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lunedì 15 ottobre 2018

Gruppo di Lettura - Il cavaliere d'inverno di Paullina Simons - Tappa 1

Buongiorno lettori e buon inizio settimana. Il tempo vola e ridendo e scherzando siamo già giunti alla prima tappa dedicata al Gruppo di lettura che io e Baba Desperate Bookswife , abbiamo deciso di proporvi ossia quello del libro Il cavaliere d'inverno di Paullina Simons edito da BUR. Siete pronti? Avete letto la parte stabilita per oggi? Ricordatevi di attenervi a commentare solo le pagine lette per oggi!
Per chi si fosse perso il post di presentazione e volesse iscriversi può ancora farlo qui!




Trama: Leningrado, 1941. In una tranquilla sera d'estate Tatiana e Dasha, sorelle ma soprattutto grandi amiche, si stanno confidando i segreti del cuore, quando alla radio il generale Molotov annuncia che la Germania ha invaso la Russia. Uscita per fare scorta di cibo, Tatiana incontra Alexander, un giovane ufficiale dell'Armata Rossa che parla russo con un lieve accento. Tra loro scatta suvbito un'attrazione reciproca e irresistibile. Ma è un amore impossibile, che potrebbe distruggerli entrambi. Mentre un implacabile inverno e l'assedio nazista stringono la città in una morsa, riducendola allo stremo, Tatiana e Alexander trarranno la forza per affrontare mille avversità e sacrifici proprio dal legame segreto che li unisce.

Prima di passare al mio pensiero sulla parte di oggi vi ricordo le tappe:
  • 02 ottobre 2018: presentazione del GDL - qui -
  • 15 ottobre 2018 - Un libro per amico: discussione da pag. 0 a pag. 239 quindi tutta la PARTE PRIMA - IL DIAFANO CREPUSCOLO;
  • 22 ottobre 2018 - Desperate Bookswife: commenteremo da pag. 243 a pag. 378 ovvero tutta la PARTE SECONDA -LA MORSA DEL RIGIDO INVERNO;
  • 29 ottobre 2018 - Un libro per amico: commenteremo da pag. 383 a pag. 550 quindi tutta la PARTE TERZA - LAZAREVO
  • 05 novembre 2018 - Desperate Bookswife: commenteremo da pag. 553 a pag. 696 (fine del libro) ovvero tutta la PARTE QUARTA - SFIDA ALLA VITA.
  • 12 novembre 2018: sui nostri due blog troverete la recensione del libro.

