Buongiorno lettori e buon lunedì. Come state? Io sto facendo l'equilibrista per riuscire a scrivere questo post visto che a mio figlio - mannaggia a lui - piace dormire in braccio, altrimenti che gusto c'è? Non potete immaginare cosa mi sono inventata per riuscire a stare una mezz'oretta al PC.
Ma torniamo a noi.
Era il 18 ottobre dello scorso anno quando in libreria usciva il primo volume di una nuova serie tutta al femminile che avevo letto e amato grazie alla casa editrice Fazi editore che, come spesso accade, mi propone letture strepitose. Si chiamava Figlie di una nuova era dell'autrice tedesca Carmen Korn - recensione qui - ed oggi - sì, proprio oggi! - esce in tutte le librerie e gli store online È tempo di ricominciare, pag. 564, secondo volume della trilogia, ed io ho avuto l'onore di leggerlo in anteprima sempre per la grande gentilezza dell'ufficio stampa di Fazi. Non credevo di fare in tempo a leggerlo per il giorno dell'uscita e invece eccomi qui con il mio pensiero!
Ma torniamo a noi.
Era il 18 ottobre dello scorso anno quando in libreria usciva il primo volume di una nuova serie tutta al femminile che avevo letto e amato grazie alla casa editrice Fazi editore che, come spesso accade, mi propone letture strepitose. Si chiamava Figlie di una nuova era dell'autrice tedesca Carmen Korn - recensione qui - ed oggi - sì, proprio oggi! - esce in tutte le librerie e gli store online È tempo di ricominciare, pag. 564, secondo volume della trilogia, ed io ho avuto l'onore di leggerlo in anteprima sempre per la grande gentilezza dell'ufficio stampa di Fazi. Non credevo di fare in tempo a leggerlo per il giorno dell'uscita e invece eccomi qui con il mio pensiero!
Sinossi: 1949. La guerra è finita. I nazisti sono stati sconfitti. Come molte
altre città, Amburgo è devastata. Fra le persone che si ritrovano senza
più una casa c’è Henny, che ha finalmente sposato Theo. Käthe risulta
ancora dispersa, anche se Henny l’ha intravista su un tram proprio
nell’episodio finale del primo volume. Henny continua fiduciosamente a
cercarla, ma ci vorrà un po’ di tempo, perché
Käthe si sente tradita dalla sua grande amica: la crede ancora sposata con Ernst Lühr, l’uomo che ha denunciato lei e sua madre alla
Gestapo. Nel frattempo, mentre Lina e la sua compagna Louise aprono una libreria in città, Ida si sente delusa dal modesto ménage coniugale con il cinese Tian, pur avendo mandato all’aria il suo precedente matrimonio per stare con lui, e vorrebbe tornare ai fasti della sua giovinezza di rampolla di una famiglia altolocata. Col passare degli anni guadagna sempre più spazio la nuova generazione, quella dei figli delle protagoniste… Sullo sfondo, le rivoluzioni sociali che hanno scandito gli anni Cinquanta e Sessanta: lo sbarco sulla luna, la crisi dei missili a Cuba, la costruzione del Muro di Berlino, il riarmo e la paura del nucleare, la pillola anticoncezionale, l’irruzione della televisione nella vita quotidiana delle famiglie e l’inizio dei movimenti studenteschi a Berlino.
Mettetevi comodi perchè Henny, Kathe, Ida e Lina sono tornate.
La guerra è finita e, finalmente, proprio come ci dice il titolo, è tempo di ricominciare.
Amburgo è una città segnata dai bombardamenti e tutti i presonaggi che avevamo imparato a conoscere nel romanzo precedente hanno subito dei grandi cambiamenti a causa del conflitto. C'è chi ha perso familiari, chi ha subito sulla propria pelle i campi di concentramento e c'è anche chi, con il conflitto ha avuto il coraggio di cambiare la propria vita.
Le quattro donne sono legate più che mai, nonostante alcuni rapporti abbiano rischiato di non farcela ma l'amicizia, si sa, quando è vera e grande trova sempre il modo per risolvere i problemi.
La Korn ci racconta vent'anni di vita, dal 1949 al 1969, creando un romanzo d'invenzione che però ripercorre in modo molto particolareggiato gli avvenimenti storici, musicali e anche mondani del periodo.
Käthe si sente tradita dalla sua grande amica: la crede ancora sposata con Ernst Lühr, l’uomo che ha denunciato lei e sua madre alla
Gestapo. Nel frattempo, mentre Lina e la sua compagna Louise aprono una libreria in città, Ida si sente delusa dal modesto ménage coniugale con il cinese Tian, pur avendo mandato all’aria il suo precedente matrimonio per stare con lui, e vorrebbe tornare ai fasti della sua giovinezza di rampolla di una famiglia altolocata. Col passare degli anni guadagna sempre più spazio la nuova generazione, quella dei figli delle protagoniste… Sullo sfondo, le rivoluzioni sociali che hanno scandito gli anni Cinquanta e Sessanta: lo sbarco sulla luna, la crisi dei missili a Cuba, la costruzione del Muro di Berlino, il riarmo e la paura del nucleare, la pillola anticoncezionale, l’irruzione della televisione nella vita quotidiana delle famiglie e l’inizio dei movimenti studenteschi a Berlino.
