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giovedì 3 marzo 2016

#AdottaUnAutoreEmergente... seconda - Mirko Zilahy

Buongiorno lettori, sul blog Lgs abbiamo adottato una nuova rubrica! Si tratta di interviste semiserie ad autori emergenti. Ognuna di noi quando intervisterà un autore per il blog comune plubblicherà il post anche sul suo blog personale quinsi eccoci qui, con una puntata della rubrica #AdottaUnAutoreEmergente.
Per questo secondo appuntamento abbiamo con noi un emergente nel mondo della scrittura ma non nel mondo dell'editoria. Sto parlando di Mirko Zilahy, già editor e traduttore, che ha esordito come scrittore con il suo È così che si uccide edito da Longanesi.


1. Ciao Mirko, benvenuto e grazie per esserti prestato a questa intervista semi-seria. Tu ed io ci siamo conosciuti con una figuraccia da parte mia. Avevo appena condiviso l’incipit del tuo libro in una puntata di Chi ben comincia ed avevo dichiarato di non essermi ancora riuscita a fare un’idea perché mi aspettavo un libro adrenalinico e invece avevo trovato un libro lento e pacato. Ovviamente la mia sfiga cronica ha voluto che tu, proprio quel giorno, mettessi un “mi piace” alla mia pagina facebook e ti trovassi nel bel mezzo di quelle mie affermazioni. Mi sei apparso in chat il giorno dopo con la frase: ”ancora impantanata tra le pagine del mio libraccio? ;)

Ora immagina la mia faccia… ho cominciato a sudare freddo e a chiedermi come risponderti.

Un altro al posto tuo mi avrebbe insultata – non sai cosa capita a noi povere blogger – quindi la prima domanda è: ma tu sei un angelo sceso tra di noi oppure sei un serial killer – come quello del tuo libro – e stai solo aspettando di capire dove mi trovo per venirmi a prendere e squartarmi?


Sono un angelo vendicatore! Ma tu sei innocente, sono altri quelli che presto andrò a trovare!



2. Per prima cosa togliamoci le curiosità: il tuo nome, che di italiano ha praticamente nulla, da dove arriva? Nome vero? Pseudonimo? Scrivi sotto copertura? Sei un agente della CIA che deve per forza di cosa non essere riconosciuto? A parte gli scherzi, raccontaci un po’ chi sei e che origini hai.



Zilahy è il cognome della mia famiglia paterna. Origine ungherese, Budapest. Radici lontane ma di cui vado molto fiero. Io sono nato a Roma, a Montesacro e, dopo delle lunghe parentesi a Latina, Dublino e Terni, sono rientrato a casa.
 

3. Ovviamente ti ho chiesto di poterti fare questa intervista prima che tu sapessi se mi fossi spantanata o meno – hihihihi tecniche di una blogger cacasotto, si può dire cacasotto? Vabbè ormai… - ora vorrei che tu dicessi ai possibili impantanati il motivo per cui dovrebbero andare avanti  nella lettura e non abbandonare il libro (oltre che per la paura che tu li scopra e li uccida ovviamente!).



Il libro ha quattro velocità, quattro marce che corrispondono a quattro fasi della storia e a quattro atmosfere distinte. La prima, quella in cui tu ti sei impantanata (;-)), è quella più ipnotica, onirica, vittoriana.
 

4. La tua famiglia vive sonni tranquilli dopo aver letto le tecniche di squartamento in cui ti sei perfezionato scrivendo questo tuo lavoro? Non vorrei mai trovarmi nei panni di una compagna che ti ha fatto diventare le mutande rosine a causa di un lavaggio sbagliato o nei panni di un collega che ti fa arrabbiare! 


La mia famiglia crede che io abbia scritto un saggio sulla disinfestazione dalla zanzara tigre, per cui sì, dormono sogni tranquilli. Per ora…



5. La Mira Lanza, fabbrica di detersivi di cui le nostre mamme, quando noi eravamo ancora bambini, scambiavano figurine come se non ci fosse un domani – solo le carampane come me possono avere quel ricordo – l’hai tirata in mezzo per per farci rivivere un’infanzia fatta di mamme rimbecillite e distrarci così dal tuo serial killer che nel frattempo imperversava senza sosta? 


Quando studiavo le location per È così che si uccide ho ritrovato decine di pubblicità e di figurine del tempo. E in effetti, tra le suggestioni dei luoghi diroccati della prima parte del mio romanzo, la Mira Lanza ha questa doppia funzione di mondo abbandonato, cadente e pericoloso ma è anche un'eco per l'infanzia di tante generazioni di italiani.



