Tocca ancora a me chiudere questa splendida esperienza, oggi commenteremo insieme le ultime due parti del libro - Barcellona e Di nuovo Inghilterra - e tireremo le somme di questa esperienza.
Per prima cosa, per chi se le fosse perse ed arrivasse a lettura iniziata ci tengo a condividere i link delle tappe passate:
Prima tappa - Inghilterra e Francia
Seconda tappa - Paesi Bassi e Germania
Terza tappa - Venezia
Quarta tappa - Toscana e Madrid
Nella scorsa tappa avevamo lasciato Albie e Douglas a Madrid, pronti per iniziare un viaggio insieme a Barcellona. Un viaggio, questo, che da subito ho sperato potesse aprire un nuovo capitolo nella loro vita visto che Connie è a Londra e forse questa volta non potrà incrinare gli equilibri tra padre e figlio.
Barcellona
Prima tappa - Inghilterra e Francia
Seconda tappa - Paesi Bassi e Germania
Terza tappa - Venezia
Quarta tappa - Toscana e Madrid
Nella scorsa tappa avevamo lasciato Albie e Douglas a Madrid, pronti per iniziare un viaggio insieme a Barcellona. Un viaggio, questo, che da subito ho sperato potesse aprire un nuovo capitolo nella loro vita visto che Connie è a Londra e forse questa volta non potrà incrinare gli equilibri tra padre e figlio.
Barcellona
Ed effettivamente un nuovo capitolo della vita di padre e figlio si è aperto! In questa parte troviamo Albert più propenso a passare del tempo con il padre ed anche più propenso a parlargli senza il terribile atteggiamento che aveva avuto per tutta la durata del romanzo.
Il personaggio di Douglas, che con il viaggio a Madrid si era buttato senza programmi alla ricerca del figlio, ha veramente una svolta e resta anche in questa parte più rilassato, meno pedante, più aperto a fare cose che mai ci saremmo aspettati facesse.
Sicuramente sono entrambi cambiati, probabilmente il vero Grand Tour è stato il loro: un viaggio non solo fisico ma anche interiore dove padre e figlio si ritrovano, per la prima volta, ad essere tutto l'uno per l'altro.
E Douglas si meraviglia di quel viaggio e nonostante tutto pensa ancora di poter sistemare le cose con Connie.
Il personaggio di Douglas, che con il viaggio a Madrid si era buttato senza programmi alla ricerca del figlio, ha veramente una svolta e resta anche in questa parte più rilassato, meno pedante, più aperto a fare cose che mai ci saremmo aspettati facesse.
"Invece a Barcellona si poteva "bazzicare", e decidemmo che per un giorno o due avremmo semplicemente bazzicato in giro."
"La nostra serata a Chueca era andata "alla grande", secondo la definizione di mio figlio. Eravamo rimasti seduti per ore sugli sgabelli di quel bar, mangiando cose squisite al limite dei miei standard di sicurezza, creme di pesce, seppie, dadolate di polpo e peperoni verdi fritti, tutta roba salatissima e disidratante che mi aveva indotto a esagerare col vermouth, buonissimo peraltro, così mi si era sciolta la lingua e avevo parlato per tutta la sera con degli sconosciuti: la Spagna, la recessione, l'euro, Angela Merkel e l'eredità di Franco, insomma le classiche chiacchiere da bar. Ubriaco e premuroso, Albie mi presentava ogni volta come "Mio papà, celebre scienziato"Per la prima volta mi sono chiesta se forse non poteva impegnarsi un po' di più anche prima, nel suo rapporto con Connie e con Albie; ma la dimostrazione che è proprio Connie l'elemento di disturbo lo si ha effettivamente in queste ultime due parti del libro, dove vediamo i due uomini - finalmente soli - confrontarsi con un atteggiamento maturo e rispettoso.
Sicuramente sono entrambi cambiati, probabilmente il vero Grand Tour è stato il loro: un viaggio non solo fisico ma anche interiore dove padre e figlio si ritrovano, per la prima volta, ad essere tutto l'uno per l'altro.
E Douglas si meraviglia di quel viaggio e nonostante tutto pensa ancora di poter sistemare le cose con Connie.
"Che strano, pensai, ho dovuto fare su e giù per mezza Europa prima di arrivare al mare. Da lì, Barcellona aveva un bell'aspetto, una città moderna eppure armoniosa. Non vedevo l'ora di esplorarla con mio figlio, che era al sicuro fra la massa di corpi sparsi lungo la spiaggia. Il mio viaggio era giunto alla sua conclusione naturale, nel giro di due o tre giorni sarei tornato da Connie e avrei perorato la mia causa. Ma era inutile preoccuparsi in anticipo. Chiusi gli occhi e mi sdraiai a pancia in su, il viso rivolto verso il sole del pomeriggio.
