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martedì 30 luglio 2013

Coming soon #1 - Doctor Sleep sequel di Shining

Buonasera a tutti amici miei! Dopo una giornata devastante eccomi di nuovo qui a chiacchierare con voi della nostra grande passione. 

Oggi mi piacerebbe inaugurare quella che sarà una rubrica del blog, a cadenza irregolare, e che verrà arricchita in base alle notizie che mi incuriosiranno sulle prossime uscite letterarie italiane o, come in questo caso, straniere.
Spero la cosa possa interessare tutti voi e magari anche incuriosirvi tanto da allungare attraverso i miei post la vostra wish list letteraria.

Per cominciare alla grande vi parlerò di una prossima uscita americana, per quanto mi riguarda tanto attesa.
Chi non ha in mente Danny, il bambino di Shining? Sicuramente l’enorme successo del film ne amplia il ricordo in tutti noi, anche in chi magari non ha letto il meraviglioso libro di Stephen King da cui il film è tratto.
Io sono un’appassionata di questo scrittore, o forse sarebbe meglio dire lo sono stata, visto che ultimamente l’ho un po’ abbandonato, forse perchè sono cambiata io, oppure perchè è cambiato lui nel suo modo di scrivere. E’ un po’ come quando si è fan accaniti di un cantante che ad un certo punto della propria vita, giustamente, cambia, perchè cresce o solamente perchè gli avvenimenti della vita l’hanno portato ad essere una persona totalmente diversa.
Il mio essere lettrice nacque proprio con Stephen King, quando da adolescente, in estate,  in Romagna, tra i libri impolverati di una bancarella - di quelle dei libri usati che già 20 anni fa affollavano le vie dello struscio romagnolo - fui attratta da un romanzo che non conoscevo, “L’ombra dello scorpione”. Lo comprai e lo lessi in spiaggia, in pochi giorni, divorandolo, diventando un tutt’uno con i suoi personaggi, adorando in tutto e per tutto lo stile di quello scrittore.
Da quel momento i miei acquisti in libreria divennero monotematici e sempre più frequenti. 

Poi crescendo ho imparato a leggere un po' di tutto,arrivando a differenziare maggiormente le mie scelte in fatto di libri.
Di Stephen King degli albori ho letto quasi tutto e ho visto quasi tutti i film.
Shining che credo sia ancora uno dei sui capolavori, è il suo terzo libro, scritto nel lontano 1977, un anno prima della mia nascita, e nonostante questo credo risulti sempre attuale ed inquietante. 
Chi non ha tremato davanti alle parole...Wendyyyyy...Wendyyyyy....? 
Chi non ha avuto un tuffo al cuore percorrendo in triciclo con il piccolo Danny gli inquietanti corridoi dell’albergo deserto? 
Credo che praticamente chiunque sappia di cosa sto parlando ma se ci fosse ancora qualcuno che, pur amando il genere horror, ad oggi non abbia letto questo libro - o non abbia almeno visto il film - credo debba necessariamente rimediare. 

Ecco la trama di Shining: L'Overlook, uno strano e imponente albergo che domina le alte montagne del Colorado, è stato teatro di numerosi delitti e suicidi e sembra aver assorbito forze maligne che vanno al di là di ogni comprensione umana e si manifestano soprattutto d'inverno quando l'albergo chiude e resta isolato per la neve. Uno scrittore fallito, Jack Torrance, con la moglie Wendy e il figlio Danny di cinque anni, accetta di fare il guardiano invernale all'Overlook ed è allora che le forze del male si scatenano. Dinanzi a Danny, che è dotato di potere extrasensoriale, lo shine, si materializzano gli orribili fatti accaduti nelle stanze dell'albergo, ma se il bambino si oppone con forza a insidie e presenze, il padre ne rimane vittima.

Oggi girovagando in rete ho appreso una notizia che mi stava scappando e che mi ha fatto subito venire gli occhi a cuoricini. Finalmente ci siamo, il tanto atteso sequel di Shining uscirà nelle librerie americane il 24 settembre 2013 con il titolo “Doctor Sleep”. In questo libro il bambino protagonista di Shining, Danny Torrance, dopo gli eventi traumatici che hanno avuto luogo presso l'Overlook Hotel, cresciuto, assiste gli anziani in punto di morte e li aiuta nel trapasso grazie al suo dono: la luccicanza.


Cover originale
Cover UK
Trama: Fortemente segnato dalle vicende dell' Overlook Hotel, dove ha trascorso un orribile periodo durante l'infanzia, Dan è stato alla deriva per decenni, disperando di potersi lasciare alle spalle l'eredità paterna fatta di disperazione, alcolismo e violenza. Per fortuna, alla fine, si è stabilito in una cittadina del New Hampshire, ha trovato una comunità  di AA che lo sostiene e un lavoro in una casa di cura: mediante i suoi residui poteri extrasensoriali (lo shining, ovvero la "luccicanza") aiuta i malati terminali nel momento del trapasso e, con l'aiuto di un gatto preveggente, diventa il "Doctor Sleep". 
Poi Dan incontra la dodicenne Abra Stone che possiede il più spettacolare dono di shining mai visto: questo risveglia i suoi demoni personali e lo spinge a una lotta per la vita e l'anima della ragazzina. Infatti, una tribù di persone chiamata The True Knot percorre le autostrade d'America in cerca di sostentamento. Sembrano innocui, sono per lo più anziani, e si sposarono sui loro camper. Ma, come Dan Torrance sa, e la giovane Abra apprende, sono quasi immortali: si nutrono del "vapore" esalato dai bambini dotati di "shining" quando vengono torturati a morte.


Che dire se non che attenderò questa uscita in modo spasmodico sperando venga pubblicato velocemente anche in Italia? Spero inoltre che anche la copertina italiana sia meravigliosa come quella originale che mi ha subito conquistata!

Ecco per voi il trailer legato all'uscita del libro!


Sicuramente i lettori affezionati si aspetteranno molto da questo romanzo, credo che saremo tutti molto critici sulla riuscita di questo libro. Complimenti a Stephen King per il coraggio che ha avuto di riprendere, dopo 35 anni un libro tanto amato come lo è stato Shining!

Che mi dite? Siete anche voi dei fans accaniti di questo scrittore? Aspettate anche voi con ansia questa uscita? 


sabato 27 luglio 2013

Notti private

Buon pomeriggio amici! Eccomi di nuovo qui, con il caldo infernale che non lascia scampo, nel mio ultimo week end prima delle ferie, a trascinarmi verso quella che dovrebbe essere l'ultima settimana di lavoro - speriamo bene!!!!

Ma parliamo di libri...come vi ho già detto in passato ho un brutto, anzi bruttissimo, difetto: quando comincio un libro non posso non finirlo, neanche se è un libro che non mi sta piacendo per niente. So che è una cosa strana, so che il tempo che abbiamo a disposizione è così poco che è inutile perdere tempo con cose che non lo meritano ma è più forte di me, mi sento male se lascio un libro a metà e quindi anche se durante la lettura mi viene voglia di abbandonarlo non riesco a cedere e continuo a leggere!