Mettetevi comodi perchè Henny, Kathe, Ida e Lina sono tornate.
La guerra è finita e, finalmente, proprio come ci dice il titolo, è tempo di ricominciare.
Amburgo è una città segnata dai bombardamenti e tutti i presonaggi che avevamo imparato a conoscere nel romanzo precedente hanno subito dei grandi cambiamenti a causa del conflitto. C'è chi ha perso familiari, chi ha subito sulla propria pelle i campi di concentramento e c'è anche chi, con il conflitto ha avuto il coraggio di cambiare la propria vita.
Le quattro donne sono legate più che mai, nonostante alcuni rapporti abbiano rischiato di non farcela ma l'amicizia, si sa, quando è vera e grande trova sempre il modo per risolvere i problemi.
La Korn ci racconta vent'anni di vita, dal 1949 al 1969, creando un romanzo d'invenzione che però ripercorre in modo molto particolareggiato gli avvenimenti storici, musicali e anche mondani del periodo.
Anche questo romanzo, come il primo della serie, si svolge principalmente ad Amburgo ma ci sono alcuni personaggi che, in linea con i tempi narrati, viaggiano per lavoro o per diletto tra Amburgo, Berlino, New York, e anche Sanremo. Avete capito bene, anche Sanremo, ma non è finita qui, di Sanremo l'autrice ci regala uno spaccato di storia che ha sicuramente fatto breccia nel mio cuore, perchè quando un avvenimento del proprio paese si trova in un romanzo scritto da un'autrice straniera, si capisce quanto nel mondo alcuni spaccati del nostro paese siano conosciuti ed amati.
"Lei e Thies erano a Sanremo da tre giorni, per assistere a un famoso festival di musica leggera. Katja e suo fratello, che ormai aveva un anno, erano rimasti dai nonni in Kornestraße.«Che cosa ha detto Marike?», le domandò Theo.«Che la canzone più bella è quella di una ragazzina di sedici anni», rispose Henny. «Dicono che sarà la vincitrice»[...]Al Cafè Festival di via Matteotti non si parlava che di quella ragazzina, Gigliola Cinquetti. Tutti speravano che vincesse lei il Festival di Sanremo."
Era il febbraio 1964 quando la Cinquetti, con la sua Non ho l'età, faceva breccia nella storia musicale mondiale e l'autrice ha voluto far rivivere qui, ai suoi personaggi, un avvenimento mondano così importante. Lo stesso ha fatto con la nascita della popolarità dei Beatles, con lo sbarco del primo uomo sulla luna, con la diffusione della pillola anticoncezionale, con l'erezione del muro di Berlino, con il suicidio di Marilyn Monroe, con la guerra del Vietnam. Tutti questi avvenimenti non vengono solo accennati all'interno della storia come contorno ma anzi, molti di questi, vengono vissuti sulla pelle dei protagonisti rendendo perfetta l'amalgama tra la storia di invenzione e il contesto storico in cui questa si inserisce.
Le quattro donne che avevamo imparato ad amare in precedenza nella loro crescita da ragazze a donne arrivano, alla fine di questo nuovo lavoro, alla soglia dei settant'anni ma restano, anche in questo nuovo romanzo, le protagoniste assolute dei fatti narrati. Nonostante questo, attorno alle loro figure ruotano numerosissimi personaggi che assumono un ruolo estremamente importante per la storia. Sono figli, nipoti, ma anche nuovi personaggi che la nuova condizione di pace porta ad Amburgo, chi alla ricerca di un passato perduto, chi in cerca di nuove occasioni.
Di sicuro la storia che mi ha più appassionato è quella omosessuale tra Klaus e Alex, una storia che i due non hanno mai potuto vivere alla luce del sole e che l'autrice ha saputo rendere con una delicatezza e una profondità incredibile.
Di sicuro la storia che mi ha più appassionato è quella omosessuale tra Klaus e Alex, una storia che i due non hanno mai potuto vivere alla luce del sole e che l'autrice ha saputo rendere con una delicatezza e una profondità incredibile.
Lo stile della Korn si rivela nuovamente elegante, pacato, dettagliato al punto giusto e capace di coinvolgere il lettore tanto da fargli credere, in alcuni momenti, di essere lui stesso protagonista della storia.
Mai, neanche per un momento, ho perso il filo del racconto; nonostante le tantissime e approfondite storie di vita che ci vengono presentate il lettore arriva a conoscere così bene ogni dettaglio dei personaggi e delle loro vicende che è come trovarsi al cospetto di amici che non si vedono da un po' di tempo ma che è meraviglioso ritrovare sulla propria strada.
Tantissimi sono i personaggi che ho amato senza riserve e che non vedo l'ora di ritrovare nel prossimo volume della trilogia. Da alcuni ho dovuto accomiatarmi già all'interno di queste pagine, da altri, lo so già, dovrò farlo nelle prossime e, credetemi, non sarà facile perchè sarà come perdere qualcuno di famiglia ma, di certo, ne arriveranno di nuovi, che sapranno far breccia nel mio cuore.
Che dire quindi? Che non so se ce la farò ad aspettare l'uscita del terzo volume, quindi spero che la casa editrice non farà passare troppo tempo perchè io devo sapere!!!!
A voi dico solo: leggete questi libri e poi tornate a dirmi cosa ne pensate!
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