Ciao a tutti miei cari followers! Come state? Io ancora alle prese con la mia poca volontà di riadattarmi alla vita cittadina, vorrei ancora essere in vacanzaaaaaa!!!!
A proposito di vacanze, oggi vorrei parlarvi del libro che in questa estate - che sta scappando via - mi ha rapita, portandomi con se nel suo intricato mondo; mi riferisco a La verità sul caso Harry Quebert di Joel Dicker. 770 pagine divorate in quattro giorni, 770 pagine che mi hanno conquistato, stregato, grazie alla storia che racchiudono, ai colpi di scena sempre dietro l'angolo, alle parole così ben articolate e sempre al posto giusto.
Ma come al solito vengo assorbita dalle mie impressioni e rischio di non andare con ordine quindi rimedio subito!
Cover italiana |
Ho desiderato questo libro dalla sua uscita anche se non sapevo bene cosa aspettarmi visto i pareri contrastanti che ho da subito cominciato a leggere in rete.
E così ho aspettato qualche mese, ho aspettato fino a quando il suo richiamo è stato così forte da non poter più tirare dritto, ho aspettato che arrivasse il suo momento; perchè ad un libro così, con così tante pagine e da subito etichettato come un evento editoriale, credo sia necessario dedicare il tempo giusto, al momento giusto. Ed in quest'estate di puro relax il mio momento, il suo momento è arrivato. Già dal prologo si viene catapultati nel fulcro della questione...
Prologo
Il giorno della scomparsa (Sabato 30 agosto 1975)
"Centrale di polizia, qual è il suo problema?"
"Mi chiamo Deborah Cooper, abito in Side Creek Lane. Credo di avere appena visto una ragazza inseguita da un uomo nella foresta."
"Cosa è successo esattamente?"
"Non lo so! Ero affacciata alla finestra, stavo guardando verso la foresta, e a un certo punto ho visto questa ragazza correre in mezzo agli alberi. Dietro di lei c'era un uomo...Credo che stesse cercando di sfuggirgli."
"Dove si trovano in questo momento?"
"Non...Non riesco più a vederli. Sono dentro la foresta."
"Mando subito una pattuglia, signora."
Fu quella telefonata a dare inizio alla vicenda che turbò la cittadina di Aurora, nel New Hampshire. Quel giorno, Nola Kellergan, una ragazza del posto di quindici anni, scomparve. Non venne più ritrovata.
Parte da qui questo meraviglioso libro di oltre 700 pagine che racchiude in se tante anime, tanti libri, tanti generi letterari.
Un prologo che intriga, e che ci da tutti gli elementi per entrare nel pieno della storia.
Fine agosto 1975, Nola Kellergan scompare e e non viene mai più ritrovata, ha soli 15 anni.
Nei capitoli successivi ci troviamo catapultati nel 2008 più di 30 anni dopo, Marcus Goldaman, è reduce dall'uscita del suo primo libro, un successo con vendite da capogiro che in pochissimo tempo, a solo 28 anni, lo ha catapultato nell'Olimpo degli scrittori di successo, quelli che vengono riconosciuti per la strada, quelli che vengono invitati nelle trasmissioni televisive, quelli che non fanno altro che partecipare a party importanti e frequentare modelle e gente famosa; una fortuna per un ragazzo di quella età ma anche una sfortuna, perchè dopo un successo del genere i lettori diventano esigenti e si aspettano da quegli stessi scrittori un altro successo, e poi un altro ancora, e ancora un altro. E se, come avviene Marcus, ci si ritrova nella fase in cui ogni idea non sembra quella giusta ed ogni parola scritta non sembra geniale, la "sindrome del foglio bianco" può portare a precipitare dall'Olimpo senza avere neanche il tempo di rendersene conto.
Marcus vuole evitarlo, ha bisogno di ispirazione, di aiuto, ha bisogno che la sua testa ricominci a partorire una trama avvincente che possa portarlo alla realizzazione del suo secondo libro. La sola cosa che gli resta da fare è chiedere aiuto al suo maestro, il grande scrittore Harry Quebert, colui che dai tempi dell'università lo ha spronato e seguito attraverso consigli letterari, ma anche attraverso consigli di vita fino a diventare il suo migliore amico.
Anche in questa situazione Harry ha pronto il consiglio giusto: per ritrovare l'ispirazione Marcus ha bisogno di abbandonare per qualche tempo New York e trovare un luogo che possa essere fonte di ispirazione per il suo nuovo romanzo.
E' con questo nuovo stimolo che Marcus lascia tutto per trasferirsi temporaneamente da Harry, ad Aurora, nella casa in cui il suo maestro aveva, anni prima, scritto il suo romanzo più grande. Per sei settimane il foglio bianco non gli da tregua, infatti nonostante la casa in riva all'oceano e la tranquilla vita cittadina, Marcus non riesce a partorire il suo nuovo romanzo. Quando, rientrato a New York, dopo qualche mese, scopre attraverso la televisione che il cadavere di Nola Kellergan è stato ritrovato proprio nel giardino della casa di Harry e che lo stesso è stato arrestato con l'accusa di omicidio, non ci pensa due volte a tornare ad Aurora per dimostrarne l'innocenza.
