E' venerdììììììììììììììììììììììììììì!!! Pe pe pe pe pe peeeeeeeeeee, pe pe pe pe pe peeeeeeeeee, pe pe pe pe pe pe, pe peeeeeeeee!!! Se volete unirvi al mio trenino per il week end in arrivo siete i benvenuti!
Scusate, non vi ho neanche salutato...buon pomeriggio amici! :)))))))
Finalmente questa settimana è finita, entro ufficialmente in "modalità week end on"!!! La settimana passata mi è sembrata lunghissima, anche se non c'è una ragione precisa, quindi ora mi godrò due giorni di sano e puro relax come non mi capitava da tempo.
Finalmente questa settimana è finita, entro ufficialmente in "modalità week end on"!!! La settimana passata mi è sembrata lunghissima, anche se non c'è una ragione precisa, quindi ora mi godrò due giorni di sano e puro relax come non mi capitava da tempo.
Come tutti i venerdì sono qui - oltre che per gioire con voi per il fine settimana che si avvicina - per una nuova puntata della super rubrica inventata dalla mi amica Alessia del blog Il profumo dei libri in cui vi proporrò l'incipit di un libro preso dagli scaffali della mia strabordante libreria.
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Oggi ho scelto un libro che ha attirato molto la vostra curiosità nella scorsa puntata di Shopping letterario.Sto parlando di Se fosse per sempre di Tara Hudson. Ho scelto proprio questo titolo afficnhè sia voi che io potremo capire se l'incipit è interessante come lo sono la trama e la copertina.
REGOLE:
- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti
Era la stessa esperienza di sempre, eppure era diversa dalla prima volta.
Mi sentivo come se lo sterno fosse una porta, in cui qualcuno stesse brutalmente infilando una chiave. La porta - i polmoni - avrebbe voluto aprirsi, smettere di lottare contro quella chiave. La parte primitiva del mio cervello - quella che fa scattare l'istinto di sopravvivenza - mi urlava di respirare. Ma, nel contempo, una voce più forte si opponeva alla spinta dell'acqua verso l'interno.
La liquida massa nera mi sollevava, turbinava e s'insinuava ovunque. Tenevo le labbra e le palpebre serrate, anche se avrei avuto un bisogno disperato di vedere, per fuggire da quell'incubo. Eppure l'acqua mi entrava in bocca e nel naso a rapide ondate. Nemmeno gli occhi e le orecchie riuscivano a respingerla. Mi avvolgeva braccia e gambe, come un tessuto sfuggente, strattonava e spingeva il mio corpo in tutte le direzioni. Ero sepolta sotto strati e strati di una stoffa viscida, serpeggiante, e non potevo liberarmene in nessun modo. Avevo lottato troppo a lungo, combattuto con troppa veemenza: il mio corpo ormai era in debito di ossigeno e si stava indebolendo.
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Mamma mia, un inizio proprio intenso che ci butta subito nell'acqua insieme alla protagonista dandoci la sensazione di lottare insieme a lei per riemergere da quelle tenebre.
Sono curiosa di capire cosa voglia dire "la stessa esperienza disempre, eppure era diversa dalla prima volta". Quante volte aveva già rivussuto quell'eperienza? Cosa l'ha portata nell'acqua?
Se questo libro dovesse mantenere questo ritmo e questa tensione sicuramente potrebbe essere avvincente.
Io ho un rapporto con l'acqua molto particolare, di amore ed odio, quindi questo incipit mi mette molto in ansia.
Ero già attratta in modo particolare da questo libro ma, ora, dopo questo incipit, so che questa lettura mi chiamerà incessantemente finchè non la prenderò tra le mani e la farò mia.
Voi cosa ne pensate? Continua a incuriosirvi? Pensate che leggerete questo libro?
Se qualcuno di voi lo avesse già letto sarei curiosa di conoscerne le impressioni.
Ora vi lascio dandovi appuntamento con "Chi ben comincia" al prossimo venerdì!
Mi raccomando, se uno dei libri che vi presento all'interno del blog vi incuriosisce così tanto da aver voglia di conoscerne l'incipit non fatevi problemi a dirmelo, così potrò inserirlo in una delle puntate di questa rubrica.