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lunedì 1 agosto 2016

Recensione #141 - Sarò come mi vuoi di Greta Simeone


Buongiorno carissimi, come va? Primo agosto, il mio mese, quello che mi ha visto nascere - ebbene sì, il 14 sarà il mio compleanno - e quello che da sempre rappresenta per me vacanze! Oggi primo giorno ufficiale di ferie in cui inizierò a stilare la mia lista – unica che faccio da sempre nella vita – di preparazione bagagli e camper. Un momento che amo moltissimo, anche per via della scelta delle letture da portare, eludendo la sorveglianza del marito che ha la paranoia del peso troppo elevato del camper.
Nella scorsa puntata di “Chi ben comincia” – qui - avevo condiviso con voi l’incipit del libro Sarò come mi vuoi di Greta Simeone edito da Corbaccio, che ringrazio per la copia, pag. 272. Oggi ve ne lascio la recensione.

Sinossi: A Gina sta andando tutto storto: sola da un po’, ora ha anche perso il lavoro. Risponde ad annunci di tutti i tipi, per paura di dover rinunciare alla propria casa e tornare a vivere dai suoi, che sono freddi come l’inverno, anche se ormai si è convinta che non l’assumerà nessuno. Troppa la concorrenza, con la crisi che c’è, e lei non brilla in niente. Una sera però arriva, a sorpresa, una telefonata. A chiamarla è Paolo, socio in una catena di sexy shop, che cerca una venditrice a domicilio, e con cui aveva avuto un colloquio poche ore prima. Lei era certa di aver fatto una pessima figura, ma secondo Paolo ha le carte in regola per riuscire.
Però … però dovrà rifarsi il look, acquisire le giuste competenze, seguire tutte le sue indicazioni, affidarsi a lui senza remore: è disponibile?
Gina accetta con riluttanza l’unica proposta ricevuta. Presto, inaspettatamente, le si aprirà un mondo nuovo: sotto la guida di Paolo imparerà molto su se stessa e sulle sue capacità. Troverà l’amore, perderà le sue inibizioni. Fino a quando ogni sua certezza sarà spazzata via da una terribile scoperta.


Per prima cosa, chi è Greta Simeone?
Dalla quarta di copertina si legge: “Greta Simeone è lo pseudonimo sotto il quale si cela una ex romantica, che vive in provincia, ha una passione per i vecchi film, per Frank Sinatra e per Candy Crush. Non crede più all'amore, ma le piace raccontarlo e dev'essere a lieto fine.” 
Ho cominciato questo libro proprio perché mi è stato proposto dall’autrice, che conosco e stimo molto. Ebbene sì, so chi si cela dietro lo pseudonimo ma non lo svelerò neanche sotto tortura, ho fatto una promessa e le promesse io le mantengo; con una lettura attenta di questo libro potreste però cercare di scoprirlo anche voi visto che io qualche indizio l’ho scovato! Come definire questa lettura? Dalla cover si direbbe libro d’amore/romance - che ormai ognuno lo chiama come vuole – dalla storia è in minima parte questo, ma anche molto altro! 

