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martedì 29 giugno 2021

Recensione #399 - Come inciampare nel principe azzurro di Anna Premoli

Buongiorno lettori, eccomi anche oggi con una nuova recensione. Si tratta di quella di Come inciampare nel principe azzurro di Anna Premoli, edito da Newton Compton editori, pag. 318.



Trama:
 Quale ragazza non sogna di sfondare nel proprio lavoro sfruttando la possibilità di trascorrere un anno all’estero? È proprio questa la grande opportunità che un giorno si presenta a Maddison: ma l’inaspettata promozione arriva sotto forma di un trasferimento dall’altra parte del mondo, in Corea del Sud! Maddison, però, è solo all’apparenza una donna in carriera. In realtà è molto meno motivata delle sue colleghe e per nulla attratta dall’idea di stravolgere la sua vita. Come è possibile che abbiano pensato proprio a lei, che del defilarsi ha fatto da sempre un’arte, che ha il terrore delle novità e di mettersi alla prova? Una volta arrivata in Corea, il suo capo, occhi a mandorla e passaporto americano, non le rende affatto facile adattarsi al nuovo ambiente. Catapultata in un mondo inizialmente ostile, di cui non conosce nulla, di cui detesta le abitudini alimentari e non solo, Maddison si vedrà costretta a tirar fuori le unghie e a crescere una volta per tutte. E non è detto che sulla sua strada non si trovi a inciampare in qualcosa di bello e del tutto imprevisto!


Dopo Zazie nel metrò, volevo qualcosa di semplice e leggero, che potesse farmi trascorrere qualche ore leggendo solo per il piacere di farlo, senza la necessità di scoprire messaggi nascosti o stili particolari. Ho quindi optato - su consiglio della cara Ines - per questo libro di Anna Premoli, autrice che volevo leggere da tempo e che speravo facesse al caso mio. Come è andata? Ve lo spiego subito...


"Per quanto mi riguarda , lavorare non potrà mai essere meglio di dormire. Mai."

Maddison è una ragazza Londinese, che vive per tutto tranne che per il suo lavoro. Quando in ufficio si presenta l'occasione di trascorrere un anno a New York Maddison non ci pensa due volte, si proporrà per quel posto così potrà... crescere lavorativamente? Macché, potrà fare uno splendido shopping giornaliero nella Grande Mela!!! Quando scopre che invece che a New York verrà mandata nella triste Seul, in Corea del Sud, tutto l'entusiasmo scema. Soprattutto perché il suo futuro capo sembra non averla presa in simpatia e sembra tutt'altro che simpatico.
È con uno spirito tutt'altro che positivo - e con una paura dei voli non indifferente - che la ragazza sale sull'aereo che la porterà per un anno in una terra sconosciuta, con una lingua totalmente diversa della sua e con abitudini difficili da comprendere. Seul sarà però anche una grande opportunità, per la prima volta Maddison si troverà a dirigere un proprio team, in un ambiente particolarmente maschilista.
Il romanzo entra subito nel vivo, mostrandoci Maddison nel suo ufficio, mentre fa la conoscenza con Mark, americano, di origini coreane, che per il prossimo anno sarà ufficialmente il suo capo. 
Maddie non ha peli sulla lingua e non è una di quelle ragazze che acconsentirebbe ad andare contro il suo essere pur di ingraziarsi qualcuno quindi le cose non iniziano per niente bene e la tensione si taglia con il coltello.
Vabbè, è un romance, quindi dopo qualche pagina saprete già con chi Maddison si metterà e come si concluderà la sua esperienza Coreana però, quello che l'autrice ha saputo fare con questo romanzo è divertire. Sì, ho riso, spesso e di gusto, per i siparietti in cui Maddie e Mark si ritroveranno. Lei, esuberante, irriverente e spesso anche parecchio inappropriata; lui, serio, tutto d'un pezzo, con la vita tutta sotto controllo, incapace di mostrare le sue emozioni e le sue debolezze. Diversi ma anche uguali, perché in fondo entrambi portano una maschera per celare al mondo il loro vero io e forse, lavorando gomito a gomito, potranno essere utili uno all'altra: lui potrebbe lasciarsi un po' andare, e lei potrebbe imparare ad amare quel lavoro scelto un po' per caso.
Lo stile dell'autrice è fresco, divertente, coinvolgente. Le pagine scorrono senza sosta, portando il lettore alla conclusione della storia senza che questo se ne accorga. Non mancano le descrizioni di Seul, una città che non conosco per niente ma che mi è venuta voglia di scoprire, grazie ai racconti di Maddison che non si limita a parlare di monumenti ed edifici ma che, grazie al suo disagio, ci permette di provare a capire qualcosa di più sulle abitudini di un popolo così diverso da lei, e anche da noi. Seul le lascerà una parte di sé, e lei saprà cambiare un pochino quel mondo tanto chiuso che sembra aver voglia di esplodere... ma ovviamente lo farà a modo suo!
Come dicevo questa è la prima esperienza per me con questa autrice ma credo che non sarà l'ultima perché non è facile far ridere attraverso la scrittura e lei con me ci è riuscita in pieno.
Due protagonisti - Maddie e Mark - che non possono lasciare indifferenti, soprattutto se presi in coppia, con i loro punzecchiamenti, con le loro liti, con il loro rapporto di amore e odio.
Libro promosso! Lo conoscete? Con quale altro romanzo dell'autrice continuare?
 



VOTO:




4 commenti:

  1. E' l'unico che ho letto, per ora, di quest'autrice, e devo dire che mi divertì molto, è una lettura che mette il buon umore :-D

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    1. Hai ragione, credo che in futuro la terrò presente proprio per questo... Per i momenti con necessità di divertimento!

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  2. Ciao, ho letto diversi romanzi di Anna Premoli e questo, assieme a "Ti prego lasciati odiare" e "L'amore non è mai una cosa semplice" è uno dei miei preferiti :-)

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