Era tantissimo che non mi succedeva, normalmente se anche magari la trama non mi soddisfa riesco a trovare dei libri scritti in modo fluido e quindi arrivo non soddisfatta alla fine ma non totalmente apatica. 
Cosa che invece mi è capitato con il libro di cui vi parlerò che è Notti private di Kris Saknussemm.
La trama sembrava promettere bene, un misto tra il libro giallo e l'erotico con un detective dal passato ricco di ombre e una figura femminile dai mille misteri.
Ecco la trama: Birch Ritter è un detective della omicidi, tormentato, divorziato da poco, con un passato pieno di segreti, ombre, fantasmi e sensi di colpa. È chiamato a indagare su un caso di suicidio diverso da qualunque altro gli sia mai capitato di vedere (e li ha visti tutti): un ricco costruttore edilizio, poco dopo aver cambiato il testamento a favore della giovane moglie appena sposata, cosparge la propria Mercedes di benzina, si incatena all'interno e dà fuoco alla macchina. Grazie a un biglietto da visita che gli fornisce un collega coinvolto con lui in una pericolosa storia di ricatti, Ritter entra in contatto con Genevieve, una donna che dice di occuparsi di ombre, dei misteri che, nel cuore degli uomini, occupano lo spazio fra la tenebra e la luce. Per esplorare quello spazio, Ritter frequenta sempre più spesso la villa di Genevieve, implicata nel suicidio del costruttore e in un altro, ugualmente oscuro, di un impiegato del catasto. Nella villa, Ritter ha strane visioni, eventi inspiegabili cominciano a verificarsi, e Genevieve prende il controllo su di lui, attraverso giochi erotici simili a torture estreme. Notti private è una finestra spalancata su un universo fantastico e inquietante in cui la perversione diviene la norma.


E' molto difficile per me parlare di questo libro, perchè mi ha lasciato veramente poco. Non mi è piaciuta la trama, che alla fine del giallo credo avesse ben poco e in realtà anche dell'erotico, e non mi è piaciuto lo stile di scrittura che ho trovato spesso confusionario ma soprattutto incapace di incuriosirmi e di tenermi attaccata alla lettura. 
Anche i personaggi - che sembravano avere un buon potenziale leggendo la trama - non credo siano stati trattati nel modo adeguato infatti li ho sentiti fino alla fine come degli estranei, degli estranei neanche troppo simpatici...
Solo nella parte conclusiva del romanzo c'è un tentativo di far decollare la storia, ma ormai il lettore è sfinito, senza la giusta concentrazione per accettare un ribaltamento di una trama noiosa in qualcosa di fantasy, poi così, da un momento all'altro, in modo forse anche un po' troppo assurdo.
Che dire, no no no, questo libro dal mio punto di vista non è azzeccato in nessun senso!
Qualcuno di voi l'ha letto? Come vi è sembrato? Magari sono io a non averlo capito!!!

mercoledì 24 luglio 2013

Eventi estate 2013 - Ischia

Ciao amici! Come state? Io sono al limite...ho tremendamente e necessariamente bisogno di ferie ma mi attendono ancora 10 giorni di follia con un po' di lavori che devo chiudere e che ogni giorno si arricchiscono di un casino dopo l'altro (guai a chi mi guarderà ancora con gli occhi sognanti quando gli dirò che faccio l'architetto......!).
Ma veniamo a noi perchè nonostante io non abbia neanche il tempo di pensare a come mi chiamo ho bisogno di ritagliarmi qualche minuto qui sul mio blog in vostra compagnia!

Vorrei parlarvi di un'altra bella iniziativa per l'estate che ormai è nel suo pieno svolgimento.
Per un tuffo di libri, è questo il nome di quello che fino alla fine di agosto si svolgerà sulle spiagge dell'isola di Ischia; il tutto è organizzato a seguito dell'iniziativa dell'editore napoletano Graus, che in collaborazione con confesercenti e con il coinvolgimento di alcuni lidi e centri termali dell'isola, permetterà ai bagnanti di numerose spiagge di scegliere gratuitamente un libro da leggere tra 1600 volumi distribuiti dall'editore.
Il tutto con una duplice motivazione: la prima è quella di cercare di venire incontro a chi, a causa dei tagli necessari in questo periodo, non può permettersi di comprare un buon libro oppure decide di investire gli stessi soldi in altro; la seconda è la speranza che riavvicini tutti al mondo della lettura, e quale momento migliore se non l'estate durante le giornate passate sdraiati su un lettino per una tintarella perfetta?
Per la notizia completa vi rimando al link del Corriere del Mezzogiorno.

Credo che queste iniziative possano davvero coinvolgere anche chi non legge regolarmente, quindi complimenti a tutte quelle spiagge che si stanno adoperando perchè tutto questo sia possibile.

Ora devo proprio salutarvi, il lavoro mi chiama, ma spero di poter tornare presto a dedicare al blog il tempo che merita!

giovedì 18 luglio 2013

Shopping letterario #4

Ciao a tutti, eccomi qui, in questo caldo infernale, dopo tre giorni di lavoro super intensi, a raccontarvi quali sono state le new entry della mia libreria negli ultimi giorni.
In realtà non si tratta solo di shopping.
Ma andiamo con ordine.

L'unico acquisto che mi sono concessa, in attesa dello shopping selvaggio pre-vacanze, è stato un libro della collana Live a 0,99 euro della Newton Compton. Si tratta di Sogni di sangue di Lorenza Ghinelli. Se siete miei lettori ricorderete che non molto tempo fa ho proprio scritto una recensione su un libro della stessa autrice che mi aveva colpito molto per il suo modo si scrivere. Se volete rileggerla la trovate qui. Con queste premesse non potevo proprio non acquistare questo  nuovo libro su cui nutro tantissime aspettative.

Trama: Enoch ha tredici anni ed è costretto a portare dei tutori di metallo che lo rendono facile bersaglio delle prepotenze dei suoi coetanei. Eppure, quando si addormenta, diventa più letale di una legione di demoni. Cosa accade mentre dorme? C'è forse un legame tra i sogni di Enoch, la sparizione del suo peggiore aguzzino e il ritrovamento di uno strano ciondolo risalente all'antico Egitto? Chissà se Dorotea, la madre di Enoch, donna algida e imperturbabile, con una passione viscerale e morbosa per le scienze occulte, conosce il suo segreto. Persino la loro casa nasconde un mistero, mentre tanti altri brulicano e strisciano lungo le fogne della città...


Oltra all'acquisto di cui vi ho parlato, questa volta la mia collezione libresca si è ampliata grazie ad un tris fantastico di libri ricevuto dalla gentilissima signora Margherita della casa editrice Sperling & Kupfer che Evidentemente ha colto in pieno la mia predilezione verso una scelta sempre differente di generi letterari infatti mi ha fatto avere:

  • Il silenzio della neve, libro di esordio della scrittrice americana Jenny Milchman. Un thriller che avevo già adocchiato il libreria e che mi ero ripromessa di leggere, ora ne avrò l'occasione! Parlano molto bene di questo esordio, speriamo che sia all'altezza delle aspettative. 
Trama: È una mattina gelida come tante altre nella grande casa di Nora Hamilton, sepolta tra le nevi dei monti Adirondack, nello Stato di New York. Eppure, al risveglio, Nora capisce subito che qualcosa non va. Il tempo di guardarsi intorno, e lasciare che la nebbia del sonno si diradi, e un'agghiacciante verità le si presenta davanti: suo marito Brendan è morto. Si è impiccato, senza un apparente motivo, senza lasciare nemmeno un biglietto. Dopo le prime ore di disperazione e incredulità, però, Nora comincia a riflettere: perché Brendan, marito affettuoso, poliziotto innamorato del suo lavoro, avrebbe dovuto togliersi la vita? C'è qualcosa che lei non sa? Forse qualcuno l'ha spinto a quel gesto? Tormentata dal dubbio e dal sospetto, nonostante il dolore Nora decide che è arrivato il momento di aprire gli occhi. Ha passato tutta la vita a evitare verità scomode, ma ora deve trovare il coraggio di affrontare quel che forse non ha mai voluto vedere. Indagando sul passato di Brendan, Nora incontra una sconcertante resistenza da parte degli amici, dei colleghi, persino della madre di lui, e si rende conto che sta facendo domande a cui nessuno vuole rispondere. Perché, sotto la coltre di ghiaccio, si nasconde qualcosa - un terribile segreto - che deve restare sepolto il più a lungo possibile.

