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lunedì 16 dicembre 2013

Evento: Henning Mankell premiato al Courmayeur Noir in Festival

Buonpomeriggio mondo, e buon lunedì!!!
Ultima settimana prenatalizia questa, quindi per quanto mi riguarda piena di commissioni, di pensieri e di lavori da finire! Nonostante so già che sarà super stancante, il mio umore è positivo perchè poi mi attende finalmente un periodo di meritato riposo!
Ma veniamo a noi ed al meraviglioso mondo dei libri.
Avrei voluto scrivere questo post nei giorni scorsi ma non ne ho proprio avuto il tempo quindi rimedio oggi.
La scorsa settimana si è svolto il Courmayeur Noir Festival ed è stato assegnato il RAYMOND CHANDLER AWARD ossia il maggior riconoscimento italiano alla carriera di un maestro del genere letterario thriller e noir che dal 1993 viene assegnato dalla direzione del Festival ogni anno nel mese di dicembre. Quest'anno il riconoscimento è andato allo svedese Henning Mankell ed io non potrei essere più d'accordo. Ritengo Mankell uno dei migliori tra gli attuali giallisti in circolazione a cui si deve anche il merito di aver aperto la strada ai molti giallisti svedesi che negli ultimi anni sono approdati anche nelle nostre librerie, arricchendo non poco il panorama letterario del genere.
Essendo un'appassionata di questo scrittore ho deciso di parlare di alcuni libri che lui ha scritto e che io ho amato moltissimo.
Mankell è conosciuto principalmente per i libri della serie Le inchieste del commissario Wallander ma ha scritto anche altri gialli non legati a quel personaggio ed altrettanto interessanti. In questo post vi segnalerò uno dei libri con protagonista Wallander e due volumi autoconclusivi, tutti editi in Italia da Marsilio.

  • Il primo libro che vi segnalo è Delitto di Mezza estate. Le inchieste del commissario Wallander vol.7. Nonostante facciano parte della stessa serie ci tengo però a specificare che i gialli che la compongono hanno un inizio ed una fine ben precisa, ed è possibile leggerli anche non in ordine in quanto il filo conduttore tra tutti non è la trama ma il personaggio che evolve nei vari volumi.
Trama: Notte di solstizio: tre giovani in una macchia isolata del bosco nei pressi di Osterlen. Qualcuno li spia. La loro festa si tinge di sangue. Intanto, la quiete della centrale di polizia di Ystad è spezzata dal ritrovamento del corpo di Svedberg, da anni collega di Wallander, ucciso da tre colpi di pistola sparati in pieno volto. Due foto tra le carte di Svedberg convincono Wallander dell'inesorabile intreccio tra i due casi di omicidio, ma l'assassino è sempre un passo in anticipo sulle mosse degli investigatori, che sono alle prese con gli inquietanti segreti di "uno di loro", un uomo che credevano di conoscere. È impossibile intuirne i movimenti, prevedere chi sarà la sua prossima vittima: in una calma apparente cova la follia criminale.

I volumi che compongono la serie sono:
- Assassino senza volto. Vol.1
- I cani di Riga. Vol. 2 
- La leonessa bianca. Vol. 3
- L'uomo che sorrideva. Vol. 4
- La falsa pista. Vol. 5
- La quinta donna. Vol. 6 
- Delitto di mezza estate. Vol. 7
- Muro di fuoco. Vol. 8
- Piramide. Vol. 9 
Poi ci sono tre libri in cui appare come protagonista la figlia di Wallender e sono:
- Prima del gelo
- L'uomo inquieto
- La mano
  • Il secondo libro che vorrei proporvi è Il ritorno del maestro di danza, a cui sono molto legata perchè è il primo romanzo di Menkell che ho letto in assuoluto e quindi quello che mi ha fatto venire una pazza voglia di leggerne anche altri.
Trama: Lo Härjedalen, nel nord della Svezia, è una terra di foreste sterminate, i cui lunghi inverni  sono a stento rischiarati dal bagliore della neve. È qui, in un casolare sperduto, che Herbert Molin, ex poliziotto in pensione, decide di ritirarsi. E qui, un brutale assassino lo raggiunge per accompagnarlo in un ultimo, terribile ballo con la morte. Quando la polizia arriva sulla scena del delitto, trova delle impronte di sangue che sembrano tracciare i passi del tango. Il trentasettenne Stefan Lindman, ispettore della polizia di Boràs, un tempo collega della vittima, per non doversi confrontare con la malattia che lo tormenta si butta a capofitto nelle indagini e scopre ben presto l'inquietante passato nazista di Molin. Esiste un legame tra la sua morte atroce e le sue convinzioni politiche? E qual è il ruolo della rete neonazista che, sempre più nitida, viene alla luce e sembra toccare lo stesso Lindman molto da vicino? Sulle tracce dell'assassino, che dalla Svezia portano in Germania e Argentina, la sua inchiesta ripercorre un pezzo doloroso della nostra storia. Lo attende una rivelazione sconvolgente, oltre all'amara consapevolezza che la follia che per anni devastò l'Europa non è affatto sepolta.
  • Ultimo di cui vi parlo, ma non per importanza e piacevolezza, è Scarpe italiane che io avevo trovato in libreria in un edizione super economica.
Trama: Fredrik Welin, ex-chirurgo, vive in una delle tante, piccole isole che popolano l'arcipelago al  largo di Stoccolma, circondato da un mare di ghiaccio. Solo l'arrivo del postino interrompe il silenzio delle giornate, segnate dalle immersioni e da qualche scarna annotazione in un diario, cronaca di un'esistenza che si è persa. C'è un mistero nella vita di Fredrik Welin, una "catastrofe" che l'ha spinto a cercare la solitudine e a creare una barriera tra sé e il mondo. Ma un mattino, quasi un miraggio, lo raggiunge una donna. L'ombra nera che si staglia contro il bianco tutt'intorno è Harriet, tanto amata in gioventù e abbandonata senza spiegazioni. Ora, dopo quasi quarant'anni, vuole che Fredrik mantenga un'antica promessa. Con lei inizia un emozionante viaggio verso nord, pieno di incontri inaspettati, una ricerca serrata alle radici di un segreto del passato. Con "Scarpe italiane", Henning Mankell, il maestro del giallo scandinavo, rivela un registro sorprendente, che come "l'eco di un colpo sulla superficie ghiacciata del mare risuona nel cuore del lettore". Il suo è un romanzo intenso sulla forza dei sentimenti e dell'amore che rinasce, dove il protagonista, che a molti critici ha ricordato Wallander, è alle prese con una caccia che non dà tregua. Ma, questa volta, la caccia non è all'assassino.

Cosa ne pensate? Siete come me amanti di questo scrittore o non avete mai letto i suoi romanzi?
Se siete amanti dei gialli/thriller non potete farveli scappare e neanche se volete fare un bel regalo di Natale ad un amante del genere!

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