Gli eventi che seguirono hanno i contorni sfocati nella mia memoria, ma ricordo nitidamente lo shock della prima fitta sul dorso del piede, un dolore lancinante come una coltellata. Avrei dovuto capire subito di che si trattava, ma lì per lì pensai di aver urtato una scheggia di vetro. Solo quando immersi la testa sott'acqua e vidi la sabbia lontana e la miriade o, se volete, lo sciame di meduse rosa e celesti da cui ero attorniato, solo allora capii di essere davvero nei guai."
Da questo punto in poi, con uno stile che mi ha fatto morire dal ridere assistiamo ad un
bagno in mare di Douglas che si trasforma in uno scontro diretto con la
morte. Douglas ferito in più punti del corpo da uno sciame di meduse urticanti mentre si trova molto lontano dalla riva. Ecco come Nicholls ci racconta la scena:
"E comunque come si diceva aiuto in spagnolo? O meglio in catalano? Poteva andare bene anche un aidez-moi!? I francesi in procinto di annegare non si sentivano un po' stupidi, gridando aidez-moi!? E anche ammesso che qualcuno riuscisse a sentirmi, come poteva aiutarmi visto che ero circondato? Avrebbero dovuto tirarmi fuori dall'acqua con l'elicottero, con quei mostri gelatinosi che mi penzolavano a grappoli dalle gambe bianche. "Scusatemi!" Ecco cosa avrei dovuto gridare. Scusatemi se sono un idiota del cazzo!"
Ora, ditemi se c'è qualcuno tra di voi che non ha riso di gusto pensando a Douglas appeso all'elicottero con le meduse a penzolargli dalle gambe con quel costumino minuscolo che si era comprato. Io non ho resistito e, concedetemelo, ho proprio pensato che Douglas fosse veramente sfigatissimo. Ahahahahahahahah
Comunque, in qualche modo il nostro uomo si trascina in spiaggia e dopo aver trovato Albie cosa fa? Da grande scenziato non capisce che sta per avere un infarto dovuto al veleno delle meduse, fa il gradasso, dice ad Albie di stare in spiaggia e si ritira in camera rimettendoci quasi la pelle.
Per una volta Nicholls dà ad Albert il ruolo del figlio saggio facendolo arrivare in camera appena in tempo per chiamare i soccorsi ed evitare al padre una morte certa.
Credo che in questa parte l'autore sia riuscito a parlare di una cosa gravissima e pericolossissima con quel suo stile che mi ha conquistato, utilizzando come sempre l'espediente della leggerezza unita a frasi che fanno fanno riflettere.
Ma prima o poi le vacanze finiscono:
Di nuovo Inghilterra
Questa è la parte conclusiva del romanzo, dove l'autore tira le somme del rapporto tra i due protagonisti. Ci mostra i punti di vista di Albert e quello di Connie, forse cercando di mettere una pezza e di dare al lettore una motivazione valida per il comportamento dei due durante il romanzo.
Bè devo dire che se di Albert ho cambiato un po' opinione, quella che non sono riuscita proprio a rivalutare è Connie. Lei una volta a casa torna quella di sempre, ha assaporato la solitudine mentre i suoi uomini erano in viaggio e non intende rinunciarvi. Va a vivere a Londra, riprende a dipingere, incontra quello che era stato il suo primo amore e si mette a rifrequentarlo, però nel frattempo mentre svuotano la vecchia casa in campagna fa ancora l'amore con Douglas, quell'uomo che fino all'ultimo a tentato di rimettere insieme i cocci.
Insomma un'incoerenza di quelle esagerate.
Per fortuna questa volta Douglas reagisce, non può piangersi addosso e fa una cosa per cui credo tutti abbiamo esultato, digita su google:
Comunque, in qualche modo il nostro uomo si trascina in spiaggia e dopo aver trovato Albie cosa fa? Da grande scenziato non capisce che sta per avere un infarto dovuto al veleno delle meduse, fa il gradasso, dice ad Albie di stare in spiaggia e si ritira in camera rimettendoci quasi la pelle.
Per una volta Nicholls dà ad Albert il ruolo del figlio saggio facendolo arrivare in camera appena in tempo per chiamare i soccorsi ed evitare al padre una morte certa.
Credo che in questa parte l'autore sia riuscito a parlare di una cosa gravissima e pericolossissima con quel suo stile che mi ha conquistato, utilizzando come sempre l'espediente della leggerezza unita a frasi che fanno fanno riflettere.