ATTENZIONE SPOILER

In questa parte del libro l'autrice ci presenta - giustamente - tutti gli attorri che interverranno nelle vicende di cui poi ci narrerà. Conosciamo così la famiglia Metanova: Irina e Georgij, i genitori; Dasha, Tatiana e Pasha, rispettivamente la figlia maggiore e i due successivi gemelli; Deda, il nonno, e Babushka, la nonna. La loro è una famiglia russa come tante, che vive in due stanze in un condominio con il bagno e la cucina in comune.
Conosciamo inoltre i due soldati russi che avranno un peso particolare nella vicenda: Alexander e Dimitri.
La Simons fa un quadro molto preciso ed affascinante del periodo storico e dell'ambientazione in cui la storia è stata ambientata. Siamo a Leningrado, nella Russia comunista, quella in cui tutti hanno un lavoro ma pochi vivono in modo agiato. È il 22 giugno del 1941 quando la narrazione comincia, e noi assistiamo insieme alla famiglia ad uno degli avvenimenti storici che cambieranno le sorti mondiali, la dichiarazione di guerra della Germania all'Unione Sovietica.
Nella famiglia Metanova solo i nonni sembrano rendersi conto veramente di cosa comporti la notizia, loro che hanno già vissuto la guerra precedente e che ricordano in prima persona le evacuazioni e i razionamenti. Per le ragazze è un avvenimento che provoca quasi esaltazione, come se fosse solo un gioco; Pasha invece vorrebbe addirittura arruolarsi, a diciassette anni, senza la minima idea di quello che potrebbe significare.
Il regime e quindi le famiglie minimizzano la situazione. Tutti si aspettano una guerra breve e indolore ma ahimè purtroppo non sarà proprio così.
I cambiamenti cominciano subito, nelle fabbriche - quella dove lavora Tatiana ne è l'esempio - si passa dal fabbricare forchette e coltelli a fabbricare munizioni, lanciafiamme e carri armati, le persone si riversano in banca a ritirare tutti i loro risparmi e, poi, nei magazzini a fare rifornimento di cibo e beni di prima necessità ma, all'inizio, sembra quasi una precauzione inutile.
È in questo contesto storico che Tatiana una domenica pomeriggio conosce Alexander alla fermata del tram. Tra i due sembra esserci un'attrazione immediata - per la serie... succede solo nei libri! - anche se, udite udite, Alexander se la fa già con sua sorella Dasha. Eh già, Dasha, giusto la sera prima aveva confessato a Tatiana di essersi innamorata e indovinate un po'? Ovviamente si tratta di lui, Alexander.
Alexander è un soldato di origini Americane con un passato alquanto difficile e turbolento, un passato in cui i genitori, comunisti convinti, lasciarono l'America per trasferirsi in Russia, dove poi vennero uccisi quando, rendendosi conto che quello non era il paese che credevano, cercarono di ritornare nella vecchia patria. Fino a quel momento donnaiolo convinto, dopo aver visto Tatiana alla fermata dell'autobus mette la testa a posto - anche se continua a sbattersi (si può dire sbattersi? Tatiana lo dice!) la sorella - perchè è vero che non si fa ma è anche vero che la scusa di lui è stare con la sorella per poter vedere ogni sera Tatiana (bel volpone!).
Inizia il tira e molla, i due si vedono di nascosto, Tatiana ha i rimorsi di coscienza verso Dasha anche se, in realtà, cede ai baci di Alexander più volte... e anche a qualcosa di più pur non arrivando all'atto sessuale (anche perchè in un letto di ospedale con una gamba rotta non sarebbe stato proprio comodo... però non si è mica tirata indietro a tutto il resto, anzi!).
Ecco, diciamo che se ho amato moltissimo il contesto storico e fisico della vicenda, poco ho amato la nascita e lo svolgimento della storia d'amore.
Alexander mi sembra molto approfittatore... si chiude in camera più e più volte con Dasha però continua a illudere Tatiana - giovane e inesperta - con parole d'amore. In più c'è Dimitri, che mi è stato antipatico dall'inizio, che ci prova con Tatiana - e Alexander sembra non approvare ma comunque assiste alla cosa senza fare nulla e alla fine della parte letta scopriremo perchè e cosa nasconde - anche arrivando quasi ad obbligarla.
Fortunatamente per il momento la parte romance c'è ma non è una parte predominante della vicenda (anche se ho paura che lo diventerà presto!) perchè, non so voi, ma io ho una paura folle che sarà tutta smancerie. Quando al primo incontro di Tatiana e Alexander ho letto questa frase:
Alzò gli occhi nervosa e li abbassò sulla strada. Temeva che lui potesse udire il rumore del suo cuore che le martellava nel petto e che già aveva fatto fuggire i corvi degli alberi dietro di loro: gli uccelli erano volati via spaventati, sbattendo energicamente le ali. Tutta colpa sua.
Ecco, quando ho letto questa frase ho pensato: ma veramenteee????
E ora chiedo a voi che avete già letto questo libro e che state rileggendo insieme a noi: la parte d'amore di questo libro sarà tutta così? Perchè io mi sparo... ahahahahahahahaha
Ma cambiamo discorso. Vogliamo parlare del povero Pasha? Gli vietano di arruolarsi e lo mandano in un campeggio fuori Leningrado. Per parte delle pagine lette la famiglia non saprà niente di lui - anche se all'inizio Alexander dirà più volte a Tatiana di dire al padre di farlo rientrare, e poi più avanti le dirà di fargli capire che non c'è possibilità che lui torni vivo a casa - fino a quasi alla fine della parte letta fino ad oggi, in cui con un telegramma la famiglia sarà avvisata che il figlio è morto sotto le bombe tedesche mentre si trovava su un treno che lo portava al fronte come volontario.
In questa situazione ho apprezzato Alexander che ha preso le difese di Tatiana contro il padre e contro la sorella. Quando Tatiana ha urlato in faccia al padre e alla madre di aver sentito le loro parole che dicevano che sarebbe stato meglio che fosse morta lei invece del fratello gemello, non vi nego che mi è scesa qualche lacrima, perchè ho pensato al dolore che debba provare una figlia in una situazione simile. Ecco, lì Alexander che si è messo in mezzo per non far picchiare Tatiana dalla famiglia, ha acquistato punti ai miei occhi. 
© Sputnik . V. Loginovich
La parte di oggi finisce con i tedeschi in procinto di entrare a Leningrado e con i personaggi che, non potendo più allontanarsi dalla città a causa della mancanza di treni, attendono il loro destino come se si trovassero di fronte all'ultimo giorno della loro vita.
Devo dire che per ora - smancerie e barzellette a parte (ditemi che senso hanno le barzallette che non fanno ridere vi prego! O meglio io ho riso come una matta perchè non mi facevano ridere e non le capivo neanche!) - il libro mi sta comunque coinvolgendo e ho voglia di continuare a leggere per capire cosa succederà ai personaggi quando la città sarà  sotto assalto e soprattutto cosa succederà quando la famiglia si accorgerà di quello che c'è tra Tatiana e Alexander.
Comunque devo ripetermi: la parte storica è quella che sto apprezzando di più. A scuola non sono mai stata un'amante della storia e, comunque, la seconda guerra mondiale non è mai stata approfondita come argomento quindi devo dire che mi sta molto appassionando leggere le vicende attraverso questo libro. Mi chiedo perchè non aiutino gli studenti con lo studio attraverso libri come questo, di narrativa ma con un'ambientazione storica precisa e appassionante!
Credo di essermi dilungata anche fin troppo quindi ora lascio la parola a voi! Su, ditemi, quali sono le cose che fino ad ora vi hanno convinto e quelle che, magari, lo hanno fatto un po' meno? 
Via di spoilerrrrrrrrrrrrrrr!!! Lasciatevi andare!

