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venerdì 20 dicembre 2019

Letture con Marina #76 - Recensione de I fratelli Kristmas di Giacomo Papi

Buon pomeriggio lettori, come ogni due venerdì oggi torna Marina con una nuova recensione.

Con qualche giorno di anticipo sulle Festività Natalizie 2019, colgo l’occasione per salutarVi ed augurarVi Buone Feste, con questa inconsueta storia di Natale:


Titolo: I fratelli Kristmas (Un racconto di Natale)
Autore:  Giacomo Papi
Casa editrice: Einaudi, 2015
Pagine: 227
Sinossi: È la notte del 24 dicembre, ma il vecchio Niklas Kristmas, alias Babbo Natale, non può consegnare i regali. Ha una febbre da cavallo e una tosse spaventosa. Se uscisse al gelo - sentenzia l'elfo dottore - ci lascerebbe le penne. Così, a malincuore, l'incarico viene affidato a Luciano, il fratello minore di Niklas. I due hanno litigato anni prima, perché Luciano è un uguagliatore: per lui tutti i bambini sono uguali, e vuole portare a ciascuno lo stesso numero di doni. Mentre lo gnomo orologiaio rallenta il tempo, Luciano ed Efisio, il nano picchiatore, partono a bordo della slitta volante. Ma l'avido industriale dei giocattoli Panicus Flynch, che trama per impadronirsi del Natale, ha sguinzagliato sulle loro tracce le feroci valchirie. Ad aiutare Luciano ed Efisio saranno Maddalena e suo fratello Pietro, due bambini di nove e dodici anni. Per portare a termine la missione c'è bisogno del loro coraggio.

 


RECENSIONE:


Ma Babbo Natale esiste davvero? E come fa a consegnare i regali a tutti-tutti i bambini del mondo? Ogni genitore sa che dovrà affrontare questo momento delicato con i propri figli. O magari anche no, se ci pensano prima cuginetti o amichetti. E ci sono poi persone come me, che vorrebbero un mondo rosa per i propri figli, poetico e delicato innanzitutto, e che in modo “poetico” combinano il pasticcio del secolo, rendendo rabbiosi e tristi i propri figli e finendo finanche per commuoversi più ancora dei figli stessi per la situazione poeticamente pasticciata che ha creato.

Ma bando ai timori primordiali, miei cari genitori, perché questo romanzo risolve in modo egregio questo eterno rito di passaggio, creando due coppie di protagonisti: Maddelena e suo fratello Pietro, di 9 e 12 anni, veneziani veraci, attori di una famiglia sfasciata, così come ce ne sono tante altre al giorno d’oggi, dove non c’è colpa ma forse solo un destino incapace… Niklas e suo fratello Luciano, cittadini della nevosa Ullapoool, “il luogo più segreto dell’universo, invisibile persino a Google Maps”.

Senonchè, diversamente dai due piccoli veneziani, i due fratelli Kristmas di Ullapoool hanno litigato parecchi anni orsono ed in questa vigilia di Natale devono fare la pace per forza di cose, perché il Babbo Natale in carica, l’anziano Niklas, costretto a letto da una brutta influenza, non ha altri che il fratello minore a cui chiedere di diventare il Babbo Natale pro-tempore…

Tutto filerebbe liscio e senza intoppi se l’avido, vendicativo e meschino giocattolaio, nonché proprietario di Parchi giochi a tema, (dove tra l’altro lavorano tutti i più famosi protagonisti delle fiabe più classiche), tale Mr. Panicus Flynch, non stesse tramando per impadronirsi del Natale per sempre.

Ed è proprio grazie a questa nera e cattiva figura se i due bambini veneziani entrano nel gioco del tempo rallentato della Vigilia di Natale ed aiutano il new Babbo Natale Luciano e il suo aiutante il nano picchiatore Efisio a consegnare in tempo i regali ai bambini di tutto il mondo, affinchè il Natale resti la magica festa che è. E quindi, anziché discutere tutta la notte in merito all’esistenza o meno di Babbo Natale, si vedranno costretti a dar fondo a tutto il loro coraggio per aiutare l’aiutante di Babbo Natale e scappare dalle fauci delle mostruose valchirie.

Naturalmente come da tradizione natalizia vivranno molteplici avventure, alcune esilaranti, alcune divertenti, alcune paurose, altre tenere ed emozionanti, ma sempre all’insegna del vero spirito del Natale.

Nel frattempo a Ullapoool si scatena una sorta di guerra intestina, dato che alcuni dei più vicini collaboratori di Babbo Natale altro non sono se non spie prezzolate al soldo del malvagio Panicus, che oltre a rubare il Natale, vuole arricchirsi ulteriormente vendendo ai bambini di tutto il mondo giocattoli totalmente inadatti e altamente pericolosi.

Lo scrittore Giacomo Papi arricchisce questo dolce racconto con alcune note che ha letteralmente sparpagliato lungo il romanzo, in cui spiega ad esempio che le pellicce del Babbo Niklas, ma anche degli altri abitanti di Ullapoool, sono state donate volontariamente dagli animali dopo la loro morte. Cosa che naturalmente non si può affermare per quelle possedute dal maligno Panicus. Oppure quando lo scrittore, nel presentare il fratello minore di Babbo Natale, lo definisce un “uguagliatore”, cioè una persona che ritiene che tutti i bimbi sono uguali e che quindi tutti meritano lo stesso numero di doni, senza distinzione di ricchezza o casta sociale.

E come ogni buon romanzo che si rispetti, che parli di Natale o meno, anche in questo avremo la sorpresa di apprendere che in realtà il cattivone e Babbo Natale si conoscono fin da quando erano bambini e…

Apparentemente una storia che può parere semplice e da leggere davanti al focolare per arricchire le serate delle prossime Festività, in realtà questo lungo racconto ci fa riflettere su diversi argomenti, tutti molto attuali e molto sentiti e che possono essere spunto per interessanti discussioni insieme ai figli. Resta sullo sfondo una meravigliosa storia che ci aiuta in fase adulta a ripensare alle festività, anche quando non abbiamo più figli piccoli e la magia del Natale, ingrigita dalla realtà di tutti i giorni, si fa così piccola da non assumere più nemmeno la forma di una piccola lucina di addobbo dell’Albero di Natale.

Un sincero augurio di Buone Feste.

A presto,





7 commenti:

  1. Davvero una bella recensione Marina! Non avevo mai preso in considerazione questo racconto, ma mi hai fatto venire voglia di leggerlo e di riscoprire quella magia del Natale che inevitabilmente si perde un po' quando si diventa "grandi"! Un caro augurio di buone feste anche a te!

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  2. Ciao Nadia,
    un piccolo cadeau anche per gli adulti.
    Tanti auguroni di Buona Feste anche a te e alla tua Famiglia.
    Ciao, Marina

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  3. Bisognerà che io legga anche questo allora! Ciao Marina e buon Natale a te e a Daniela. Lea

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