"Nelle storie dell'orrore c'è spesso una svolta imprevista che da bambino mi suscitava un piacere incoffessabile: a un tratto veniamo a sapere che l'io narrante è in realtà defunto. In seguito l'ho visto anche in certi film, e a parte il fatto che dà per scontata la sopravvivenza dell'io e una vita dopo la morte, mi pare un trucco da quattro soldi. Per cui dirò subito che non morii, né mi ritrovai a camminare verso la luce.Douglas su ritrova in ospedale, operato d'urgenza. E' necessario chiamare Connie e lei da brava mogliettina arriva al capezzale del marito - forse sperando potesse morire sul serio ho pensato io!!! - e fa intendere a lui e a tutti noi che voglia ricominciare:
Per il semplice fatto che mio figlio mi salvò la vita."
"Mi sei mancata"E' a questo punto che, durante la convalescenza di Douglas a Barcellona, assistiamo al riavvicinamente tra lui e Connie. Li vediamo fare i piccioncini per i vicoli della città catalana e ci convinciamo che anche questa storia come molte sarà un lieto fine, e sbuffiamo un po'!
"Anche tu mi sei mancato..." Stava piangendo e forse anch'io avevo le lacrime agli occhi. "L'anno prossimo faremo la stessa vacanza, identica a questa in tutto e per tutti. Ti va?"
"Sì, non cambieremo nulla. Voglio che sia esattamente uguale a questa, e anche l'anno dopo".
"La vacanza di una vita".
"La vacanza di una vita".
"Devo dire, a costo di apparire maligno, che ricordo quella convalescenza a Barcellona come una dei periodi più felici del mio matrimonio"Una tragedia che si traforma nella vacanza che avevano sognato.
Ma prima o poi le vacanze finiscono:
"Ero partito per quel viaggio giurando a me stesso che l'avrei riconquistata. Ma non ero riuscito a mantenere fede al giuramento. A dispetto, o forse a causa, dei miei sforzi, non riuscivo più a renderla felice, o felice quanto desiderava. Il gennaio seguente, quando mancavano solo due settimane al nostro venticinquesimo anniversario, ci abbracciammo per l'ultima volta e ci dicemmo addio."
Di nuovo Inghilterra
Questa è la parte conclusiva del romanzo, dove l'autore tira le somme del rapporto tra i due protagonisti. Ci mostra i punti di vista di Albert e quello di Connie, forse cercando di mettere una pezza e di dare al lettore una motivazione valida per il comportamento dei due durante il romanzo.
Bè devo dire che se di Albert ho cambiato un po' opinione, quella che non sono riuscita proprio a rivalutare è Connie. Lei una volta a casa torna quella di sempre, ha assaporato la solitudine mentre i suoi uomini erano in viaggio e non intende rinunciarvi. Va a vivere a Londra, riprende a dipingere, incontra quello che era stato il suo primo amore e si mette a rifrequentarlo, però nel frattempo mentre svuotano la vecchia casa in campagna fa ancora l'amore con Douglas, quell'uomo che fino all'ultimo a tentato di rimettere insieme i cocci.
Insomma un'incoerenza di quelle esagerate.
Per fortuna questa volta Douglas reagisce, non può piangersi addosso e fa una cosa per cui credo tutti abbiamo esultato, digita su google:
Ed è con questa frase che il libro finisce. Lasciando al lettore la libertà di immaginare il proprio finale per Douglas. Bè io, lasciatemelo dire, mi immagino un lieto fine per lui. Mi immagino quella notte d'amore a cui a rinunciato a Venezia per essere devoto ad una moglie che non lo meritava, lo immagino rifiorire perchè cambiato grazie al viaggio intrapeso alla ricerca di Albert. E vi dirò, mi immagino anche che Connie rinsavisca, si renda conto di quello che ha perso e, tornando a bussare il capezzale si trovi Freja in lingerie e Douglas ubriaco fradicio a godersi quella vita che fino a quel momento non aveva vissuto. E che se lo becchi Connie per una volta il due di picche!!!! ahahahahahahah"Freja Kristensen dentista Copenaghen"
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Ed ora tiriamo le somme di questa esperienza. Ognuna di noi scriverà il voto - valutato come sempre da un minimo di 1 a un massimo di 5 - e condividerà con voi il suo pensiero sul libro e sul gruppo di lettura. Siete pronti?
Dany del blog Un libro per amico
voto: 3 e mezzo
Un libro che non posso dire non mi sia piaciuto, ma neanche che mi abbia rapito.