Vi ricordo che la prossima tappa sarà lunedì 22 ottobre 2018 sul blog Desperate Bookswife: commenteremo da pag. 243 a pag. 378 ovvero tutta la PARTE SECONDA -LA MORSA DEL RIGIDO INVERNO.


21 commenti:

  1. Ahahahahah Dany mi fai morire! Hai perfettamente riassunto anche il mio pensiero: tanto ho apprezzato la parte storica, tanto mi sono venute le bolle per quella romantica. Tralasciando le barzellette (studio russo e l'umorismo sovietico era tremendo!) a me ha proprio dato fastidio questo "colpo di fulmine", l'ho trovato un po' banale e semplicistico, così come le parti amorose, troppo troppo sdolcinate per me. Poi il comportamento di Alexander con Tatiana e con Dasha non è affatto trasparente, e questo ha fatto sì che non riuscissi ad apprezzare più di tanto il personaggio maschile... per me la correttezza in una storia d'amore è essenziale. Ora mi fermo qui, ma a questo proposito in futuro ne vedremo delle belle, e lì sì che sarò curiosa di conoscere il tuo/vostro parere, ehehehe!

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    1. Non dirmi così che mi spaventiiiiiiii!!! ahahahahahhahah
      Comunque sai già in modo approfondito il mio pensiero sulle parti (per fortuna per il momento poche!) d'amore. Se è come credo ne vedremo davvero delle belle! ;)

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  2. Uhm... sì la parte romantica resta così XD
    Però la parte storica compensa bene dai :)
    (Il terzo con questa prerogativa te lo sconsiglio, e forse anche il secondo ma almeno quello chiude la storia)

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    1. La parte storica compensa bene per il momento, ma ho comunque paura per tutto il resto! Non ho capito, il secondo chiude la storia? E il terzo a cosa serve?

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    2. A parer mio serve solo a far vender un terzo libro, l'ho trovato inutile, ma ne parleremo -forse- a tempo debito

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    3. Però così mi incuriosisci e mi fai venire voglia di leggerlo! ;)

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  3. Concordo anch'io sul fatto che la parte migliore sia quella storica, rispetto a quella romanzata che trovo a tratti piuttosto melensa se non addirittura noiosa con tutti questi tira e molla fra Alexander e Dasha, per questo quando ad esempio la nostra protagonista va alla ricerca disperata del gemello mi sarebbe piaciuto leggere qualche dettaglio in più.
    E poi cosa non si fa per amore! Addirittura si attraversa mezza città con una gamba ingessata! Non so se l'autrice si sia mai ritrovata in una situazione simile, ma io sì e ricordo che avevo difficoltà anche solo ad attraversare il corridoio per andare in bagno, ma forse l'impedita sono solo io :)
    Ho trovato, poi, poco credibile, per l'epoca in cui è ambientata la vicenda, che una ragazza della bellezza di 17 anni non sappia assolutamente nulla della vita (accettabile solo l'inesperienza amoroso-sessuale) e ancora abbia pensieri e atteggiamenti tipici della fanciullezza...mah...
    Per quanto riguarda Alexander, il suo comportamento è davvero da biasimare e oltretutto è irritante vedere una Dasha accettarlo passivamente, andando sul tetto per lasciare la stanza da letto libera per la sorella che si deve "sbattere" il bel tenente (e poi "sbattere"...che scelta infelice di vocabolo! Mi ha fatto cadere le braccia).
    Comunque sia, il romanzo per ora si legge bene, è scorrevole e la suspense è dosata al punto giusto per invogliare a proseguirne la lettura, vedremo cosa ci riserverà la seconda parte, anche se immagino già che purtroppo l'aspetto "romance" sarà ancora preponderante e forse ancora più calcato. La settimana prossima ne saprò di più :) Intanto buona seconda tappa a tutte!

