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venerdì 29 settembre 2017

Recensione #209 - L'ultima notte al mondo di Bianca Marconero

Buongiorno lettori, e buon venerdì!!! Come state? Io come da copione sono piena di raffreddore ed ho la testa intontita... benvenuto autunno!
Per il resto tutto nella norma.
Oggi torno con una recensione, quella del libro L'ultima notte al mondo di Bianca Marconero, edito da Newton Compton, 448 pagine.

Sinossi: Marco Bertani ha ventitré anni, alle spalle un'adolescenza tutt'altro che semplice e davanti a sé un futuro nel quale potrà contare solo su se stesso. Un giorno inaspettatamente si imbatte in Marianna Visconti, ex compagna del liceo e amore non corrisposto della sua vita. I loro mondi non potrebbero essere più lontani: Marianna, dopo aver studiato negli Stati Uniti, sta facendo pratica legale presso il prestigioso studio di un amico di famiglia, mentre Marco sbarca il lunario lavorando come operatore per una rete televisiva locale. Quando però le viene prospettata l'occasione di condurre un programma ideato proprio da lui, Marianna decide di accettare la sfida, convinta che cosi potrà dimostrare a Luca, il fidanzato con cui è in crisi, di cosa è capace: lei e Marco si troveranno quindi a lavorare gomito a gomito e scopriranno di non essere poi così diversi come credevano... E non finisce qui: tra le pagine del prequel, "Ed ero contentissimo", in coda a questo volume, scoprirete un Marco adolescente sui banchi di scuola.

Io e Bianca Marconero ormai abbiamo un appuntamento: tratta Livorno-Olbia o Olbia-Livorno a seconda del periodo di lettura. L'anno scorso a fine agosto di ritorno dalla mia vacanza in Sardegna leggevo la novella dedidaca ad Albion - Il principe spezzato -, quest'anno invece andando in Sardegna ho letto la sua ultima fatica L'ultima notte al mondo. Insomma, ormai non mi sembrerebbe vacanza senza un suo libro ad allietare il mio viaggio. Le ho già detto che si deve organizzare per l'anno prossimo!
Ma torniamo serie...
Come dicevo ho letto questo libro durante la traversata, otto ore in cui, tra un'interruzione e l'altra ho letto avidamente, bramosa di sapere, incapace di staccarmi se non per pochissimi minuti perché i protagonisti di questa storia - Marco, Marianna e Luca - hanno un grande capacità: quella di conquistare il lettore legandolo a sé a corda doppia, fino alla fine delle pagine (ed oltre!).
E se la storia convince, ancora di più lo fa la sua autrice - di cui io ho già letto Albion e Albion Ombre e di cui aspetto con ansia il capitolo finale - che con uno stile semplice e perfettamente adattato al tema - segno di una grande capacità di trasformarsi in base alle esigenze narrative - è capace di raccontare una storia che potrebbe essere quella di chiunque. E lo fa emozionando - io ho pianto - ma anche regalandoci dei siparietti divertenti tra i personaggi e colpendo il lettore con alcune, azzeccatissime, frasi profonde capaci di toccare il cuore.
La storia è semplice: Marianna e Luca sono fidanzati da una vita, entrambi appartengono a famiglie facoltose della Bologna bene ed è quasi scontato che il loro futuro debba essere insieme. O almeno lo è per Marianna che non si aspetta minimamente che lui, durante un periodo di studi a Boston della ragazza, le chieda una pausa di riflessione. Pausa che si protrae per mesi mentre lei ancora sogna un futuro con lui e lui, dal canto suo, se la spassa con altre ragazze, come in fondo ha sempre fatto!
Marco invece frequentava lo stesso liceo classico dei due fidanzati; amico di lui ed innamorato da sempre di lei è cresciuto al Pilastro, uno dei quartieri più periferici e poveri della città.
Ai tempi della scuola Marianna non poteva sopportare Marco ed anche adesso, che lo incontra nuovamente per lavoro ritrova quel sentimento che l'aveva accompagnata da ragazzina, sentimento che non è facile tenere a bada dovendo lavorare gomito a gomito con lui.
I pregiudizi e le cose non dette tra i tre protagonisti mettono a dura prova i rapporti tra i personaggi che l'autrice intreccia con maestria nonostante la semplicità della storia.
Per tutto lo scorrere delle pagine ho avuto l'impressione di conoscere quei tre ragazzi perché, in fondo, tutti noi abbiamo incontrato nella vita dei tipi come loro. In più la caratterizzazione che Bianca Marconero ne fa è perfetta, capace di farci addirittura immaginare le loro mosse ancora prima che le compino, talmente sembrano reali.
Ambientazione del libro è la città di Bologna di cui l'autrice fa emergere il contrasto tra i quartieri bene e quelli popolari, contrasto che si trascina poi nelle persone e nei loro atteggiamenti.
Colonna sonora del libro sono le canzoni di Tiziano Ferro che la protagonista adora da cui è tratto anche il titolo del libro ed il titolo della novella che segue il romanzo cartaceo: Ed ero contentissimo.
I capitoli si alternano tra Marianna e Marco, che in prima persona ci regalano il proprio punto di vista sulle stesse situazioni del presente e del passato regalandoci una storia completa da tutti i punti di vista e permettendoci di entrare più nel vivo delle situazioni..
Una storia che parla di mancanze, di cose non dette, di amicizia, di primi amori, di amori logorati dal tempo, di rapporti familiari. Un libro che fa riflettere su quanto spesso le cose non dette rovinino i rapporti, creino incomprensioni e facciano perdere occasioni che potrebbero essere quelle della vita ma anche un libro che fa sognare.
Come dicevo, in coda al libro cartaceo - o acquistabile a parte per chi ha la versione ebook del romanzo - c'è la novella Ed ero contentissimo con cui l'autrice ci porta indietro nel tempo. Un tempo in cui un giovane Marco racconta al padre, defunto da pochi giorni, cose della sua vita che non gli ha mai detto. Una sorta di confessione a cuore aperto che permette al lettore di conoscere più a fondo il ragazzo, la sua adolescenza e gli altri due protagonisti del romanzo. Una parte delicatissima, anch'essa capace di emozionare molto e di far riflettere.
Prima di lasciarvi consigliandovi ovviamente di leggere questo libro vi lascio con una citazione che mi ha colpito particolarmente e con la canzone di Tiziano Ferro che è parte integrante di questa storia.
"Interpretiamo i silenzi rivestendoli talvolta di speranza e talvolta di paure. Ci disegnamo dentro sogni e incubi.
Eppure, forse, il torto più grosso che si può fare a un desiderio è tenercelo per noi. Non difenderlo dall'equivoco, permettere che venga frainteso e sbranato dalla paura."



VOTO: 


4 commenti:

  1. Eppure sono sempre fuggita davanti a questo libro mi sa che devo dargli una possibilità

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    1. Noooo e come mai? Diciamo che sicuramente fa anche tanto il momento in cui viene letto ed io avevo proprio bisogno di sognare un po' quindi è stato perfetto! Spero che possa piacerti!

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  2. Anche io voglio leggere questo libro e anche io aspetto il terzo volume di Albion! BIAAAANCAAAA....! :-D

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