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lunedì 29 dicembre 2014

Recensione #40/2014 - Apnea di Lorenzo Amurri

Buongiorno a tutti, ancora vivi dopo le abbuffate natalizie?
Io sono ancora in vacanza ma, nonostante questo sia un periodo di ferie per me, mi dispiaceva lasciare il blog incustodito quindici giorni, quindi ho programmato alcuni post per evitarlo.
Oggi è il turno di una recensione, quella di Apnea di Lorenzo Amurri edito da Fandango pag. 251.

Trama: La faccia immersa nella neve, come ovatta soffice che gli toglie il fiato. È la vertigine dell'apnea. Pochi attimi prima Lorenzo stava sciando insieme a Johanna, la sua fidanzata. Un momento spensierato come tanti, ormai irrimediabilmente ricacciato indietro, in un passato lontano. Poi la corsa in ospedale in elicottero, il coma farmacologico e un'operazione di nove ore alla colonna vertebrale. Dai capezzoli in giù la perdita completa di sensibilità e movimenti. D'ora in avanti Lorenzo e il suo corpo vivranno da separati in casa. Ma l'unica cosa che conta, adesso, sono le mani. Poter riprendere a muoverle, poter ricominciare a suonare la chitarra, perché la musica è tutta la sua vita. Dalla terapia intensiva ai lunghi mesi di riabilitazione in una clinica di Zurigo, fino al momento di lasciare il nuovo grembo materno che lo ha tenuto recluso ma lo ha accudito e protetto durante la convalescenza. E il difficile reinserimento in un mondo dove all'improvviso tutto è irraggiungibile e tutti sono diventati più alti, giganti minacciosi dalle ombre imponenti. Con coraggio e determinazione Lorenzo Amurri racconta il suo ritorno alla vita. La voglia di vedere, di toccare, di sentire. Di riprendere a far tardi la notte insieme agli amici, di abbandonarsi all'amore della sua donna e riconquistare la libertà che gli è stata rubata. Ogni tappa è una lenta risalita verso la superficie, un'apnea profonda che precede un perfetto e interminabile respiro.
Non sempre la neve appare come nell'immagine qui in fianco; a volte può essere una trappola mortale o comunque può cambiare radicalmente l'esistenza.
Lo prova sulla sua pelle Lorenzo quel giorno in cui, pur non avendone voglia, si reca sulle piste per una sciata e si ritrova contro il pilone di una seggiovia. Il suo passato finisce lì, il suo futuro comincia lì. Il viaggio in elicottero; il lungo coma; il risveglio; il corpo totalmente insensibile dal busto in giù; le mani che promettevano di farlo diventare un famoso chitarrista che restano chiuse a pugno, senza riuscire ad aprirsi; dover imparare a convivere con un corpo che non sembra essere più il suo; doversi relazionare con chi crede di aver capito tutto e invece non può capire.
Una storia vera questa, da cui mi aspettavo emozioni, sensazioni, anche pugni nello stomaco.
Dopo un inizio apparentemente al cardiopalma, che mi prometteva quello che cercavo, questo libro ha cambiato registro ed è diventato un po' piatto, incolore.
Lorenzo ci racconta tutta la sua convalescenza divisa tra l'ospedale di Zurigo all'inizio e casa di sua madre dopo, ma ce la racconta in modo troppo meccanico, poco coinvolto e coinvolgente. Forse un modo per difendersi il suo, per non soffrire troppo durante la scrittura o forse è proprio il suo modo di scrivere; fatto sta che ho trovato alcune parti troppo incentrate su spiegazioni tecniche - dal come farsi mettere in macchina, alla scelta particolareggiata del nuovo letto elettrico da acquistare, alle terapie a cui tentavano di sottoporlo - che mi hanno allontanato dalla parte emozionale della questione trascinandomi su un binario differente da quello che avevo intrapreso all'inizio. Un binario che non si è più ricongiunto al precedente. Gli si è avvicinato leggermente verso la fine parlando del rapporto e dei problemi con la fidanzata ma non è stato capace di ripercorrerlo allontanandosene definitiavamente.
Peccato, perchè ovviamente mi sarebbe piaciuto sentire Lorenzo sulla pelle, essere inondata dalle emozioni che un ragazzo di 27 anni può provare perdendo la sua vita normale e ritrovandone un'altra, nuova, da invalido.
Lo so, io non sono nessuno e non posso neanche lontanamente immaginare come si possa affrontare un dramma simile, però sono una lettrice e purtroppo se un libro non mi convince ho il dovere di dirlo e di spiegarne le ragioni. E questo libro non mi ha convinto.
E' anche vero che le emozioni sono soggettive quindi, magari, ad altri questa lettura potrebbe provocare reazioni totalmente differenti dalle mie arrivando dritta al cuore.
Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, se lo avete letto. Perchè magari la mia chiave di lettura non era quella giusta, magari sono io che non ho capito.

VOTO:  


venerdì 26 dicembre 2014

Chi ben comincia #66 - Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop di Fannie Flagg

Ciao a tutti! Come state? Buon Santo Stefano!!!! Siete ancora seduti a tavola o per voi le feste sono già finite? Io per oggi devo fare ancora un ultimo sforzo poi da domani basta, iniziano ufficialmente le vere vacanze! Si comincerà a preparare il camper per una mini vacanzina sulla neve. Non vedo l'ora!
Sono qui per lasciarvi l'ultima puntata dell'anno di Chi ben comincia, ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri
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Ero un po' indecisa su che libro scegliere oggi e chiacchierando su Whatsapp con Michy - che seppur non abbia più la sua rubrica qui sul blog è comunque il mio braccio destro - mi ha proposto se volessi condividere con voi l'incipit del libro che sta leggendo. La cosa mi ha entusiasmato visto che la lettura in questione è nella mia wish list praticamente da sempre! Sto parlando di Pomodori verdi fritti al caffè di Whistle Stop di Fannie Flagg edito da BUR.

REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti



IL GIORNALE DELLA SIGNORA WEEMS
(BOLLETTINO SETTIMANALE DI WHISTLE STOP, ALABAMA)

12 giugno 1929

Apre un nuovo caffè

Il caffè di Whistle Stop ha aperto la settimana scorsa, proprio di fianco a me alla posta, e le proprietarie, Idgie Threadgoode e Ruth Jamison, affermano che fin dal primo giorno gli affari sono andati a gonfie vele. Idgie dice che la gente non deve aver paura di restare avvelenata, perche non è lei che cucina ma due donne di colore, Sipsey e Onzell, mentre al barbecue c'è Big George, il marito di Onzell.
Se qualcuno non c'è ancora stato, Idgie dice che la colazione viene servita dalle 5.30 alle 7.30 e il menù prevede  uova, farina di granturco, biscotti, pancetta affumicata, salsiccia, prosciutto, sugo di carne, il tutto per 25 centesimi. Per pranzo e cena: pollo fritto, braciole di maiale al sugo, pescegatto, pollo e gnocchi o barbecue e tre verdure a scelta, gallette o pane di granturco, bevande e dessert per 35 centesimi. Fra le verdure Idgie elenca: granoturco alla panna, pomodori verdi fritti, gombo fritto, cavolo riccio, barbabietole, fagioli dell'occhio, patate dolci e fagioli di Lima.
Io e la mia metà, Wilbur, ci siamo stati, ed era tutto così buono che ora lui non vuole più mangiare a casa. Fosse vero! Passo le giornate a cucinare per quello zuccone, eppure sembra che non ne abbia mai abbastanza. 
Per finire, Idgie dice che una delle sue galline ha deposto un uovo con dentro una banconota da dieci dollari.

Dot Weems
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Un inizio veramente divertente che fa venire voglia di saperne di più di quel caffè e di quello che succederà al suo interno. I personaggi mi stanno già simpatici, sia la signora Dot che ne parla nel suo giornale che Idgie, proprietaria del locale, mi sembrano familiari, come se le avessi già incontrate. E poi mi ha fatto venire l'acquolina in bocca!!! hihihihihihihi
Probabilmente sono una delle poche a non aver ancora letto questo libro che dopo questo incipit mi incuriosisce ancora di più.
Cosa ne pensate? Se lo avete letto ditemi come lo avete trovato! :)
Vi saluto augurandovi ancora una volta un felicissimo santo Stefano!!!

giovedì 25 dicembre 2014

Buon Natale!

Buongiorno miei cari, il tempo è sempre tiranno ma sono riuscita ad organizzarmi - santa pianificazione di blogger - per potervi almeno fare gli auguri come si deve ed al momento giusto!


Avete già scartato i regali? Cosa avete ricevuto di bello? Fatemi sapere che sono super curiosa!!!! :))))))
Ed ora viaaaaaaaaaaaaaaa!!! A mangiare come se non ci fosse un domani!!! ;)

martedì 23 dicembre 2014

Recensione #39/2014 - Topi di Gordon Reece

Ciao carissimi lettori! Ci siamoooooo, finalmente oggi è l'ultimo giorno di lavoro prima delle vacanze! Sono settimane che non vedo l'ora e per fortuna ci siamo. Non dico che i prossimi giorni saranno rilassanti anzi: casa mia brulicherà di parenti fino alla sera di Natale quindi mangerò, mangerò, mangerò e giocherò ai più canonici giochi natalizi. Chissà se almeno così potrà sembrarmi Natale visto che ultimamente il mio spirito festaiolo si è un po' affievolito ma non posso permettermelo, il mio bambino di 4 anni e mezzo si merita che io mi impegni in questo periodo per lui così speciale. Prima di lasciarvi ai bagordi mangerecci volevo però condividere con voi il mio pensiero su un libro che ho finito ormai da una decina di giorni; vorrei evitare di accumulare troppe recensioni e ritrovarmi a gennaio incasinatissima.
Il libro di cui vi voglio parlare è Topi di Gordon Reece edito da Giunti pag. 288.

Trama: Impaurite e remissive, Shelley e sua madre sono abituate a subire: dal padre che le ha abbandonate scappando con una ventenne, dalle compagne di scuola che con le loro violenze hanno rovinato il volto di Shelley, dai colleghi di lavoro della madre. Per questo decidono di ritirarsi in una tranquilla casa di campagna lontana da tutto e da tutti: in fondo sono topi e i topi hanno bisogno di un nascondiglio per sottrarsi agli artigli dei gatti. Ma una notte un balordo entra in casa, le lega e le minaccia per ore. La rabbia per l'ennesimo sopruso fa esplodere in Shelley una ferocia mai provata: la ragazza riesce a liberarsi, insegue il ladro e lo pugnala fino ad ammazzarlo con l'aiuto della madre. Nello spazio di una notte, le due donne si trovano trasformate da vittime in carnefici. Da topi in gatti. In un crescendo sbalorditivo di colpi di scena, madre e figlia decidono di seguire il nuovo corso degli eventi. Fino a che punto saranno disposte a spingersi per occultare l'omicidio e restare impunite?  


Braccate, ecco come si sentono Shelley e sua madre. Non c'è una ragione per cui qualcuno nasce gatto e qualcun'altro nasce topo. Succede e basta. Tendenzialmente il topo scappa, e il gatto lo insegue ma a volte accade qualcosa - non si sa bene cosa - e il topo decide che è stanco di essere tale, che vuole provare - almeno una volta nella vita - ad essere gatto.
Può un topo impaurito diventare un gatto famelico? Forse, ma quale può essere il prezzo da pagare? E se essere gatto gli riuscisse meglio che essere topo? Se ci prendesse gusto? Queste sembrano essere le domande cui l'autore vuole dare una risposta attraverso questo suo primo lavoro.
Ho acquistato questo libro senza averne mai sentito parlare, attratta da una cover inquietante e da una trama carica di tensione.
Topi, come già accennavo, è il primo libro scritto da Gordon Reece ed ogni primo libro deve avere qualche difetto. Questo ne ha più di uno e risiedono, secondo me, unicamente nella trama. Perchè per secondo me lo stile questo libro è una bomba; coinvolgente, intrigante, capace di incollare alla lettura. Purtroppo però oltre ad un ottimo stile c'è bisogno di una trama convincente e questa in alcuni punti, per quanto mi riguarda, non lo è.
La storia risulta - purtroppo - prevedibile in diversi punti; tendente all'assurdo in molti altri.
Le protagoniste sono due, madre e figlia, i topi appunto. Topi perchè nella vita non reagiscono alle difficoltà se non scappando; subiscono senza ribellarsi alle più crudeli vessazioni. La madre è avvocato, ha un matrimonio finito alle spalle e un lavoro in cui viene sfruttata fino allo sfinimento senza che le sia mai riconosciuto il ruolo prezioso che svolge. La figlia è un'adolescente, quasi sedicenne, con un volto sfigurato a causa delle bruciare, quelle che le sue "amiche" le hanno causato tentando di darle fuoco. Facciamo la loro conoscenza mentre sono alla ricerca di una casa, ma non una casa normale, cercano una tana, un rifugio; lontano da tutto e da tutti con l'unico scopo di andare avanti e di dimenticare.
Con una nuova casa, che non ricordasse il dolore provato, tutto si sarebbe sistemato; avrebbero potuto tornare ad essere felici, ricominciare.
Una casa isolata può essere però un invito per i balordi, quelli che non hanno nulla da perdere; ed è proprio in uno di questi che le due donne si imbattono. Una notte Shelley avverte la presenza di qualcuno sulle scale scricchiolanti e in un attimo tutto cambia; ancora una volta si ritrova in balia del male senza avere la possibilità di ribellarsi. Legate e con un coltello che le minaccia per ore l'unico pensiero è quello di fare come gli viene detto e sperare che quel pazzo se ne vada da casa senza far loro del male.
Tutto fila liscio. Le intenzioni del ladro non sono di far loro del male, vuole solo i soldi e qualcosa da rivendere al primo ricettatore di turno. Ma nella testa di Shelley scatta qualcosa; forse la voglia di smettere di subire, forse la necessità di sentirsi per una volta forte. Come già svelato dalla trama, riesce a liberarsi, rincorrere il ladro e pugnalarlo fino ad ucciderlo. Il resto del libro è una ricerca - tragicomica oserei dire - di nascondere al resto del mondo l'omicidio in modo alquanto banale e a tratti fantozziano. Mi sono ritrovata spesso a capire in anticipo le loro successive mosse ed a leggere incredula i risvolti assurdi cui queste mosse portavano: queste protagoniste sono due sfigate paurose ma anche eccessivamente tonte in alcuni casi.
Non posso dire sia uno dei migliori thriller che io abbia mai letto perchè non è così, ma posso assolutamente affermare con certezza che questo autore è da tenere d'occhio per lo stile pazzesco capace di drogare il lettore. Chissà che poi, in opere future, possa anche azzeccare la trama giusta che fili dall'inizio alla fine e che non abbia buchi; anche perchè l'inizio è particolarmente accattivante, la tensione emotiva è alle stelle e tutto avrebbe fatto sperare in un thriller da urlo. Peccato si perda a volte in cose già viste. Magari per chi non legge molti thriller potrebbe essere un ottimo inizio per avvicinarsi al genere.
Mi sento in ogni caso di consigliarlo anche ai più veterani, se non altro per lo stile.
Lo avete letto? Cosa ne pensate?

