sabato 9 aprile 2016

Recensione #119 - La lettrice che partì inseguendo un lieto fine di Katarina Bivald

Buongiorno lettori, buon sabato! Come vedete sto cercando di essere il più possibile costante qui sul blog...
Non è facile, e sto programmando molto ma spero di riuscire a tenere il ritmo ancora per un po'!
Oggi torno con una recensione, quella di La lettrice che partì inseguendo un lieto fine di Katarina Bivald edito da Sperling & Kupfer, 400  pagine. Impressionante quanto, a volte, un libro da cui non ci si aspetti nulla, riesca a sorprenderci!

Trama: Se la vita fosse un romanzo, quella di Sara non sarebbe certo una storia d'avventura. In ventotto anni non ha mai lasciato la Svezia e nessun incontro del destino le ha scompigliato l'esistenza. Timida e insicura, si sente a suo agio soltanto in compagnia di un buon libro e i suoi migliori amici sono i personaggi nati dalla fantasia degli scrittori, che le fanno vivere indirettamente sogni, viaggi e passioni. Fino al giorno in cui riceve una lettera da una piccola città dal nome bizzarro, sperduta in mezzo all'Iowa: Broken Wheel. A scriverla è una certa Amy, sessantacinquenne americana che le invia – dalla propria vastissima biblioteca personale – un romanzo richiesto da Sara su un sito web. È così che inizia tra loro una corrispondenza affettuosa e sincera, che apre a Sara una finestra sulla vita: Amy le dimostra che è possibile amare la lettura senza per questo isolarsi dal mondo, perché è bello condividere ogni piccolo momento prezioso, anche se si tratta di un romanzo. E dopo un fitto scambio di lettere e libri durato due anni, Sara stessa trova finalmente il coraggio di attraversare l'oceano per incontrare l'amica lettrice. Tuttavia, come in un inatteso capovolgimento di trama, non c'è Amy ad attenderla: il suo finale, purtroppo, è giunto prima del previsto. Ci sono però tutti gli eccentrici abitanti di cui Amy le ha tanto parlato. E mentre loro si prendono cura della spaurita turista (la prima nella storia di Broken Wheel), Sara decide di ricambiare la gentilezza iniziandoli al piacere sconosciuto della lettura. Proprio lei, che ha sempre preferito i libri alle persone, in quella città di poche anime ma dal cuore grande troverà amicizia, amore ed emozioni da vivere sulla pelle: finalmente da vera protagonista della propria vita.

Normalmente fuggo a gambe levate davanti a titoli o trame che riguardino lettrici, lettori, librerie e simili. In questo caso ho fatto un'eccezione, per fortuna! Ho comprato questo libro qualche mese fa, per caso, allettata dal prezzo irrisorio durante una delle mie incursioni periodiche alla libreria Il Libraccio.
Quasi per caso ho cominciato a leggerlo: sto partecipando ad una challenge che mi richiedeva di leggere un libro che avesse a che fare con un viaggio e scorrendo gli occhi sulla mia libreria ho adocchiato questo. La mia voglia di un libro leggero e poco impegnativo dopo letture parecchio importanti soprattutto a livello emotivo ha fatto il resto.
È così che ho fatto la conoscenza di Sara, svedese, libraia. Una ragazza anonima, non particolarmente avvezza ai rapporti umani, che vive le sue giornate divise tra la libreria in cui lavora e le sue letture, cui dedica tutto il resto del tempo. Attraverso un sito di acquisto di libri tra privati conosce Amy – americana dell’Iowa - con cui inizia una lunga corrispondenza ed un altrettanto lungo scambio di libri. Le due donne diventano amiche e quando la libreria dove Sara lavora chiude Amy la invita a casa sua. Sara che non è mai andata oltre il suo paese di origine fa la pazzia e, lasciando i genitori senza parole, decide di partire per un viaggio di due mesi in un altro continente, a casa di una sconosciuta.
Al suo arrivo la ragazza non trova proprio quello che si aspettava. Il paese di Amy è un posto minuscolo, fatto di case e cemento, sull’orlo dell’abbandono, con un’unica strada centrare e quattro vie perpendicolari sulle quali affollano negozi abbandonati ed impolverati; ed anche la sua amica di penna le riserverà una “bella” sorpresa.
Con la leggerezza adatta ad una storia simile l’autrice ci porta a conoscere Sara, Amy ed il paese di Broken Wheel con i suoi pochi quanto bizzarri abitanti.
La lettura è scorrevole, lo stile fresco e spesso anche divertente, ma non banale. Grazie alla passione di Sara per i libri vengono citati, all’interno del romanzo, parecchi nomi e parecchie opere sia di grandi autori americani, che svedesi, che del resto del mondo. Un excursus della letteratura in generale, dai classici, ai chick lit, ai grandi nomi del momento che dà, durante lo scorrere delle pagine, non pochi spunti di lettura.
Interessante la caratterizzazione dei personaggi, ognuno con la propria peculiarità ed ognuno con un ruolo ben preciso all’interno della storia. Ci sono Andy e Carl omosessuali e proprietari del locale The Square; John, uomo di colore molto legato ad Amy da sempre; Caroline la bacchettona di Broken Wheel; Grace con la sua caffetteria ed il suo fucile sotto il bancone, Tom nipote di Amy e legatissimo a lei e tanti, tanti altri cui è facilissimo affezionarsi con lo scorrere della lettura.
Anche la struttura del romanzo mi è sembrata particolarmente azzeccata per il tipo di storia; i capitoli del presente che raccontano il soggiorno di Sara a Broken Wheel sono intervallati dalle lettere che Amy le scriveva quando ancora la ragazza era in Svezia, in cui, oltre a parlarle di libri, attraverso i suoi occhi le raccontava gli aneddoti sulla sua piccola cittadina e sui suoi abitanti.
Per alcuni tratti lo stile mi ha ricordato quello della Flagg - che oltretutto l’autrice cita più volte - e questo non può che essere un punto a suo favore.
Un viaggio attraverso due continenti ma anche un viaggio nell’animo profondo di una ragazza che ha sempre usato i libri come scudo e che pian piano riesce a tirar fuori il meglio di se, mettendo da parte una corazza ormai scomoda e per niente elegante. Un libro leggero, avvolgente, divertente e capace di far staccare completamente la mente dal quotidiano.
Consigliato a chi riesce ad apprezzare le storie semplici.


