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mercoledì 8 ottobre 2014

Coming soon #9 - Ciò che inferno non è di Alessandro D'Avenia

Buorngiorno carissimi, come stete? Questa puntata di coming soon è dedicata all'uscita del terzo libro di un autore che amo molto. Sto parlando di Alessandro D'Avenia e del suo Ciò che inferno non è. Ho letto entrambi i libri precedenti di D'Avenia - Bianca come il latte rossa come il sangue e Cose che nessuno sa - e li ho apprezzati in modo diverso per ragioni diverse; se cliccate sui titoli sarete rimandati alle recensioni.
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Titolo: Ciò che inferno non è
Autore: Alessandro D'Avenia

Genere: Narrativa Comtemporanea
Pagine:300
Costo: 19.00 €
Pubblicazione: 28/10/2014 - Mondadori

Descrizione: Federico ha diciassette anni e il cuore pieno di domande alle quali la vita non ha ancora risposto. La scuola è finita, l’estate gli si apre davanti come la sua città abbagliante e misteriosa, Palermo.
Mentre si prepara a partire per una vacanza-studio a Oxford, Federico incontra “3P”, il prof di religione: lo chiamano così perché il suo nome è Padre Pino Puglisi, e lui non se la prende, sorride. 3P lancia al ragazzo l’invito a dargli una mano con i bambini del suo quartiere, prima della partenza. Quando Federico attraversa il passaggio a livello che separa Brancaccio dal resto della città, ancora non sa che in quel preciso istante comincia la sua nuova vita, quella vera. La sera torna a casa senza bici, con il labbro spaccato e la sensazione di avere scoperto una realtà totalmente estranea eppure che lo riguarda da vicino. È l’intrico dei vicoli controllati da uomini che portano soprannomi come il Cacciatore, ’u Turco, Madre Natura, per i quali il solo comandamento da rispettare è quello dettato da Cosa Nostra. Ma sono anche le strade abitate da Francesco, Maria, Dario, Serena, Totò e tanti altri che non rinunciano a sperare in una vita diversa, che li porti lontano quanto il pallone quando lo si calcia fortissimo nel campetto di terra battuta. Le strade dove si muove Lucia, che ha il coraggio di guardare il mondo con occhi luminosi e di non voler fuggire, perché il solo lievito per un cambiamento possibile è nascosto tra le mani di chi apre orizzonti dove il destino prevederebbe violenza e desolazione.
Con l’emozione del testimone e la potenza dello scrittore, Alessandro D’Avenia narra una lunga estate in cui tutto sembra immobile eppure tutto si sta trasformando, e ridà vita a un uomo straordinario, che in queste pagine dialoga insieme a noi con la sua voce pacata e mai arresa, con quel sorriso che non si spense nemmeno di fronte al suo assassino, con il coraggio di chi nell’atto stesso di morire insegna come vivere a noi che restiamo. Un uomo semplice ma capace di generare la sola epica possibile oggi: quella quotidiana, conquistata passo dopo passo sul confine tra luce e lutto, parola e silenzio.

Unendo il respiro antico di una narrazione corale e l’intensità di un’invocazione, questo romanzo ci parla di noi, della possibilità – se torniamo a guardare la vita con gli occhi dei bambini che tutti siamo stati – di riconoscere anche in mezzo alla polvere ciò che inferno non è.
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Che dire, un tema importante che, se sviluppato con l'attenzione ai personaggi che D'Avenia sa avere, credo potrà essere veramente toccante. Una visione dall'interno di un problema che affligge molte delle città "difficili" del nostro paese, quelle in cui la contrapposizione tra lo sfarzo e la miseria è sempre netta e tangibile nonostante tutto. Sono contenta che l'autore parli della sua città e che parli senza paura di uno spaccato a cui molti probabilmente preferiscono non accostarsi! Quindi non mi resta che attendere il 28 per buttarmi in questa nuova lettura che mi attira tantissimo. Certo i costi dei libri Mondadori sono sempre un po' alti...
E voi cosa ne pensate? Vi piacciono i libri che parlano di queste storie vere e difficili o preferite - almeno durante la lettura - imbattervi in storie di fantasia, più leggere e meno strazianti?
Come sempre ogni vostro commento è una gioia!

10 commenti:

  1. Non so perché, ma, per la prima volta, un libro di D'Avenia non mi ispira. Anch'io ho letto ed apprezzato molto i precedenti, ma questo ha qualcosa che mi non mi convince del tutto. Magari aspetterò la tua recensione, nel caso decidessi di leggerlo!

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    1. Invece a me questo ispira ancora più degli altri...forse perchè l'argomento un po' piu "adulto" mi fa ben sperare! :)

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  2. Anch'io ho letto entrambi i romanzi fi D'Avenia.Ho amato Bianca come il latte e sono felice che i miei figli lo abbiano apprezzato.D'Avenia e' portatore di sentimenti puliti,sani e sa parlare ai ragazzi in modo straordinario.
    Aspetto con ansia il 28 per comprare il nuovo romanzo.Ti ringrazio tantissimo per la segnalazione.

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    1. Figurati, sono felice di condividere con voi le mie attese! Ho proprio deciso per scelta di non segnalare qualsiasi libro in uscita perchè ce ne sono troppi, ma quelli che desidero li segnalo volentieri! :)
      Quando lo leggi poi torna a dirmi se ti è piaciuto!

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  3. Non ho mai letto niente di suo.. E' che ne sento parlare prima bene, poi male, quindi non so che fare D:

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    1. Secondo me sono molto dipendenti dall'età in cui li si leggono! A me è piaciuto di più il secondo perchè l'ho trovato più adatto ai miei 36 anni suonati. Ma se avessi 15 adorerei bianca come il latte senza riserve!!! :)
      Prova...comunque sono scritti molto bene e scorrono velocemente!

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  4. Ho adorato tutti e due i suoi libri...Quindi credo proprio che comprerò questo libro :D

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  5. Io penso che questo D'Avenia sia bravo, personalmente. Ho letto il primo romanzo più o meno quando avevo l'età dei protagonisti, e no, non mi ci sono ritrovato, ma lui aveva un bello stile. Questo mi ispira molto di più del secondo, che eppure recupererò, prima o poi!

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    1. Sono contenta che la pensiamo allo stesso modo! Recupera il secondo che secondo me merita! :)

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