6. Da traduttore/editor a scrittore - io già ti farei una statua per aver accettato di tradurre quella mole non indifferente de Il Cardellino di Donna Tartt – molti pensano che il passo sia breve, attraverso una qualche spintarella di sorte. Quanto è più semplice o quanto più difficile passare da un ruolo all’altro? Quanti di quelli con cui avevi a che fare prima nel mondo dell’editoria adesso ti guardano in cagnesco? C’è un sassolino nella scarpa che vuoi toglierti?


Il passo è breve, perché si ha a che fare con la scrittura in tutti questi mestieri e perché si conosce la realtà editoriale italiana dall'interno, ma è lunghissimo perché nel assale dall'altra parte si dimenticano automaticamente tutte le buone regole apprese nelle altre professioni. Per ora non mi sono accorto di nessuno sguardo in cagnesco, ma se succedesse so che fa parte del gioco. No, nessun sassolino.



7. Chissà quante volte nel tuo lavoro di tutti i giorni hai pensato: questo è un incapace eppure pubblica. Oppure, al contrario, hai pensato: questo è un capolavoro assoluto. Per salvarti da possibili querele non ti chiederò il nome dell’incapace – però se me lo dirai in chat mi renderai una donna felice! – ma mi piacerebbe sapere chi decreteresti come vincitore della tua personale classifica di gradimento, ovviamente non vale dire il tuo nome!



Bella domanda. Tra le cose a cui ho lavorato come redattore, traduttore e come editor, ci sono decine di libri stupendi. Nel thriller amo Shane Stevens e il suo masterpiece, Io ti troverò. Ma potrei citare Stoner, Il cardellino, Il mistero del mare di Bram Stoker e il capolavoro di John McGahern The Dark, in uscita per minimum fax in questi giorni. 

8. Mancini tornerà in libreria? Per lui ci sarà un seguito come ormai succede al 99% dei commissari letterari degli ultimi tempi? Io ce lo vedo bene! Magari però, prima, gli regaliamo un paio di guanti nuovi! ;)



Mancini tornerà in libreria perché È così che si uccide è il primo romanzo di una trilogia e perché me lo chiedono davvero tantissimi lettori. Perciò tagliamo corto perché devo andare a scrivere!!! :-)
 

9. Dai, ora puoi dirmelo, dopo questa intervista siamo diventati intimi! Cosa hai pensato veramente quando hai letto il mio post? Avresti voluto mandarmi a cagare e non lo hai fatto per galanteria?


Mi hai incuriosito invece. Mi sono detto, vediamo quando scatta la mia trappola! ;-)
 

10. Una domanda seria prima di chiudere voglio fartela. Quanto Mirko c’è in Enrico Mancini e quanto invece ce n’è nell’Ombra? Come ho già scritto nella mia recensione, leggendo sembra quasi che queste due figure siano due risvolti della stessa medaglia, come se più che due persone diverse siano due atteggiamenti differenti ad una grande sofferenza terrena. È stata solo una mia impressione o c’è qualcosa di vero in quello che ho percepito?



Hai colto nel segno, sono due uomini allo specchio, lontanissimi eppure simili, nell'amore e nella morte. Ho messo il meglio e il peggio di me in questi due personaggi, mescolando gli ingredienti per bene. In entrambi c'è un po' Dottor Jekyll e un po' Mr Hyde. 

Con questo è tutto. Ti ringrazio per aver accettato senza riserve l’intervista di una che in quel momento risultava impantanata sulle tue parole. Il tuo atteggiamento mi ha comunque fatto pensare che, a prescindere da tutto, tu sia una persona buona e intelligente!

Grazie a te! Sono certamente più buono che intelligente, ma questo forse è il caso di non dirlo… sarebbe cattiva pubblicità per uno scrittore di thriller!!! ops…



Che ne dite di questo autore? Vi ha incuriosito questa intervista? Allora cosa aspettate, correte a leggere il suo libro!

4 commenti:

  1. Bellissima intervista, sono ancora più curiosa di leggere questo libro! Adesso che so che l'autore è il traduttore de Il cardellino sono certa che E' così che si uccide sia un'ottima opera, perché non è da tutti rendere con successo lo stile corposo e appassionante (almeno per me) della Tartt, e Zilahy ci è riuscito!
    P.S.: Dani, naturalmente anch'io mi ricordo le figurine della Mira Lanza, lo sai vero? :-p

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    1. Attendo di sapere il tuo parere allora!
      Come tornare bambine con la Mira Lanza! ;)

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  2. Sempre più curiosa di leggere il libro!
    Ciao da lea

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    1. Ed io sono sempre più curiosa di conoscere il tuo pensiero!

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