Purtroppo oggi è una giornata grigissima ed anche per il week end non prevedono nulla di buono in fatto di tempo...sighhhh... ha fatto bello tutta settimana ed ora ci rovina il week end, è una cosa che non sopporto.
Ma veniamo ai nostri cari ed amati libri: stanotte ho letto fino a tardi per finire "Non ti addormentare" - libro che mi è piaciuto tantissimo e di cui a breve scritverò la recensione - ed ora sono in coma profondo visto che ieri mattina mi sono alzata alle 5.50! ahahahahahha La sera leoni e la mettina.... E' proprio vero quel detto!!!!
Ma oggi è venerdì e sono qui per regalarvi un nuovo incipit per la rubrica "Chi ben comincia", ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri.
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Per l'incipit di oggi ho scelto di rimanere sul mio genere preferito, di cui in questo periodo sto acquistando e leggendo parecchi libri: il thriller! Non so perchè sono in versione macabra, forse perche dopo aver letto per anni solo questo genere ho passato tantissimi anni successivi a leggere tutt'altro. Mi lamento sempre che ultimamente non trovo dei thriller che riescano a conquistarmi sul serio ma, se non li cerco non posso trovarli! Quindi questo periodo va così, sarò un po' monotona, almeno per quanto riguarda il genere!
Il libro da cui trarrò l'incipit oggi è Il sezionatore di Marc Raabe edito da Newton Compton editori.
REGOLE:
- Prendete un
libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime
righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e
autore per chi fosse interessato
- Aspettate i
commenti
Berlino Ovest - 13 ottobre, 23:09
In piedi sulla soglia, Gabriel fissava il pavimento. Dal corridoio la luce ricadeva sulle scale della cantina, per poi venire inghiottita dalle pareti di mattoni. Odiava la cantina, soprattutto di notte. Non che facesse davvero differenza se fuori c'era luce o era buio. Giù in cantina era sempre notte. Di giorno però si poteva scappare su e poi fuori, in giardino, alla luce; di notte invece le tenebre erano ovunque, anche fuori, e in ogni angolo stavano acquattati i fantasmi. Fantasmi cche nessun adulto poteva vedere, spettri che aspettavano soltanto di affondare i loro artigli nella nuca di un ragazzino undicenne.
Ma lui non riusciva a fare altro che restare immobile e continuare a guardare giù, nella parte poù remota della cantina, dove la luce si faceva più fioca.
La porta!
La porta!
Era aperta!
Tra la parete grigio cupo e la porta si era dischiusa una fessura buia, dietro la quale si celava il laboratorio, scuro come la Morte Nera di Darth Vader.
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Un incipit al cardiopalma, almeno per me che, finchè ho abitato con i miei genitori, ho avuto una paura folle di andare nella cantina del condominio da sola. Forse non ci andrei neanche adesso se devo dire la verità, quindi un po' Gabriel lo capisco, ha ragione, di giorno ancora ancora, ma di notte... tutto si fa più spaventoso e i nostri fantasmi arrivano a terrorizzarci.
Non ci viene detto quanti anni ha Gabriel ma capiamo che è giovane perchè parla dei "fantasmi che nessun adulto poteva vedere" e ci verrebbe da prenderlo per mano, per farlo sentire meno terrorizzato, per affrontare, seppur con riluttanza quel passo difficile che sembra stia per compiere.
Nella mia mente mi immagino la classica cantina da film - che poi è un po' come quella a casa dei miei, solo ora me ne rendo conto :P - un porta in cima ad una lunga scala che scende nell'oscurità nascondendo chissà quali tragici avvenimenti!
Carino il rimando alla Morte Nera di guerre stellari, forse per stemperare un po' la tensione o forse proprio perchè per un ragazzino il metro di paragone per le proprie esperienze sono i film, i supereroi.
E voi? Come ve la immaginate questa scena? E che rapporto avete con le cantine?
Non ci viene detto quanti anni ha Gabriel ma capiamo che è giovane perchè parla dei "fantasmi che nessun adulto poteva vedere" e ci verrebbe da prenderlo per mano, per farlo sentire meno terrorizzato, per affrontare, seppur con riluttanza quel passo difficile che sembra stia per compiere.
Nella mia mente mi immagino la classica cantina da film - che poi è un po' come quella a casa dei miei, solo ora me ne rendo conto :P - un porta in cima ad una lunga scala che scende nell'oscurità nascondendo chissà quali tragici avvenimenti!
Carino il rimando alla Morte Nera di guerre stellari, forse per stemperare un po' la tensione o forse proprio perchè per un ragazzino il metro di paragone per le proprie esperienze sono i film, i supereroi.
E voi? Come ve la immaginate questa scena? E che rapporto avete con le cantine?
Porca paletta! Io me la faccio addosso (tuttora) quando devo andare in garage..per colpa di quelle porte in acciaio :O al buio non ci andrei mai ahahah
RispondiEliminaLaboratorio di cooooooosa? Non posso fare altro che collegarlo al titolo O.O
Ok mi fa paura, obiettivo raggiunto!
hihihihihi missione compiuta allora!!! ;)
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