Se ritengo lo stile assolutamente splendido - Nicholls sa trattare argomenti forti unendovi un'ironia mai esagerata - non posso dire altrettanto per la storia che mi è piaciuta ma che ho trovato in alcuni punti ripetitiva. Forse l'aver detestato così tanto due dei tre personaggi ha aiutato a rendermi indisponente. Ho adorato però il finale che ha fatto migliorare il mio pensiero del libro nel complesso. Una cosa che proprio non mi è andata giù è il buttare lì tra una riga e l'altra l'omosessualità di Albie, un po' come se potesse essere una scusa per il suo comportamento!
Per quanto riguarda invece l'eperienza sono entusiasta e soddisfatta.
Ho partecipato a qualche Gruppo di Lettura in passato e mi ero divertita moltissimo. Organizzarlo è un'esperienza ancora più appagante e divertente; credo si arrivi a leggere il libro in questione in maniera molto più profonda, magari perdendo nell'immediato il lato poetico della lettura ma apprezzando i dettagli, i particolari che in un normale approccio probabilmente non è possibile cogliere.
E poterlo fare con le mie adorate LGS - che non so se si è capito ma siamo proprio una squadra affiatata e completa - è il top.
Sono anche molto felice del grande riscontro avuto da parte di voi lettori, che con i vostri commenti ci avete dato la carica per andare avanti.
Stefania del blog La ragazza che annusava i libri
voto: 4
Il
libro mi è piaciuto molto, ho ritrovato il Nicholls che ho amato in Un
giorno, sebbene con una storia molto diversa. La sua scrittura ironica,
sottile, scorrevole e allo stesso tempo profonda e interiore, ha reso
la lettura davvero godibile. Douglas è un protagonista che mi è rimasto
dentro, l'antitesi dell'eroe, che lotta contro se stesso e la propria
goffaggine per riuscire a riconquistare la sua famiglia.
Questo
nostro primo gruppo di lettura è stata per me un'esperienza bellissima,
soprattutto in termini di partecipazione e dialogo. Non nascondo di
aver aspettato con impazienza i lunedì dei nostri "incontri", di aver
annotato a margine del libro considerazioni e pensieri con la voglia di
confrontarmi, di conoscere l'opinione degli altri lettori, di leggere
interpretazioni diverse dalle mie. E ogni appuntamento si è rivelato una
sorpresa, ho riso leggendo frasi che anch'io avevo formulato durante la
lettura e riflettuto davanti a punti di vista differenti. Per quanto mi
riguarda credo che il libro scelto si sia prestato benissimo ad
un'analisi di questo tipo. Le varie fasi del viaggio hanno scandito le
nostre tappe, e i tre protagonisti, così particolari e ben definiti, ci
hanno permesso di perderci in chiacchiere, sorrisi, imprecazioni e
risate. Spero che questa esperienza si sia rivelata altrettanto bella
per i nostri partecipanti perché - che si sappia - noi LGS siamo già
alla ricerca di nuovi spunti creativi! ^-^
Laura del blog La Libridinosa
voto: 3
Che dire di questo libro? Ho conosciuto ed amato Nicholls grazie a
quello che, probabilmente, è stato il suo maggior successo, "Un giorno".
E sull'onda delle emozioni che quel libro mi aveva lasciato, mi sono
tuffata tra le pagine di questo suo nuovo lavoro. Conclusione: una
delusione. Non è una brutta storia, non è scritto male, ma ... Niente.
Non mi ha presa, non mi ha coinvolta, non mi ha lasciato nulla.
Per
quanto riguarda il nostro primo Gruppo di Lettura, invece, posso
ritenermi più che felice di averne fatto parte. Sicuramente, nella mia
tappa avrei potuto fare di più, ma è capitata dopo una settimana
particolarmente pesante. Nonostante ciò, mi è piaciuto tantissimo
leggere un libro con voi, mie adorate e mi ha quasi stupita la
partecipazione e l'entusiasmo di tutti coloro che hanno letto assieme a
"noi".
A questo punto, non mi resta altro da fare che sperare di ripetere l'esperienza.
Salvia del blog Scribacchiando in soffitta
Salvia del blog Scribacchiando in soffitta
voto: 4
Giusto per non perdere l'abitudine, userò la tecnica che ho adottato
sul blog:
Cosa ho apprezzato maggiormente:
Cosa ho apprezzato maggiormente:
- Assaporare ogni tappa, approfondirla, calarsi nella vita dei personaggi, essere così immersi nella storia da crederla propria. leggendo un libro normalmente, tutto d'un fiato, questo non capita, si ha talmente voglia di arrivare alla fine e scoprire l'epilogo che non si approfondisce e sopratutto non ci si confronta con nessuno, difficilmente si potrà leggere un libro contemporaneamente ad un amico.
