Buongiorno lettori, finalmente riesco a ritagliarmi qualche minuto nella frenesia quotidiana per postare questa recensione che ho pronta dalla settimana scorsa (ne ho ancora arretrate dalle ferie ma non stupitevi, pian piano arriveranno anche quelle!!!). Oggi vi parlo di un libro che ho letto seguendo l'istinto e devo dire che sono felice di andare, a volte, a sensazioni; quando mi è stato proposto da Riccardo dell'ufficio stampa della CE non ci ho pensato due volte ed ho detto sì nonostante non appartenga proprio ad uno dei miei generi preferiti, ma non disdegno i distopici e apprezzo molto l'autrice! Si tratta di Flawed. Gli imperfetti di Cecelia Ahern edito da DeAgostini, pag. 416
Sinossi: In un futuro non molto lontano, il giudice Crevan conduce una spietata guerra contro l’immoralità.
È lui e lui solo a decidere chi è un cittadino modello, e chi invece è un “imperfetto”, un essere Fallato da marchiare a fuoco con una F sulla pelle e da allontanare dalla società civile.
Celestine ha diciassette anni e non ha mai avuto dubbi sul suo ruolo nel mondo: è una figlia perfetta, una studentessa perfetta, ed è anche una fidanzata perfetta. La fidanzata di Art, il figlio del giudice Crevan. Ma un giorno tutto cambia. Celestine vede un Fallato in fin di vita e sente di doverlo aiutare. D’un tratto tutto ciò che ha sempre ritenuto giusto non lo è più. Perché la compassione è più forte. Più forte della legge e delle rigide regole del giudice Crevan. Celestine decide quindi di aiutare il pover’uomo e quella decisione cambia la sua vita in un attimo.
Allontanata dalla famiglia, arrestata e umiliata, la ragazza viene trascinata in processo davanti a Crevan. E proprio lui, incurante delle suppliche di Art, la condanna a essere marchiata a fuoco come Fallata. Sarà durante il processo che la strada di Celestine incrocerà quella di Carrick Vane, un Fallato misterioso e affascinante: l’unico amico su cui d’ora in poi Celestine potrà contare.
Allontanata dalla famiglia, arrestata e umiliata, la ragazza viene trascinata in processo davanti a Crevan. E proprio lui, incurante delle suppliche di Art, la condanna a essere marchiata a fuoco come Fallata. Sarà durante il processo che la strada di Celestine incrocerà quella di Carrick Vane, un Fallato misterioso e affascinante: l’unico amico su cui d’ora in poi Celestine potrà contare.
Immaginate un mondo in cui oltre
ai normali organi di giustizia esista un comitato, la Gilda, che controlli il comportamento
dei cittadini ed abbia il potere di intervenire quando commettono degli errori
non punibili dalla legge.
Istituita in origine dal governo come temporaneo strumento di inchiesta sul crimine, è diventata una struttura permanente con il compito di inquisire gli individui accusati di essere imperfetti, Fallati. I Fallati sono cittadini che hanno commesso violazioni etiche o morali nei confronti della società.
Immaginate che tutti i Fallati siano identificati con una F rossa marchiata
a fuoco in una parte del corpo diversa a seconda dell’errore commesso.
La tempia, in caso di decisione sbagliata.La lingua, in caso di menzogna.Il palmo della mano destra, in caso di furto ai danni della società.Il petto, all'altezza del cuore, in caso di slealtà nei confronti della Gilda.La pianta del piede destro, in caso di deviazione dalle regole imposte dalla società.
Immaginate che questi fallati debbano portare un segno al braccio che li faccia
riconoscere, che debbano sottostare a regole di comportamento differenti
rispetto ai perfetti, che abbiano posti a sedere sugli autobus a loro
destinati, che abbiano un coprifuoco, che non possano riunirsi in gruppi
numerosi ma che ogni due fallati debbano necessariamente esserci dei perfetti
che li dividano, che non possano viaggiare perché il loro passaporto viene
automaticamente ritirato. Immaginate che tutto questo sia normale, a
insindacabile giudizio della Gilda e che chiunque si ribelli possa essere
punito con un marchio indelebile. Beh sicuramente sarebbe spaventoso se questo
accadesse. E l’autrice, anche se nella fantasia di un romanzo, lo fa accadere.
Protagonista della storia è Celestine,
diciassette anni, sostenitrice assoluta delle idee della Gilda, ragazza di Art,
figlio del giudice Crevan – massimo esponente della Gilda – e da sempre convinta
che i fallati siano da punire per evitare che altri si ritengano legittimati ad
imitarli. La sua storia d’amore va a gonfie vele, ed anche i rapporti con il padre del fidanzato sono ottimi, per lei il giudice Crevan è una persona
di famiglia, ligio nel lavoro ed amorevole nella vita di tutti i giorni;
un’ammirazione reciproca ed incondizionata. Tutto questo finchè il mondo dei
fallati resta un mondo a parte.
Quando la famiglia che abita di fronte a loro,
durante il giorno della Festa della Terra, riceve la visita dei Segnalatori,
proprio mentre Celestine e la sua famiglia sono in attesa che si uniscano a
loro per il pranzo dei festeggiamenti, tutto cambia.