Sì, perché in questa lettura c’è ironia, freschezza, sagacia, cultura cinematografica oltre che una storia d’amore divertente, coinvolgente e anche un po’ improbabile.
La protagonista di questo libro mi ha ammaliato sin dalle prime righe. Gina: anonima, triste, sciatta, pessimista ed anche un po’ sfigata. Un brutto anatroccolo perso in questo immenso stagno che è la vita. Uno stagno in cui ogni giorno vede sfilare davanti a se dei meravigliosi cigni che lei non può far altro che invidiare. Ma, per fortuna, a volte la vita fa un po’ da se, ed uno scossone lo regala anche a chi come Gina non è di certo incline a svoltare la propria esistenza.
Arriva quindi un licenziamento, a causa della chiusura dell’azienda in cui la donna lavora da diversi anni, ed arriva anche la necessità di trovare un lavoro, qualsiasi, in fretta.
È così che la conosciamo Gina, al colloquio di lavoro più improbabile della storia, in lizza per un lavoro di vendite a domicilio; di Tupperware direte voi, o di cosmetici – che già per una come lei risulterebbe un po’ dissonante – e invece no. Udite, udite, l’anti sesso in persona che cerca di guadagnarsi un posto in un’azienda come commerciale per la vendita a domicilio di giocattoli sessuali. Che lei non sia adatta per quel posto è ovvio, che i due titolari dell’azienda Tuttigusti siano due folli anche. Basta una scommessa tra i due e Paolo si butta in una missione impossibile: far diventare Gina, in massimo tre mesi, una donna sexy e smaliziata, capace di parlare di vibratori ed eccitanti come se elencasse la lista della spesa di una suora di clausura.
Inutile dirvi che ne vedrete delle belle e che non potrete nutrire una simpatia immediata per questa donna che, nonostante tutto, cerca di vincere le sue reticenze, spiccando quel volo che avrebbe voluto fare da molto tempo.
E se da una parte il cambiamento di Gina fa sorridere, dall’altro fa molto riflettere. L’acquisizione da parte sua della consapevolezza di quello che, fino ad allora, era stata agli occhi degli altri la rende una persona nuova, non solo come venditrice di sexy toys, ma proprio come donna. Una donna che inizia ad imporre una propria personalità nei discorsi – soprattutto con gli uomini -, una donna che non ha paura di dire la sua senza soccombere al volere altrui, una donna che non si vergogna di farsi guardare, uscendo da quell’anonimato in cui si è rifugiata per troppo tempo. Se è vero che i cambiamenti spesso spaventano, è anche vero che a volte servono per dare un colpo di spugna a tutto quello che fino a quel momento non si aveva il coraggio di fare o di dire, ed è con lo scorrere delle pagine che assistiamo all’evoluzione della nuova Gina. Per tutta la lettura mi sono chiesta quanto la donna avrebbe retto in quella sua nuova veste, aspettandomi sempre, da un momento all’altro, uno scivolone che la facesse tornare la donna fragile ed insicura di sempre. Non vi svelo se quello scivolone ci sia stato oppure no.
Lo stile dell’autrice è impeccabile, divertente al punto giusto, ma anche capace di acquisire toni più seri in alcuni punti o più sensuali in altri. Una capacità di parlare di sesso e di mostrarcene anche alcune scene in modo mai volgare ma, anzi, raccontandole in modo piacevole e convincente.
I personaggi di questo libro sono perfetti per la storia e ne sono essenziali.
Fantastici i siparietti che Gina mette in piedi con la sua amica Patty: sicura, mangia uomini, energica… l’opposto di lei. Anche Silvana, segretaria dell’azienda Tuttigusti è un personaggio che mi è molto piaciuto. Se Patty è l’amica di sempre, coinvolgente, incline a buttarsi senza riflettere troppo sulle cose, incisiva e diretta – quasi brutale a volte -, Silvana diventa l’amica saggia di Gina, quella che cerca di metterla in guardia, pur spronandola a cercare se stessa, con delicatezza ma senza girare troppo intorno alle cose. Due figure diversissime, che però si compensano.
Anche le due figure maschili, Paolo e Giovanni, soci di un’azienda vincente, amanti della bella vita, delle belle donne, poco inclini a impegnarsi in una relazione stabile ci svelano man mano – soprattutto Paolo – le loro debolezze dando alla trama un tocco meno frivolo di quello che ci si potrebbe aspettare apparentemente.
Per non parlare poi dei genitori di Gina, imperturbabili, bacchettoni, freddi e distaccati, che rischiano l’infarto quando scoprono il lavoro della figlia, o del parrucchiere Giampiero – apparso poco ma vera macchietta del libro – e infine Deborah – mi raccomando l’h finale! – che con la sua apparizione rimescola gli equilibri già precari e mette nuova carne al fuoco alla storia: tutti fantastici!
Un lavoro che promuovo senza riserve e che consiglio per un’estate all’insegna del divertimento e della sensualità! Dimenticatevi le Cinquanta sfumature – che vi fate solo del bene! – e leggete questo libro perché “la Gina” è la vera bomba sexy dell’estate!!! ;)
 VOTO: 


8 commenti:

  1. La tua recensione è riuscita ad incuriosirmi, cosa che la trama non aveva fatto... il mio portafoglio urla "non vale!" ;-p

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    1. Ahahahaha Nadia, i nostri poveri portafogli passano più tempo ad urlare che a fare altro ahahahaha

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  2. già mi ispirava tantissimo da Chi ben comincia, ora mi hai proprio convinta, voglio leggerlo questa estate, adoro le storie che sanno far ridere e riflettere insieme

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  3. Lo sto leggendo sister!!!Gina mi ha già ammaliata :-)

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