- Spoilerare!!! Finalmente poter scrivere per filo e per segno
cosa accade, senza dover essere evasivi! Poter messaggiare con
la amiche:" oh ma quanto mi è antipatica Connie!" e la
Libridinosa che ovviamente risponde:"No a me non è antipatica,
mi è indifferente". Ah ah ah, non ha prezzo.
- Eh, purtroppo però, leggendo ogni tappa il lunedì, durante la settimana la mia attenzione è caduta su altri libri, quindi alcune volte mi è capitato di perdere l'interesse per il romanzo in questione. Ma il cattivo pensiero è passato subito, dopo poche righe ;-)
Condividere un'iniziativa del genere con altre blogger è già
un'esperienza particolarmente ricca, ma se le ragazze in questione
sono anche amiche...bè, il divertimento è assicurato. In passato ho
partecipato ad un paio di gruppi di lettura, mi è piaciuto
moltissimo commentare tappa per tappa, sparlottare di questo
personaggio piuttosto che dell'altro, ma organizzarlo è tutta
un'altra storia. A parte che, dopo il post d'esordio di Daniela, ho
vissuto per quasi un mese con l'ansia da prestazione, speravo
ardentemente che la mia tappa fosse interessante in modo da scrivere
un articolo avvincente!! Mi sento più ricca, ho capito che ci sono
più modi di leggere, ed ognuno ha dei pro e ovviamente dei contro.
__________________________________________
Questi sono i nostri pensieri ed ora tocca a voi raccontarci cosa ne pensate di queste due ultime parti del libro e, se lo vorrete, dare il vostro voto al libro e raccontarci come è stato partecipare a questo GdL!
Sono d'accordo con generale con ognuna di voi, io ho assegnato un 4 al libro perchè lo stile di Nicholls ha confermato la mia ottima impressione con One Day ma ci sono cose che non sono andate, un po' ripetitivo in alcune parti come ha detto Daniela e verso la fine Douglas mi ha portata all'esasperazione con il suo essere zerbino...però un ottimo romanzo secondo me!!
RispondiEliminaAnche se ho finito il libro una settimana prima XD mi è piaciuto moltissimo questo vostro gdl!! ^^
Grazie Pila! Felicissima che il libro alla fine ti abbia soddisfatto ed anche che il gdl ti sia piaciuto!!! Allora ti aspettiamo per i prossimi!!! ;)
EliminaCiao a tutte!
RispondiEliminaDevo dire che in quest’ultima parte del romanzo mi sono proprio emozionata, soprattutto per l’avvicinarsi di Douglas e Albie che, come speravo, hanno trovato un proprio equilibrio in questo finale del Gran Tour. Douglas si è finalmente lasciato andare e Albie è cresciuto un po’: si sono trovati “a metà strada”, e alla fine del libro si può dire che il loro rapporto, se non più intenso, è diventato probabilmente più maturo rispetto a quello tra Albie e Connie. Per quanto riguarda quest’ultima, come dice Daniela non sono riuscita a farmela piacere neanche alla fine del libro; l’ho trovata sempre uguale a se stessa, a differenza di Douglas e anche di Albie non ha fatto un vero percorso di crescita, a meno che con percorso di crescita non si intenda tornare a dove si era 25 anni prima, come se tutto il resto fosse stato solo una parentesi. Sono stata molto contenta anche del fatto che Douglas decida finalmente di cercare Freja: lui più di tutti a mio parere merita di ricominciare.
Il mio voto per questo libro è 4 stelline: soprattutto lo stile di Nicholls mi ha conquistata, la sua capacità di parlare delle difficoltà delle vita con ironia e con il sorriso sulle labbra. In certi punti anch’io ho trovato il libro un po’ ripetitivo, ma nell’insieme è stata una lettura molto gradevole per me, in più tappe ho dovuto forzarmi per non andare avanti con la lettura.
Ringrazio tutte voi ragazze per la bellissima esperienza, non avevo mai partecipato a un GDL e mi sono divertita tanto, grazie :-)
Grazie a te Nadia, per essere stata sempre così presente in tutte le tappe! Sono felice che l'esperienza sia stata di tuo gradimento!
EliminaHai ragione, Connie invece che andare avante è tornata indietro, come se la sua vita fosse stato un errore da cancellare ricominciando da un punto che aveva abbandonato vent'anni prima...una tristezza infinita! Il problema è che nella vita reale c'è chi lo fa veramente credendo di trovare in un ricordo del passato chissà quale felicità!
