martedì 19 gennaio 2016

Recensione #102 - L'ombra della montagna di Gregory David Roberts

Buongiorno amici, come state? Io ancora elettrizzata per la nuova veste del blog!!!
A parte questo cerco di scrivere le recensioni arretrate, in modo da iniziare a mandare i link per le varie sfide di lettura cui mi sono iscritta!
Vi lascio quindi con il mio pensiero sul libro L'ombra della montagna di Gregory David Roberts edito da Neri Pozza - che ringrazio per la copia- 1088 pagine, seguito di Shantaram, recensione qui

Trama: Non c’è forse nel mondo lettore di Shantaram, il romanzo d’esordio di Gregory David Roberts, che non abbia partecipato con l’intensità emotiva, che soltanto i grandi libri sono soliti suscitare, alle sorti di Lin, il giovane studioso dell’università di Melbourne che, diventato uno dei «most wanted men» australiani, condannato a 19 anni di carcere per rapina a mano armata, catturato e scappato da un carcere di massima sicurezza, si rifugia a Bombay, dove viene chiamato Shantaram, «uomo della pace di Dio», allestisce un ospedale per i mendicanti e gli indigenti, recita nei film di Bollywood, stringe relazioni pericolose con la mafia indiana, ama perdutamente una donna sfuggente. Salutato al suo apparire come un vero e proprio «capolavoro letterario», capace di conquistare milioni di lettori nel mondo, Shantaram ha ora un seguito che si annuncia come uno degli eventi più importanti della presente stagione letteraria: L’ombra della montagna. Bombay è al centro di una sanguinaria guerra tra le nuove generazioni di mafiosi che si contendono il controllo dei traffici illegali della metropoli. Lin non ha più accanto a sé Kaderbhai, il boss che lo aveva preso sotto la sua ala come un figlio. Si accompagna con la giovane americana Lisa, ma Karla, andata in sposa a un magnate dei media, non cessa di lasciare ferite profonde nel suo cuore. Lin sente che tutto, per lui, è irrimediabilmente perduto, il suo vecchio mondo, il suo grande amore. Che cosa fare, allora, per ritrovare sé stesso? Lin conosce già la risposta: deve smettere di vivere all’ombra della montagna. Smettere di tornare lungo il sentiero da cui è venuto, e decidersi a scalare la montagna degli ostacoli e degli impedimenti che oscurano la sua vita. Solo una volta raggiunta la vetta, Shantaram potrà osservare l’orizzonte in totale liberta e capire chi è diventato, e che cosa gli riserva il futuro.

Ho desiderato questo libro ancor prima che uscisse nelle librerie, l'ho da subito bramato ma anche temuto. 
Possibile per Gregory David Roberts ripetere l'incredibile successo ottenuto ben 12 anni fa con Shantaram? Non ci avrei scommesso neanche un euro vista la difficoltà degli autori di scrivere seguiti decenti per i propri libri e invece mi devo assolutamente ricredere. Anche questo libro, come il precedente, è una bomba!
Ho quindi cominciato questo libro con elevatissime aspettative ed altrettanto elevato terrore.
Otto giorni mi ci sono voluti per leggere le circa 1100 pagine di questo libro. Ero all'estero, con il mio camper; un viaggio che mi ha portato a macinare insieme alla mia famiglia circa 1800 Km per raggiungere l'Austria, Monaco di Baviera, Norimberga, Fussen, e ancora il nostro meraviglioso Trentino Alto Adige. Non avevo la distrazione di internet - almeno per la parte estera del viaggio - perchè ero senza connessione e mi sentivo sola senza i millemila messaggi che giornalmente scambio con le mie pazze Lgs e con le mie oiù care amiche.
Lin, il protagonista di questo romanzo, ritrovato dopo tre anni dalla lettura del primo romanzo, è stato il mio compagno di viaggio, quando mio figlio e mio marito, seduti davanti ai posti di comando chiacchieravano tra loro ed io, seduta - svaccata sarebbe il termine adatto - comodamente dietro mi immergevo nella lettura per i Km che ci dividevano da una località all'altra.
Quindi nelle scorse vacanze di fine anno sono sì stata fiscamente in Austra, Germania e nella nostra bella Italia ma sono anche stata a Bombay - in India - ritrovando gli amici di sempre, chiacchierando al Leopold con Didier, Lisa, Lin, Kavita, Karla; ho incontrato per le strade George Gemelli e George Scorpione; ho assistito all'evolversi di una città assediata dalla guerra tra bande,
Ho ritrovato i vecchi amici e ne ho trovati di nuovi, altrettanto interessanti, ben delineati e che mi rimarranno nel cuore: penso a Diva - la ragazza più ricca di Bombay -, a Nevin, a Oleg, a "Runway" e a tutta quella moltitudine di personaggi alla ricerca di se stessi o di una nuova possibilità.
È vero, come nel libro precedente i protagonisti spesso si drogano, esagerano con tutti i vizi possibili ed immaginabili, appartengono a bande capaci di qualsiasi cosa, ma non credo che l'autore abbia voluto fare un elogio vita spericolata - come leggo spesso nelle motivazioni per cui a pochi Shantaram non è piaciuto - anzi... ho visto in questo libro una sorta di redenzione di tutti i protagonisti, la ricerca di una possibilità vera, facendo scelte difficili che non fossero unicamente il farsi trasportare dagli eventi e da facili occasioni.
Ho amato ancora una volta lo stile di Roberts, capace di farmi immergere nell'atmosfera di quella città e dei suoi slum, capace di farmi sentire i profumi - ed a volte anche la puzza - di ogni singolo vicolo.
Ogni personaggio, così come accadeva in Shantaram, ha una sua storia completa, di ognuno conosciamo il prima, la sua vita precedente, e questo gli fa acquisire un'identità singola; ma ognuno è anche un tassello perfetto che va a completare una storia perfetta, scorrevole, interessante, a tratti inquietante, divertente ma anche capace di toccare il lettore nel profondo.
Un avvenimento dopo l'altro, mai una pausa, mai un momento noioso fanno sì che la storia scorra e che quelle mille e passa pagine sembrino duecento.
Ho chiuso l'ultima pagina soddisfatta di come l'autore abbia saputo creare una storia per niente banale, non ripetitiva rispetto alla precedente e capace di chiudere quel cerchio rimasto aperto più di dieci anni fa con il suo libro d'esordio..
Ho chiuso l'ultima pagina con la stessa consapevolezza che provai leggendo Shantaram, la consapevolezza che ogni singolo personaggio mi mancherà ancora come fosse la prima volta.
Un libro che va letto ed assaporato assolutamente, ma solo dopo aver letto il libro precedente!!!