VOTO:  


lunedì 22 dicembre 2014

Shopping letterario #28

Buongiorno amici, e buon ultimo lunedì prima delle feste. Per prima cosa mi voglio scusare con voi perchè venerdì ero così influenzata che non ho avuto la forza di mettermi al PC per pubblicare Chi ben comincia quindi, anche se con dispiacere, per questa volta salta. Non so neanche bene se riuscirò ad essere costante con quella rubrica sotto le feste natalizie, visto che farò il mega ponte e che dopo natale porteremo nostro figlio in montagna, sulla neve, sperando che si decida ad arrivare!!!
Oggi invece sono qui per una puntata pre-natalizia di Shopping letterario in cui vi mostrerò i miei arrivi digitali - dovuti sempre ai click sulle offerte di amazon - dell'ultimo mese; poi farò una puntatona dopo la befana per mostrarvi invece i regali di Natale, che spero siano composti principalmente da libri!!! :)))
Ma veniamo ai miei ultimi arrivi!

  • Testimone inconsapevole di Gianrico Carofiglio edito da Sellerio editore Palermo, 316 pagine. Era da parecchio che volevo leggere un libro di questo autore e quando ho visto questo - la sua prima opera - in offerta su amazon non ho resistito. Non so cosa aspettarmi visto che in rete si trovano pareri assolutamente opposti.
Trama: È stato ucciso un bambino di nove anni. Il piccolo corpo viene ritrovato nel fondo di un pozzo. Un delitto atroce di cui è accusato un ambulante senegalese, Abdou Thiam, che lavora nella spiaggia vicino la casa dei nonni dove il bambino è solito giocare. Inchiodano il senegalese indizi e testimonianze, ma soprattutto una foto e le dichiarazioni di un barista. Un destino processuale segnato: privo di mezzi, lo attendono una frettolosa difesa d'ufficio e vent'anni con rito abbreviato. Ma è un destino che si scontra con quello di un avvocato in crisi che trova, nella lotta per salvare Abdou in una spasimante difesa, un nuovo sapore alla vita.

  • Il libro delle anime di Glenn Cooper edito da NORD, 421 pagine. Questo libro è il seguito de La biblioteca dei morti che avevo letto appena pubblicato e che avevo amato molto. Come sapete ho sempre paura a leggere i seguiti di romanzi che ho amato per il timore di rimanere delusa, ma visto il costo irrisorio a cui l'ho trovato ho deciso di superare la reticenza.
Trama: È un libro, un semplice libro antico. Ma custodisce un segreto. Un segreto che è stato scritto col sangue nel 1297, da innumerevoli scrivani coi capelli rossi e con gli occhi verdi, forse toccati dalla grazia divina, forse messaggeri del diavolo. Che è riapparso nel 1334, in una lettera vergata da un abate ormai troppo anziano per sopportare il peso di quel mistero. Che, nel corso del XVI secolo, ha illuminato la strada di un teologo, i sogni di un visionario e le parole di un genio. È un libro, un semplice libro antico. Ma sta per scatenare l'inferno. Perché quel libro è stato sottratto alla Biblioteca dei Morti, la sconfinata raccolta di volumi in cui è riportata la data di nascita e di morte di tutti gli uomini vissuti dall'VIII secolo in poi. 
 
  • Tutte le fiabe di Grimm edito da Newton Compton Editore, 552 pagine. In questo caso c'è poco da dire, a volte è bello tornare bambini!!! ;)
Trama:  Pubblicate per la prima volta nel 1812, le fiabe dei fratelli Grimm sono tra i testi più tradotti, ristampati, diffusi e conosciuti della letteratura mondiale. I due studiosi intendevano, trascrivendo storie e leggende tradizionali, costruire una base culturale che aiutasse la fondazione di un’identità comune dei popoli di lingua tedesca. Nel materiale da loro raccolto prevalgono racconti ambientati in luoghi spaventosi dove si svolgono fatti di sangue, i protagonisti sono minacciati da streghe, belve, spiriti, tutti elementi tipici del folklore germanico. Quindi, all’inizio, l’opera non era destinata ai bambini. Furono poi le traduzioni inglesi del 1857 a emendare le fiabe degli elementi più lugubri e drammatici e a dar loro la forma con cui sono giunte fino a noi. Lo straordinario successo e la vastissima divulgazione della raccolta dei Grimm si devono forse alla atemporalità di quanto viene narrato, alla proposizione di una dimensione trasfigurata dove i pericoli più spaventosi vengono superati, il male punito, la virtù ricompensata: temi che corrispondono alla forte esigenza di giustizia ideale presente nell’animo infantile.  


I prossimi due libri che ho preso - a costo zero - sono invece due libri in lingua originale, perchè da sempre mi riprometto di ricominciare a leggere in inglese ed ho pensato che averli sul kindle potrebbe finalmente farmi decidere. 
Buoni propositi per il 2015!!!
 