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    1. Anche a me sarebbe piaciuto che fosse più lunga la parte di lei alla ricerca del fratello e soprattutto che non la trovasse Alexander! E niente, io e il romanticismo non andiamo d'accordo però per ora riesco a sopportare! ;)

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  4. Eccomi, come promesso ti scrivo quello che ti ho detto al telefono. Inizialmente ho fatto fatica ad appassionarmi, la parte romantica è troppo per me, anche se...di romantico c'è poco, visto che lui se ne tromba una e scodinzola all'altra. Oddio sono stata scurrile. scusa, è pure il tuo blog. Cancella se vuoi, ma non mi pento di quello che ho scritto. La parte storica è scritta molto bene, dettagliata, cruda e adatta ad essere ricordata. E' bello leggere quello che si conosce, ma da un altro punto di vista. Poi c'è la famiglia di lei: i genitori due alcolizzati, e la madre magari beve meno ma è più stronza del marito (una che spera che la figlia possa essere presa al posto del gemello...suvvia), la sorella è una poco di buono, classica gatta che più morta non si può. I nonni sono gli unici che si salvano. Poi c'è Dimitri il viscido. Povera Tatiana, che non mi è particolarmente simpatica, ma con una famiglia così le si perdona tutto. Adesso voglio proprio vedere come andrà avanti la faccenda: Dimitri si stancherà di Lei dato che Alexander farà finta di ignorarla? Rimarranno in città con l'avanzare delle truppe? Sono curiosa

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    1. Ahahahahahaha eh già, un bel furbetto questo Alexander... Puccia di qua, palpa di là! E comunque tromba si può dire! Ahahahahahaha

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  5. Ciao Daniela! :-) Ero molto curiosa di sapere come avessi preso questa prima parte del libro e... leggere le tue parole qui mi hanno fatta ridere in più di qualche punto! Io le barzellette raccontate da Tatia le ho capite... solo che sono di un umorismo sottile, simile all'umorismo britannico... possono anche non piacere, lo ammetto, però ho apprezzato molto la voglia di ironizzare di Tatiana sul tema della guerra, tema che per altro lei comprende un pochetto alla volta. Tuttavia nonostante la sua giovanissima età, forse capisce ben più velocemente dei suoi genitori: il suo voler richiedere il ritorno del fratello dal campo l'ho inteso non tanto come un "compiacere alla richiesta gentile di Alexander", ma proprio come un suo "diventare più grande e responsabile" capendo che il pericolo è ben più imminente di quanto sembri... cosa che i genitori non hanno capito a momenti nemmeno quando la madre non riusciva a contattare per telefono il campo di Tolmačëvo. Ma io dico: possibile che un padre obblighi il figlio contro il suo volere ad andare in un campo estivo lontano da casa, nientepopòdimenoche il giorno prima del suo 17esimo compleanno? Lamentandosi poi l'indomani della mancanza di Pasha a casa, facendo invece sentire in colpa Tania perché manca il fratello gemello...non festeggiando per niente nemmeno lei. -.-"
    Parlando di compleanno mi ha colpito il fatto che Alexander e Tania si siano conosciuti proprio nell'ultimo giorno dei 16 anni di lei, perché è come se l'autrice abbia voluto mettere un limite ben distinto nella crescita della ragazza sia anagraficamente che sentimentalmente. La piccola Tatia che prima non sapeva nemmeno andare a fare la spesa, piano piano diventa quella che lavora più assiduamente, quella che si preoccupa per il fratello lontano, quella che vuole informarsi sulla guerra, nonostante in famiglia nessuno la prenda sul serio, ed è anche quella che, tra le due sorelle, si rende conto maggiormente del legame affettivo, mettendolo davanti sia ai sentimenti che alla ragione.... cosa che invece Dasha non fa per niente, anzi la vuole spingere a tutti i costi tra le braccia di Dimitri nonostante la sorella minore dia più volte segni di sopportare ben poco questo soldato così invadente ed appiccicoso.
    Sì, se ve lo state chiedendo, il personaggio che per ora detesto di più è Dimitri! A prescindere che poi alla fine della prima parte venga spiegato il motivo che lo lega ad Alexander e perché lui cerchi in tutti i modi di avvicinarsi a Tatia, lo trovo ugualmente un personaggio meschino ed approfittatore, a maggior ragione ora che so il perché lo faccia. Pff e scommetto che nelle prossime pagine darà ancora filo da torcere alla povera Tatia... :'(
    La parte storica ha colpito molto anche me per come è stata narrata, e devo dire che nonostante faccia un pochino fatica a barcamenarmi tra i luoghi nominati (perché ahimè di geografia russa non so una cippa), non ho avuto nessunissima difficoltà ad abituarmi agli appellativi, nomi e nomignoli dei personaggi! Infatti, ad esempio, la protagonista la chiamo indifferentemente Tatiana, Tatia, Tania ecc. ed ugualmente la sorella, nominata in svariati modi. Non sono molto avvezza a leggere libri russi, ma per fortuna coi nomi ho buona memoria. ;-)

