari incaricati delle operazioni di salvataggio sembra intenzionato a spiegare ciò che sta accadendo. Quando Kady riesce ad accedere a files strettamente riservati, le è subito chiaro che l'unica persona che può aiutarla è anche l'unica con la quale pensava non avrebbe più avuto nulla a che fare.

RECENSIONE:

Vi è certamente capitato di iniziare a leggere un libro con le più alte aspettative.
La cosa inconsueta è ritrovarsi fra le mani un romanzo che fotogramma dopo fotogramma si trasforma sotto i propri occhi ed assurge al libro praticamente perfetto e che supera anche di gran lunga le più rosee aspettative.

Siete appassionati di fantascienza? Accomodatevi. Amate i romanzi di formazione? Ecco, qui c’è quello che fa per voi. Gradite un pizzico di horror?, magari condito con quel tanto di splatter che non guasta? Ma qui sarete a casa vostra, magari ci incontrate pure il Sig. Tarantino, sotto una di quelle tute per la sopravvivenza in assenza di aria…
Adorate per caso i romanzi rosa? Beh, qui troverete un accenno in erba di questa vostra passione, che all’improvviso vira verso l’amore parentale fino al sacrificio personale.
Ma ciò che più conta: già alla fine della prima pagina non mollerete la presa finchè non sarete arrivati all’epilogo.
Nasce come romanzo per ragazzi… Io però mi ci sono infilata – e questo romanzo m’è calzato come un guanto.
Premessa: questo è un libro che va tenuto in mano e sfogliato. Non esiste la veste dell’e-book, se non volete perdere parte del piacere. Perché qui veramente, non sfogliare significa godere a metà.
 
Sovraccoperta in plastica colorata ed allo stesso tempo trasparente, con delle finestre posizionate in modo strategico. Copertina in brossura piena di scritte riprese dai files presentati e su fondo bianco che ne esalta i colori nero e rosso e le scritte in diversi font.
Vorrei sfogliaste con me le pagine di questo romanzo. Bianche – alcune completamente nere, con e/o senza cascate di numeri zero ed uno, con disegni formati da parole, con scritte stampate in ogni dove nella pagina. Con andamento ondulante, a forma circolare di conchiglia che devi girare il libro per leggere. E non è che “scazzato” salti qualcosa, perché ci sei troppo dentro per pensare anche solo lontanamente di  proseguire senza aver letto tutto. In una parola, una grafica utilizzata per diversificare i diversi personaggi che parlano, i diversi files che vengono sottoposti. Geniale!
 





















E la storia, beh la storia… avete letto la trama – non starò a ripeterla.
Si ride, ci si emoziona e si piange. Tanto. Anche quando il rapporto tra Kady ed Ezra si interrompe perché i due sono su due astronavi diverse ed inizia la parte tra Kady ed il super computer AIDAN – acronimo che non intendo svelare.
Gli autori hanno pensato questo libro per argonauti, che scoprono per proprio conto cosa sta accadendo.
Perché la storia è raccontata in prima persona da Kady. Ma anche Ezra ci parla. E che dire di Aidan?
Poetico!, quasi un Walt Whitman con le sue foglie d’erba elettrica. Ma il tutto viene gestito da copie di rapporti militari e non, interrogatori, note di riunioni, conversazioni tramite messaggi, filmati… perché qualcuno sta presentando tutti questi files per far conoscere questa storia – solo che il gioco della narrazione in prima persona ce la fa vivere in simbiotica fratellanza. Sappiamo che il tutto è già accaduto: eppure lo stiamo vivendo – ora.

E quanti argomenti gli autori ci presentano, senza quasi che ce ne accorgiamo.
Temi che a guardarci in giro non sono proprio tanto tanto fantascienza.
La cupidigia delle multinazionali o corporazioni: il nome di fatto non cambia la sostanza. Il Dio denaro anteposto alla vita umana, alla vita di migliaia di persone che si possono falcidiare con le armi prima e con virus mutanti poi. Un’aberrazione senza fine che ricalca gli incubi peggiori, pensando ad un certo punto di aver fatto il possibile con sacrificio di vite umane per salvarne altre – e ti rendi conto di essere nelle mani di un’entità, un’intelligenza meccanica creata dall’uomo che valuta benefici/danni solo in base a dei numeri e senza la coscienza o la morale a controbilanciare una decisione che può diventare immorale.
O peggio ancora, con il delirio di onnipotenza che solo certi personaggi del mondo reale provano ed attuano.
L’amicizia che trascende nell’amore, ma che è così reiterata che ci induce a chiederci se è proprio amore o la salvaguardia di quello che noi siamo, con il mantenimento di uno status di gruppo atto alla conservazione del sé più profondo e storico. Della propria memoria. Di ciò che ci rende ciò che siamo.
Non posso proseguire. Non riuscirò mai a farvi capire perché questo romanzo, che potrebbe essere stato scritto in primis per ragazzi, mi emoziona così tanto che solo a parlarne mi si forma un groppo in gola.
E invece di proseguire, mi fermo a sfogliarlo nuovamente e a leggerne ancora dei brani.
E questo nonostante alcune parti non mi siano propriamente congeniali, tipo la base di fantascienza e parte dell’incursione nel genere horror.

Eppure tutto questo fa parte “del prezzo della vittoria. Di gente che muore senza poter godere della pace per cui ha combattuto con tutte le sue forze, ma che tuttavia ha scelto di combattere”.
Gente il cui sangue ci ha consentito di poter godere di tutti i benefici che per altri hanno solo significato il Sacrificio.

O Capitano!, O mio Capitano!
Con il braccio ti sostengo il capo, 
Non è che un sogno che, sopra il ponte, 
Tu sei caduto, freddo, morto.
Ma chi è il nostro Capitano in quest’avventura? Guardatevi da chiunque, perché chiunque potrebbe portare la morte. Guardatevi con dolore dagli amici, con stupore dai parenti e dall’amore, dai soldati, da qualsiasi entità creata dall’intelligenza umana.
Ma è vita questa?!?
Illuminae: ORA SCAPPA.

Un ringraziamento speciale a Chiara del blog La Lettrice sulle Nuvole che, con un gioco inventato sul momento di iniziali degli scrittori per arrivare ad identificare questo superbo romanzo, mi ha fatto capire perché ci si incontra nell’etere per condividere una passione.