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sabato 17 ottobre 2015

Recensione #88 - Alla fine andrà tutto bene (e se non va bene...non è ancora la fine) di Raquel Martos

Buongiorno carissimi e buon sabato. Cosa farete oggi di bello? Io finalmente relax, una parola che da tre settimane non ci riguarda neanche durante il week end.
Ma torniamo a noi...
Come obiettivo per il Blogger Love Project mi sono imposta di riuscire a tirarmi in pari almeno con le recensioni dei libri letti ad agosto quindi eccomi qui proprio con uno di quei libri: Alla fine andrà tutto bene (e se non va bene...non è ancora la fine) di Raquel Martos edito da Feltrinelli,  272 pagine, di cui avevo condiviso l'incipit qui.

Trama: Sei settimane di silenzio forzato. Un incubo, per chi come Carla Diaz non sta zitta un secondo. Chiacchierona compulsiva, Carla vive di parole, non solo per il bisogno di condividere i propri stati d'animo con chiunque le sia vicino, ma anche per professione, essendo una presentatrice radiofonica. Quando un'operazione alle corde vocali la costringe a restare zitta per ben sei settimane, per Carla, pessimista di natura, è la fine del mondo. Costretta a non parlare, ma incapace di restare in silenzio, tramite WhatsApp, email e note scritte a mano imparerà a comunicare con il mondo come non aveva mai fatto prima. E troverà infine la propria vera voce.

Ho conosciuto questa autrice grazie al suo primo libro - I baci non sono mai troppi, acquistato per caso ammaliata dalla cover - di cui potete trovare la recensione qui.
Per questo libro l'autrice attinge - come spiega alla fine del libro - da un episodio accadutole nella sua vita vera: un'operazione alle corde vocali e l'impossibilità di utilizzare la propria voce. E' proprio da questo episodio che nasce Carla, la protagonista nonchè voce narrante di questo libro. Carla, annunciatrice radiofonica, due noduli alle corde vocali, sei settimane senza voce. Una voce che ovviamente la donna utilizza intensamente per il suo lavoro e senza la quale si sente persa.
Armata di una lavagnetta comunicherà con i suoi cari: una mamma con cui finisce sempre per litigare, un'amica Marian che ècome una sorella; un migliore amico Juan che capisce sempre i suoi bisogni e che da più di tren'anni è sempre presente nei momenti più difficili con il suo insostituibile sostegno.
Per Carla il mutismo sarà un problema ma anche un'importantissima occasione.
L'occasione per riflettere sul suo lavoro, sulla sua storia conclusa con Roberto, sui bisticci giornalieri con la madre che scoppiano principalmente a causa di superabili banalità.
L'autrice è stata capace, con grande ilarità ma anche delicatezza, di analizzare a 360 gradi una situazione difficile, creando dei personaggi ben delineati e molto realisti nei loro atteggiamenti ed anche nella loro fisionomia.
Ho spesso sorriso per la schiettezza di Marian e mi sono trovata a riflettere insieme a Carla ed alle sue insicurezze. Un libro molto attuale, in cui uno strumento come whatsapp - per quanto ci piaccia o no - può salvare una conversazione e in cui si capisce quanto spesso una parola non detta possa essere la soluzione.
Il tutto si dipana attraverso un trama ben articolata che suddivide il libro in sette grandi parti: sette settimane di vita di Carla, dal giorno dell'intervento al giorno in cui potrà sentire la sua nuova voce.
Come avveniva nel primo libro l'autrice conferma la sua capacità estrema di raccontare la vita di tutti i giorni con i suoi pregi ma soprattutto con i suoi grandi difetti, portando il lettore a riflettere sulla propria vita e sul proprio modo di affrontare le situazioni anche più difficili.
Un libro che mi sento di consigliare senza riserve! E voi cosa ne pensate? Conoscete questa autrice? Come sempre sarò felicissima di conoscere le vostre impressioni.

VOTO: 


6 commenti:

  1. Ciao Dani ^^
    Ho letto questo libro circa un annetto fa, avevo troppo bisogno di evadere. Purtroppo invece mi ha fatta incavolare solamente. Non ho sopportato la protagonista, mi stava antipatica perché per tutto il libro non ha fatto altro che deprimersi e lamentarsi, il che va anche bene, ma accidenti... Non tutto il libro. Ad un certo punto le ho gridato "tira fuori le p***e!".
    Inoltre neanche lo stile mi ha fatta impazzire, come se fosse piatto...

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    1. Cavoli, peccato! A me ha fatto proprio un'impressione totalmente diversa... Il bello della lettura!

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  2. Non sono ancora riuscita a leggerlo ma credo che lo farò presto, sento che potrebbe essere arrivato il suo momento :-)

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  3. ho l'altro libro suo ma non l'ho ancora letto. Mi ci vorrebbero settimane di isolamento per smaltire i libri da leggere

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    1. Solo settimane? Hihihihi a me penso non basterebbero anni!

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