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venerdì 13 novembre 2015

Chi ben comincia #101 - La verità della suora storta di Andrea Vitali

Ciao a tutti. lettori! Finalmente è di nuovo venerdì!!! Continua purtroppo il mio periodo strano quindi spero mi vorrete perdonare se non sono attiva qui sul blog come avveniva tempo fa. Spero passi presto questo momento.
Intanto cerco di riuscire nel possibile a non mancare con le rubriche fisse quindi torno con una puntata della rubrica Chi ben comincia, ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri.
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Oggi ho semplicemente dato una scorsa ai libri già caricati sul kindle ed ho scelto La verità della suora storta di Andrea Vitali edito da Garzanti. Amo questo autore ma nell'ultimo periodo faccio fatica a leggere i troppissimi libri che pubblica perchè sono in un periodo di stanca. Ho però sentito parlare bene di questo ultimo lavoro quindi ho pensato di sbirciare l'incipit insieme a voi.  
 
REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti



Stravaccato com'era sul sedile posteriore della sua Fiat Millenove, di Sisto Santo si vedevano solo i piedi che sporgevano dal finestrino posteriore, il destro.
Erano più o meno le due del pomeriggio di domenica, 26 aprile 1970.
Il Sisto aveva appena pranzato all'osteria del Ponte, polenta e capretto in umido, e si stava concedendo un riposino in attesa che cominciasse Tutto il calcio minuto per minuto. Nel frattempo digeriva, tanto ormai il campionato era bello e finito, scudetto al Cagliari. L'unica roba che gli interessava era che il Milan battesse il Lanerossi, giusto per vendicare la sconfitta dell'andata. Ma anche quello, con tutta la polenta e il capretto che aveva sullo stomaco, non era poi così importante.
Dalla radiolina, ficcata in mezzo alle gambe, canzonette.
Il sisto abbassò il volume.
Si abbassarono anche le sue palpebre, il sonno stava arrivando, inspirò a fondo e percepì distinti, come se si fossero divisi le narici in cui entrare, un profumo di tiglio e di asfalto.
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Cosa dire di questo incipit? Vitali non delude mai, lo stile è riconoscibile ed anche i nomi dei suoi personaggi non è da meno. L'aria che si respira è da subito quella familiare cui ci ha abituato.
Cosa ne pensate? Vi attira questo libro? Lo avete letto?

4 commenti:

  1. Ciao Dany! Vitali di solito non sbaglia, ma l'idea di leggere un suo libro in questo periodo, mi da un po' noia, forse hai ragione, ne sforna troppi! Spero tu possa superare al meglio questo strano periodo.

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    1. Grazie, lo spero anche io! Con Vitali ormai uso la tecnica: "a piccole dosi"! Altrimenti rischio di rovinarmi il pensiero! ;)

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  2. mi piacciono i libri di Vitali e questo mi ispira tanto

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