  • Shopaholic On Honeymoon di Sophie Kinsella, 53 pagine. Un racconto che Sophie Kinsella ha scritto per mostrare la luna di miele inedita di Luke e Becky di I love shopping. Credo possa essere un bell'inizio per la mia ripresa di lettura in lingua!!! Dopo la mezza delusione dell'ultimo uscito ho proprio voglia di ritrovare la vecchia Becky (speriamooooo!!!!). Per chi fosse interessato lo può trovare gratuitamente su Amazon. Vi lascio la descrizione in inglese!
Trama:  The new Mr and Mrs Brandon are on honeymoon, and Becky has big plans! They’ve got a whole year to explore Venice, learn yoga in India, sleep in little wooden huts in South America… maybe even see penguins in the Antarctic. And of course they’ll need to buy just a few essential souvenirs along the way (everyone needs a set of Murano glass goblets, after all). They’re not just tourists, they’re travellers. Becky is sure it is just the thing that Luke needs – time to unwind. He’ll come back a changed man… with all the good bits still intact of course. But it soon becomes clear that Luke has different plans entirely. Can Becky help him let go, or will this little disagreement threaten their whole honeymoon?
  
  • The importance of Being Earnest di Oscar Wilde, 66 pagine. Questa lettura mi ricorda il liceo; proprio a quei tempi lo avevo letto in lingua ed adorato. Anche in questo caso per chi fosse interessato lo può trovare gratuitamente su Amazon. Vi lascio la descrizione in inglese!
Trama:  The Importance of Being Earnest, A Trivial Comedy for Serious People is a play by Oscar Wilde. First performed on 14 February 1895 at the St James's Theatre in London, it is a farcical comedy in which the protagonists maintain fictitious personæ to escape burdensome social obligations. Working within the social conventions of late Victorian London, the play's major themes are the triviality with which it treats institutions as serious as marriage, and the resulting satire of Victorian ways. Contemporary reviews all praised the play's humour, though some were cautious about its explicit lack of social messages, while others foresaw the modern consensus that it was the culmination of Wilde's artistic career so far. Its high farce and witty dialogue have helped make The Importance of Being Earnest Wilde's most enduringly popular play. The successful opening night marked the climax of Wilde's career but also heralded his downfall. The Marquess of Queensberry, whose son Lord Alfred Douglas was Wilde's lover, planned to present the writer with a bouquet of rotten vegetables and disrupt the show. Wilde was tipped off and Queensberry was refused admission. Soon afterwards their feud came to a climax in court, where Wilde's homosexual double life was revealed to the Victorian public and he was eventually sentenced to imprisonment. His notoriety caused the play, despite its early success, to be closed after 86 performances. After his release, he published the play from exile in Paris, but he wrote no further comic or dramatic work

Con questo è tutto! Cosa ne pensate dei miei nuovi arrivi? Ne avete letto qualcuno? Ditemi, ditemi che sono curiosa!!!
Se inoltre qualcuno di voi legge in inglese e vuole darmi delle dritte su qualche libro semplice da cui ricominciare accetto consigli! Ovviamente dei generi che sono più solita leggere! :)))

mercoledì 17 dicembre 2014

Chi bussa? #18

Buon pomeriggio lettori! Come state? Io super raffreddata e incasinatissima. Riesco a ritagliarmi del tempo per questo post tra i mille impegni di oggi infatti all'asilo del mio piccolino ci sarà lo spettacolo di Natale e ho diverse cose da fare prima del tardo pomeriggio.
Scusatemi se in questo periodo sono un po' assente, ma chissà come mai la gente poltrisce tutto l'anno poi a luglio e a dicembre ti mette fretta per tutto come se non ci fosse un domani... mah!!!!
Torno oggi con una puntata di Chi bussa?, la rubrica dedicata alle segnalazioni di autori emergenti e dei loro lavori.
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Titolo: Lo stivale d'oro di Istanbul
Autore: Elsa Zambonini Durul

Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 186 pagine
Costoebook 2.99, in vendita sui principali store online
Pubblicazione: Self Publishing

Sinossi: Lo stivale, che conosceremo come lo stivale del sultano, incarna almeno tre concetti: Italia, Turchia e potere maschile. Il romanzo tratta infatti vicende che mettono in contatto italiani, turchi e levantini. L’idea del potere, che lambisce presidenti e sultani, è principalmente trattata nel suo significato più domestico: il rapporto fra un marito-padrone e una donna che è tanto maggiormente esposta alla sua repressione, quanto più è colta e capace.
Sullo sfondo di una Istanbul esotica e avvolgente, attraverso un intreccio di colpi di scena, amore e avventura, si snoda il percorso di crescita di una donna che deve imparare a fare i conti con il passato, tragico, della sua famiglia.
È il retaggio famigliare a spingere Lisa ad accettare un posto come insegnante di lettere nel liceo italiano dell’antica capitale ottomana, sfidando l’opposizione del padre. Il vero scopo del suo viaggio in Turchia è di scoprire perché lui l’abbia tenuta nella più totale ignoranza a proposito della moglie, deceduta a Istanbul quando lei era poco più che neonata.
Dalle informazioni che riesce a raccogliere, Lisa scopre una madre molto diversa, più fragile di quella che ha sognato per tutta la sua vita, e così si delinea davanti ai suoi occhi l`immagine di una donna succube di un marito geloso e violento che per anni l’ha costretta a rinunciare alla sua personalità (e al pianoforte, la sua vera passione).
Lisa è scossa dal ritratto del padre, che non riesce a far coincidere col genitore affettuoso che ha conosciuto e amato. E tanto più lo sarà man mano che si accumulano degli indizi contro di lui, fino a delineare un quadro terribile.
Dopo molti colpi di scena, fatti i conti col passato, Lisa resterà a Istanbul, città che si è indelebilmente insinuata nel suo destino e nel suo cuore.

