Buongiorno lettori, come state? Oggi parliamo di un libro che uscirà proprio oggi in tutte le librerie e store online. Si tratta de Il gusto di uccidere, secondo thriller nato dalla penna della giallista nordica Hanna Lindberg. Questo post fa parte di un blogtour che vi porterà per mano alla conoscenza sia del nuovo lavoro che del thrille d'esordio della scrittrice scandinava. Il mio compito è quello di parlarvi della protagonista assoluta dei due volumi: la giornalista Solveig Berg. Non mancate, poi, nel primo pomeriggio, perchè troverete la recensione in anteprima.
Mettetevi quindi comodi ma prima lasciate che vi faccia un riepilogo delle date del blogtour:
TAPPA 1 - Recensione di Stockholm Confidential - 28 gennaio - Libri e sognalibri
TAPPA 2 - Recensione di Il gusto di uccidere - 30 gennaio - RedKedi
TAPPA 3 - Focus di Solveig Berg - 31 gennaio - Un libro per amico
TAPPA 4 - Chi è Lennie Lee - 1 febbraio - Il salotto del gatto libraio
TAPPA 5 - Cibo: Si Mangia o si Posta? - 2 febbraio - Desperate Bookswife
TAPPA 6 - Cinque ingredienti per leggere il libro - 3 febbraio - Il colore dei libri
TAPPA 7 - Intervista all'autrice - 4 febbraio - Devilishly Stylish
TAPPA 2 - Recensione di Il gusto di uccidere - 30 gennaio - RedKedi
TAPPA 3 - Focus di Solveig Berg - 31 gennaio - Un libro per amico
TAPPA 4 - Chi è Lennie Lee - 1 febbraio - Il salotto del gatto libraio
TAPPA 5 - Cibo: Si Mangia o si Posta? - 2 febbraio - Desperate Bookswife
TAPPA 6 - Cinque ingredienti per leggere il libro - 3 febbraio - Il colore dei libri
TAPPA 7 - Intervista all'autrice - 4 febbraio - Devilishly Stylish
"Lei per prima era una donna piena di difetti. Molte volte pensava troppo a se stessa e troppo poco agli altri. Esitava di fronte alle decisioni difficili e troppo spesso sceglieva la strada più facile."
Solveig Berg. Parola d'ordine: sfondare.
È così che la conosciamo già da quello che è stato il primo libro dell'autrice.
Solveig è una giornalista d'assalto, sprezzante del pericolo, che cerca ad ogni costo di ottenere ciò che vuole: un posto nel mondo del giornalismo che conta a Stoccolma.
Quando il lettore fa la sua conoscenza in Stockholm Confidential la donna, a causa di uno scandalo, è da poco stata licenziata dalla famosa testata giornalistica per cui lavorava. Chiunque si sarebbe arreso ma lei no, butta tutte le sue energie in un blog - Stockholm Confidential appunto - grazie al quale crede, con un po' di impegno, di poter rientrare nei giri giusti. Le serve solo lo scoop che le permetta di sfondare.
Per mantenersi si arrabatta facendo la cameriera anche se il farsi licenziare sembra sia il suo passatempo preferito. È lei che, senza neanche troppa attenzione, svolge le indagini nel primo libro per capire chi possa aver ucciso Jennifer Leone, facendo domande scomode a personaggi altrettanto scomodi e rischiando in prima persona senza pensarci più di tanto.
Coraggiosa, direte voi! Folle, direi io! Anche perchè il suo è l'atteggiamento tipico di chi è troppo convinto di se stesso e di chi si mette in pericolo senza pensarci più di tanto.
Rocambolesche avventure la attendono e la sua figura è sicuramente quella che più emerge nell'intricato groviglio di personaggi che l'autrice ha saputo tessere per noi.
Rocambolesche avventure la attendono e la sua figura è sicuramente quella che più emerge nell'intricato groviglio di personaggi che l'autrice ha saputo tessere per noi.
Nel primo libro la vedremo modella - oltre che blogger e cameriera - e questo suo nuovo ruolo la farà trovarenei posti giusti al momento giusto, e lei sarà bravissima a cogliere l'attimo.
Un personaggio sicuramente concentrato più su se stesso che su chi le sta intorno - come spesso le viene fatto notare dall'amica Fatima - a volte incoerente nelle sue scelte - soprattutto quelle amorose - e nella maggior parte dei casi poco incline alle regole.
Nel secondo libro la troviamo subito in prima linea, la sua vita è svoltata (grazie ai risvolti della vicenda precedente) e la sua nuova avventura come giornalista nell'importantissimo sito Dark Tables va a gonfie vele. Ora Solveig ha ventotto anni, anche se apparentemente sembra un'adolescente, ha un gatto e un fidanzato, ma nonostante la sua apparente normalità è ancora a caccia delle storie più bollenti del panorama VIP.
Nelle primissime righe di questo nuovo thriller la sua capa viene colpita da un proiettile mentre si appresta a consegnare la vittoria al gala di premiazione del famosissimo concorso di cucina - Il Cuoco d'Oro -. Solveig si troverà ovviamente al centro della scena perchè, mentre l'altra lotta in un letto di ospedale per riprendersi, starà a lei capire chi sia stato a sparare e chi fosse nel mirino di quello sparo.