  • La risposta è nelle stelle, ultimissimo libro di Nicholas Sparcks uscito il 9 luglio 2013 nelle librerie italiane in anteprima mondiale. Un genere che devo leggere in pillole ma a cui mi piace dedicarmi quando ho bisogno di una pausa nella mia super predilezione di thriller e gialli. 
Trama: Una strada coperta di neve, un’auto che perde il controllo e va a sbattere. Alla guida il vecchio Ira, che ora è incastrato, ferito, intirizzito dal gelo, e così solo. Il dolore lo immobilizza e rimanere cosciente è uno sforzo indicibile, almeno fi no a quando davanti ai suoi occhi prende forma una figura, prima indistinta, poi dolcemente nitida: è l’immagine dell’amatissima moglie Ruth. Che lo incalza, gli impone di resistere, lo tiene vivo raccontandogli le storie che li hanno uniti per più di cinquant’anni: i momenti belli e quelli tristi, le passioni e i rimpianti, e sempre l’amore infinito. Lui sa che Ruth non può essere lì, ma si aggrappa ai ricordi, alle emozioni, alle parole di loro due insieme. Poco distante da quella strada, la vita di Sophia sta per cambiare per sempre. L’università, l’ex fidanzato traditore e violento, le feste e le amiche scompaiono nella notte di stelle in cui incontra Luke. Innamorarsi di lui è inevitabile, immaginare un futuro diverso diventa un sogno possibile. Un sogno che solo Luke può rendere reale. Purché il segreto che nasconde non lo distrugga. Ira e Ruth. Sophia e Luke. Due coppie che apparentemente non hanno nulla in comune, divise dagli anni e dalle esperienze, ma che il destino farà incontrare, nel più inaspettato ed emozionante dei modi. Ricordandoci che anche le decisioni più diffi cili possono essere l’inizio di un viaggio straordinario, perché i sentimenti e i segreti degli uomini percorrono strade impossibili. Che a volte si incrociano, secondo l’imponderabile disegno delle stelle.

  • Voglio un piano C! C...come Chanel primo romanzo della giornalista Lois Cahall. Un libro che promette di essere fresco e frizzante che ha saputo diventare bestseller n.1 su Amazon. Le prerogative ci sono tutte per essere un libro interessante.
Trama: C'era una volta la bellissima Libby, giornalista di successo, felicemente sposata con un uomo incredibilmente affascinante. Vivevano sulle bianche spiagge di Cape Cod e avevano due bambine ricciolute che nei loro abiti di taffetà rosa si rincorrevano sul viottolo della chiesa ogni domenica mattina. La loro vita sembrava uscita da una rivista patinata. Poi un giorno il fascinoso marito si rivelò un traditore seriale. Allora Libby decise di mollarlo e se ne andò in cerca del vero amore. Ma non fu facile... Dopo il fallimento del piano A, la bellissima moglie con la bellissima famiglia si ritrova d'un tratto sola con due figlie, e un unico stipendio. Senza contare che gli angioletti sono ormai due adolescenti con piercing all'ombelico e patente. Per fortuna all'orizzonte compare Ben, un uomo meraviglioso, dolce, rassicurante e innamorato. E a Libby viene in mente un piano B di tutto rispetto: si trasferisce a New York da lui e dalle sue eccentriche e mondane amiche, Bebe e Kitty. Presto, per, mentre lei si barcamena tra un incarico da giornalista free-lance e l'altro, Ben si rivela tutt'altro che un principe azzurro, e il piano B solo una chimera... Ma, quando le delusioni arrivano a tradimento, una donna sa che c'è sempre un piano C! C come Cartier, come Chanel, come Cabernet, come... Champs-Élyéses! E così comincia finalmente la vera nuova vita di Libby, nella scintillante Parigi dove tutto può succedere, e dove è sempre possibile ricominciare daccapo. O forse no. Dalla penna ironica e divertente di Lois Cahall, una commedia folle, romantica e spensierata, per ricordarci che nella vita non c'è piano che tenga!

Un ultimo libro che vi segnalo mi è arrivato proprio oggi e rappresenta per me qualcosa di molto speciale perchè è quello vinto grazie alla mia amica Alessia del blog Profumo di libri. Perchè è speciale? Perchè quello di Alessia è il primo blog di libri che ho seguito in assoluto stando per molto tempo nell'ombra; dopo un po' alcune delle sue rubriche mi hanno così tanto conquistato da avermi fatto convincere a partecipare attivamente al blog commentando i suoi meravigliosi post. Non molto tempo fa il blog Profumo di libri ha festeggiato i suoi primi 500 followers - primi perchè sono sicura che riuscirà a raggiungere velocemente anche i suoi secondi 500 - mettendo in palio tre libri. Ci era stato chiesto di indicare quale fosse il post del blog che aveva maggiormente colpito la nostra attenzione e perchè; tra tutti i commenti Alessia avrebbe scelto tre persone che avrebbero ricevuto direttamente da lei un libro, ed ho vintooooooooo!!!! Sono stata sceltaaaaa!!!! :)))))
Il libro - che come dicevo mi è arrivato oggi corredato anche da un bel post-it su cui Alessia mi ha scritto un saluto che mi ha fatto un piacere immenso - è Un amore di cupcake di Donna Kauffman, edizione tre60 un libro che volevo leggere da un po' ma per cui non ho fino ad ora voluto investire dei soldi, probabilmente è stato il destino!!! Quindi ancora un grazie enorme a questa mia amica blogger con cui condivido la passione immensa per i libri. VI lascio la sua recensione qui per questo libro e vi invito a seguire il suo blog perché ne vale veramente la pena!

Trama: La trentenne Leilani Trusdale non ce la fa più: i ritmi frenetici, le pressioni costanti e il carattere burbero dello chef Baxter Dunne, che ormai dedica più tempo alla sua trasmissione televisiva che alla cucina, sono ormai diventati insostenibili. Insomma, è giunto il momento di darci un taglio. Così, dopo oltre quattro anni di duro lavoro e poche soddisfazioni come executive chef del ristorante «Gâteau» di New York, Leilani decide di tornare nella città natale della bisnonna materna dove vive suo padre, sulla piccola isola di Sugarberry, per realizzare il sogno che coltiva sin da ragazzina: aprire una pasticceria di cupcake, un luogo caldo e magico dove poter creare irresistibili dolcetti da decorare con golose glasse. E le cose sembrano andare subito per il verso giusto, anche grazie all’aiuto degli amici di sempre, del padre e dell’intera comunità di Sugarberry, tutti convinti che il suo talento e la sua passione possano finalmente trovare un degno riconoscimento. Quando però viene a sapere che Baxter ha intenzione di girare la prossima serie del suo show proprio a Sugarberry, Leilani inizia ad agitarsi, ad emozionarsi… perché, in fondo al cuore, sa che il suo scontroso ex-capo è proprio l’ingrediente «magico» che le manca per essere felice. Prima però sarà necessario superare la dura scorza di Baxter e mettere a nudo il suo lato dolce, nascosto eppure irresistibile, come un cupcake...


