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mercoledì 11 maggio 2016

Recensione #126 - Agnes Browne Nonna di Brendan O' Carroll

Buongiorno lettori come state? Io sono distrutta!!! In più questa pioggia incessante che ingrigisce le giornate non mi aiuta!
Ma parliamo di cose belle: oggi sono qui per lasciarvi la recensione di Agnes Browne Nonna di Brendan O' Carroll edito da Neri Pozza, 191 pagine.

Trama: Il pub di Foley, al centro di Dublino, è famoso per molte cose, ma per i Browne soprattutto per una: è la sede tradizionale da ventisette anni a questa parte di tutti i loro festeggiamenti. Ora perciò che l'ultimo dei Browne, Aaron, il figlio di Mark, ha deciso di venire al mondo, Agnes e i suoi pargoli si sono dati appuntamento da Foley subito dopo il battesimo. Al bancone del bar Agnes, il bicchiere in mano, fa scorrere lo sguardo attraverso la sala. Sono tutti lì, i suoi piccoli orfani, tutti adulti ormai. La sua nidiata al completo, tranne il povero Frankie, il figlio derelitto e sfortunato. Mark si è sistemato, è sposato con Betty e ha un figlio meraviglioso; Rory e il suo amico Dino sono tra i più rinomati hair stylist della Wash & Blow; a Trevor manca solo un anno per completare il corso universitario di arte e diventare subito dopo un qualificato artista grafico; Simon è ora portantino-capo al St. Patrick's Hospital; Cathy è con il fidanzato Mick O'Leary e Dermot... Dermot è con Mary Carter, tossica e forse anche spacciatrice, ma ancora per poco, dato che Agnes ha deciso di porre fine alla tresca... Andrebbe tutto bene per Agnes se a Pierre non venisse in mente di sollevare il calice e di dire davanti agli ospiti del pub di Foley e alla gente del Jarro: "Alla bellissima Agnes Browne... Benvenuta, nonna!"



Terzo capitolo – in ordine di uscita – di questa saga familiare. Da subito si respirano le atmosfere già note conosciute grazie ai libri precedenti. Da subito ci si ritrova insieme alla famiglia Browne vivendone la sua quotidianità.
Come non ridere immediatamente di gusto davanti ad una Agnes in sala d’aspetto dell’ospedale che, in attesa di diventare nonna, mima i momenti del parto – che lei, si sa, ne ha fatti 7 quindi è un’esperta - lasciando basiti tutti i presenti?
Già, perché il primo nipotino – o la prima nipotina – sta per nascere e la nostra protagonista, come tutti i nonni, esce di testa; non riesce a starsene in quella saletta dell’ospedale in attesa di notizie che non arrivano mai, quando potrebbe entrare a dare una mano… o magari a dare solo una sbirciata! E proprio quando in sala travaglio i quasi neo-genitori si meraviglino di come Agnes stia riuscendo ad avere un comportamento defilato ecco che la sua testa spunta dalla tenda di divisione dei letti, lei ed il suo enorme cesto di frutta!!! L’autore ha saputo rendere benissimo questa scena tanto che mi è sembrato di viverla in prima persona ed ho riso… di gusto!
In generale ho trovato questo capitolo della saga molto divertente perché il divertimento che nel primo libro veniva dal duo Agnes/Marion si è un po’ ristabilito grazie alla coppia Dermon/Bomba che con la loro “associazione a delinquere” ne combinano di tutti i colori ricreando dei siparietti veramente divertenti.
Pur essendo in generale un libro riflessivo con avvenimenti anche molto importanti e tristi, l’autore è riuscito a bilanciare in modo molto misurato questi tratti della storia con quelli divertenti di cui vi parlavo prima dando un tocco in più alla trama.
I figli sono cresciuti, Agnes li vede pian piano abbandonare la casa dell’infanzia per crearsi delle famiglie – più o meno canoniche – e lei si ritrova ad essere una mamma sola in una casa in cui sente la desolazione dell’abbandono. I primi nipoti iniziano a nascere ma nonostante questo il non riuscire a riunire la famiglia neanche il giorno del proprio compleanno porta la donna a sentirsi, per la prima volta in vita sua, vecchia.
E se per alcuni dei figli le cose sembrano andare a gonfie vele, per altri si prospetta una vita difficile perché, si sa, le sventure sono sempre dietro l’angolo.
Per fortuna Agnes può ancora contare sull’amore incondizionato di Pierre e sugli “organismi” che sa regalarle!
Anche in questo terzo capitolo della serie l’autore sceglie di ampliarne l’ambientazione – così come aveva fatto nel secondo – portando alcuni dei figli fuori da Dublino e creando così un’alternanza di situazioni che danno corpo alla storia non facendola mai diventare banale e ripetitiva.
I personaggi sono sempre descritti in modo dettagliato, così da permettere al lettore di coglierne ogni caratteristica sia fisica che comportamentale.
Diversi sono anche i colpi di scena che Brendan O’Carroll dissemina qua e là; cose semplici ovviamente, ma che mi hanno piacevolmente colpita. Anche il finale secondo me è perfetto: un insieme studiato di tristezza e risate che non lascia niente al caso.
Un autore la cui crescita narrativa è evidente leggendo i libri in ordine di pubblicazione. A breve - se riesco già domani - anche la recensione dell’ultimo pubblicato – Agnes Browne ragazza – che rappresenta in realtà un prequel all’intera storia.

Libri precedenti:
  • Agnes Browne mamma – Recensione qui
  • I marmocchi di Agnes - Recensione qui


VOTO: 










6 commenti:

  1. E' sull'espositore delle novità della biblioteca, ma prima di leggerlo lo lascio ad alcune fidate utenti.
    Leggere Agnes è come avere un appuntamento con un'amica.
    un saluto da Lea

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  2. Io sono ferma al primo, ma non perché non mi sia piaciuto, anzi! Prima o poi recupererò tutti gli altri, promesso! Anche perché voglio sapere cosa succede a Dermot, che è il "mio figlio" preferito!

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    1. Anche a me piace molto Dermot! In questo libro la storia è incentrata praticamente su di lui! 😉

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  3. Non conoscevo questa saga, sembra molto carina :)

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