VOTO: 

21 commenti:

  1. Devo ancora leggere il primo: mi spaventa la mole. Tuttavia capisco che prima o poi dovrò affrontarlo perchè stimolata dalle tante recensioni positive che ho letto.
    Un saluto da lea

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    1. Leggilo e vedrai che lo adorerai! Non farti spaventare dalla mole; lo stile dell'autore e la storia raccontata non permette noia! ;)

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  2. Devo dire che Shantaram mi ispira molto anche se non l'ho ancora letto. Sicuramente lo farò e leggerò anche questo ^_^

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    1. Shantaram resta uno dei più bei libri che io abbia letto!

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  3. Daaaaaany il nostro Shanta ha già 12 anni????? :O Com'è diventato grande!!! Che libro bellissimo, è proprio una lettura che rimane nel cuore!
    È davvero fantastico che il seguito sia alla sua altezza, quasi incredibile! Il primo salto in libreria e sarà mio!

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    1. Michyyyy ci pensi? È già adolescente! A me ha fatto lo stesso effetto del primo, ora sono curiosa di conoscere il suo pensiero!

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  4. Il primo è una lettura necessaria, lo so, ma mi faccio impressionare. Devo armarmi di tempo e coraggio.

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  5. Sono contenta che tu l'abbia trovato all'altezza!! come te io sono un po' terrorizzata dal confronto con uno dei miei romanzi preferiti in assoluto. La tua recensione mi tranquillizza assai! ancora complimenti per la grafica!

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  6. Io devo riprovarci con Shantaram. L'avevo cominciato un po' di tempo fa, ma poi l'avevo trovato "troppo" e l'avevo abbandonato. Forse non era il momento giusto, perché la storia mi aveva preso. Voglio provare a recuperare.

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    1. Peccato Nadia! Riprovaci, magari sarai fortunata! Di certo è un libro da affrontare al momento giusto! ;)

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  7. Sister!! Nonostante sia già entrata un po' di volte, non riesco ancora ad abituarmi al cambio di grafica!! Ogni volta penso: aspe che ho sbagliato a digitare - non perchè non mi piaccia, come sai la ADORO, ma sono talmente abituata al viola che devo prender confidenza!!!!!
    Detto questo, l'ho comprato. Per Burro. Ho letto Shantaram, mi è piaciuto moltissimo, ma ho di nuovo paura. Non che sia noioso o mal scritto, ma mi incute lo stesso timore del primo. Forse saranno le troppe pagine e il mio poco tempo, non lo so...aiutooooo. Fatto sta che comunque è sullo scaffale della libreria eh...mai dire mai!!!Sicuramente la tua recensione mi ha invogliata, staremo a vedere :-)
    Bacio

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    1. Un libro del genere fa sempre paura. Aspetta il momento giusto - se mai arriverà - e non forzarti altrimenti non te lo godresti a pieno! ;)
      Per quanto riguarda la grafica, io pensavo di fare più fatica ad abituarmi dopo tanti anni invece la sento proprio mia, me la sono cucita addosso!

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  8. quindi devo leggere il libro precedente

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  9. Buongiorno. Io l'ho tenuto sul comodino per un anno. adesso, approfittando di una lunga convalescenza, lo sto leggendo. Ne ho lette 800 pagine circa e vi assicuro che anche questo non delude. Personaggi da amare e scrittura scorrevole. Non fatevi ingannare dalla mole; immergetevi... e meditate. Buona lettura! sb

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