giovedì 14 dicembre 2017

Cena con Donato Carrisi - Di scrittura, di thriller e di molto altro...


Buon pomeriggio lettori, come state? Io rigenerata - anche se assonnatissima - dopo un serata all'insegna dei libri e del chiacchiericcio in genere.
Oggi sono infatti qui per raccontarvi un evento particolare, cui ho avuto l'onore di partecipare insieme ad un gruppo ristrettissimo di blogger, grazie all'invito da parte della casa editrice Longanesi: una cena con Donato Carrisi, uno tra i più importanti scrittori di thriller italiani - io azzarderei anche il più importante - parlando del suo ultimo libro L'uomo del labirinto - che vi avevo presentato qui -, parlando di libri, di regia ma anche di serie TV e tanto altro.
Inutile dirvi che da amante sfegatata del genere nonché, amante sfegatata di Carrisi in particolare, non ci ho pensato due volte a dare la mia disponibilità per la serata.


È così che ieri sera, abbandonando mio figlio dai nonni dopo hockey e dopo aver penato non poco per il parcheggio, mi sono ritrovata in un ristorantino nella zona della piena movida milanese, attorno ad una grande tavolata con Donato e la sua compagna, con Tommaso e Gaia dell'ufficio stampa Longanesi e con altre "colleghe" blogger, alcune già conosciute ed altre incontrate per la prima volta.
Era la prima volta che avevo l'onore di incontrare Donato Carrisi e non avevo assolutamente idea di che tipo di persona mi sarei potuta trovare davanti perché - come dice anche lui - a volte gli scrittori deludono rivelandosi degli oratori noiosi. Ma, devo dirlo, non è questo il caso.
Donato è un oratore spettacolare: è carismatico, divertente, appassionato, capace di mettere immediatamente a proprio agio chi, come me, si fosse portata da casa un po' di sana agitazione reverenziale.
Di cosa abbiamo parlato? Ovviamente moltissimo del nuovo libro - L'uomo del labirinto - ma anche moltissimo dei suoi lavori precedenti, del suo lavoro come regista de La ragazza nella nebbia, del suo approccio alla scrittura e alla regia, delle sue passioni in termini letterarie - ad esempio mai mi sarei immaginata che Piccole donne potesse essere uno dei suoi libri preferiti - ma anche in termini cinematografiche e di serie televisive. Insomma una chiacchierata a trecentosessanta gradi che ci ha permesso di scoprire l'uomo prima ancora del famoso scrittore. 


Ecco quindi un po' di curiosità su Donato:
  • Piccole donne è uno dei suoi romanzi preferiti;
  • Per lui contano le storie che e non i personaggi, cui difficilmente si affeziona in quanto rischiano di prevalere;
  • Gli piacerebbe poter vedere la faccia dei suoi lettori quando arrivano alla fine dei suoi libri;
  • L'idea per L'uomo del labirinto è nata nel periodo delle riprese del film La ragazza della nebbia durante una doccia dopo una seduta notturna di riprese molto faticosa, grazie ad una piastrella rotta nella doccia di un albergo;
  • I primi appunti per L'uomo del labirinto sono stati scritti proprio sulla sceneggiatura del suddetto film, mandando in ansia gli attori che credevano che Donato stesse cambiando le battute;
  • Oltre ad essere un uomo molto affascinante, ha una compagna bellissima, Sara; 
  • Per documentarsi per il libro Carrisi si è inoltrato nel Deep Web - di cui parla nel suo ultimo libro - rendendosi conto che sta arrivando a contaminare anche il web normale;
  • Nei suoi libri gli piace parlare della zona grigia, quella zona in cui non si è mai completamente nel male, come non si è mai completamente nel bene;
  • Ama le serie TV;
  • Gli piace il contatto con il pubblico e ritiene essenziale incontrare i suoi lettori anche solo per un firma copie;
  • La ragazza nella nebbia è nato prima come sceneggiatura, poi Donato ha scritto il libro e infine ha riscritto la sceneggiatura;
  • I suoi libri sono tradotti in trenta paesi;
  • È molto pauroso. Cito le sue parole: "La paura nasce dalle cose che noi riteniamo più innocue. Non c'è niente di più innocuo del pianto di un bambino, sempre che tu non sia solo, di notte, e non abbia figli";
  • Ama moltissimo Stephen King;
  • Odia i film che cambiano i finali ai libri e per questo non ha mai venduto i diritti cinematografici dei suoi libri; 
  • Non si era mai sbilanciano prima, ma ci ha rivelato che crede che questo sia il suo miglior finale ed il libro cui si è affezionato maggiormente. Ha infatti detto che perché la storia di un libro funzioni è necessario che lo scrittore si diverta e lui, in questo caso, si è divertito tantissimo disseminando qua e là indizi per i lettori;
  • È convinto che non si possa raccontare un libro senza la presenza di una donna che, secondo lui, ha un ruolo fondamentale nella società e nella natura; 
  • È divertente, molto divertente - oltre che affascinante ma quello l'ho già detto! - tanto da aver più volte fatto ridere di gusto tutta la tavolata!


