Buongiorno lettori e buon sabato. Oggi son qui con un nuovo appuntamento della rubrica Chi ben comincia, ideata dalla mia amica Alessia del blog Il profumo dei libri. Come vi avevo anticipato ieri, ogni due settimane Chi ben comincia slitterà di un giorno - per lasciare il posto alla rubrica Ti consiglio un libro - e la troverete quindi di sabato mattina.
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Per la puntata di oggi ho scelto l'ìncipit di uno dei libri ricevuti in questa settimana che vi ho presentato qui. Si tratta di Il confine del silenzio di C. L. Taylor edito da Longanesi.
REGOLE:
- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
22 aprile 2012
Coma. La parola ha qualcosa di innocuo, quasi tranquillizzante; evoca l'idea di un sonno senza sogni. Solo che a me Charlotte non dà l'impressione di dormire. Le su palpebre chiuse non hanno la soffice pesantezza del sonno. Non tiene il pugno premuto contro la tempia. Non esala un alito tiepido dalle labbra socchiuse. Non c'è nulla di pacifico nel modo in cui il suo corpo giace, esausto, sul letto senza piumone, con il tubo trasparente della tracheotomia che serpeggia fuori dalla gola e il petto punteggiato di elettrodi multicolori.
I bip cadenzati del monitor in un angolo della stanza scandiscono il tempo come un metronomo medico, e io chiudo gli occhi. Se mi concentro abbastanza riesco a trasformare il suo cinguettio innaturale nel rassicurante ticchettio della pandola che abbiamo in salotto. Quindici anni se ne vanno in un istante e io ne ho di nuovo ventotto, tengo in braccio la piccola Charlotte e il suo viso assonnato è premuto sulla mia spalla e il mio collo, il suo cuoricino batte più rapido del mio, anche nel sonno. Allora era molto più facile proteggerla.
I bip cadenzati del monitor in un angolo della stanza scandiscono il tempo come un metronomo medico, e io chiudo gli occhi. Se mi concentro abbastanza riesco a trasformare il suo cinguettio innaturale nel rassicurante ticchettio della pandola che abbiamo in salotto. Quindici anni se ne vanno in un istante e io ne ho di nuovo ventotto, tengo in braccio la piccola Charlotte e il suo viso assonnato è premuto sulla mia spalla e il mio collo, il suo cuoricino batte più rapido del mio, anche nel sonno. Allora era molto più facile proteggerla.
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Mi aspetto molte emozioni da questo libro e devo dire che l'incipit mi fa ben sperare! Cosa ne dite? Vi ispira?
Mi attirà, ma ancora di più quello che hai in lettura.
RispondiEliminaAspetto le tue impressioni!
Spero di leggerlo al più presto!
Elimina:))
Un ottimo incipit, hai ragione! Mi ha incuriosito parecchio!
RispondiElimina:))))
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