Ci vediamo qui sul blog e spero di ritrovarti al prossimo gdl! ;)
mi è piaciuto moltissimo partecipare a questo GDL itinerante e voi tutte siete state grandiose nell'organizzarlo. Grazie. Detto questo il libro mi è piaciuto, ha toccato tasti profondi dentro me che non sapevo neanche di provare e anche se non l'ho pensata sempre come voi ho apprezzato ogni tappa e ogni commento. L'autore mi ha conquistata, sto cercando tutto quello che posso leggere di suo, ironia e sentimenti profondi in uno stile scorrevole ma profondo. La fine di questo libro mi è piaciuta, credo che come per tutto il libro, è stato molto realistico, uno ci prova ma non sempre ci riesce e nonostante tutto la vita continua e anche i rapporti (quello di Albie) si possono sempre recuperare col tempo.
RispondiEliminaGrazie ancora e alla prossima
Grazie Chiara per le bellissime parole e per la tua costante presenza! Il bello della lettura è proprio confrontarsi, e quando si hanno idee differenti il confronto può diventare ancora più interessante e utile a ragionare! Io leggerò prsto Un giorno perchè lo stile mi ha veramente conquistata! Alla prossima!!!
Elimina..E così siete arrivate alla fine! peccato, mi sono divertita a seguirvi ed a ricordare, attraverso i vostri commenti, un romanzo che avevo già letto, ma che non avevo trovato il tempo di recensire. Noi non è l'opera migliore di Nicholls, lo abbiamo detto più volte, ma la parte finale secondo me è molto bella, è "reale", verosimile, amara con un'apertura alla speranza. Mi è sembrato di essere lì con Douglas a impacchettare e chiudere casa, mi sono commossa ed intristita, ma se l'alternativa è l'egoismo di Connie (infingarda!)..allora meglio così! Il finale risolleva molto il mio giudizio sul libro!
RispondiEliminaGrazie per questa bella idea...alla prossima!
Grazie a te che ci hai seguito nonostante il libro lo avessi già letto! E' stato bello avere anche il tuo parere!
EliminaAlla prossima, magari con un libro che non avrai letto così potrai partecipare!!! :)
Dany!!! Quanto mi piacerebbe il seguito che hai immaginato *-* ahhahaha Connie se lo meriterebbe tutto!
RispondiEliminaLeggere i commenti positivi di chi ha partecipato mi rende davvero tanto felice! ♥
E sono certa che organizzeremo altre iniziative, ormai l'abbiam capito, le nostre menti lavorano h24! :)
ahahahahahahha Connie l'abbiamo proprio detestata eh!!!!
EliminaConcordo con te, i commenti entusiasti e positivi dei partecipanti mi riempiono il cuore!!!
Dany, come sempre hai "partorito" un post bellissimo. Anche a me, come a Stefy, Piace pensare a quel genere di seguito. È stato un piacere collaborare con voi, siamo una squadra fortissima!!!! Leggo con piacere i commenti delle persone che hanno partecipato a questa iniziativa e sono proprio contenta che abbiano trascorso delle piacevoli settimane in nostra compagnia. Alla prossima. E un abbraccio alla mia sorellina
RispondiEliminaCome diceva Checco Zelone "Siamo una squadra fortissimi!!!!!" :)))))
EliminaMa quant'è bello leggere i commenti dei lettori e renderci conto che abbiamo organizzato qualcosa che ha funzionato?! Posso essere la solita guastafeste che va controcorrente? Io, il mio finale, lo immagina diverso. E penso che Freja, dopo essere stata lasciata in quel modo, abbia tirato fuori il suo orgoglio di donna e non abbia risposto a Douglas! Anzi, ti dico di più, spero proprio che Connie ci abbia ripensato e sia tornata con Doug, che, secondo me, è la punizione peggiore che gli possa capitare!
RispondiEliminaVabbè, se non si fosse capito, io sono l'insensibile del gruppo!
Vero che è bello? E noi che quando programmavamo questa iniziativa pensavamo non ci considerasse nessuno!!! ahahahahahahahha
EliminaIl tuo finale non mi piace!!! ahahahahhahaha sei sempre la solita! ;)
Il gruppo di lettura mi è piaciuto tantissimo, e sono contenta di averci preso parte!!!!
RispondiEliminaTorniamo a Douglas che stava pure morendo di infarto, capitano tutte a lui e per fortuna Albie ha fatto una cosa giusta, è tornato prima dalla spiaggia, e finalmente ha capito qual'era il suo malessere. Presa coscienza della sua identità sessuale ha fatto pace con il mondo, bravo!!!
Connie, di male in peggio, proprio con Angelo sei tornata??Torto più grosso non potevi farlo al tuo ex marito infartuato!!!
Ma voi dite che Freya ha poi accettato un eventuale invito di Douglas???
Ciao Nunzia! E noi siamo felici che tu ci fossi!
EliminaDouglas è il prototipo perfetto di sfigato cronico! Certp, un po' se le cerca anche però diciamo che il destino non lo aiuta!