VOTO: 




14 commenti:

  1. L'ho letto tempo fa seguendo un consiglio libridinosa. Anche a me ha fatto pensare alla Flagg, ma ad una Flagg malinconica. Alcuni passaggi mi avevano fatta riflettere e pur essendo un libro " leggero" allo stesso tempo l' ho trovato anche profondo.
    Un saluto da Lea

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  2. Uff mi hai fatto venire i sensi di colpa. Non l'ho mai iniziato e ora lo sto fissando con aria pentita.
    Mi hai fatto riaccendere la curiosità che mi aveva spinta a comprarlo. Non assicuro che sarà la mia prossima lettura, ma sicuramente quando in futuro sarò incerta su cosa leggere non lo ignorerò più brutalmente. :)

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  3. Sai che leggendo la tua recensione e non conoscendo questo libro anche io ho pensato alla Flagg? Sembra una bella lettura, chi lo sa, magari prima o poi lo leggo anch'io!

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    1. È bellissimo quando una lettura da cui non ci si aspetta niente colpisca in modo positivo! Se ti capita leggilo!

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  4. La tua recensione mi ha confermato l'impressione che già mi sono fatta su questo libro! È nella lista delle prossime letture e lo acquisterò non appena riesco a trovarlo! ;)

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  5. mi hai dato l'idea anche a me per quell'obiettivo (Cluedo?), ci stavo giusto pensando. Felice che ti sia piaciuto, credo proprio che lo leggerò anche io (Oltretutto c'è una macchina sulla cover ;))

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    1. Uh cavoli...io l'ho pensato per il bookopoli perchè ero nella casella Libri in viaggio! In che obiettivo lo metti nel Cluedo? Partecipo ma non mi è venuto in mente!
      Ahahahaha ormai leggiamo in base alle challenge! ;)

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    2. per il libro on the road. Quindi no? Cavoli adesso mi è venuta curiosità! Già proprio vero, prima partecipavo alle challange per aiutarmi a scegliere cosa leggere nel mio mucchio di Da leggere, ora ormai dettano legge...

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    3. Eh non so... Non è proprio on the road!
      Ti posso consigliare In viaggio contromano

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  6. Avevo già visto qualche recensione su youtube riguardo a questo libro e mi erano piaciute un sacco.. Poi me ne ero quasi dimenticata, finchè ho visto che lo avevi scelto per challenge e adesso che leggo il tuo parere positivo mi convinco che non devo farmelo sfuggire la prossima volta che lo trovo in libreria o su qualche sito ;)

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    1. Spero che riuscirai a trovarlo e a leggerlo a breve! Secondo me merita!

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