Che ne dite? Ce n'è qualcuno di questi libri che vi incuriosisce o che avete letto e vi va di condividere con me le vostre impressioni? Sapete che mi fa sempre piacere leggere i vostri commenti!

Per quanto mi riguarda credo che questi libri entreranno nel mio bagaglio per le vacanze insieme a tanti altri, per la disperazione di mio marito hihihihhihihi. Tra una ventina di giorni si parteeeeeeeeee!!!!


domenica 14 luglio 2013

Il castigo degli innocenti

Buongiorno miei cari lettori, come state? Io sono ancora inebriata dal meraviglioso concerto dei Negramaro a cui sono stata ieri sera! Stadio Sansiro di Milano, emozioni uniche e indescrivibili, ed anche se avevo già assistito al loro primo concerto allo stadio di cinque anni fa, e  a quello di un anno e mezzo fa al forum di Assago, è sempre come la prima volta!! Li adorooooooo!!!!

Ma veniamo a noi e al libro di cui vi vorrei parlare oggi.
Per prima cosa dovrei un po' tirarmi le orecchie da sola perchè questo libro fa parte del mio ultimo acquisto folle che ho fatto lo scorso anno proprio qualche giorno prima di andare al mare e invece, come accade spesso, mi ritrovo a leggerlo solo adesso.
Non saprei dire perchè a volte compro libri con uno slancio intensissimo e poi, passato qualche giorno, il richiamo di quei volumi non è più così forte tanto da farmi, a volte, attendere come in questo caso addirittura un anno prima di mettermi a leggerlo. Chissà, forse dovrei andare in analisi...e non solo per questa cosa ahahahhaha!
Il libro in questione è: "Il castigo degli innocenti" di Ethan Cross edito dalla Newton Compton.
Per puro caso è il secondo libro consecutivo che leggo di questa casa editrice e volevo farvi notare una cosa che mi entusiasma delle loro copertine: sotto la copertina removibile invece di trovare una copertina rigida anonima, tutta nera o tutta bianca, troviamo una cover rigida stampata in modo esattamente identico a quella esterna (che io tolgo sempre mentre leggo per la paura di rovinarla!). 
Ma veniamo al libro.
Francis Ackerman è fuggito da un ospedale psichiatrico di massima sicurezza. Il suo unico obiettivo è uccidere, e i più deboli sono le sue prede preferite. Adora giocare con le sue vittime e, prima di concedere loro la morte, gli piace vederle agonizzare. Poi fugge nella notte, lasciando dietro di sé una scia di sangue e terrore. Marcus Williams, invece, è un ex poliziotto tormentato da un passato difficile. E sempre dalla parte degli indifesi ma è spietato con i nemici. Ha appena ereditato una tenuta nel Texas meridionale e finalmente conta di lasciarsi alle spalle i suoi incubi e iniziare una nuova vita. Ma il destino gli farà incontrare Ackerman. Perché solo un uomo come Marcus può fermare il folle assassino prima che colpisca ancora. E così, suo malgrado, Marcus si ritroverà al centro di un gioco sanguinoso e spietato, in cui per stanare il nemico dovrà sottostare alle sue regole. Ma presto scoprirà che Ackerman non è l'unico a volerlo morto...  

La quarta di copertina promette brivido alla stato puro, terrore tale da non poter prendere sonno, insomma tutti elementi che in un thriller fanno solitamente la differenza. In copertina il protagonista viene indicato come "La più terrificante mente criminale dai tempi di Hannibal Lecter". Avevo voglia di qualcosa di forte in questo momento ed ho pensato che questa lettura facesse proprio al caso mio.
Mi aspettavo di avere qualche momento difficile essendo abituata a leggere prevalentemente di sera, al buio, sdraiata nel letto con la mia fidata lucina magica e prima di cominciare ho avuto veramente il pensiero che forse avrei dovuto aspettare di avere il tempo per leggere questo libro unicamente di giorno, visto che sembrava dovesse terrorizzare il lettore in modo indelebile e invece...che delusione...
L'idea di base potrebbe essere molto azzeccata infatti quel "Facciamo un gioco" che il killer rivolge alle sue vittime prescelte porta in un primo momento ad incollare il lettore alle pagine ma, lasciatemelo dire, dopo un po' stufa! Ho trovato la cosa un po' ripetitiva ed anche troppo poco approfondita se vogliamo. Certo l'assassino propone un gioco, ma lo stesso si risolve sempre in pochi passaggi che portano comunque abbastanza velocemente alla conclusione della questione senza creare quel necessario coinvolgimento emotivo in chi legge. In più, andando avanti con le pagine, la storia si concentra maggiormente su una vicenda che dovrebbe essere secondaria ma che prende, secondo me, troppo spazio rubando la scena a quello che dovrebbe essere il novo Hannibal Lecter. Forse sono passati troppi anni per me e ricordo male, forse il mio incontro con Hannibal è avvenuto in un'età in cui ero più facilmente impressionabile - da adolescenti tutto risulta più pauroso - forse il mio nascere lettrice con i romanzi di Stephen King ha condizionato il mio essere lettrice oggi ma, in confronto a ai quelli conosciuti in passato, il killer del libro che ho appena letto mi sembra un gentiluomo. Per carità, non che non ci sia sangue, ma emotivamente non sono riuscita a lasciarmi andare, mai, in nessun punto del romanzo, ho provato terrore; mai questo killer ha saputo tirar fuori le mie paure più grandi come invece prometteva.

Un po' forzato anche il titolo in italiano; perchè mai "The shepherd" - questo l'originale in inglese che tradotto letteralmente significa "Il pastore" - dovrebbe diventare "Il castigo degli innocenti"? Mi spiace dirlo ma credo sia solo una scelta commerciale; credo il ragionamento sia stato... avendolo voluto paragonare - per quanto mi riguarda forzatamente - al silenzio degli innocenti, perchè non richiamarlo anche nel titolo? Scelta che non condivido assolutamente se si tiene conto che "Il pastore" sarebbe stato più appropriato anche in Italia visto i riferimenti molto espliciti al gregge e al pastore che spesso si ritrovano tra le pagine del romanzo e addirittura nei titoli delle diverse parti in cui la storia è suddivisa. Insomma, se ad un primo approccio poteva sembrare un libro con ottime potenzialità nel complesso mi ha totalmente deluso.
Oltretutto mi sono imbattuta in tantissimi errori di stampa che sinceramente mi hanno infastidito; per carità, non è sicuramente da questo che valuto un buon libro ma sicuramente il fatto di farlo pagare relativamente poco non deve inficiare quella che è l'attenzione verso il lettore.
Non so voi, ma ci resto davvero male quando mi fanno riporre tantissime aspettative su qualcosa che alla fine mi delude...
Vorrei proprio sapere se qualcuno di voi ha letto "Il castigo degli innocenti" e come lo ha trovato. Online ho trovato giudizi molto contrastanti, chi parla di perfezione assoluta e chi, come me, ne è rimasto totalmente deluso.

mercoledì 10 luglio 2013

Non volare via

Ciao a tutti! Come state? Qui è arrivato l'ennesimo temporale, e se non fosse per le temperature bollenti, guardando fuori dalla finestra sembrerebbe tutto fuorché luglio.
Questo post nasce in una pausa dal lavoro. Oggi pomeriggio per rilassarmi qualche minuto da un lavoro abbastanza impegnativo che mi trascinerò fino alla fine di luglio ho ripreso in mano un libro che ho finito di leggere qualche giorno fa per rileggerne le parti - tantissime - che ho sottolineato durante la lettura.
Le emozioni sono state ancora così forti che non ho potuto resistere al richiamo di scrivere questo post, per condividere con voi i miei pensieri, anche se in realtà ho indietro alcune recensioni!!! 