Autrice: ELSA ZAMBONINI DURUL Nasce a Belluno, lavora per  qualche anno in un ente previdenziale e poi, laureatasiinsegna lingua inglese alla scuola media statale. Dopo il matrimonio con un cittadino turco si trasferisce a Istanbul dove prosegue la sua attività didattica per qualche anno al Liceo Italianoesperienza che ha riversato nel romanzo. Esperta di astrologia (scuola Morpurgo) e amante dei viaggi culturali ed esotici, è profonda conoscitrice della cultura  turco-levantinadella realtà di Istanbul, dove risiede tuttora. 
Appassionata da sempre di scritturaesprime la sua vena creativaoltre che con romanzianche collaborando 
con racconti di viaggio a La Gazzetta di Istanbulmensile del Circolo Romaassociazione culturale-ricreativa della comunità italiana in Turchia. 
Di prossima pubblicazione ISTANBUL, IL VIAGGIO INTERROTTO
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Una storia che parla di una donna che cerca di ribellarsi ad una mentalità retrograda in cui gli uomini trattano ancora le donne come proprietà cercando di annientarne l'identità. Non so come sia questo libro, ma mi sento di fare comunque i complimenti a questa esordiente per il tema forte che ha pensato di trattare nel suo libro. Che ve ne pare? Vi ispira?

lunedì 15 dicembre 2014

Recensione #38/2014 - E le stelle non stanno a guardare di Loredana Limone

Buon lunedì carissimi, come state? Il mio è cominciato con un'ora di coda in autostrada causa incidente, quindi diciamo che non è cominciato proprio nel migliore dei modi. Inoltre mi aspetta una settimana impegnativa, quindi mi metto l'anima in pace sicura di arrivare sfatta ai giorni di festa!
Consoliamoci parlando di libri, visto che nell'ultimo periodo le mie letture stanno risultando particolarmente azzeccate e piacevoli.
Il libro di cui vi voglio parlare è E le stelle non stanno a guardare di Loredana Limone edito da Salani, pag. 387.

Trama: Tanti sono gli avvenimenti che scombussolano le giornate di Borgo Propizio e dei suoi numerosi abitanti, come la sempreverde zia Letizia, indaffarata a gestire la latteria insieme a Belinda, nipote acidina; le due sorelle Mariolina e Marietta, con il loro teatrino di litigi e riappacificazioni; l'amabile Ruggero, rozzo-che-piace; Dora, più pettegola che giornalaia; il maresciallo capo Bartolomeo Saltalamacchia... Con a capo il sindaco Rondinella, il paese sfoggia una nuova zelante giunta, il cui assessore alla Cultura, il nevrotico professor Tranquillo Conforti, incarica Ornella di organizzare un evento per l'inaugurazione della biblioteca. Sì, perché il paese ora vuole la sua biblioteca civica. E dovrà essere un evento speciale, o meglio spaziale, addirittura un festival letterario, sotto le luccicanti e propizie stelle del borgo. Be', non sempre propizie. Le chiacchiere ricominciano il giorno in cui giunge Antonia, una forestiera dai boccoli ramati, che porta un misterioso bagaglio interiore. Scappando da se stessa, è alla ricerca di un luogo dove curare l'anima, tanto da decidere che lì organizzerà la propria vendetta d'amore. Una vendetta contro chi? E perché? Quale che sia il motivo, è un piatto che andrà servito freddo. Ma Antonia non sa che Borgo Propizio ha il dono di cambiare la vita di coloro che varcano la sue mura merlate...

E le stelle non stanno a guardare è il seguito di Borgo Propizio che avevo recensito qui.
Come per magia, Loredana ci fa ripiombare nell'atmosfera magica di quel Borgo abbarbicato sulle colline. Se nel romanzo precedente ci trovavamo in un paesino semi abbandonato che viveva di leggende ora il Borgo è rinato, grazie alla latteria di Belinda e all'elezione del nuovo sindaco, che decide di investire per far ripopolare il paese che tanto adorava da bambino, quando si recava in vacanza dai nonni.
Se da una parte ritroviamo subito gli amati personaggi che ci erano familiari - Berlinda e zia Letizia indaffarate con le scolaresche in visita alla latteria; Mariolina e Marietta affaccendate con il marito una e con il lavoro l'altra; Ornella che dopo la separazione sembra aver più o meno trovato un suo posto nel mondo; Ruggero che con la sua società Edil Propizio si occupa di costruire le nuove abitazioni a fondo valle - dall'altra troviamo nuovi volti altrettanto adorabili - Francesco, chef, rientrato dall'estero per aiutare la madre, proprietaria dell'unico albergo del borgo; Felice Rondinella nuovo sindaco sulla cui persona corrono strane voci; Antonia, vecchia conoscenza di Ornella, scappata dalla città per dimenticare i guai in cui è riuscita a cacciarsi per colpa del cuore.
La storia di questo secondo capitolo ruota attorno alla necessità dei Propiziesi di avere una biblioteca civica.
Per l'inaugurazione si vogliono fare le cose in grande stile ed è quindi necessario organizzare ogni minimo dettaglio per l'evento; ma visto che ora il paese è rinato perchè accontentarsi di un solo evento? Meglio organizzare diversi momenti che accolgano ognuno una - più o meno famosa - celebrità culturale. E se l'ombra del G.M. - Grande Maestro idolo di zia Letizia - è sempre presente nell'idea della cerchia di amiche, poi bisogna fare i conti con la realtà. Una realtà amara per qualcuno che si ritroverà a doversi scontrare con i fantasmi del passato - che poi tanto passato non è.
Grazie ad un stile che già mi aveva conquistata con il primo romanzo, Loredana ha trovato le porte del mio cuore spalancate, pronte ad accogliere i nuovi arrivati senza neanche un briciolo di diffidenza; e se già con il primo romanzo si era distinta per la sua freschezza la ritroviamo qui, stilisticamente più matura, con un romanzo ancora più completo e, se possibile, migliore del precedente.
Le vite dei personaggi si intrecciano con una fluidità che li rende veri, vivi. Ogni latte preparato dalle mani di Belinda è un sorso di aria fresca per il lettore che lo fa sentire a casa; perchè, dopo due romanzi, quei vicoli diventano anche i nostri e nostra ogni vittoria del borgo e dei suoi abitanti.
Quando si decide di creare una serie di libri con lo stesso filo conduttore, il rischio è quello che si perda smalto, che il lettore si annoi, che la bellezza della novità svanisca; non è questo il caso perchè i nuovi personaggi introdotti nella vita del Borgo creano la novità di cui il lettore ha bisogno, mentre quelli vecchi il porto sicuro in cui nascondersi e da cui farsi coccolare.
Un seguito azzeccatissimo che tra amori, litigi, misteri e bugie non fa altro che farmi bramare per il terzo capitolo, che dovrebbe uscire in primavera.
Se ancora siete indecisi su cosa regalare a Natale potreste prendere in considerazione questo libro e Borgo Propizio. Io l'ho fatto! ;)

VOTO:  

 

venerdì 12 dicembre 2014

Chi ben comincia #65 - Topi di Gordon Reece

Buon venerdì carissimi followers! Come state? Ancora due settimane esatte e Natale sarà già archiviato... non mi sembra possibile! Per molti questa notte si festeggerà l'arrivo di Santa Lucia, che in alcune parti di Italia è una festività ancora più importante del Natale. A casa mia succede un fatto strano perchè mio marito - bergamasco - è da sempre abituato a festeggiarla mentre io - milanese - non sapevo neanche della sua esistenza finchè non ho incontrato lui. Mio figlio avrà le idee un po' confuse perchè mia suocera gliene parla mentre io no! ahahahah povero bambino!!!!
Ma la smetto di parlarvi dei fatti miei e passo alla rubrichetta del venerdì, Chi ben comincia, ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri
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Anche per questa puntata ho scelto di condividere con voi l'incipit del libro che ho cominciato questa settamana e che sto leggendo in questi giorni: Topi di Gordon Reece edito da Giunti.

REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti



Io e la mamma abitavamo in una villetta a mezz'ora circa dalla città.
Non era stato facile trovare una casa che rispondesse alle nostre esigenze: in campagna, senza vicini, tre stanze da letto, giardino davanti e dietro; una casa che fosse vecchia (doveva avere stile) ma al tempo stesso dotata di tutti i comfort - un moderno impianto di riscaldamento era fondamentale, dato che entrambe non sopportavamo il freddo. Doveva essere silenziosa. Doveva essere tranquilla. Eravamo topi, dopotutto. Non cercavamo una casa. Cercavamo un posto in cui nasconderci.
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Come potete vedere rispetto al solito ho trascritto veramente solo l'incipit. Pochissime righe che rendono, senza troppi giri di parole, la situazione che l'autore vuole sbatterci in faccia sin da subito.
Un discorso chiaro e diretto. Qualcuno sta cercando di nascondersi. Ma da chi? Cosa porta la protagonista e la madre a cercare un luogo tranquillo e silenzioso in cui rifugiarsi? Non rimarrà per molto un segreto, anzi, verrà svelato praticamente subito facendoci piombare in un mondo inaspettato e difficile da accettare. Un libro il cui stile mi sta prendendo molto e che mi attira così tanto da portarmi a leggere in ogni momento libero. Vedrò se il resto del libro sarà all'altezza dell'incipit.
Voi cosa ne pensate? Vi attira? Lo avete letto? Fatemi sapere!

giovedì 11 dicembre 2014

Recensione #37/2014 - La ragazza con l'orecchino di perla di Tracy Chevalier

Buongiorno lettori cari, come state? Settimana super corta per me questa, infatti oltre al lunedì di festa oggi non sono al lavoro perchè mi tocca partecipare ad un corso di aggiornamento professionale per riuscire a raccimolare qualche credito entro la fine dell'anno... noia mortale!!! Per non abbandonarvi ho programmato questa recensione. Il libro di cui vi parlerò è La ragazza con l'orecchino di perla di Tracy Chevalier edito da Neri Pozza, pag. 240.

Trama: Delft, Olanda, XVII secolo. La vita scorre tranquilla nella prospera città olandese: ricchi e poveri, cattolici e protestanti, signori e servi, ognuno è al suo posto in un perfetto ordine sociale. Così, quando viene assunta come domestica in casa del celebre pittore Johannes Vermeer, Griet, una bella ragazza di sedici anni, riceve con precisione il suo compito: dovrà accudire con premura i sei figli dell'artista, non urtare la suscettibilità della scaltra suocera e, soprattutto, non irritare la sensuale, irrequieta, moglie del pittore e la sua gelosa domestica privata. Inesorabilmente, però, le cose andranno in modo diverso... Griet e Johannes Vermeer, divideranno complicità e sentimenti, tensione e inganni. 

