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venerdì 5 aprile 2013

Un uso qualunque di te

Per caso, dopo il commento entusiasta di un'amica, sono venuta a conoscenza dell'esistenza del libro Un uso qualunque di te di Sara  Rattaro. Non potevo non farmi incuriosire delle belle parole che avevo sentito spendere per questo romanzo e me lo sono fatta prestare da quella stessa amica non appena ne ho avuto la possibilità. Che dire, ne sono stata da subito rapita. E' un libro che mi ha immediatamente conquistata, per la tensione degli avvenimenti, per il modo in cui le storia è raccontata, per la velocità con cui tutto avviene trascinando il lettore all'interno delle righe del romanzo, per le pause inserite all'interno dei vari capitoli - perché anche l'attenzione alla grafica fa la sua parte. 
La storia è quella di Viola, Carlo e della loro figlia Luce. Viola, una donna traditrice, che fonda la propria esistenza su un castello di carta intriso di bugie, le stesse bugie che ogni giorno propina al marito credendolo inconsapevole; Carlo, un padre perfetto, un marito amorevole,  che non vede - o fa finta di non vedere - quello che gli succede attorno e infine c'è Luce, una ragazzina come tante legata al padre con un filo ben visibile e saldissimo. 
La loro vita viene turbata da un terribile incidente, che li fa sprofondare in un baratro fatto di accuse, tensione, disperazione, speranza. Il nostro primo incontro con Viola è da subito molto forte, la troviamo nel letto di uno sconosciuto nel momento in cui il marito la cerca incessantemente al telefono per comunicarle che si sta recando in ospedale. E' notte, e lei non dovrebbe essere dove in realtà si trova, ma soprattutto nessuno dovrebbe saperlo. E invece tutto cambia, il suo segreto viene svelato e con esso una serie di avvenimenti che si sono susseguiti nella sua vita. Una serie interminabile di menzogne che rischiano di cambiare per sempre la sua esistenza, perché ora non c'è più tempo, e il presente - ma soprattutto il passato - va affrontato di petto e con determinazione.
L'evolversi della vicenda permette al lettore di rimanere senza fiato perché nonostante tutto, nonostante i tradimenti, le menzogne e la sofferenza che vengono raccontati, quello che emerge con forza in tutte le sue 200 pagine - e sembra paradossale dirlo, ma credetemi è proprio così - è l'amore, un amore infinito vissuto non sempre nel migliore dei modi ma che si percepisce, latente, tra le righe di una storia così drammatica.
Ho letto questo libro in un giorno, mi ha rapito per tutto, per la storia, per il modo in cui è scritto, per la scelta di dare alla voce di Viola il compito di raccontare la vicenda, senza nascondersi, senza cercare giustificazioni, descrivendo tappe della vita presente alternate a quelle della vita passata, senza mai perdere di vista le sensazioni forti che non è difficile percepire leggendo. E poi, alla fine, quando la storia sembra ormai conclusa e tutto sembra svelato interviene la sua voce, quella di Carlo, che racconta un altro punto di vista, il suo, quello di un marito devoto, innamorato e legato alla sua famiglia come a nessun altro: questa scelta è stata secondo me geniale e determinante nella riuscita del romanzo.
Ho letto gli ultimi capitoli con le lacrime che mi rigavano il viso, davanti alla faccia un po' preoccupata del mio bambino che mi chiedeva perché io stessi piangendo, perché a tre anni il pianto ha solo un significato negativo, di sofferenza fisica; ho cercato di spiegargli che a volte si può piangere anche per un libro che riesce a toccare il cuore, o per un film che coinvolge senza lasciare scampo. Non so se sia riuscito a capirlo, ma di una cosa sono certa, che mai mi vergognerò di farmi vedere da lui quando qualcosa mi emozionerà. E questo libro è una di quelle cose quindi, se come me non vi vergognate di piangere leggendo, preparate i fazzoletti perché ne avrete bisogno!

4 commenti:

  1. wow! deve essere davvero molto intenso questo libro... bella recensione!
    sono sempre più curiosa di leggerlo :-)

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    1. Grazie!! L'ho letteralmente adorato!!!!
      Spero piaccia anche a te! :)

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  2. Risposte
    1. Concordo, e ti dirò di più...ho letto tutti e tre i libri scritti dalla Rattaro e li ho adorati in modo viscerale ma questo tra i tre resta il mio preferito!

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