Il libro di cui sto parlando è "Non volare via" l'ultima fatica di Sara Rattaro, una scrittrice meravigliosa che ritengo sappia far parlare il cuore come pochi.
Se mi seguite regolarmente sapete che ho letto anche gli altri due libri di Sara e che ho adorato ognuno di quei libri in modo viscerale. Se invece capitate qui per la prima volta potete leggere le mie impressioni  su "Sulla sedia sbagliata" e "Un uso qualunque di te" rispettivamente qui e qui. C'è anche una bellissima chiacchierata che ho fatto con l'autrice proprio alla vigilia dell'uscita di questo libro qui.

Ma passiamo a parlare delle mie impressioni sul libro. E' difficile per uno scrittore riuscire a superarsi ogni volta ma credo che in questo caso sia successo.
La trama può all'apparenza sembrare semplice ma Sara ha saputo, come ogni volta, parlare di avvenimenti comuni in modo molto delicato e personale, facendo urlare i sentimenti. 
Ecco la trama: 
Per essere straordinari non è necessario nascere perfetti.
Matteo ama la pioggia, adora avvertire quel tocco leggero sulla pelle. È l'unico momento in cui è uguale a tutti gli altri, in cui smette di sentirsi diverso. Perché Matteo è nato sordo.
Oggi è giorno di esercizi. La logopedista gli mostra un disegno con tre uccellini. Uno vola via. Quanti ne restano? La domanda è continua, insistita. Ma Matteo non risponde, la voce non esce, e nei suoi occhi profondi c'è un mondo fatto soltanto di silenzio. All'improvviso la voce, gutturale, dice: «Pecché vola via?».
Un uccellino è volato via e Matteo l'ha capito prima di tutti. Prima della mamma, Sandra. Prima della sorella, Alice. È il padre a essere volato via, perché ha deciso di fuggire dalle sue responsabilità.
All'inizio non era stato facile crescere il piccolo Matteo. Eppure tutti si erano fatti forza in nome di un comandamento inespresso: restare uniti grazie all'amore. Ma è stato proprio l'amore a travolgere Alberto, un amore perduto e sempre rimpianto. Uno di quei segreti del passato che ti sconvolgono la vita quando meno te l'aspetti. Lo fa quando credi di essere al sicuro, perché sei adulto e sai che non ti può succedere. E poi ti trascina nell'impeto di inseguire i tuoi sogni. 
Ma adesso Alberto ha una famiglia che ha bisogno di lui. Sandra, la donna che ha sacrificato tutto per il figlio. Alice, la figlia adolescente che sta diventando grande troppo in fretta. Ma soprattutto ha bisogno di lui Matteo, che vorrebbe gridare: «Papà, non volare via».


Due sono i giorni che mi ci sono voluti per leggere questo libro, milioni sono le emozioni che hanno attraversato il mio cuore mentre lo leggevo. 
Non volare via è la storia di una famiglia, una famiglia che potrebbe essere quella di ognuno di noi, con le sue imperfezioni, con i suoi errori, con il suo amore a volte perfetto ed a volte tremendamente sbagliato.
Già dall'inizio, in pochissime righe ho trovato racchiuso un mondo. Il libro comincia con le parole di Alice, perché il primo capitolo è dedicato e lei, e al suo ruotare sempre ed inevitabilmente intorno al fratello Matteo. Alice che non può permettersi di essere una ragazzina come tante perchè Matteo dipende da lei, perchè Matteo ha bisogno di abitudini continue in modo da non rimanere turbato. Ed è proprio a lui che parla nelle prime righe del romanzo: "Quando mi hanno detto che saresti arrivato, mi è preso un colpo. Non avevo nessuna voglia di avere un intruso per casa. Io, mamma e papà andavamo alla grande. Quella sera pioveva a dirotto e ogni tuono portava con sé qualcosa di spaventoso. Io avrei voluto dire a mamma che farti nascere quella notte non mi sembrava una grande idea, ma c'era troppa confusione e lei, come sempre, faceva finta che tutto andasse per il meglio. Sai come fa vero? Anche se i dolori la stavano spezzando in due, si preoccupava che io non fossi lasciata da sola e che non la sentissi urlare. 
Poi sei arrivato, e quando sono entrata nella stanza dell'ospedale ricordo che te ne stavi placidamente addormentato tra le braccia di mia mamma proprio come se fosse tua. Liberarmi di te non sarebbe stato tanto facile. Lei ti stringeva forte. Sono rimasta a guardarti finché non ha allungato la mano per invitarmi a salire sul letto. 
"Ali, questo è Matteo, tuo fratello. Sarai molto importante per lui" e mentre papà ci scattava centinaia di fotografie, io ho appoggiato la testa sul suo braccio che ti sorreggeva. Credo che sia iniziato tutto lì, come nelle migliori favole con un semplice c'era una volta..."

Ho amato Alice sin da subito - per quanto le sia stata data voce solo in un capitolo - perché la sua presenza così importante all'interno della famiglia, il suo essere così matura anche in situazioni che per chiunque sarebbero insormontabili, credo abbiano arricchito di freschezza tutta la vicenda. Il suo insistere nell'aiutare Matteo con gli esercizi, il suo volerlo trattare come un bambino uguale agli altri continuando però a proteggerlo con amore fa pensare a lei come una ragazza speciale, tanto speciale quanto il suo fratellino.  
Dopo il primo capitolo avviene la prima vera sorpresa: tutto il resto del libro, fatta eccezione per i due capitoli finali, vengono raccontati dalla voce di Alberto. Immedesimarsi in un uomo, darne voce, permettergli di guidarci attraverso i suoi più intimi pensieri è stata credo l'impresa più coraggiosa che da donna Sara Rattaro potesse fare, e credo anche l'abbia superata alla grande. Nei libri precedenti, che parlavano di donne attraverso le loro voci, sarà stato sicuramente più facile immedesimarsi. Qui, credetemi, ho avuto in molti passaggi l'impressione di ragionare come Alberto e di venire catapultata nella sua testa e nel suo cuore di uomo. Quindi un grande brava a Sara per questo che può apparire un dettaglio ma che non lo è perchè il libro prende in questo modo una piega tutta particolare. Ma forse era destino visto che chi ha letto "Un uso qualunque di te" o chi ha letto le mie impressioni sa che il libro si concludeva proprio con la voce di un uomo, Carlo, che raccontava il suo punto di vista, e questo aveva a mio avviso arricchito tutta la vicenda. 

