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giovedì 19 novembre 2015

Recensione #95 - La gemella silenziosa di S.K. Tremayne

Buongiorno lettori, come state? Io sono stanchissima, ma per fortuna il miraggio del week end che si avvicina riesce a farmi sentire un po' più su di morale. Oggi sono di nuovo qui per lasciarvi una recensione, quella del libro La gemella silenziosa di S.K. Tremayne, pag. 320, edito da Garzanti

Trama: A Sarah piace il silenzio assoluto della sera che avvolge l'isola di Skye. Le piace muoversi piano nella penombra e accarezzare delicatamente i biondi capelli della sua bambina di sette anni, Kirstie, che si è appena addormentata. Mentre osserva le sue manine che stringono il cuscino, Sarah ripensa a quando quelle mani si stringevano a quelle, identiche, della sorella gemella Lydia. Niente le distingueva: stesse lentiggini, stessi occhi azzurro ghiaccio, stesso sorriso giocoso. Ma, un anno prima, Lydia è morta improvvisamente e ha lasciato un vuoto così grande che ha costretto Sarah e la sua famiglia a fuggire da tutto e da tutti su quell'isola nel mare della Scozia. Lì, tra scogliere impervie e cieli immensi, Sarah sente che lei, la bambina e suo marito Angus potranno forse ritrovare la serenità. Eppure, mentre si avvicina l'inverno, Kirstie è sempre più strana. Diventa silenziosa, riflessiva, stranamente interessata a cose che prima non amava. Sempre più simile a Lydia, la gemella scomparsa. Quando un giorno si scatena una violenta tempesta, Sarah e Kirstie rimangono isolate. Nel buio, col solo mugghiare del vento ad ascoltarle, Kirstie alza gli occhi e sussurra: "Mamma, perché continui a chiamarmi Kirstie? Io sono Lydia. Kirstie è morta, non io". Sarah è devastata e il tarlo del dubbio comincia a torturarle l'anima. Cos'è successo davvero il giorno in cui una delle gemelle è morta? È possibile che una madre possa non riconoscere sua figlia?


Kirstie e Lydia, due gemelle identiche. Talmente identiche che sono irriconoscibili anche per i genitori, Sarah e Angus che, sin da piccole utilizzano uno smalto di riconoscimento con un colore differente per sapere chi è una e chi è l’altra.
Una morte improvvisa, inaspettata. Lydia è protagonista di un tragico incidente. E se invece fosse Kirtsie? Sa la famiglia avesse pianto per mesi la gemella sbagliata?
Dubbi, paure, colpevolizzazioni si insinuano nella vita già difficile di due genitori che stanno cercando di riemergere dal baratro.
Cosa fareste al loro posto? Se la vostra esistenza fosse in un attimo andata in frantumi? Se la gemella rimasta iniziasse improvvisamente a dire di chiamarla con il suo vero nome, quello per voi è il nome della sorellina morta?
Questo libro ci mette davanti ad una delle più grandi paure di un genitore: la perdita di un figlio. E lo fa nella maniera più atroce possibile; narrandocela attraverso la voce di una madre angosciata ed impaurita, attraverso lo sgretolamento di un matrimonio che già non risultava scevro da problemi e colpe di ogni genere.
Con uno stile incalzante veniamo condotti all’interno di una storia originale, ben costruita e che non lascia nulla al caso. Un thriller che, per tutto il suo svolgimento, lascia nel lettore le stesse angosce, le stesse ansie e gli stessi dubbi che Sarah e Angus maturano giorno per giorno. Impariamo a conoscere Kirstie – la bambina sopravvissuta – e proprio quando meno ce lo aspettiamo saremo chiamati a valutare la possibilità di doverla, da quel momento in poi, chiamare Lydia.
La narrazione alterna capitoli in prima persona - in cui Sarah ci fa da guida e in cui veniamo sopraffatti dalle sue sensazioni – a capitoli in terza persona in cui emergono anche i comportamenti – strani fin dall’inizio – del marito e delle altre persone coinvolte nella faccenda. Da subito è chiaro che, oltre alla difficoltà di riconoscere le gemelle, c’è qualche altro segreto che aleggia sui coniugi.
Ciliegina sulla torta è l’ambientazione: Skye, un’isola scozzese in cui la famiglia si trasferisce lasciando Londra in cerca di una nuova vita. I paesaggi cupi, l’isolamento che la famiglia si trova necessariamente a vivere, la difficoltà di comunicazione con il mondo abitato, la condizione di abbandono in cui la casa si trova, sono il contorno perfetto per una storia così ricca di angoscia e di ansia che assume in più punti pieghe paranormali.
Il  lettore per tutto il tempo cerca di venire a capo del mistero che gli viene raccontato e cerca di far emergere la nota stonata della faccenda. E le pagine volano via, senza rendersi conto del tempo che passa, fino a culminare in un finale strepitoso e per niente banale.
Unica nota stonata: in alcuni punti ho avuto la sensazione che alcune cose venissero un po’ ripetute senza una vera necessità. Probabilmente lo scopo era quello di far crescere la tensione ma su di me non ha creato per niente quel risultato.
Un thriller che comunque consiglio senza riserve agli amanti del genere!