A me la storia di Albie omosessuale mi ha urtato non poco, come se il suo esserlo fosse la giustificazione per il suo caratteraccio; no lui è proprio maleducato, etero o gay non fa differenza!
Angelo...tristezza infinita!
Freja non so, probabilmente in quel poco tempo è quella che meglio ha capito Douglas ed il suo essere, e se lo ha capito potrebbe anche decidere di accettare l'invito!!! ;)
Dany ringraziami perché se non fosse stato per me non avresti avuto la possibilità di chiudere in bellezza questo gdl ;-) ! Complimenti ancora un bel post. Ebbene si mi sono scompisciata immaginando Douglas tra le meduse e coperto appena da quel minuscolo costumino e mi è tanto dispiaciuto per lui, ma Nicholls è stato così bravo a descrivere questo avvenimento con leggerezza che non ho potuto fare a meno di esserne divertita. Felice per padre e figlio, non è mai troppo tardi per cominciare a rispettarsi e se prima speravo in una riappacificazione tra Douglas e Connie, nel finale sono giunta alla conclusione che separandosi, entrambi possono rifarsi una vita con persone più simili a loro. Il libro ha deluso le mie aspettative, ma voi, le mie favolose LGS, avete fatto un lavoro eccellente!!! Al prossimo gdl e prometto, leggerò tassativamente a tappe!
RispondiEliminaGrazie Cuore per aver boicottato l'organizzazione del gdl ed avermi lasciato con due post da preparare e l'ansia da prestazione doppia!!! ahahahahahhaah
EliminaComunque grazie per i complimenti, voi LGS siete sempre troppo buone!
Douglas e le meduse sono la cosa che più ricorderò di questo libro, ho riso veramente di gusto immaginandomi la scena!!!!
Concordo con te che non sia mai troppo tardi per cominciare tra padre e figlio quindi sono contenta per l'epilogo che il loro rapporto ha avuto.
Douglas e Connie o divisi o niente...non si potevano proprio vedere insieme! Già mi meraviglio che abbiano retto tutto quel tempo!
Anche se non sempre sono riuscita a commentare ogni singola tappa, mi sono davvero divertita a leggere il libro con tutte quante voi e complimenti a tutte per l'organizzazione del GDL! Noi mi è piaciuto molto, era il primo libro che leggevo di Nicholls e condivido molte degli aspetti che avete sottolineato! A me è piaciuto molto anche il diverso approccio che i personaggi hanno con l'arte, il che la dice lunga sul loro modo di essere! Nonostante il libro mi sia piaciuto molto...Anche io come Daniela e molti di voi ho odiato due personaggi su tre...
RispondiEliminaA questo punto non mi resta che chiedervi: quale sarà il prossimo gruppo di lettura ???
Grazie Maria!!!!
EliminaSì l'approccio con l'arte è un particolare che non è da sottovalutare! Spiega molte cose sul loro modo di affrontare la vita e sul loro carattere!
Il prossimo gruppo di lettura? Ci stiamo lavorando!!! Dobbiamo per forza di cose fare una pausa perchè leggendo un libro frammentato ad altri ci si sono accumulate delle letture! Comunque lo scoprirete presto! ;)
Do un bel 3,4. ANche un 4 , ma è un voto che assegno solo ai romanzi che mi stravolgono e che, di solito, finisco d'un fiato.
RispondiEliminaHo amato di questo romanzo perchè parla con naturalezza ed ironia di temi normali ma di cui pochi vogliono realmente parlare e preferirebbero solo pacche sulle spalle o soluzioni preconfezionate: divorzio, perdita di un figlio, difficoltà in un rapporto, problemi nell'accordarsi nell'educazione dei figli...
Secondo me Douglas accenna al'omosessualità di Albert senza approfondire per dirci che ha accettato il figlio. Non vuole più imporsi e fargli sueguire la presunta strada per lui. Vuole che sia felice e che si senta libero di esprimersi.
Certo che Connie però poteva anche evitare di illudere Douglas a BArcellona. Ok che alla fine ha accettato tutto con filosofia,ma... Mi auguro anche io che Connie si penta e che si trovi Freja a casa dell'ex marito. Anche se alla fine... Era una coppia improbabile che avrebbe affrontato molte meno difficoltà rimanendo nella prima casa. 3/4 dei problemi seri sono eplosi nel trasloco nell'idilliaca campagna che Douglas immaginava curativa per tutti. Un nuovo inizio. Si, ma della fine.
Ecco vedi, a questa possibile interpretazione sull'omosessualità non avevo pensato...potrebbe essere! E cambierebbe anche il mio pensiero in questo caso. Mi piacerebbe chiedere all'autore!!! Connie credo si schiava della paura dell'abitudine, ma lo dimostra nel modo sbagliato, per non parlare poi di come l'affronta! ;)
EliminaDecisamente concordo su Connie!