In questo caso Alberto è un uomo che ha smarrito la strada. Nella vita le preoccupazioni possono arrivare a logorare anche quei rapporti che sembrano indistruttibili fino a far perdere la strada, o essere convinti che una strada più semplice possa portare anche ad una felicità più immediata.
E' proprio lui a raccontarci da subito il suo amore sbagliato: un amore trascinante, quello che arriva quando si è fragili, quello che può ricordare l'adolescenza con i suoi rapporti meno impegnativi, più viscerali, senza preoccupazioni. E tutto gli sfugge di mano, anche se sa che è sbagliato, anche se sa che i suoi figli e la sua famiglia hanno bisogno di lui. Tutto comincia con il suo tradimento per poi farci tornare indietro nel tempo all'improvviso, permettendoci di ripercorrere con lui tutte le sue scelte, permettendoci di arrivare a capire.  
I giorni del liceo, il suo primo incontro con Camilla, la sua prima cotta, l'abbandono, il suo diventare grande con un vuoto nel cuore e poi il suo incontro con Sandra, la donna giusta, quella che come obiettivo ha quello di formare una famiglia, il matrimonio. Percorriamo con Alberto il suo terrore per il fatto di diventare padre per la prima volta, il suo non sentirsi all'altezza, la nascita di Matteo e la scoperta della sua malattia. Giorni e giorni di visite, di terapie, di scelte difficili e la paura per il futuro, quel futuro che per un bambino sordo non può essere come quello di tutti gli altri...Già, probabilmente sarà diverso, speciale! 
La storia fa emergere un grande padre, un grande uomo. Mai in tutte le 222 pagine ho pensato a lui come una persona meschina, come un cattivo padre o un cattivo marito, nonostante tutto. Questo perché nella vita le cose accadono, anche quelle più brutte, ma la vera soluzione è affrontare tutto con amore, per amore. Sarebbe facile girarsi dall'altra parte e giudicare, è più difficile continuare a leggere e cercare di capire, così nel libro come nella vita.

Se dovessi trascrivere tutte le frasi che in questo libro ho sottolineato probabilmente questo post sarebbe pieno di spoiler, e me ne guardo bene. Sappiate che come per gli altri libri della Rattaro sarete travolti da un turbine di emozioni, sarete scaraventati all'interno dei personaggi fino quasi a prenderne le sembianze; voi diventerete il libro. 
Forse l'ho già detto, forse sembrerò ripetitiva, banale e petulante ma veramente pochi scrittori sanno farmi emozionare così!
Con il suo straordinario talento Sara sa farci immergere nella quotidianità di questa famiglia facendoci diventare parte della vita di Alberto rendendoci complici dei suoi tradimenti, facendoci provare le sue emozioni, portandoci ad adorare proprio come fa lui, i suoi figli: Matteo con la sua sordità che lo rende protetto da ciò che in famiglia sta succedendo ed Alice che da sorella maggiore diventa l'appoggio del suo fratellino speciale, rinunciando spesso alla sua vita pur di stargli vicino.

Voglio regalarvi le frasi nella parte dedicata ad Alberto che più mi hanno emozionato, quelle che anche rileggendole ora sanno darmi nuovamente un tuffo al cuore:

"Non devi imparare tutto insieme, lo imparerai con lei, basta che tu sia te stesso. Affettuoso, responsabile, ingenuo, apprensivo e normale. Sarai il suo papà e nessuno vi potrà mai dividere perché lei sceglierà sempre te. Ti cercherà in ogni uomo che incontrerà, e per questo motivo le sembrerà sempre di accontentarsi.

"Se sapessimo cosa ci aspetta, saremmo più bravi a vivere? Eviteremmo di ficcarci nei guai, di commettere errori, di dire cose di cui ci pentiremo? Forse sì. faremmo la cosa giusta, prenderemmo la decisione migliore, ma soprattutto non proveremmo quel fastidioso disagio tutte le volte che la vita ci sorprende."

"Nessuno crede che vivrà una vita normale. Facciamo grandi sogni e siamo incredibilmente ottimisti, immaginiamo figli forti e sani e disegniamo case accoglienti e serene. Tutti pensiamo che il nostro passaggio sulla terra sarà speciale e siamo pieni di aspettative sul futuro. Su cosa faremo e cose diventeremo. Poi facciamo i conti con la realtà e se riusciamo a restare in piedi è già un miracolo"

"Tutto ha un prezzo. Qualunque decisione si prenda conviene sempre valutare quanto si è disposti a pagare. La cosa migliore per noi non è detto che sia anche la più giusta. Tradiamo perché ci inonda di piacere e ci sono giorni in cui pensiamo che ne valga proprio la pena, perché la vita è troppo breve per rinunciare. In altri invece vorremmo tornare là, prima della scelta, ed essere ancora in tempo  a non deludere che amiamo."

"Ci sono dolori che si attenuano lentamente e con un po' di fortuna alcuni spariscono del tutto, mentre altri, quelli che fanno male davvero, rimangono lì sottopelle per sempre, come una cicatrice, una scheggia, una pallottola."

Prima di concludere il romanzo finalmente viene data voce a Metteo. Fino alla pagina precedente, in ogni avvenimento che arricchisce la trama mi sono chiesta cosa ne pensasse Matteo, fino a che punto avesse capito la situazione, quanto il suo essere diverso per alcuni, speciale per altri condizionasse la sua vita. Sebbene non ci parla mai, lui c'è sempre, nei pensieri dei suoi genitori, nelle azioni della sorella. Improvvisamente eccolo qui, a spiegarci il suo punto di vista, a due capitoli dalla fine, e me lo immagino come se fosse qui con me, perché in queste 200 pagine ho imparato ad amarlo proprio come se fosse figlio mio. La sua semplicità mi spiazza, le sue parole mi commuovono mentre ci spiega: "Mi piace stare sotto la pioggia. Tutti credono che sia per la mia età, perché gli adolescenti rimarrebbero a bagnarsi sotto l'acqua cercando di bere le gocce che cadono dal cielo. Per me è diverso, a me piace perché riesco a sentirla e in quel momento sono esattamente come tutti gli altri."
E infine dopo Matteo arriva Sandra, la regina, il pilastro della famiglia, la mamma che sa sempre cosa fare per il bene dei suoi figli. E' lei a tirare le somme del libro, è lei a farci tornare per l'ultima volta la pelle d'oca.
Non posso lasciarvi nessuna delle parole di Sandra perchè dovrei svelarvi troppo dell'evolversi della storia ma credete, questo libro vi trascinerà con se e vi farà provare delle sensazioni meravigliose.

Inutile dire che lo consiglio senza riserve a chiunque ami leggere, anche se magari normalmente è abituato leggere generi diversi per chè credo che questo sia un genere universale, adatto a qualsiasi età, adatto alle donne e adatto anche gli uomini! Anzi, mi piacerebbe proprio avere qualche commento da qualche maschietto per capire se, come penso, Sara sia stata in grado di immedesimarsi così tanto in un uomo da riuscire a a pensare davvero come se lo fosse.

lunedì 8 luglio 2013

Shopping letterario #3

Ci sono cascata di nuovo, e credo non sarà l'ultima volta!!! ahahahahah
Adoro l'ipermercato vicino a casa mia mentre mio marito credo stia cominciando ad odiarlo!!! ahahahahah

La settimana scorsa, ho acquistato ben cinque libri, tutti con copertina rigida, ad un prezzo stracciatissimo,  il più caro l'ho pagato € 4,90 e gli altri € 3.90 l'uno; non potevo assolutamente girarmi dall'altra parte.
Ultimamente mi sono ributtata sul mio genere per eccellenza, thriller!!! Si vede che sono in un periodo sanguinario!!!