Anche se, apparentemente, il personaggio di Solveig sembra aver avuto un'evoluzione importante, conducendo una vita molto più regolare, nella realtà è rimasta la solita: lei ed il suo lavoro prima di tutto, a scapito della sua vita privata, delle sue amicizie e di tutto quello che una donna della sua età potrebbe desiderare.
Insomma, la vedremo ancora buttarsi a capofitto in faccende che non la riguardano, mettendosi nei guai, e lo farà a scapito della sua normalità che, ovviamente, risentirà del suo modo di comportarsi.
Un personaggio con cui spesso potrete non trovarvi in accordo - almeno per me è stato così - ma che comunque non potrete non guardare con un occhio di ammirazione.
Cosa mi piace di Solveig? Che non è la classica giornalista investigatrice wonder woman che ha un'intuizione dopo l'altra come se le piovessero dal cielo ma, anzi, sembra comportarsi proprio come potrebbe fare ognuno di noi nella sua situazione. Non è un'eroina ma una ragazza normale che si mette spesso nei guai e combina una marea di casini, pur arrivando poi a scoprire tutto quello che ovviamente il suo personaggio deve scoprire.
Amerete questo personaggio? In realtà non posso averne la certezza ma, questo è sicuro, passerete la lettura aspettando con ansia il suo prossimo colpo di testa e cercando di giustificarne gli atteggiamenti. In fondo la sua è una ricerca della verità ad ogni costo, anche mettendo a repentaglio e a rischio la sua stessa vita.
Per il momento è tutto ma ricordate, nel primo pomeriggio sempre qui e su tutti gli altri blog, troverete il review party di questo nuovissimo thriller.
Un personaggio sicuramente concentrato più su se stesso che su chi le sta intorno - come spesso le viene fatto notare dall'amica Fatima - a volte incoerente nelle sue scelte - soprattutto quelle amorose - e nella maggior parte dei casi poco incline alle regole.
"Pensi solo a te stessa. Si sta sempre alle tue condizioni. È sempre un io, io, io."
Nel secondo libro la troviamo subito in prima linea, la sua vita è svoltata (grazie ai risvolti della vicenda precedente) e la sua nuova avventura come giornalista nell'importantissimo sito Dark Tables va a gonfie vele. Ora Solveig ha ventotto anni, anche se apparentemente sembra un'adolescente, ha un gatto e un fidanzato, ma nonostante la sua apparente normalità è ancora a caccia delle storie più bollenti del panorama VIP.
Nelle primissime righe di questo nuovo thriller la sua capa viene colpita da un proiettile mentre si appresta a consegnare la vittoria al gala di premiazione del famosissimo concorso di cucina - Il Cuoco d'Oro -. Solveig si troverà ovviamente al centro della scena perchè, mentre l'altra lotta in un letto di ospedale per riprendersi, starà a lei capire chi sia stato a sparare e chi fosse nel mirino di quello sparo.
Anche se, apparentemente, il personaggio di Solveig sembra aver avuto un'evoluzione importante, conducendo una vita molto più regolare, nella realtà è rimasta la solita: lei ed il suo lavoro prima di tutto, a scapito della sua vita privata, delle sue amicizie e di tutto quello che una donna della sua età potrebbe desiderare.
Insomma, la vedremo ancora buttarsi a capofitto in faccende che non la riguardano, mettendosi nei guai, e lo farà a scapito della sua normalità che, ovviamente, risentirà del suo modo di comportarsi.
Un personaggio con cui spesso potrete non trovarvi in accordo - almeno per me è stato così - ma che comunque non potrete non guardare con un occhio di ammirazione.
Cosa mi piace di Solveig? Che non è la classica giornalista investigatrice wonder woman che ha un'intuizione dopo l'altra come se le piovessero dal cielo ma, anzi, sembra comportarsi proprio come potrebbe fare ognuno di noi nella sua situazione. Non è un'eroina ma una ragazza normale che si mette spesso nei guai e combina una marea di casini, pur arrivando poi a scoprire tutto quello che ovviamente il suo personaggio deve scoprire.
"Non riesco... non ce la faccio a starmene con le mani in mano mentre loro conducono le indagini nella direzione sbagliata. Io sono una giornalista. È il mio mestiere. Devo..."
Amerete questo personaggio? In realtà non posso averne la certezza ma, questo è sicuro, passerete la lettura aspettando con ansia il suo prossimo colpo di testa e cercando di giustificarne gli atteggiamenti. In fondo la sua è una ricerca della verità ad ogni costo, anche mettendo a repentaglio e a rischio la sua stessa vita.
Per il momento è tutto ma ricordate, nel primo pomeriggio sempre qui e su tutti gli altri blog, troverete il review party di questo nuovissimo thriller.
non amo molto gli scrittori nordici ma forse avevo già scritto da qualche parte che questo titolo mi incuriosiva abbastanza. non so se nell'immediato futuro riuscirò a leggerlo però di sicuro lo terrò in lista.
RispondiEliminaSecondo me questa autrice merita. Ha uno stile molto particolare :)
EliminaQuanto mi piace Solveig, anche se...c'è un ma. Mi irrita terribilmente la sua testardaggine e il suo essere così egocentrica. Speriamo non sia anche troppo orgogliosa in futuro!
RispondiEliminaSperiamo di no! ;)
Elimina