Rieccomiiiiiiiiiiiiiiiiii!!! Passato indenne il mio compleanno che - il 14 agosto - mi ha reso ufficialmente trentacinquenne - sighhhhhhhh - e passato indenne il ferragosto che fortunatamente è stato molto tranquillo e rilassato, eccomi di nuovo qui a condividere con voi i miei pensieri e le mie attività vacanziere.
Dopo un po' di giorni di latitanza in cui - ve lo dico sinceramente - qui in vacanza non ho avuto la minima voglia di accendere il pc, oggi mi sono obbligata a scrivere questo post anche perchè le mie indagini libresche sono continuate a pieno ritmo ed hanno portato ottimi frutti.
Per prima cosa in questi giorni ho finito il libro che stavo leggendo - Voglio un piano C! C...come Chanel, carino ma niente di che - ed ho cominciato un libro che mi sta prendendo molto - Utente anonimo di Veit Etzold - che ho ovviamente fotografato nella sua veste marina! Eccolo in tutto il suo splendore. :)))))))
Ma veniamo alla nostra rubrichetta che immortala i libri letti dagli italiani sotto l'ombrellone!
Come dicevo all'inizio, la settimana passata è stata decisamente più fruttuosa della precedente, ho sicuramente visto più gente leggere e questo non può che farmi piacere!
Diciamo che fino ad ora il genere thriller va per la maggiore, sfatiamo il mito dei libri frivoli e senza adrenalina che ci propinano nelle solite liste di inizio estate...se c'è una cosa che ho capito in questa mia inchiesta personale è che l'italiano, anche in spiaggia, ama il brivido!
Il primo libro che ho fotografato era nelle mani di un uomo di mezza età che sembrava particolarmente interessato alla sua lettura. Si tratta di Vendetta di sangue, l'ultimissimo libro di Wilbur Smith, un bel librone di 510 pagine con una trama secondo me molto intrigante.
Trama: Hector Cross non è un eroe: è soltanto un uomo. Ma quando un uomo come Hector Cross perde tutto quello che ha, il suo dolore e la sua furia possono essere devastanti. Una mano assassina ha spezzato la vita di Hazel Bannock, la donna che amava e che stava per dargli una figlia. Ora Hector è rimasto solo... E come unica compagna ha un'indomabile sete di vendetta e di giustizia. È il momento di riunire la squadra di un tempo, i membri della Cross Bow Security. È il momento di tornare nella terra del nemico, che sia il deserto dell'Africa nordorientale o la City di Londra. È il momento di combattere qualcuno che Hector credeva di aver sconfitto e che, invece, pare aver rialzato la coda velenosa come uno scorpione. Ma bastano pochi passi nella follia e nella violenza perché Cross capisca che il nemico ha molte facce. Volti nascosti in torbidi segreti di famiglia, che Hazel non ha mai avuto il coraggio di confessargli. Segreti che forse sono legati al Trust della famiglia Bannock, un fondo quasi inesauribile di denaro, un accordo nato a fin di bene ma che rischia di innescare un'incontrollabile spirale di crimine e di ingiustizia. Hector Cross ha una sola certezza: qualcuno è tornato dal passato per colpire lui e tutto ciò che gli è caro. Qualcuno affamato di potere e di denaro, ebbro di violenza e di perversioni, assetato di sangue.
Ed ora veniamo ad una coppia, più o meno della mia età, con una bambina di circa 6 anni.
Lei leggeva Il bambino che non era vero di Keith Donohue, un libro pubblicato in Italia nel 2006, di 339 pagine, che non conoscevo, la cui quarta di copertina ben in vista riporta un commento del Publishers Weekly che lo descrive come un libro "...che fonde il fantastico con la realtà di tutti i giorni e rende credibile la magia". Non è stato facile trovarne notizie in rete, non credo sia stato un libro particolarmente pubblicizzato ma su Anobii le recensioni sono entusiaste quindi non è detto che io non lo inserisca al volo nella mia wishlist! Sicuramente la mia curiosità è stata stuzzicata!
Ecco la trama: America 1949: Henry Day ha sette anni e viene rapito dalla segreta comunità di folletti che popola la foresta dietro la casa della sua famiglia. Henry riceve un nuovo nome - Aniday - e il dono di restare per sempre bambino. Al posto di Henry, i folletti lasciano ai genitori un "sostituto", un doppio: un bambino che cerca disperatamente di nascondere la sua vera identità per essere amato come Henry dai genitori. Ciò che non può nascondere, tuttavia, è un immenso talento musicale che il vero Henry non aveva mai dimostrato; e, crescendo, il nuovo Henry comincia a essere visitato dai ricordi della sua vita precedente,nella Germania di metà Ottocento, prima di essere rapito dai folletti...