Non conoscevo nessuno dei libri che ho comprato, ma con un prezzo del genere non mi sono spaventata di andare a scatola chiusa, mal che vada, se non mi piaceranno, potrò sempre pensare di scambiarli o di fargli fare semplicemente arredo nella mia "non" libreria. Devo assolutamente decidermi a crearne una!!!

Ma parliamo di acquisti; ecco i miei nuovi gioiellini:

"La casa dei mai nati" di Christopher Ransom che mi ha attirato per prima cosa per la copertina e poi ovviamente per la sinossi. Eccola: Il matrimonio di Conrad e Joanna è ih crisi. Lui è convinto che la colpa sia della vita frenetica che fanno a Los Angeles, e della pressione a cui li sottopone il lavoro di lei, manager di una multinazionale. Conrad sogna di andare a vivere in campagna, e appena gli si presenta l'occasione acquista, nel Wisconsin, un'antica casa che nell'Ottocento ospitava ragazze madri in procinto di partorire. Convince la moglie a seguirlo, ma ben presto Joanna accetta un incarico che la terrà lontana per due mesi. Solo nella grande villa ricca di memorie e di segreti, Conrad riceve dall'inquilino precedente un oggetto che appartiene alla casa: un album di fotografie color seppia dove, tra levatrici e ragazze incinte, Conrad riconosce senza ombra di dubbio Joanna, che lo fissa con uno sguardo pieno d'odio. È l'inizio di un lungo incubo che - tra apparizioni, fantasmi, creature in carne e ossa e ossessioni - dà vita thriller inquietante.

"I resti di lei" di Neil Cross la cui copertina non mi fa impazzire ma che mi ha incuriosito tantissimo per la trama: Cosa passa per la mente di un uomo, un uomo giovane, che scopre di avere poche settimane di vita? Quando lascia l'ospedale con quella spietata sentenza, Kenny decide di rintracciare le persone con cui si sente in debito, per chiudere i conti in sospeso con il passato. La prima della lista è la sua ex moglie, a cui lascia la casa in cui vive. L'ultima è Callie, una sua compagna che non vede dai tempi della scuola, che però è scomparsa in circostanze oscure. Il marito, Jonathan, era stato denunciato in passato per percosse, e sospettato a lungo di omicidio, ma contro di lui non erano mai emerse prove risolutive, e il corpo di Callie non è mai stato ritrovato. Kenny non ha nulla da perdere, e vuole sapere la verità. Anche a costo di avviare un'infernale sequenza di morte.

"Passato imperfetto" di John Matthews un thriller che ha per protagonisti due ragazzini: Eyran Capel è un ragazzino inglese di dieci anni che perde i genitori e resta gravemente ferito in un incidente stradale nella California del Sud. Trent'anni prima, in Provenza, Christian Rosselot era stato violentato e ucciso a pochi giorni dal suo undicesimo compleanno. I due ragazzi, divisi dal tempo e dallo spazio, sono uniti non solo dalla tragedia che si è abbattuta sulle loro vite, ma anche da un legame profondo che sfida le spiegazioni razionali. E proprio attraverso quel filo invisibile Dominic Fornier, giovane gendarme all'epoca dell'assassinio di Christian, ora ispettore capo, vuole liberarsi dai fantasmi che lo ossessionano da quel lontano giorno d'estate. Perché Dominic sa che il colpevole non ha mai pagato per il delitto commesso, anzi è diventato ricco, potente, intoccabile, ed è disposto a tutto per difendere i suoi segreti. Ma è venuto il momento di fare giustizia.

"Notti private" di Kris Saknussemm un noir con una copertina bellissima sui toni del grigio e del rosso che spero non sia banale visto il genere a cavallo tra il thriller e l'erotico: Birch Ritter è un detective della omicidi, tormentato, divorziato da poco, con un passato pieno di segreti, ombre, fantasmi e sensi di colpa. È chiamato a indagare su un caso di suicidio diverso da qualunque altro gli sia mai capitato di vedere (e li ha visti tutti): un ricco costruttore edilizio, poco dopo aver cambiato il testamento a favore della giovane moglie appena sposata, cosparge la propria Mercedes di benzina, si incatena all'interno e dà fuoco alla macchina. Grazie a un biglietto da visita che gli fornisce un collega coinvolto con lui in una pericolosa storia di ricatti, Ritter entra in contatto con Genevieve, una donna che dice di occuparsi di ombre, dei misteri che, nel cuore degli uomini, occupano lo spazio fra la tenebra e la luce. Per esplorare quello spazio, Ritter frequenta sempre più spesso la villa di Genevieve, implicata nel suicidio del costruttore e in un altro, ugualmente oscuro, di un impiegato del catasto. Nella villa, Ritter ha strane visioni, eventi inspiegabili cominciano a verificarsi, e Genevieve prende il controllo su di lui, attraverso giochi erotici simili a torture estreme. Notti private è una finestra spalancata su un universo fantastico e inquietante in cui la perversione diviene la norma, un incubo noir che sposta i confini del genere. 

"Libri e amori a Los Angeles" di Jennifer Kaufman un libro che mi ispira tantissimo perchè parla di una trentacinquenne, divoratrice maniacale e compulsiva di libri - diciamo che mi ci rivedo abbastanza se non per il fatto che fortunatamente non ho divorziato "quasi due volte" come la protagonista del libro ahahhahaha. Ecco la trama:  Dora è una drogata di libri. Trentacinque anni, divorziata "quasi due volte", vive a West Los Angeles. Nei momenti di crisi in cui le sue coetanee, per restare in piedi, ingurgitano antidepressivi, bevono un bicchiere di troppo o si strafogano di dolci, Dora si aggrappa ai libri. Li divora in modo maniacale e compulsivo. Si rintana in casa per giorni e giorni, non risponde al telefono e si abbandona a vere e proprie orge letterarie. Questa è sempre stata la sua maniera di reagire ai problemi: chiudere fuori la realtà e aprire un libro. Quando analizza le ragioni della fine dei suoi matrimoni, quando cerca di decidere cosa fare della sua carriera di giornalista interrotta anni prima, insomma quando prova a dare un senso alla sua vita, Dora si ubriaca di letture. E' durante una delle sue innumerevoli spedizioni in libreria che si prende una cotta per un commesso. Fred è carino, spiritoso, brillante e romantico. E sembra quasi il protagonista di un romanzo oltre a essere, per Dora, la perfetta via di fuga da tutti i suoi problemi. In breve tempo tra i due sboccia l'amore, ma all'orizzonte si profilano delle complicazioni. Dora si trova costretta a fare scelte difficili. Deve decidere tra due uomini, entrambi affascinanti, tra una vita d'ozio e il lavoro, ma soprattutto tra la gioia delle parole scelte con cura di un libro e l'essenza caotica e disordinata delle persone reali e della vita vera.