VOTO: 


16 commenti:

  1. L’ho divorato perché è davvero incalzante e avvincente… però a differenza tua ho trovato il finale un po’ affrettato e poco credibile (come spiegarti senza fare spoiler, accidentaccio :-p) e alcuni punti un po’ inverosimili mi hanno fatto storcere un pochino il naso. Comunque tiene con il fiato sospeso, ed è la caratteristica che deve avere un buon thriller, quindi tutto sommato mi è piaciuto!

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    1. Felice che ti sia piaciuto! A me invece il finale è sembrato l'unico possibile per non rovinare tutto! ;)
      ahahahah parlare dei thriller senza fare spoiler è veramente difficile; io stessa nelle recensioni ho delle serie difficoltà a far capire il mio pensiero ma soprattutto il mio voto senza poter entrare nello specifico.

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  2. Intrigante, e pieno di descrizioni magistrali. Felicissimo che ti sia piaciuto.
    Intanto, io confido di trasferirmi in Scozia. :P

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    1. Mi piacerebbe conoscere il tuo pensiero! Se lo leggi fammi sapere!

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  4. Mi è piaciuto questo libro per le ambientazioni suggestive, cupe, che rispecchiano molto l'intimo dei personaggi. E mi si è stretto più volte il cuore quando leggevo del tormento della piccola gemella sopravvissuta, che manifestava come sapeva il suo disagio. Non mi sono invece piaciuti i continui rimescolamenti di carte Lydia/Kirsite, troppo numerosi che mi hanno confusa più volte. E il finale, che secondo me rovina parte del thriller. Il finale proprio non mi è piaciuto! Però ha fatto egregiamente il suo lavoro, ovvero mi ha tenuta inchiodata alla lettura, in due giorni l'ho divorato!

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    1. Ecco, i rimescolamenti rientrano in quelle parti di libro che secondo me sono tirati per le lunghe! Il finale invece a me è piaciuto perchè ha avuto il coraggio di osare.

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  5. Lo sai, mi è piaciuto tantissimo!! E la copertina ancora mi mette i brividi....brrrrr!

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  6. una tematica particolare per un thriller. Da tenere presente

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  7. Ho comprato oggi il libro. Sono solo a pagina 23 e mi sembra un po' pesante ed effettivamente, come hai detto tu , mi sono già accorta che spesso ripete cose già dette... sinceramente mi stavo scoraggiando perché avevo grandi aspettative. Dopo che ho letto la tua recensione mi sono rincuorata! Adesso sono davvero curiosa continuerò a leggerlo e ti farò sapere.

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