Buongiorno a tutti! E buon lunedì.
Oggi come un orologio svizzero torna la rubrica Ritratto di Signora.
E' il turno di Federica del blog Stasera cucino io a parlarvi di una vicenda allucinante che non può lasciarci indifferenti.
È stato difficile, ma allo stesso tempo semplice scegliere
di chi parlarvi.
Difficile perché mille idee si affollavano nella mia mente,
tutte belle, tutte valide.
Facile perché gira e rigira tornavo sempre allo stesso
pensiero.
Personalmente ho sentito la notizia ben più tardi di quando
è accaduto il tutto (due settimane o forse più), ma da allora continua a
tornarmi in mente.
Lo scorso 14 Aprile più di 200 studentesse Nigeriane sono
uscite per andare a scuola, e non hanno più fatto ritorno alle loro case.
A rivendicarne il rapimento è stato un gruppo di
guerriglieri, che cercano di giustificare la loro distorta visione del mondo
mascherandosi dietro la religione. Quella islamica.
Il gruppo estremista Boko Haram (traducibile in maniera
approssimativa con: l’educazione
occidentale è sacrilega), si è infatti “preso il merito” di tale azione in un
video, nel quale si spiega che le ragazze,
colpevoli di essere cristiane oltre che studentesse (ovviamente il
gruppo terroristico sostiene che le donne debbano essere completamente
analfabete), saranno convertite a forza, vendute come schiave e costrette a
sposarsi.
Dopo la diffusione di questo video, lo scontento per come il governo
nigeriano stava gestendo le cose è
cresciuto in maniera esponenziale.
Un gruppo di donne, madri delle ragazze, ma anche solo donne solidali
con loro, ha cominciato a protestare, organizzando anche una marcia di
protesta, proprio per chiedere al Presidente nigeriano un maggiore impegno
nella ricerca e liberazione delle ragazze.
In seguito a queste proteste, alcune delle organizzatrici sono state
arrestate, colpevoli, secondo la first lady nigeriana Patience Jonathan, di
voler solo infangare la reputazione del marito. Arrivando perfino a sostenere
che le donne si fossero inventate tutto.
Non so voi ma questa cosa mi fa accapponare la pelle, non posso non
chiedermi come una donna (ma anche un uomo) possa fare certe dichiarazioni,
come sia possibile estraniarsi fino a questo punto dal dolore altrui, come fare
a non sentirsi coinvolti in questo dramma?
A tutt'oggi (o per lo meno nel momento in cui sto scrivendo, magari
quando pubblicheremo l'articolo le cose saranno cambiate) non si sa dove
siano finite queste ragazze.
C'è chi sostiene che siano state allontanate dal pese e vendute come
schiave all'estero, ma purtroppo nessuna certezza.
Nel frattempo però, giusto un paio di settimane fa, altre 60 ragazze
sono state rapite nel nord del paese.
Altre vittime che vanno ad ingrossare il numero di tutti quelli che
soffrono a causa di delinquenti che si nascondono dietro la religione, ma che
di religioso hanno ben poco.
Nella speranza che presto si trovi una soluzione, è partita una
protesta che grazie ad internet e ai social network sta facendo il giro del
mondo.
“Bring Back Our Girls” è lo slogan lanciato da Malala Yousafzai, icona
della lotta a favore dei diritti umani e dei diritti all’istruzione delle
ragazze, sopravvissuta a un attentato dei talebani nel 2012, che ha
sottolineato l’importanza di non rimanere in silenzio di fronte ad atti di violenza
come questo.
In molti vi hanno aderito, e anche noi vogliamo farlo.
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Sicuramente tutti voi siete al corrente di questa vicenda e sicuramente sapete il clamore che ha fatto l'iniziativa social che è stata adottata in tutto il mondo, tra i vip ma anche tra la gente comune.
Non riesco ad esprimere a parole tutta la rabbia che provo quando sento queste cose; nessuno e ripeto nessuno al mondo può credere di avere nelle mani il destino di qualcun'altro. E il fatto che una donna possa far finta di niente e girarsi dall'altra parte mi fa ancora più arrabbiare.
Ringrazio Fede per aver ricordato questa vicenda. Perchè per non dimenticare e sperare che accada qualcosa bisogna parlare, parlare e parlare!!!!!
Ora vi saluto dandovi appuntamento al primo lunedì di settembre - ad agosto Ritratto di Signora sarà in ferie - con un'altra puntata di questa rubrica.
Franci lettrice sognatrice
Grazie mille a tutti per l'attenzione.
Daniela, Monica, Miki, Francesca e Federica
é notizia di oggi che una sessantina delle ragazze rapite la seconda volta, sono riuscite a fuggire.. vorrei tanto che tornassero tutte a casa :(
RispondiEliminaFelice di questa notizia anche se mi chiedo quanto ci vorrà prima che siano tutte libere e soprattutto prima che vengano nuovamente rapite (se non peggio) :((((
EliminaI fatti di questi giorni sono terribili, inconcepibili. Ho letto qualche mese fa "Io sono Malala" di Malala Yousafzai, ho ammirato la forza e la tenacia di questa ragazzina e della sua famiglia in una realtà e in un contesto per noi anni luce..
RispondiEliminaNon l'ho letto ma ne ho sentito parlare benissimo!
EliminaE' una storia agghiacciante, che ho approfondito guardando una puntata di Professione Reporter qualche tempo fa.. un incubo! Inspiegabile per noi occidentali, penso che la capiti più spesso di quanto si sappia.
RispondiEliminaBellissimo articolo, complimenti a Federica!
Hai ragione Michy...un incubo che nessun essere umano dovrebbe essere costretto a vivere!
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