Che ne dite? Qualcuno di voi li ha letti?
O ce n'è qualcuno che vi ispira in modo particolare? Io non vedo l'ora di leggerli tuttiiiiiii!!!! ahahahahahah

giovedì 4 luglio 2013

Premio Strega 2013 - In attesa di conoscere il vincitore

Buonasera a tutti! 
Eccomi di nuovo qui, in attesa di sapere quale sarà il nome del vincitore del premio Strega.
Manca ormai poco meno di un'ora. 
Questa sera alle 21.00, nello scenario del Ninfeo di Villa Giulia a Roma, ci sarà la seconda votazione che premierà quello che tra i 5 finalisti verrà ritenuto meritevole di ricevere questo importante riconoscimento.
Ma vediamo chi sono i pretendenti del premio e quali i loro libri in gara. 
In ordine secondo il risultato della prima votazione del 12/06/2013 ci sono:

1) Alessandro Perissinotto - Le colpe dei Padri - Piemme.
Trama: Guido Marchisio, torinese, 46 anni, è un uomo arrivato. Dirigente di una multinazionale, appoggiato dai vertici, compagno di una donna molto più giovane: la sua pare una strada tutta in discesa. Fino al giorno in cui un uomo in un bar vicino allo stabilimento, un locale dove Guido non entra mai, gli chiede se lui non sia per caso Ernesto Bolle, suo compagno di scuola e di giochi negli anni Settanta, nel quartiere operaio della Falchera. Anche Ernesto, come Guido, aveva gli occhi di due colori diversi e un neo sullo zigomo sinistro. Guido nega, sprezzante, ma un pensiero comincia a tormentarlo, come un tarlo impossibile da sopprimere. Tra risvolti privati ed eventi pubblici, la vicenda di Guido si snoda verso un finale a sorpresa.

2) Walter Siti - Resistere non serve a niente - Rizzoli.
Trama: Molte inchieste ci hanno parlato della famosa "zona grigia" tra criminalità e finanza, fatta di banchieri accondiscendenti, broker senza scrupoli, politici corrotti, malavitosi di seconda generazione laureati in Scienze economiche e ricevuti negli ambienti più lussuosi e insospettabili. Ma è difficile dar loro un volto, immaginarli nella vita quotidiana. Walter Siti, col suo stile mimetico e complice, sfrutta le risorse della letteratura per offrirci un ritratto ravvicinato di Tommaso: ex ragazzo obeso, matematico mancato e giocoliere della finanza; tutt'altro che privo di buoni sentimenti, forte di un edipo irrisolto e di inconfessabili frequentazioni. Intorno a lui si muove un mondo dove il denaro comanda e deforma; dove il possesso è l'unico criterio di valore, il corpo è moneta e la violenza un vantaggio commerciale. Conosciamo un'olgettina intelligente e una scrittrice impegnata, un sereno delinquente di borgata e un mafioso internazionale che interpreta la propria leadership come una missione. Un mondo dove soldi sporchi e puliti si confondono in un groviglio inestricabile, mentre la stessa distinzione tra bene e male appare incerta e velleitaria. Proseguendo nell'indagine narrativa sulle mutazioni profonde della contemporaneità, sulle vischiosità ossessive e invisibili dietro le emergenze chiassose della cronaca, Siti prefigura un aldilà della democrazia: un inferno contro natura che chiede di essere guardato e sofferto con lucidità prima di essere (forse e radicalmente).

3) Romana Petri - Figli dello stesso padre - Longanesi.
Trama: Figli dello stesso padre, ma di due donne diverse, Germano ed Emilio si rivedono dopo un lungo silenzio. Sono diversissimi, accomunati unicamente dall'amore insoddisfatto per il padre Giovanni, una figura possente, passionale ed egocentrica, che ha abbandonato la madre di Germano perché la sua nuova donna aspettava un figlio, Emilio, per poi abbandonare poco dopo anche lei come tutte le altre donne della sua vita. Germano, pur essendo sempre stato il preferito del padre, non ha mai perdonato al fratello minore di essere la causa del divorzio dei genitori. Emilio, cresciuto sapendo di essere il figlio non voluto, ha sempre cercato, invano, l'affetto del padre e del fratello. Nei pochi giorni che trascorreranno insieme, le antiche rabbie e il richiamo del sangue riemergeranno furiosi.

4) Paolo di Paolo - Mandami tanta vita - Feltrinelli.
Trama: Febbraio 1926. Moraldo arriva a Torino per una sessione di esami, si porta dietro una strana rabbia e una valigia più pesante di quanto gli sembrasse alla partenza da Casale Monferrato. Dagli anziani coniugi Bovis, che lo ospitano, Moraldo apre la valigia e scopre che deve averla scambiata con quella di un fotografo di strada. Come per chiudere un conto in sospeso, Moraldo si mette ancora una volta sulle tracce di un suo coetaneo. Si chiama Piero. Moraldo gli ha scritto due lettere senza ottenere risposta, l'ha visto passare all'università circondato dal gruppo dei suoi amici. Qualcuno li definisce l'Accademia dei Patiti, ma Moraldo ammira quella vivacità intellettuale proteste, riunioni, giornali, libri. Ma l'ammirazione, nel silenzio, diventa invidia, e l'invidia diventa rancore. A volte si trova a spiarlo mentre passa sotto i portici, senza avere il coraggio di avvicinarlo. Ma adesso di Piero, a Torino, non c'è traccia. Con i suoi occhiali di miope, che sempre gli sfuggono dal volto, Piero ha percepito la minaccia e il pericolo di restare. Lo strappo non è facile: c'è Ada da lasciare sola, con il piccolo Paolo che ha appena un mese. Mentre Piero cerca una sistemazione e si ammala, Moraldo incontra il fotografo che ha preso la sua valigia. È una ragazza: leggera, disinvolta e imprendibile come un fantasma. Ma sarà proprio lei a tenere i fili del destino. Fino all'istante in cui Piero e Moraldo staranno finalmente per sfiorarsi.

5) Simona Sparaco - Nessuno sa di noi - Giunti.
Trama: Quando Luce e Pietro si recano in ambulatorio per fare una delle ultime ecografie prima del parto, sono al settimo cielo. Pietro indossa persino il maglione portafortuna, quello tutto sfilacciato a scacchi verdi e blu delle grandi occasioni. Ci sono voluti anni per arrivare fin qui, anni di calcoli esasperanti con calendario alla mano, di ''sesso a comando'', di attese col cuore in gola smentite in un minuto. Non appena sul monitor appare il piccolo Lorenzo, però, il sorriso della ginecologa si spegne di colpo. Lorenzo è troppo ''corto''. Ha qualcosa che non va. ''Nessuno sa di noi'' è la storia di un mondo che si lacera come carta velina. E di una donna di fronte alla responsabilità di una scelta enorme. Quale è la cosa giusta quando tutte le strade portano a un vicolo cieco? Che cosa può l'amore? E quante sono le storie di luce e buio vissute dalle persone che ci passano accanto? Come le ricorderanno le lettrici della sua rubrica e le numerose donne che incontra sul web, Luce non è sola. Una scrittrice di grande talento, un romanzo che tiene sospesi sul filo delle emozioni più vere, fino all'ultima pagina.

Personalmente dei cinque ho a casa da un po'"Nessuno sa di noi", che mi è stato prestato da un'amica che lo ha trovato bellissimo. E' un libro che mi chiama a se da un po' ma ho aspettato a leggerlo a causa del suo tema forte; credo sia un libro che non si possa leggere in qualsiasi momento, credo si debba essere pronti mentalmente ed io ho ancora bisogno di trovare il mio momento giusto! Nelle prossime settimane lo leggerò sicuramente e come mio solito racconterò i miei pensieri sulla lettura qui sul blog.
Tra tutti, quello che forse mi ispira meno è "Resistere non serve a niente" (pare invece che sia proprio il favorito! ahahahahah) ma solo perchè non amo particolarmente le inchieste, tendono a stancarmi presto. 
C'è da dire che tutti trattano temi impegnativi e sono proprio curiosa di sapere chi la spunterà!
Voi per chi tifate? Ne avete letto qualcuno o ce n'è qualcuno che vi incuriosisce in modo particolare?