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giovedì 14 giugno 2018

Recensione IN ANTEPRIMA #245 - Heidi di Francesco Muzzopappa

Buongiorno, come state? Settimana quasi agli sgoccioli per fortuna! Oggi torno con una recensione, quella di un libro in uscita oggi in tutte le librerie e store online che ho avuto l'onore di leggere in super anteprima. Si tratta di Heidi di Francesco Muzzopappa, edito da Fazi Editore, che ringrazio per la copia, 230 pagine.

Sinossi: Non sapevo di essere incinta, Hotel da incubo, Malattie imbarazzanti e Sepolti in casa non bastano. Ormai la tv chiede sempre nuovi format, sempre più paradossali, sempre più surreali. Succede anche in Videogramma, un’azienda di contenuti in cui da anni lavora Chiara, trentacinquenne milanese, direttrice casting, single, irrisolta, piena di paure e ossessioni. Il nuovo capo, detto lo YETI, chiamato anche per operare dei tagli, costringerà tutti i dipendenti a proporre format innovativi, pena il licenziamento. Ma la situazione per Chiara si complica quando suo padre, Massimo Lombroso, un vecchio critico letterario del “Corriere della Sera” malato di demenza selettiva, viene cacciato dall’ospizio in cui è ricoverato perché ormai ingestibile. In attesa di trovare una nuova sistemazione, Chiara lo terrà in casa con sé. La convivenza però non sarà facile: lui la scambia da sempre per Heidi, il cartone animato che seguivano insieme. Tutto il suo mondo è popolato da caprette, monti e Peter. L’alchimia tra questi elementi finirà per creare una combinazione paradossale che magicamente metterà a posto le cose, per Chiara, il lavoro e (inaspettatamente) la sua vita sentimentale.

Prima esperienza per me con Francesco Muzzopappa, un autore che voglio leggere da sempre.
La storia è quella di Chiara, il prototipo della milanese imbruttita per eccellenza, che passa le sue giornate valutando provini all'ufficio casting della Videogramma, lavorando più di dodici ore al giorno, saltando le pause pranzo e riducendo la sua vita privata e personale all'osso; mangia cibi precotti, si procura psicofarmaci su internet per sopravvivere ai ritmi della metropoli e, come se non bastasse, si imbottisce di sonniferi per dormire.
La vita di Chiara viene sconvolta dall'arrivo in casa sua del padre Massimo, cacciato dall'ospizio in cui lo aveva "parcheggiato" perchè violento a causa della demenza selettiva di cui è affetto. Un padre, Massimo, che ingombrante lo è stato da sempre: grande critico letteraro de Il corriere della sera non ha mai spiccato per il suo attaccamento alla famiglia e, in particolare, alla figlia. Difficile per Chiara affrontare la situazione, difficile provare a creare a trentacinque anni un legame con un padre che ha sempre sentito lontano; un padre che, perdipiù, ha dei seri problemi comportamentali, ha bisogno di cure continue, non può rimanere solo in casa e chiama la figlia Heidi. Eh già, perchè Massimo è convinto di vivere tra i monti, con Heidi e fiocco di neve.
Come se non bastasse le cose al lavoro non procedono proprio a gonfie vele e la pressione del capo della Videogramma incidono sui comportamenti, spesso poco lucidi, della ragazza.
Difficile trovare una soluzione per il padre in modo da poter essere tranquilla e sventare l'ombra del licenziamento.
Francesco Muzzopappa ci sa fare. Sa mettersi nei panni di una donna in modo convincente e divertente. Sa raccontare al lettore un disagio profondo con leggerezza ma mai con superficialità. Non utilizza frasi d'effetto, costruite ad arte, ma si arma di ironia e si butta a gamba tesa nella vita di Chiara, di suo padre e di una Milano che spesso chiede troppo da chi la vive e ci lavora. 
In poco più di duecento pagine affronta temi importantissimi come la malattia, la difficoltà di trovarsi al fianco di qualcuno che sa citare i più grandi scrittori a memoria ma non sa che la figlia si chiama Chiara e non Heidi, la difficoltà di trovare una persona competente e fidata che si occupi giornalmente di un malato; ci parla delle scelte sbagliate che si possono arrivare a fare pur di stare sempre sul pezzo, pur di non perdere il passo; ci parla di mobbing e di come un capo possa, se vuole, avere in pugno i propri dipendenti senza che questi possano in alcun modo difendersi; ci parla di come sia difficile lasciarsi andare ai sentimenti quando, per tutta la vita, ai sentimenti non si è stati abituati. Ci parla di questo e di molto altro regalandoci però delle parti davvero divertenti: dai provini che Chiara fa al lavoro, dai format di programmi assurdi che escono dalla sua mente dopo averle dato più di un aiutino, dai siparietti che ci regala il padre grazie al suo disturbo.
È difficile parlarne senza svelare troppo ma quello a cui tengo sottolineare è che lo stile dell'autore è sicuramente vincente, un mix di spensieratezza e temi impegnati che permettono al libro di scorrere senza intoppi, tanto da lasciare al lettore un po' di amarezza una volta arrivato alla fine, perchè se ne vorrebbe ancora, e ancora. Anche i personaggi sono perfetti: umani e verosimili ma proprio per questo imperfetti e a tratti eccessivi, esattamente come accade nella realtà.
Insomma, un libro adatto a tutti che sarà di certo molto amato in questa estate che ormai è veramente alle porte!

VOTO:





10 commenti:

  1. Deciso: lo voglio! Mi porto in vacanza pure questo mi sa... ;-)

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    1. È molto, molto carino!! Ora voglio recuperare i precedenti :)

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  2. Non so perché, mi chiamava un po' meno dei precedenti.
    Per fortuna poi leggo te.
    Per fortuna è arrivato giusto ieri. ;)

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    1. Io i precedenti non li ho letti quindi non posso fare paragoni. A me è piaciuto molto ;)
      Però adesso voglio i precedenti! :)

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  3. Questo libro lo sto vedendo dappertutto ma non mi ha mai convinto appieno, se non leggendo la tua recensione. Devo dire che mi incuriosisce parecchio! :D

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  4. Ciao Daniela, anche a me è piaciuto... lo definirei più maturo, per i temi e la - quasi - pacatezza con cui li tratta.
    E se ti è piaciuto questo, leggi il precedente Dente x Dente: non avrai scampo! Un Muzzopappa ancora più scatenato!!! In questo oltre alla riflessione, riderai a crepapelle!
    Ciao, Marina

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  5. Non mi incuriosiva per niente, poi è arrivata la recensione di Mr Ink a farmi venire i dubbi. Dopo aver letto anche la tua ho capito che probabilmente sarà il mio prossimo acquisto XD

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