Avrei voluto leggere questo libro già da anni ma, sapete come vanno queste cose con alcuni libri, li si mette nella lista dei desideri e poi il pensiero rimane lì fino a quando, quasi per caso, non li si trovano su uno scaffale della libreria che cercano di attirare prepotentemente la nostra attenzione. E ci si ritrova con il libro tra le mani, davanti alla cassa, con in mano quei dieci euro che, ve lo sentite, avreste già dovuto spendere da un po'. Poi arrivati a casa lo si appoggia su uno scaffale della nostra libreria, promettendogli che il prossimo sarà sicuramente lui, perchè lo volevate da così tanto che figurarsi se lo farete attendere; e invece il libro attende la sua occasione - che se potesse urlare chissà quante ce ne tirerebbe dietro - finchè finalmente prima o poi la sua occasione arriva.
Ecco, il suo momento è arrivato e l'ho letto, divorato ed anche amato!
Amante dell'arte da sempre - la scelta del Liceo Artistico come  scuola superiore lo dimostra - non avrei potuto non essere affascinata dalla cover di questo libro per cui è stata utilizzata un'immagine dell'omonima opera d'arte.
La ragazza con l'orecchino di perla - o Ragazza col turbante - è veramente un'opera dell'artista olandese Jan Vermeer da cui Tracy Chevalier prende spunto per lo svolgimento del suo romanzo.
Devo premettere che questa è la mia prima volta con questa autrice, in quanto non ho mai letto nessun suo altro libro quindi non avevo aspettative se non legate a pareri di altre persone circa il suo stile ed i suoi romanzi.
La ragazza con l'orecchino di perla è ambientato a Delft, nel periodo che va dal 1665 al 1677, periodo in cui - presumibilmente - il quadro in questione è stato dipinto.
Tutto si svolge in realtà nell'arco di tre anni, ognuno corrispondente ad un "capitolo" del libro, e solo l'epilogo è invece ambientato nel decennio successivo ma serve solo a tirare le somme sull'evolversi della questione.
La storia ci viene raccontata in prima persona di Griet, una ragazza - poco più che bambina - che viene mandata a lavorare nella casa del famoso pittore come domestica. Griet proviene da una famiglia protestante - la maggioranza a Delft - e l'economia della sua famiglia ha subito un duro colpo a causa di un incidente sul lavoro del padre - decoratore di mattonelle - che, ritrovatosi cieco, perde da un giorno all'altro la possibilità di lavorare. Per la ragazza quello è il primo servizio. Oltre alla tensione logica del dover abbandonare la propria famiglia per trasferirsi nella casa in cui dovrà prestare servizio, si aggiunge il fatto che il padrone è un pittore famoso e che l'intera famiglia è cattolica, abitante quindi in una zona particolare della città a cui i protestanti non si azzardano ad avvicinarsi.
Griet si ritrova quindi in una casa sconosciuta, con cinque bambini a cui badare, una padrona che la guarda con diffidenza ed un'altra domestica da cui traspare tutto tranne che amicizia e solidarietà. L'unico rifugio che riesce a trovare è nell'atelier del padrone; è lei infatti l'unica persona autorizzata da Vermeer ad entrarvi per spolverare con la richiesta però che non sposti neanche di un centimetro gli oggetti che vi trova.
Dal primo momento in cui Griet varca la soglia dell'atelier, nel libro si comincia a respirare un'aria diversa, fatta di impasti di colori, di opere d'arte, di pose infinite e di ritocchi per rendere un quadro assolutamente perfetto. Da semplice domestica la ragazza diventerà piano piano un aiuto importante ed insostituibile per Vermeer e lo diventerà anche per il lettore: sarà lei infatti a descrivere - attraverso i suoi racconti al padre cieco - tutti i quadri meravigliosi a cui il pittore lavora; sarà sempre lei a metterci a conoscenza della pazienza di cui la preparazione di un nuovo dipinto ha bisogno; sarà grazie a lei che respireremo quei profumi di colori appena creati, che avremo la sensazione di avere addosso quell'odore di olio di lino che aleggia nell'aria dell'atelier. Un libro magico che - con uno stile incalzante, particolareggiato ma mai noioso - ci accompagna per mano fino alla realizzazione del famosissimo quadro La ragazza con l'orecchino di perla dandoci la sensazione che le cose debbano per forza essere andate così, dandoci l'illusione che quello raccontato non sia un romanzo frutto della fantasia ma un fatto reale.
Chissà se esisteva veramente una Griet a casa Vermeer, una domestica che con i suoi sedici anni e un'istruzione pari a zero, avesse però nell'anima il gusto e l'occhio per l'arte... è bello crederlo!!! Di sicuro mi sarebbe piaciuto essere una mosca per poter vedere cosa sia successo realmente in quell'atelier, cosa abbia dato lo spunto al pittore per decidere di ritrarre proprio quella ragazza nel quadro e non un'altra, cosa lo abbia convinto a raffigurarla a mezzo busto - e non a ficura intera - senza creare per lei uno sfondo che facesse anche da contorno ma lasciandolo totalmente nero.
Ma non è solo il ruolo di Griet all'interno della famiglia che ci viene raccontato in modo approfondito, anche gli altri personaggi sono descritti in modo molto paricolareggiato e questo permette di renderli reali, quasi vivi.
Nonostante tutto si svolga prevalentemente nell'atelier sono molti infatti i personaggi che arricchiscono la trama: ci sono i figli del pittore ed in particolare Cornelia, da subito ribelle rispetto a Griet ed al suo nuovo ruolo all'interno della famiglia; c'è Tannake, l'altra domestica, che sembra quasi provare verso Griet una sorta di invidia; c'è Catharina, moglie di Vermeer, il cui ruolo è ralegato a "sfornatrice di bambini", una figura debole, che non è capace di imporsi nel suo ruolo di moglie e madre; c'è Pieter, il macellaio da cui ogni giorno Griet si deve recare per comprare la carne necessaria alla famiglia e poi ci sono tantissimi altri... la famiglia di Griet - madre, padre, un fratello e una sorella - ci sono Van Ruijven - il principale committente delle opere di Vermeer - e van Leeuwenhoek - amico fidato del pittore - e ci sono delle comparse capaci però di avere una propria personalità ed importanza all'interno della storia.
Un libro veramente ricco, completo ed affascinante che ci permette di fantasticare ma anche di avere un'immagine approfondita dell'abisso che ci fosse a quel tempo tra padroni e domestiche, tra cattolici e protestanti, tra genitori e figli; rapporti destinati sin dall'inizio ad andare in un certo modo, anche se l'animo interiore ne chiedesse uno svolgimento diverso.
Un solo appunto mi sento di fare all'autrice ed è legato al finale. Un finale che, rispetto al resto del romanzo, mi è parso affrettato, poco particolareggiato, meno coinvolgente e che mi ha portato a non dare quel cinque che il resto del romanzo avrebbe assolutamente meritato.
Consiglio questa lettura a tutti voi. Io di sicuro cercherò di procurarmi le altre opere della Chevalier perchè mi ha veramente colpito positivamente. E voi lo avete letto? Vi è piaciuto?

VOTO:  

 

mercoledì 10 dicembre 2014

Chi bussa? #17

Buong pomeriggio carissimi! Vi siete già iscritti alla Lotto Reading Challange 2015? Noooooooooooooooooooooooo? Cosa aspettate? Ecco qui il link per partecipare! :)))))
A parte cercare di trovare nuovi iscritti alla challenge - ahahahahahahahah - sono qui per una nuova segnalazione di un autore emergente e del suo libro. Pronti a vedere Chi bussa?
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Titolo: Solstice - L'incantesimo d'Inverno
Serie: Solstice - Primo volume
AutoreC. E. A. Bennet

Genere: Fantasy - Romance - Young adults
Pagine: 641 (PDF formato A5)
Costoebook 3,99 €, in vendita su tutti gli store online
Pubblicazione: Self Publishing

Sinossi: Emma ha quasi sedici anni e due sorelle, Eileen e Constance. Vivono a Saint Claire, tranquilla cittadina del Connecticut, insieme alla madre Kate e alla misteriosa donna comparsa nelle loro vite da quando il padre le ha abbandonate, Miranda. 

Le Hataway non sono donne normali, ma streghe costrette a nascondere la loro natura e i loro poteri per rispettare le leggi dei Custodi, ai quali devono obbedienza. Leggi che Emma ha infranto quando era solo una bambina per aiutare quelli che sarebbero diventati i suoi migliori amici, Sam e Alec. Da allora i tre sono inseparabili nonostante Emma sia costretta a nascondere il segreto che più le sta a cuore. Non è l’unica, però, a mentire alle persone che ama. Cosa nascondono Kate e Miranda? Quali sono i terribili segreti seppelliti nel loro passato? Perché il padre è scomparso all’improvviso senza lasciare traccia?

Alec Stevens ha sedici anni e molte domande. Spesso ha la sensazione che Emma conosca tutte le risposte. Emma. Cosa lo lega a lei e allo stesso tempo la rende irraggiungibile? Che cosa nasconde?

Nel tentativo di svelare e nascondere i segreti che li circondano, Alec ed Emma non si accorgono che qualcuno si muove e li osserva nell’ombra in attesa che arrivi il momento di mettere in atto la sua vendetta.