Non si rende conto, ancora, di avere per le mani la storia perfetta, quella che può farlo tornare ad essere uno scrittore, quella che una volta scritta non potrà essere più dimenticata, ma anche quella che farà traballare gli equilibri di molti, troppi.
Con questi presupposti Marcus indaga, deve cercare di dare un senso agli avvenimenti di tanti anni prima, all'omicidio di Nola e al ritrovamento del suo cadavere, ma non è cosa facile, ogni elemento sembra essere contro Harry, ogni cosa sembra urlare a gran voce un unico e certo colpevole. Per tutti nella piccola cittadina di Aurora la soluzione sembra essere già scritta, il colpevole scontato, la questione immediatamente risolta; per Marcus, totalmente convinto del contrario, risulta sempre più difficile trovare un appiglio, qualcosa che possa far tornare a risplendere il nome di Harry.
Con il passare del tempo emerge una certezza, c'è qualcuno che non vuole che Marcus indaghi, ma chi? Aurora da piccola cittadina senza macchia comincia a diventare un luogo pieno di misteri, di gelosie, di vecchi rancori e tutti, ma proprio tutti, cominciano a diventare per il nostro giovane scrittore - ed anche per il lettore - dei potenziali colpevoli.
Ho adorato questo libro perchè mi ha sempre tenuto con il fiato sospeso, nonostante le sua grande quantità di pagine non ho mai perso la concentrazione e non sono mai stata confusa dai tantissimi salti temporali presenti, anzi, credo che il fascino sia proprio questo, mi ha saputo trasportare attraverso il tempo con una facilità che ha reso il tutto perfetto. E' un romanzo che nonostante sia incentrato su un omicidio - e da questo punto di vista presenta tutti i tratti inconfondibili del libro giallo - riesce contemporaneamente e senza fatica a parlare di amore, a descrivere Aurora ed i suoi cittadini in maniera completa, molto profonda, diventandone in modo molto naturale lo specchio dell'anima. Finalmente un giallo ben sviluppato, senza un colpevole conosciuto a priori dal lettore, uno di quei libri dove in una pagina si è totalmente convinti di chi sia l'assassino e nella pagina successiva tutto crolla come un castello di sabbia in balia di un'onda improvvisa. Quando l'indagine parte ci si ritrova a scavare insieme al protagonista nella vita di ogni singolo personaggio e man mano che la matassa si dipana i sospetti si accentuano e ognuno sembra poter nascondere qualcosa, ognuno sembra conoscere molto più di quello che realmente racconta e così un filo invisibile ma molto resistente ci guida verso strade sbagliate, verso un ignoto che con le sue rivelazioni improvvise ci spiazza.
E' un libro che sa essere quattro libri in uno, perchè racchiude la storia di Marcus, un uomo all'apparenza al centro del mondo ma fondamentalmente solo; racchiude la storia di Nola, una quindicenne dall'anima fragile amata da tutti ma conosciuta in fondo da nessuno; racchiude la storia di Harry, quel professore solitario con qualche scheletro nell'armadio e infine c'è la storia della città con i suoi abitanti invecchiati di 30 anni e i suoi luoghi di aggregazione un po' fermi nel tempo, ingialliti come in quelle istantanee in bianco e nero degli anni settanta.
Quando un libro così capita per le mani credo non si possa far altro che divorarlo, se in più aggiungiamo il fatto che questo è solo il secondo romanzo di Joel Dicker tutto si fa ancora più interessante perchè se un ragazzo di 28 anni, alla sua seconda fatica, sa avere uno stile così così maturo e completo credo non si possa far altro che aspettarsi grandi cose da lui, sperando che la sindrome del foglio bianco non arrivi mai a colpirlo. Sicuramente può ritenersi soddisfatto visto che il suo romanzo è già stato tradotto in diverse lingue e pubblicato in tantissimi paesi europei e non. Da questo punto di vista posso dire che forse questa volta preferisco la copertina italiana su tutte le altre? La trovo la più intrigante ed anche la più azzeccata per l'atmosfera che crea; un punto in più per noi in questo caso ma comunque solo un dettaglio!
Insomma, un libro che ho amato senza nessuna riserva e che consiglierei senza alcun dubbio!!
Dopo aver letto impressioni davvero contrastanti al riguardo mi piacerebbe davvero poter trovare nei commenti le vostre impressioni, ovviamente sempre stando attenti a non fare spoiler per non far perdere il gusto a chi si cimenterà nella lettura più avanti.
