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lunedì 9 novembre 2020

Recensione #375 - L'estraneo di Ursula Poznanski e Arno Strobel

Buongiorno lettori, come state? Non state sbarellando, sono di nuovo qui con una recensione, dopo così pochi giorni dalla precedente. Sono riuscita a trovare qualche ora per cercare di riprendere in mano il blog - non è facile con un figlio di quasi due anni che non ha svago alcuno se non stare attaccato ai miei pantaloni - e quindi eccomi qui, finchè dura!!! E siccome sono indietro che più indietro non si può oggi torno per parlarvi della delusione delle scorse vacanze estive. Sì, avete capito bene, ho letto questo libro in agosto e ancora non ve ne avevo parlato. Ma mica è l'unico... Chissà se prima o poi riuscirò a parlavi anche degli altri. Non vi prometto niente, ma ci proverò!

Per il momento vi parlo de L'estraneo di Ursula Poznanski e Arno Strobel edito da Giunti per la collana Le Chiocciole, pag. 368.

Trama: Immagina di essere sola in casa, avvolta in un accappatoio,
mentre ti asciughi i capelli dopo un bagno caldo. Improvvisamente senti un rumore al piano di sotto, uno strano tintinnio, poi un cassetto che si apre e si richiude. Scendi le scale, ti avvicini alla porta della cucina e d'un tratto ti trovi davanti uno sconosciuto: occhi azzurri, capelli scuri, spalle larghe. Sei paralizzata dalla paura, inizi a gridare. Ma lui non scappa. E, cosa ancora più inquietante, ti chiama per nome, sostiene di essere il tuo fidanzato e non capisce come tu possa non riconoscerlo. Tu però sei certa di non averlo mai visto prima, afferri un fermacarte e glielo scagli contro. Chi è quell'uomo? Perché dice di conoscerti? Stai forse diventando pazza? Immagina di tornare a casa una sera e scoprire che la tua fidanzata non ti riconosce più. Comincia a gridare, è convinta che tu sia un ladro o un maniaco, ti scaglia addosso un fermacarte e corre a rinchiudersi in camera. Non riesci a capire, inizi a guardarti intorno e all'improvviso realizzi un fatto agghiacciante: le tue cose non ci sono più. Le tue giacche, che stamattina erano appese nel guardaroba, sono sparite. Non c'è più niente di tuo in quella casa. Stai forse diventando pazzo? Siete entrambi intrappolati in un incubo. E l'unico modo per uscirne è provare a fidarsi l'uno dell'altra...

Lei è quella del famosissimo thriller 5, lui autore di numerosi thriller psicologici diventati bestsellers, aggiungiamo una trama che sembra adrenalinica e capace di scavare nella psiche umana e il gioco dovrebbe essere fatto... o no?
"Resto ammutolita. Quello che ha appena detto è talmente lontano da ciò che mi ero aspettata che ho bisogno di qualche secondo per realizzare. Siamo fidanzati. Quindi non è solo uno stalker, no, molto peggio... È pazzo! Uno di quelli che vivono in un mondo tutto loro, che soffrono di allucinazioni."

Joanna ed Erik sono fidanzati, o almeno così ricorda lui. Già, perché quando torna a casa dopo una difficile giornata di lavoro si ritrova davanti una donna che lo guarda con terrore e che brandisce un fermacarte per paura che lui voglia violentarla. Gli oggetti appartenuti ad Erik - fino a quella mattina sparsi per casa - sono scomparsi dall'appartamento in cui convivono e lei non ricorda più nulla di lui e di quello che, a quanto pare, era una amore fortissimo.
Lei non si fida di lui, lui non capisce cosa le sia potuto succedere. Chi mente? I due sono veramente così innamorati come lui sostiene oppure la sta imbrogliando ed il suo scopo è un altro?
Solo le persone che li conoscono posso confermare o smentire una o l'altra verità. Tocca alla loro amica Ela farlo, che non capisce come Joanna possa aver dimenticato tutto quello che riguarda Erik, e nient'altro.A costo di sembrarle dura le consiglia di farsi vedere - da uno bravo le avrebbe suggerito un'amica vera - perchè è come se il suo cervello avesse deciso in modo cosciente di eliminare dalla sua vita solo lui e gli avvenimenti che lo riguardano.
Con queste premesse il lettore si aspetta un thriller psicologico con i fiocchi, quelli dove potrà provare a capire cosa sia successo nella mente di Joanna, riflettendo su indizi più o meno grossi che gli autori dovrebbero spargere tra le pagina. E invece no.
Quello che comincia come un thriller psicologico che prova a portare il lettore nella mente dei personaggi per duecento pagine senza praticamente mai evolvere, diventa all'improvviso un thriller d'azione, con intrighi internazionali e scene che rasentano l'incredibile. Entreranno in gioco personaggi mai conosciuti, avvenimenti di cui al lettore non viene dato che un piccolo, misero, accenno; ci saranno scene che forse potrebbero essere perfette per un futuro cinematrografico ma che, durante la lettura, mi hanno portato a pensare che fossero esagerate, scontate e anche poco consone al tipo di libro che per più di duecento pagine mi era stato presentato.
Il finale si è poi risolto con una spiegazione che mi è sembrata affrettata e anche un po' assurda.
Sarà che mi aspettavo tutta un'altra cosa, sarà che forse tutto è stato tirato tanto, troppo per le lunghe, ma mi sono annoiata da morire e mi sono trascinata la lettura per dieci giorni, tanto da essere arrivata alla fine senza entusiasmo.
Difficilmente abbandono i libri quindi ho provato a portarlo a termine e questo mi è costato la poca voglia di leggere e la lungaggine nella lettura.
Mi spiace, non capita molto spesso, ma evidentemente con questa lettura il mio istinto ha toppato. Libro bocciato!
Lo avete letto? Vi è piaciuto? Sarei curiosa di confrontarmi con qualcuno per capire se mi sia sfuggito qualcosa che non mi abbia permesso di apprezzarne la lettura.




VOTO:





2 commenti:

  1. oh ma che peccato. la storia sembrava davvero appassionante è restare delusi è proprio spiacevole

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