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lunedì 21 agosto 2017

Recensione #204 - Mr Mercedes di Stephen King

Buongiorno lettori, eccoci nuovamente qui con una recensione. Oggi vi parlo di Mr Mercedes, di Stephen King, edito da Sperling & Kupfer, 470 pagine.

Sinossi: All'alba di un giorno qualsiasi, davanti alla Fiera del Lavoro di una cittadina americana colpita dalla crisi economica, centinaia di giovani, donne, uomini sono in attesa nella speranza di trovare un impiego. Invece, emergendo all'improvviso dalla nebbia, piomba su di loro una rombante Mercedes grigia, che spazza via decine di persone per poi sparire alle prime luci del giorno. Il killer non sarà mai trovato. Un anno dopo William Hodges, un poliziotto da poco in pensione, riceve il beffardo messaggio di Mr. Mercedes, che lo sfida a trovarlo prima che compia la prossima strage. Nella disperata corsa contro il tempo e contro il killer, il vecchio Hodges può contare solo sull'intelligenza e l'esperienza per fermare il suo sadico nemico. Inizia quindi un'incalzante caccia all'uomo, una partita a scacchi tra bene e male, costruita da uno Stephen King maestro della suspense. Un thriller ad alta tensione, con due antagonisti: il sanguinario Brady - Mr. Mercedes - che ignora il significato della parola coscienza, e l'ironico Hodges, superlativo erede del Marlowe di Chandler, dolente e assetato di giustizia.

Ogni tanto mi piace tornare al mio primo amore: Stephen King, quell'autore di cui mi sono innamorata a quattordici anni e che mi ha fatto diventare una lettrice vorace. Mr Mercedes, primo volume di una serie - cui sono seguiti Chi perde paga e Fine turno - albergava da tantissimo tempo sul mio kindle quando, ormai un sacco di tempo fa, ho deciso di leggerlo. Poi ho scritto questa recensione su un quaderno, ed è rimasta lì fino ad ora, mai pubblicata sul blog, abbandonata a causa forse di quel sentimento tiepido chela lettura mi aveva trasmesso. Oggi è finalmente giunto il momento di parlarvene.
Primo libro, dicevo, di una trilogia, quella dedicata al detective in pensione Bill Hodges.
Quando ho preso in mano questa lettura sapevo, ovviamente, cosa aspettarmi per quanto riguarda lo stile. Amo King proprio perchè maestro nelle descrizioni, nella caratterizzazione dei personaggi, e nella capacità di tessere delle storie articolate e ben architettate.
Protagonisti del libro sono principalmente il Killer della Mercedes ed il tenente Hodges.
Quello che è stato soprannominato Mr Mercedes altri non è che un folle che con una Mercedes rubata si fionda a tutta velocità sulla folla, in attesa dell'apertura di una fiera del lavoro, uccidendo senza pietà diverse persone. Questa scena mi ha parecchio scossa, perchè ormai sembra una cosa all'ordine del giorno, una cosa che accompagna la nostra quotidianità; una quotidianità che spesso, purtroppo, si rivela molto più terribile di ogni qualsiasi fantasia.
Bill Hodges è ormai in pensione e uno dei pochi casi rimasti aperti dopo il suo pensionamento è proprio quello del serial kille della Mercedes.
King sceglie di svelare presto al lettore la vera identità del killer e le sue mosse; e mentre Hodges si ritrova alla caccia di un'ombra che gli manda una lettera per elogiarsi della sua capacità di fuga, noi invece ci ritroviamo a sapere.
Questo forse toglie un pizzico di mistero alla storia visto che ogni avvenimento ci viene anticipato minuziosamente dai capitoli che sono dedicati al killer.
Nonostante questo particolare resta, però, la voglia, durante tutta la lettura, di sapere come l'ex detective si muoverà per scoprire l'identità del killer e per provare ad anticipare le sue mosse ed anche la voglia di vedere se i piani del folle riusciranno ad essere portati a termine e come.
Ottimo come sempre il lavoro che l'autore da con gli altri personaggi che ci vengono inizialmente presentati come mero contorno alla storia ma che man mano che cominciano ad acquistare importanza diventano a loro volta protagonisti. Hodges viene infatti affiancato da detective improvvisati, che saranno per lui un grande aiuto nella risoluzione del caso.
Quello che più mi ha lasciato perplessa - e che non mi ha permesso di dare un voto maggiore a questa lettura - è l'epilogo della faccenda che mi è sembratto affrettato e, putroppo, a tratti inverosimile; insomma dal Re mi sarei aspettata decisamente qualcosa in più.
Ho comunque in mente di leggere i seguenti libri della trilogia per vedere se è stato solo uno scivolone a cui ha posto rimedio con i volumi successivi.
Un libro che consiglio a chi ama l'autore anche se non lo considero uno dei suoi lavori più riusciti.

VOTO: 

4 commenti:

  1. ciao è da tanto che non leggo King. Metterò questo libro sulla mia lista dei libri da leggere.

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  2. Io ho iniziato a leggere King da poco, ma mi ha subito conquistata. In particolare ho amato questo libro per quei dettagli che mi hanno molto, molto inquietata come la morte della mamma del killer. Ci ho pensato e ripensato. Anche la storia del fratellino è particolare: guarda a volte cosa succede semplicemente a non chiudere una porta.
    Insomma è stato amore. Il finale è deludente, ma pare sia una nota costante nei suoi romanzi.
    Il secondo della serie è meno bello, ma vedremo...magari invece tu lo apprezzerai.
    Ora ho deciso di leggere It e non vedo l'ora.
    un saluto da Lea

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    1. Non so, sarà che io sono affezionata al King degli albori e ultimamente mi lascia un po' con l'amaro in bocca...
      Poi dimmi come va con It che, tra i suoi, non è tra i miei preferiti ma magari dovrei rileggerlo con 25 anni in più sulle spalle! ;)

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