EliminaInizio col dire che in quest'ultima tappa ho ritrovato il Douglas ironico e sarcastico dei primi capitoli, mi ha perfino strappato qualche risata.
RispondiEliminaTermino questo libro con una sensazione di amaro in bocca, nonostante mi sia piaciuto.
L'ho apprezzato perché si è rivelata una lettura non passiva.
Non è uno di quei libri che leggi e non ti lasciano nulla, almeno a me ha trasmesso tanto durante la lettura e ha lasciato tanto dopo.
Leggendolo il mio cervello non ha smesso un attimo di riflettere sui comportamenti dei personaggi, comprenderne alcuni e criticare aspramente altri.
E mi ha lasciato con tanto affetto e tristezza per la sorte di Doug, per il quale ahimè, auspicavo una rivalsa.
Speravo fosse lui a mandare Connie a quel paesino bello.
Ma lui resta fino alla fine il galantuomo che è sempre stato.
Un uomo ammirevole a parer mio, la cui unica colpa è sempre, e solo, stata quella di essere troppo buono, troppo preoccupato ad accontentare tutti anziché pensare ad essere semplicemente se stesso.
Ho provato una grande tristezza per lui, perché nonostante meritasse molto di più di una moglie come Connie, lui comunque (e chissà per quale motivo, dato che io non le ho trovato nemmeno mezzo pregio) ne era tanto innamorato.
Ho immaginato il suo dolore, la sua sensazione di aver fallito.
Ma il suo non è stato un fallimento. Semplicemente non si può tenere stretti a sé qualcosa che vuole scappare via.
Quindi meglio così. Dopotutto lui da quel rapporto non ha mai avuto un granché in cambio, se non tacita disapprovazione e silenziose recriminazioni.
Connie a quanto pare, e come lei stessa confessa, ha usato Douglas in un momento difficile come ancora di salvezza. Ma non ha mai smesso di sognare il mascalzone che la maltrattasse.
Non ho trovato nulla di buono in lei, anzi, il suo comportamento mi ha disgustata.
Appena si lascia con Doug si trasferisce e torna a fare la vita da ragazzina.
Torna ad essere felice, torna a dipingere e ad essere quella di un tempo. Come se Douglas glielo avesse mai impedito!
Sono rimasti a Londra (e quindi nel posto dove LEI era perfettamente a suo agio) fino a che Albert non ha finito le medie, quindi Connie ha avuto tutto il tempo per continuare a fare la sua vita, è lei che non ha mai voluto dipingere nonostante il marito la esortasse a farlo.
Ma poi di quale carriera parliamo? Connie non ne ha mai avuta una in campo artistico! Era solo una dilettante.
Il suo repentino cambio di umore, vita e personalità mi fa pensare che Connie si sia scelta un uomo "a posto" per farsi una famiglia, dato che lei, come si è visto, non aveva proprio la testa per essere una madre, e poi, una volta che suo figlio è diventato indipendente, e ha lasciato il nido, è potuta tornare alla vita sbandata e libera di un tempo.
Forse nessuno aveva informato la signorina che la crescita implica non solo un aumento progressivo dell'età sulla carta d'identità, ma anche una rispettiva maturità mentale e maggiori responsabilità.
Una donna e una madre di famiglia non può pretendere di comportarsi da ragazzina per sempre.
Se lei avesse davvero tenuto a suo marito, come gli dichiara dopo avergli poco prima raccontato di averlo già rimpiazzato con il suo ex, una volta libera dal figlio sarebbe tornata ai suoi hobby, ma restando assieme a lui.
Albert come ho già detto nelle tappe precedenti, l'ho trovato viziato, fastidioso e indolente. La mia opinione su di lui non è migliorata, però capisco che da una madre che lo ha sempre trattato più come un compagno di bravate che come un figlio, non si poteva certo aspettare molto di più.
Un frutto che, purtroppo per lui, non è caduto troppo lontano dal suo albero.
Pensiero perfey!!!!!! ;-)
EliminaDescrizione perfetta dei tre personaggi!
EliminaConcordo sul fatto che comunque questo non è uno di quei libri che si dimentica ma che lascia l'amaro in bocca!
Sono particolarmente curiosa di leggere Un giorno avendo visto il film.
RispondiElimina:)
Comunque ho notato che fai davvero un ottimo lavoro :) Complimenti!
Grazie mille per i complimenti! Io un giorno l'ho letto dopo aver letto questo e sono una delle poche a cui non è proprio piaciuto! :(
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