La signora Tinder viene portata
via di fronte agli occhi increduli del vicinato; è sempre stata una donna
rispettabile e attenta alle regole fino a quel momento. Da quel momento infatti
tutto cambia.
Assistere alla scena turba molto
Celestine e la sua famiglia. Fino a quel momento nessuno della loro cerchia di
amicizie era mai stato marchiato, nessuno aveva mai dovuto fare i conti così da
vicino con le decisioni della Gilda.
Nella ragazza inizia ad
instillarsi il tarlo del dubbio. La
Gilda opera veramente secondo giustizia? Come si vive da
fallati? Come farà la signora Tinder, maestra di musica, a condurre una vita
normale con la sua famiglia una volta che risulterà marchiata? È a questo punto
che vediamo un cambiamento in Celestine. Lei, da sempre così sicura e
sostenitrice dell’operato delle istituzioni inizia a vacillare ed inizia a
vedere i fallati come persone; inizia ad analizzare il proprio comportamento e
quello della gente che la circonda con occhi diversi.
E quando i sentimenti prendono il
posto della ragione tutto prende una piega nuova.
Celestine fa l’errore – secondo
le regole – di aiutare un fallato su un autobus; il suo gesto è visto e
denunciato da moltissime persone. La ragazza che fino al giorno prima era
ritenuta perfetta ora non lo è più e dovrà essere processata per constatare il
suo essere fallata.
È in questo modo che Celestine,
così vicina al giudice Crevan diventa una pedina. All’interno della Gilda
qualcosa si sta smuovendo, qualcuno ha iniziato a credere che il giudice
utilizzi quell’organo per farsi giustizia da solo o per aiutare chi gli è
vicino. E Celestine si ritrova sola, con tutti contro, capro espiatorio di una
situazione che le è sfuggita di mano. Da perfetta a Fallata. Da amata ad
allontanata.
L’autrice è molto brava a creare
un mondo così particolare, tanto particolare da risultare fin troppo credibile
e spaventoso. Talmente spaventoso da far emergere in me le emozioni più
disparate. Ho provato stima verso Celestine ed il suo gesto umano; ho provato
rabbia, una rabbia inimmaginabile, verso un sistema corrotto e non trasparente;
ho provato dolore sia fisico che emotivo – tanto da sciogliermi in lacrime come
una bambina – assistendo alla
marchiatura di Celestine, al suo smarrimento, alla sua forza; ho provato sbigottimento
assistendo all’atteggiamento di chi avrebbe dovuto dimostrarle affetto e non lo
ha fatto; ho provato un sentimento di rivalsa assistendo al suo lento ma
inesorabile ritorno alla vita.
I personaggi sono perfetti,
l’ambientazione è perfetta, la storia regge e mai, neanche una volta durante la
lettura, ho avuto la sensazione che fosse tutta un’opera di fantasia tanto
l’autrice è stata brava a rendere ogni dettaglio relistico e possibile.
Ho letto avidamente, abbandonando la lettura il meno possibile, una lettura che mi ha totalmente conquistato.
Uno young adult distopico da cui non emerge
assolutamente una semplificazione dello stile o della trama, ma che risulta
essere adatto ad ogni età, anche per chi, come me, legge pochissimo questo tipo di libri.
Un esperimento riuscito quello
dell’autrice, conosciuta normalmente per i suoi lavori un po' più romance, che ha saputo mettersi alla prova con un genere nuovo, dimostrando ancora una volta di essere una bravissima narratrice ed anche una grande inventrice di storie. Adoro quando una scrittrice evolve senza paura, quando nonostante sia famossissima prova a buttarsi in qualcosa di nuovo, senza avere il timore che i suoi lettori affezionati le voltino le spalle; è un po' la stessa cosa che ha fatto Sophie Kinsella lanciandosi nella scrittura di Dov’è finita Haudrey - che avevo adorato e recensito qui - ed anche lei lo aveva fatto secondo me con un ottimo risultato.
Insomma Flawed. Gli imperfetti è un libro che consiglio senza riserve!!!
Ora però, visto che il finale è
super aperto, io vorrei il seguito! Subito!
Un libro che fa male, ma bellissimo. <3
RispondiEliminaVOGLIAMO IL SEGUITOOOOO!!!!
Sììì lo vogliamo!
EliminaUh, non mi aspettavo questo entusiasmo!
RispondiEliminaIl distopico è un genere che mi ha stancato in fretta, la Ahern non mi piace troppo, quindi non so... Se mi capita! :))
Ahahaha neanche io in realtà ma mi ha preso troppo! Di distopico ne ho letti pochi quindi ancora non sono satura ahahahahahah ;)
Eliminal'ho letto anche io e come te ho trovato il tutto molto possibile, da pelle d'oca. E' stata bravissima in questo, come anche il fatto di cambiare. Anche io aspetto il seguito!
RispondiEliminaSperiamo si sbrighino!
EliminaVedo che è piaciuto tanto anche a te ihii è veramente un bel libro e mi unisco al coro...speriamo che il secondo esca presto ^_^
RispondiEliminaSperiamo!!!
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