Nei capitoli successivi ci troviamo catapultati nel 2008 più di 30 anni dopo, Marcus Goldaman, è reduce dall'uscita del suo primo libro, un successo con vendite da capogiro che in pochissimo tempo, a solo 28 anni, lo ha catapultato nell'Olimpo degli scrittori di successo, quelli che vengono riconosciuti per la strada, quelli che vengono invitati nelle trasmissioni televisive, quelli che non fanno altro che partecipare a party importanti e frequentare modelle e gente famosa; una fortuna per un ragazzo di quella età ma anche una sfortuna, perchè dopo un successo del genere i lettori diventano esigenti e si aspettano da quegli stessi scrittori un altro successo, e poi un altro ancora, e ancora un altro. E se, come avviene Marcus, ci si ritrova nella fase in cui ogni idea non sembra quella giusta ed ogni parola scritta non sembra geniale, la "sindrome del foglio bianco" può portare a precipitare dall'Olimpo senza avere neanche il tempo di rendersene conto.
Cover originale |
Anche in questa situazione Harry ha pronto il consiglio giusto: per ritrovare l'ispirazione Marcus ha bisogno di abbandonare per qualche tempo New York e trovare un luogo che possa essere fonte di ispirazione per il suo nuovo romanzo.
E' con questo nuovo stimolo che Marcus lascia tutto per trasferirsi temporaneamente da Harry, ad Aurora, nella casa in cui il suo maestro aveva, anni prima, scritto il suo romanzo più grande. Per sei settimane il foglio bianco non gli da tregua, infatti nonostante la casa in riva all'oceano e la tranquilla vita cittadina, Marcus non riesce a partorire il suo nuovo romanzo. Quando, rientrato a New York, dopo qualche mese, scopre attraverso la televisione che il cadavere di Nola Kellergan è stato ritrovato proprio nel giardino della casa di Harry e che lo stesso è stato arrestato con l'accusa di omicidio, non ci pensa due volte a tornare ad Aurora per dimostrarne l'innocenza.
Non si rende conto, ancora, di avere per le mani la storia perfetta, quella che può farlo tornare ad essere uno scrittore, quella che una volta scritta non potrà essere più dimenticata, ma anche quella che farà traballare gli equilibri di molti, troppi.
Con questi presupposti Marcus indaga, deve cercare di dare un senso agli avvenimenti di tanti anni prima, all'omicidio di Nola e al ritrovamento del suo cadavere, ma non è cosa facile, ogni elemento sembra essere contro Harry, ogni cosa sembra urlare a gran voce un unico e certo colpevole. Per tutti nella piccola cittadina di Aurora la soluzione sembra essere già scritta, il colpevole scontato, la questione immediatamente risolta; per Marcus, totalmente convinto del contrario, risulta sempre più difficile trovare un appiglio, qualcosa che possa far tornare a risplendere il nome di Harry.
Cover Koreana |
Ho adorato questo libro perchè mi ha sempre tenuto con il fiato sospeso, nonostante le sua grande quantità di pagine non ho mai perso la concentrazione e non sono mai stata confusa dai tantissimi salti temporali presenti, anzi, credo che il fascino sia proprio questo, mi ha saputo trasportare attraverso il tempo con una facilità che ha reso il tutto perfetto. E' un romanzo che nonostante sia incentrato su un omicidio - e da questo punto di vista presenta tutti i tratti inconfondibili del libro giallo - riesce contemporaneamente e senza fatica a parlare di amore, a descrivere Aurora ed i suoi cittadini in maniera completa, molto profonda, diventandone in modo molto naturale lo specchio dell'anima. Finalmente un giallo ben sviluppato, senza un colpevole conosciuto a priori dal lettore, uno di quei libri dove in una pagina si è totalmente convinti di chi sia l'assassino e nella pagina successiva tutto crolla come un castello di sabbia in balia di un'onda improvvisa. Quando l'indagine parte ci si ritrova a scavare insieme al protagonista nella vita di ogni singolo personaggio e man mano che la matassa si dipana i sospetti si accentuano e ognuno sembra poter nascondere qualcosa, ognuno sembra conoscere molto più di quello che realmente racconta e così un filo invisibile ma molto resistente ci guida verso strade sbagliate, verso un ignoto che con le sue rivelazioni improvvise ci spiazza.
Cover tedesca |
Quando un libro così capita per le mani credo non si possa far altro che divorarlo, se in più aggiungiamo il fatto che questo è solo il secondo romanzo di Joel Dicker tutto si fa ancora più interessante perchè se un ragazzo di 28 anni, alla sua seconda fatica, sa avere uno stile così così maturo e completo credo non si possa far altro che aspettarsi grandi cose da lui, sperando che la sindrome del foglio bianco non arrivi mai a colpirlo. Sicuramente può ritenersi soddisfatto visto che il suo romanzo è già stato tradotto in diverse lingue e pubblicato in tantissimi paesi europei e non. Da questo punto di vista posso dire che forse questa volta preferisco la copertina italiana su tutte le altre? La trovo la più intrigante ed anche la più azzeccata per l'atmosfera che crea; un punto in più per noi in questo caso ma comunque solo un dettaglio!
Insomma, un libro che ho amato senza nessuna riserva e che consiglierei senza alcun dubbio!!
Dopo aver letto impressioni davvero contrastanti al riguardo mi piacerebbe davvero poter trovare nei commenti le vostre impressioni, ovviamente sempre stando attenti a non fare spoiler per non far perdere il gusto a chi si cimenterà nella lettura più avanti.