La storia, raccontata in prima persona da Emma e Alec, inizia con due episodi dell’infanzia destinati a cambiare per sempre le loro vite. Dopo un salto di dieci anni li ritroveremo alle prese con un sentimento molto umano, un passato famigliare turbolento e dei poteri che non facilitano le cose, anzi… Una storia d’amore, di amicizia e di legami famigliari burrascosi, ma profondi. Con un pizzico di magia.
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Autrice: C.E. A Bennet. Laureata in Giornalismo, è nata e cresciuta a Verona. Attualmente vive a Bologna dove lavora come copy e addetta stampa. L’incantesimo d’Inverno è il suo romanzo d’esordio, nonché il primo capitolo della saga Solstice.
Ah già. Le piacciono i treni.

www.thesolsticesaga.it
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Che ve ne pare? Normalmente non sono attratta da storie di streghe ma questa trama mi incuriosisce molto!

sabato 6 dicembre 2014

Lotto Reading Challenge

Buongiorno lettori!!Come state? Avete già fatto l'albero o il presepe? Negli ultimi anni si comincia sempre prima, quindi ci sarà sicuramente chi li ha già fatti o chi approfitterà di questo week end per mettere in modalità ON il suo spirito natalizio. Natale... c'è chi lo adora e chi vorrebbe eclissarsi per almeno una settimana per non doversi sorbire pranzi e cene infinite insieme a parenti, più o meno cari. Comunque, generalmente, sia che ci si senta il più laborioso tra gli elfi, o il più tremendo dei Grinch tra Natale e la fine dell'anno si tirano le somme dell'anno in corso e di fanno propositi e progetti per quello in arrivo.
Quale momento migliore quindi per decidere di iscriversi ad una challenge di lettura?
Le mie amiche ed io - Lettrici Geograficamente Sparpagliate dei blog La Libridinosa, La ragazza che annusava i libri e Scribacchiando in soffitta - abbiamo pensato ad una challenge che accompagni voi, lettori dei nostri blog, per tutto il 2015! Ecco di cosa di tratta.

 

SPIEGAZIONE E TAPPE

La Lotto Reading Challenge prenderà il via Lunedì 12 gennaio 2015 e terminerà Lunedì 14 dicembre 2015.
Vi chiederete: cosa c'entra il Lotto con una gara di lettura? E' molto semplice. Il tabellone che potete vedere qui sotto è un classico tabellone con 90 numeri e come nel lotto sarete chiamati a scegliere dei numeri tentando la sorte. Ogni numero contiene un obiettivo da raggiungere per la challenge, ovviamente sono tutti obiettivi molto generali riguardanti libri da leggere. Tra i 90 numeri ci sono anche 10 numeri bonus: otto contengono dei segnalibri omaggio e due contengono la possibilità di scegliere una lettura libera, purchè di almeno 200 pagine. 
Tutti i libri scelti per soddisfare le richieste di un obiettivo - quando non specificato dallo stesso - dovranno avere un minimo di 200 pagine.  Per il numero di pagine faremo riferimento a quelle riportate da Amazon.


La Challenge avrà tre tappe fondamentali:

PRIMA TAPPA: 06/12/2015 - 12/01/2015
I partecipanti avranno il tempo di iscriversi e scegliere i primi 10 numeri che corrisponderanno ad altrettanti obiettivi;

SECONDA TAPPA: 12/05/2015 - 26/05/2015 
Durante questo periodo chi vorrà potrà scegliere altri 10 numeri;

TERZA TAPPA: 12/10/2015 - 26/10/2015
I giocatori che vorranno concorrere per il primo premio potranno scegliere altri 5 numeri

FINE CHALLENGE 14/12/2015
Entro questa data dovrete aver postato tutti i link alle vostre recensioni di modo che entro la settimana successiva possano essere decretati i vincitori. Per una questione di velocità delle poste attenderemo la fine delle vacanze natalizie per la spedizione dei premi.

Ogni tappa sarà inaugurata attraverso un post che voi commenterete scegliendo i nuovi numeri.
Ad ogni tappa sarà nostra premura rimescolare gli obiettivi presenti nel tabellone; sarà quindi la sorte a decidere quali saranno gli obiettivi che dovrete completare. 
Ogni giocatore potrà scegliere anche dei numeri già scelti da altri giocatori, ovviamente i segnalibri saranno regalati al primo che sceglierà le caselle corrispondenti, poi quelle caselle si tramuteranno in obiettivi come gli altri.
Nel caso in cui un lettore peschi invece un obiettivo doppio avrà la facoltà - ma solo una volta per ogni tappa - di scegliere un altro numero.
Ognuno di voi potrà decidere l'ordine e la quantità dei libri da leggere, quindi avrete la possibilità decidere di partecipare alla seconda e alla terza tappa anche se non avrete concluso tutti gli obiettivi delle tappe precedenti. 

 PREMI E VINCITORI


PRIMO PREMIO: una gift card del valore di € 20.00 
SECONDO PREMIO: una mistery box contenente due libri cartacei
TERZO PREMIO: una mistery box contenente un libro cartaceo
 
Vincerà il primo premio chi riuscirà a completare 25 obiettivi nell'arco dell'anno.; vincerà il secondo premio chi completerà 20 obiettivi nell'arco dell'anno e si aggiudicherà il terzo premio chi completerà 15 obiettivi nell'arco dell'anno. Per dimostrare le letture completate dovrete pubblicare sul vostro blog o su qualsiasi altro social libresco una recensione che non si limiti ovviamente a dire bello o brutto e lasciarcene il link nei commenti.
In caso di parità tra più persone verrà assegnato loro un numero e verrà estratto a sorte il vincitore.
 
ISCRIZIONI 
 
Le nuove iscrizioni possono avvenire dal 06/12/2014 al  12/01/2015 e dal 12/05/2015 al 26/05/2015; dopo tali date non saranno accettate nuove iscrizioni ed alla terza tappa concorrerà unicamente chi si è già iscritto alle tappe precedenti. Chi si iscriverà con l'inizio della seconda tappa potrà scegliere se darci 20 numeri per provare a concorrere al primo premio, oppure se darcene solo 10 e concorrere unicamente alla gara per il secondo e terzo premio. Il 12/01/2015 i partecipanti riceveranno una mail in cui saranno indicati gli obiettivi corrispondenti ai numeri scelti e comincerà uffucialmente la challenge.

Per iscrivervi dovrete:
  • commentare questo post - basta un solo commento in uno dei quattro blog partecipanti - comunicandoci la vostra intenzione a partecipare, indicandoci i 10 numeri che scegliete per la prima tappa e la vostra mail affinchè noi possiamo comunicarvi gli obiettivi nascosti dietro i numeri che avete scelto.
  • essere follower di tutti e quattro i blog partecipanti
  • cliccare mi piace alle pagine facebook dei quattro blog: 
La Libridinosa 
Un libro per amico 
La ragazza che annusava i libri
Scribacchiando in soffitta
  • condividere il banner della Challenge sul vostro blog - se ne avete uno - o sui social postandoci il link della condivisione.

  • avere tanta voglia di leggere e divertirvi! 
Per qualsiasi necessità o dubbio non esitate a contattarci alle nostre mail: 

Laura - La Libridinosa: tatuccia76@gmail.com
Daniela - Un libro per amico: unlibroperamico.dany@gmail.com
Stefania - La ragazza che annusava i libri: cosedalettoriofficialpage@gmail.com
Salvia e Menta - Scribacchiando in soffitta: scribacchiandoinsoffitta@gmail.com

Ed ora viaaaaaaaaaaaa...a dare i numeriiiiiiiiiiiiiii!!!!! :)))