Dopo questo lunghissimo post non potevo non mostrarvi almeno il dolce. Perché parlare di libri è meraviglioso ma... un dolce è un dolce!!!

Credo di avervi raccontato tutto! Per il momento vi saluto, ma sentirete ancora parlare di questo autore nei prossimi giorni, con la recensione del libro L'uomo del labirinto.
Ora la parola a voi. Vi piace Carrisi? Quale delle curiosità che ho condiviso con voi vi ha maggiormente colpito?
Vi saluto ringraziando ancora tantissimo la casa editrice Longanesi per la bellissima occasione ed anche per la cena! :)

8 commenti:

  1. Ciao Dany sono meravigliosi gli incontri con gli autori e poi una cena addirittura... beata te!!!! Comunque di Carrisi ho letto solo "Il suggeritore" e all'epoca mi piacque tanto. Aspetterò la tua recensione anche se è già in lista! Baci.

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  2. Ciao Dany! Come sai io purtroppo apprezzo Carrisi un po'meno di te, e probabilmente il motivo sta proprio nella curiosità sui personaggi che ci hai rivelato: per me invece è fondamentale affezionarmici, o comunque entrare in sintonia con loro. Se Carrisi vedesse la mia faccia arrivata alla fine di un suo libro credo avrebbe paura di essere morso, ahahah!

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    1. Ahahahah addirittura?
      Io in realtà si suoi personaggi mi affeziono facilmente, però in un certo senso mi trovo d'accordo con lui. Penso ad esempio a serie infinite con investigatori che prendono il sopravvento - tipo Kay Scarpetta - alla fine, dopo l'ennesimo libro, ci si ricorda solo la sua figura e pochissimo della storia. Credo fosse questo tipo di sopravvento che Donato non ama e se l'autore è il primo a mettere quello in evidenza il sopravvento è inevitabile.

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  3. Adoro i romanzi di Carrisi, soprattutto quelli della serie di Mila.
    Praticamente ogni volta che ne arriva uno nuovo in libreria metto da parte tutto e mi fiondo su quello xD
    Ho avuto l'occasione di assistere ad alcune delle sue presentazioni negli anni scorsi e devo ammettere che anche per me è molto affascinante sapere di come crea le sue storie, i suoi personaggi e le varie dinamiche.
    Leggere il tuo resoconto della cena è stato molto interessante, anche perché davvero, non mi stancherei mai di saperne di più su questo autore.

    A presto!

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    1. Grazie! Il privilegio di poter partecipare a questi eventi è talmente unico che credo che il minimo che io possa fare sia condividerlo con voi lettori! 💙💙💙

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  4. Invidia, tanta tanta!
    Ho avuto modo di incontrarlo a una presentazione, due tre anni fa, e che affabulatore, che persona.
    Del romanzo nuovo sono a metà: mi consolo così. :)

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    1. Veramente un grande! Un onore avere l'occasione di conoscerlo meglio. Aspetto il tuo parere sul libro allora...

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