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    1. Il personaggio che mi ha fatto più tenerezza è Pavel alias Pasha: sarà che sono ottimista di natura, ma io in cuor mio spero che sia ancora vivo e che abbia la stessa intraprendenza, forza e fortuna della gemella e che in qualche modo si sia messo in salvo... tanto il libro è lunghissimo, no? ;-)
      Per ora questa prima parte me la sono letta praticamente tutta d'un fiato! Ho iniziato il libro una sera, e già nel tardo pomeriggio del giorno seguente ero arrivata alla fine della prima parte, sperando che il ritmo narrativo sia ugualmente incalzante! Mmh mi dispiace che a te Daniela non piaccia molto il rapporto tra Tatia e Shura, io invece li trovo in qualche modo teneri e decisamente destinati a stare insieme...come l'essersi trovati dopo il bombardamento alla stazione di Luda è sia una fortuna sfacciata che una ulteriore dimostrazione della loro connessione. O sono io troppo romantica? :-)
      Magari era anche causato da quella vita nel regime comunista, ma pare che il legame famigliare sia poco forte, quindi dal mio punto di vista risalta maggiormente il legame tra il soldato Alexander e la piccola ma forse sempre più saggia Tatiana.
      Mmh ora mi starai sicuramente odiando per il mio papiro, ma come ben sai mi piace troppo parlare di libri, specialmente quando posso fare analizzare la trama senza timore di fare spoiler con qualcuno che conosce il libro! ;-)
      Ed ora... via alla lettura della seconda parte! ;-)

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    2. Ma noooo, cosa odiando anzi... È bello.poter analizzare così i propri pensieri su un libro!
      Eh io purtroppo sono poco romantica o meglio, amo le storie d'amore travagliate, non quelle dove si guardano alla fermata e scocca l'amore anche perché se fosse amore Alexander lascerebbe Dasha una volta per tutte. Ok, non vuole stare con Tatiana? Potrebbe almeno evitare di farsela con la sorella sotto i suoi occhi.
      Per quanto riguarda Dimitri sono d'accordo con te... Anche a me dà ancora più il nervoso sapere che probabilmente fa così solo per possedere qualcosa che interessa ad Alexander e non per vero interesse verso Tatia.
      Anche a me i nomignoli non infastidiscono e sono subito entrata in sintonia con questa caratteristica del libro.
      Anche io speravo che Passa potesse aver avuto un'altra sorte ma dopo il telegramma non so... Chissà se l'autrice ci regalerà un colpo di scena! ;)

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    3. Hai assolutamente ragione Daniela, nemmeno io tollero il comportamento "doppiogiochista" di Alexander in questa prima parte... ma sono fiduciosa che si sappia riscattare nel resto del libro.... o almeno me lo auguro vivamente, visto che la serie è composta da 3 libri, giusto? ':-)
      E io spero sempre nei colpi di scena....specialmente se positivi! ;-) Speriamo bene per il povero Pasha!!