Il lui della coppia invece leggeva La testimone del fuoco di Lars Kepler, un libro pubblicato da noi nel 2012, di 586 pagine. L'autore è lo stesso de L'ipnotista - un libro del 2010 che lessi poco dopo la sua uscita e che non mi convinse fino in fondo - da cui è stato recentemente tratto anche un film. Il protagonista de La testimone del fuoco è lo stesso del romanzo precente, l'ispettore Joona Linna, un commissario della polizia criminale di Stoccolma con un forte accento finlandese. Al momento non sono particolarmente attratta da questo libro anche se la trama non mi dispiace. Sarà che non ho particolarmente amato lo stile di questo scrittore, ma ovviamente questi sono punti di vista!
Trama: Flora ha visto tutto, ma nessuno le crede. La ragazza è morta, qualcuno l'ha uccisa. Aveva solo quattordici anni, si chiamava Miranda ed è stata ritrovata nella sua camera a Birgittagarden, la casa di recupero per ragazze in difficoltà a Sundsvall, a nord di Stoccolma. Le pareti sono schizzate di sangue, le lenzuola ne sono intrise. Nessuna delle altre ragazze sa che cosa sia successo, ma una di loro è fuggita nella notte. Flora non sa chi indagherà sull'omicidio, non sa che l'ispettore Joona Linna sta per ispezionare la peggiore e più indecifrabile scena del crimine della sua carriera, non sa che solo Joona può sperare di scovare qualche indizio. Flora sa soltanto di aver visto la ragazza. Sa di aver visto l'arma del crimine che nessuno riesce a trovare. Sa che cosa è successo. Ma la polizia non le crede, per una semplice ragione. Al momento dell'omicidio, Flora era a centinaia di chilometri di distanza. Eppure Flora è certa di aver ragione. Lei ha visto. Perché lei è una medium.
I miei appostamenti mi hanno portato a fotografare le letture di un'altra coppia di lettori accaniti che non ha abbandonato i propri libri neanche un minuto. Questa volta si trattava di una coppia più adulta, entrambi credo intorno ai 60 anni.
Lui leggeva Follia profonda di Wulf Dorn, un libro del 2012 di 429 pagine. L'autore è lo stesso del romanzo La psichiatra, pubblicato nel 2010. Non ho mai letto nessuno di questi due libri ma l'impronta psichiatrica mi attira molto e credo che presto approfondirò la loro conoscenza.
Se la trama di Follia profonda mi ispira molto non posso dire lo stesso della copertina che invece non mi piace proprio...ok la rosa che potrebbe avere un senso in quanto richiama la storia, ma questo sfondo nero ed anonimo che viene ultimamente riproposto spesso nelle cover comincia un po' a stancarmi - ma anche questo è un mio parere personale!
Trama: Un mazzo di bellissime rose rosse senza biglietto. Un inquietante disegno sotto il tergicristallo dell'auto... Lo psichiatra Jan Forstner è l'oggetto delle attenzioni insistenti di una sconosciuta. All'inizio pensa si tratti semplicemente dei sentimenti innocui di una paziente. Ma quando un amico giornalista, che stava per fargli delle rivelazioni sconvolgenti che lo riguardavano da vicino, viene trovato barbaramente ucciso, Forstner comincia a temere di essere il bersaglio finale di una pazza omicida. Una stalker che non si ferma davanti a nulla pur di ottenere ciò che vuole. E ciò che vuole è lui, Jan, per sempre...
Ma passiamo a lei, la prima che durante questa mia ricerca aveva in mano un libro italianissimo, si tratta di Fuori da un evidente destino di Giorgio Faletti. Credo sia l'unico libro di Faletti che non ho letto, non saprei neanche dire perchè, se per la trama che non mi convince fino in fondo o per il fatto che ho adorato il suo primo romanzo e sempre meno gli altri...
Trama: Il passato è il posto più difficile a cui tornare. Jim Mackenzie, pilota di elicotteri per metà indiano, lo impara a sue spese quando si ritrova dopo parecchi anni nell'immobile città ai margini della riserva Navajo in cui ha trascorso l'adolescenza e da cui ha sempre desiderato fuggire con tutte le sue forze. Jim è costretto a districarsi tra conti in sospeso e parole mai dette, fra uomini e donne che credeva di aver dimenticato e presenze che sperava cancellate dal tempo. E soprattutto è costretto a confrontarsi con la persona che più ha sfuggito per tutta la vita: se stesso. Ma il coraggio antico degli avi è ancora vivo ed è un'eredità che non si può ignorare quando si percorre la stessa terra. Nel momento in cui una catena di innaturali omicidi sconvolgerà la sua esistenza e quella della tranquilla cittadella dell'Arizona, Jim si renderà conto che è impossibile negare la propria natura quando un passato scomodo e oscuro torna per esigere il suo tributo di sangue.
Per oggi direi che vi ho segnalato abbastanza avvistamenti. Sperando di non avervi annoiato credo che tornerò presto a rendervi partecipi della mia indagine vacanziera!
Che mi dite dei libri che ho avvistato? Li avete letti? Qualcuno vi incuriosisce più degli altri?
Sapete che sono sempre felice di trovare tra i commenti un segno del vostro passaggio!!!
Il bambino che non era vero finisce dritto dritto in WL!
RispondiEliminaE' finito diretto anche nella mia! hihihihihihihihi
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