"Ninella aveva visto l'alba nascere allo scoglio dell'Eremita. Quando si svegliava troppo presto usciva, costeggiava la terrazza lungomare, salutava con la mano i pescatori, e, prima di arrivare a Port'Alga, scavalcava il muretto e iniziava a camminare sugli scogli come solo un polignanese sa fare: sicura, agile, con i piedi che si ancorano perfettamente al terreno aspro."
Luca Bianchini è tornato, e lo fa in grande stile, con un seguito di quello che è stato sicuramente il romanzo che lo ha reso famoso. Cosa ci sarà da raccontare ancora di quei personaggi, vi chiederete voi? C'è una vita intera da raccontare!!!
Già, perchè la vita scorre a Polignano, così come la vita vera, e a volte prende pieghe inaspettate. Nella famiglia Scagliusi è cambiato tutto: Matilde non fa più le polpette e non è più la moglie devota che un tempo faceva di tutto pur di tenere legato a se quel marito che - lei lo sapeva - de sempre era legato ad un'altra. Il suo cuore è stato rubato da Pasqualino, il tuttofare di famiglia, quindi non ci pensa due volte a dare il benservito a quel marito che non l'ha mai amata e a mettersi in casa l'amante. Oltre alla fidanzata, Matilde fa la nonna, viziando "la bambina" come se anche nel ruolo di nonna fosse necessario fare una gara con Ninella, sua rivale da sempre.
Ninella, dal canto suo, ha una nuova fiamma - Carlo, 38 anni, architetto milanese - e sembra aver finalmente dimenticarto Mimì. Ma come si dice... il primo amore non si scorda mai e l'improvvisa libertà di Mimì non può di certo lasciarla indifferente.
Damiano e Chiara sono genitori, lui lavora nell'impero delle patate, l'azienda di famiglia, e lei fa la wedding planner. Ve li ricordate? Erano solo due novelli sposini con tanti dubbi nella testa... beh non è che siano cambiati poi molto!
Nancy, la sorella minore di Chiara, vuole diventare la prima influencer polignanese ed il suo amore per Tony non è ancora sfiorito, nonostante il passato.
Orlando vive sempre a Bari, è un avvocato affremato, ed è in società con la sua spassosissima amica Daniela. E poi c'è la zia Dora, che vive al nord e ormai si sente a tutti gli effetti una donna emancipata e di città, che torna a Polignano per gestire per il marito una questione di eredità. Questi i personaggi principali, ma ce ne sono anche tanti altri - alcuni già conosciuti, altri nuove scoperte - Mariangela, Tony, la signora Labbate che ormai si sente internazionale, Carlo, Gaia, Pasqualino, la defunta Zia Menina, Franco, Mario, Lucia Coiffeur...
L'atmosfera è quella di sempre, quella a cui Luca ci aveva abituato nei romanzi precedenti: scanzonata e sognatrice, leggera ma allo stesso tempo profonda. Con uno stile che è il suo, ha saputo come sempre creare, un storia fresca, non ripetetiva, ricca di scene divertenti ma anche capace di portare il lettore a riflettere su argomenti importanti della vita. È molto semplice ritrovarsi a Polignano attraverso questo libro, è facile credere di non aver mai lasciato quei luoghi, credere che non siano passati tutti questi anni, ed è confortante ritrovarsi in famiglia, quella che, stando al passo con i tempi diventa una grande famiglia allargata, quella in cui si discute per chi deve tenere il Bimby dopo la separazione, ma anche quella dove si riesce comunque a sentire il calore di "casa". Perchè in fondo siamo tutti un po' così, a volte Mimì, a volte Ninella, a volte Chiara, a volte Matilde e, perchè no, a volte anche zia Dora. Insomma, la fotografia che ci mostra questa serie è quella di una famiglia come tante, segnata dalla vita, ma capace di ritrovare uno scopo e una serenità anche quando uno scopo e la serintà sembrano essere acqua passata.
Un libro che arriva dopo una pandemia e che è stato per me davvero un abbraccio, quell'abbraccio che per qualche mese mi è mancato e che mi ha riscaldato il cuore segnato dalle brutture degli ultimi tempi. Questi Baci da Polignano sono arrivati, dolci, profondi, inaspettati, carichi di una dolcezza che mi ha ridato la voglia di ridere e che per qualche giorno mi ha regalato una spensieratezza che non credevo di poter ritrovare così presto. Luca Bianchini già con Io che amo solo te era stato per me una medicina ad un grande dolore ed oggi lo è stato ancora con questo suo nuovo lavoro, quindi ben vengano i libri così, quelli che scaldano il cuore e accarezzano l'anima!
VOTO:
che bella recensione!!! mi hai fatto venir voglia di leggerlo subito!!!
RispondiEliminaGrazieeee! Se lo leggi fammi sapere 😊😊😊
EliminaCiaooooo! Lo voglio leggere, passo a prenderlo da Daniela prima di andare via
RispondiEliminaBaba
Sìììì devi!
Eliminadi questo libro sto leggendo solo pareri positivi!
RispondiEliminaSecondo me chi ha amato i precedenti non può restare deluso!
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