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  6. Diciamo che in questo libro la parte storica è ben fatta per non dire la parte geografica della città di San Pietroburgo, molto corrispondente alla realtà. Le industrie alla periferia di San Pietroburgo esistenti ancora oggi, La statua del Cavaliere d'Inverno, la chiesa di Sant'Isacco, la Neva, la Prospettiva. Insomma è tutto molto reale. Sì la storia d'amore può essere inverosimile ma stiamo parlando di un periodo dove normalmente non si usciva molto facilmente, dove potevi andare in chiesa e vederlo solo lì, il tuo futuro fidanzato, dove bastava anche uno sguardo per innamorarsi, o dove molto spesso, erano le famiglie a scegliere un marito giusto per le figlie. Quindi ci può stare che possa scoccare la scintilla quello che invece non mi piace molto è questo Alexander che è egoista e va a letto con Dacha per poi volere Tatiana, tanto che fino all'ultimo lui non la molla se non perchè Tatiana dice di sparire o perchè deve partire per delle missioni con il suo plotone. Tornando sempre indietro e illudendo Dacha e Tatiana sempre di più. Non continuo o se no posso cadere in spoiler visto che ancora non ci siete arrivate. Comunque un'altra cosa che mi è piaciuta è anche la realtà della fame che attanaglierà la Russia, il pane fatto con il cartone e la segatura, l'uccisione di qualsiasi animale pur di mangiare, sembra che ti faccia toccare con mano quella situazione. La perdita di forze, la vista che diminuisce sempre più perchè non si ha da mangiare, fino alla perdita di sangue per carenza di vitamine. i morti per fame o per malattie che vengono abbandonati per le strade. La povertà.
    La vera guerra insomma.

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    1. Io San Pietroburgo non la conosco ma ho veramente avuto l'impressione di percorrerla insieme ai personaggi del libro!
      Non siamo ancora arrivati agli stenti veri e propri della guerra ma mi ha comunque molto colpito il modo di vivere (già in precedenza) delle famiglie.

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  7. Anche io volevo leggere da molto questo libro...mi avevano detto che era "strano"...non so dirvi il perché me lo abbiano definito così, a me non sembra.
    Leggendo i diversi commenti mi ritrovo in molti di essi... anche io non sopporto Dimitri... come anche i genitori...certo il papà ha fatto una brutta fine...forse esagerata...ma rispecchia in pieno la parte storica.
    Appassionata di storia e, in particolare della II GM, ho visto anni fa un programma di storia sull'assedio di San Pietroburgo: mentre leggevo mi scorrevano davanti agli occhi le immagini del documentario....
    Anche la descrizione dei luoghi mi hanno riportato all'agosto di qualche anno fa, quando anche io ho passeggiato per i viali della città, lungo la Neva...il parco del castello di Peterhof, l'Hermitage... mi è venuta nostalgia di quel viaggio e ho riguardato le foto...
    Per tornare al libro sono andata un po' avanti...ero troppo curiosa...

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    1. Che bello quando i libri ci fanno ripercorrere viaggi del nostro passato! Io mi sono fermata ma solo perchè mi sono obbligata, sarei andata avanti volentieri! ;)

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  8. Per me questo libro è una rilettura, speravo di trovare un diverso punto di vista ma al momento sta confermando le sensazioni che già avevo avuto, che combaciano con le tue!
    Concordo con l'apprezzamento per la parte storica e per l'ambientazione, sembra davvero di essere lì e di camminare per le vie di San Pietroburgo. Mi sta piacendo tantissimo anche leggere di un determinato periodo storico dal punto di vista interno: guardare la guerra con gli occhi di chi sta per trovarsi nel pieno del conflitto fa decisamente riflettere.
    Sui personaggi invece stendo un velo: Tatiana mi sembra troppo immatura e frivola, nonostante un'età non più così giovane da giustificare determinati comportamenti. Alexander, per me, è un opportunista. Capisco il suo passato doloroso e particolare ma al momento sta approfittando un po' troppo della situazione e si diverte a passare da una sorella all'altra senza rispetto. Si è capito che io sono dalla parte di chi non ha gradito molto il romanzo?! :D

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    1. Più che altro Tatiana sembra frivola se inserita in un contesto in cui a diciotto anni le donne erano già sposate... E sua sorella con pochi anni di più sembra una ragazza emancipata (fin troppo) dei giorni nostri!!! ;)
      Ecco, stendiamo un velo su Alexander in cui per il momento io non trovo nulla, se non una grande paraculaggine! ;)

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