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martedì 10 luglio 2018

Recensione #249 - L'unico ricordo di Flora Banks di Emily Barr

Buongiorno lettori, siamo solo a martedì ed io sono già esausta! In più manca ancora un mese intero alle sospirate vacanze arghhhhhhhhhhhhhh!!!
Per fortuna ci sono i libri ad allietarci le giornate (o almeno quella minima parte di giornata in cui si ha un briciolo di tempo libero!). Oggi vi parlo del libro L'unico ricordo di Flora Banks di Emily Barr edito da Salani, che ringrazio per la copia, 304 pagine.

Sinossi: Flora Banks, diciassette anni, non ha la memoria a breve termine. I suoi ricordi si sono fermati a quando aveva dieci anni: da allora, dopo che una malattia le ha colpito il cervello, deve continuamente fissare i momenti che vive, scrivendoli su un quaderno, su post-it, oppure direttamente sulle mani e sulle braccia. Quello che sa di sé è che mamma e papà le vogliono bene, così come Jacob, il suo adorato fratello maggiore, e che Paige è la sua migliore amica, quella che si prende cura di lei nel difficile mondo esterno. Ma una sera, durante una festa, Drake, il ragazzo di Paige, la bacia sulla spiaggia e stranamente questo ricordo non svanisce come gli altri. Flora ricorda il bacio, ricorda le parole di Drake, ricorda ogni singolo istante di quell’episodio. Possibile che Drake sia l’artefice del miracolo? Peccato però che il ragazzo sia partito per studiare in Norvegia… Flora non ha dubbi: deve raggiungerlo, solo così potrà capire veramente chi è e cominciare a vivere davvero. Ma come può fidarsi degli altri se non può fidarsi nemmeno di se stessa? La sensibilità di John Green si unisce al fascino misterioso di un thriller, in un romanzo di segreti e bugie, amore e perdita, con una protagonista fragile e coraggiosa, alla ricerca di un passato senza il quale non può conoscere la verità su se stessa.

Quando la casa editrice mi ha proposto questo libro ho accettato senza indugi. Il tema della perdita di memoria mi ha sempre affascinato e ho letto diversi romanzi, ma anche alcuni saggi, che hanno come tema principale proprio questo problema. In più nella sinossi si parlava di thriller quindi quale connubio migliore? (Beh si parlava anche di John Green ma quello ho cercato di rimuoverlo visto la mia avversione per quello scrittore ahahhaha).


Flora Banks è una diciassettenne che vive in Cornovaglia. I suoi ricordi sono fermi a quando era bambina, prima che un tumore le portasse via una parte di cervello e con esso la possibilità di ricordare gli avvenimenti a breve termine; i suoi ricordi si fermano a subito prima della malattia, praticamente ai ricordi di lei bambina. Ogni due ore circa il suo cervello azzera tutti i suoi ricordi più recenti e lei si ritrova ad essere, verso se stessa, una perfetta sconosciuta: una diciassettenne con la testa di una bambina di dieci anni, costretta a rileggere continuamente la propria storia appuntata su un quadernino. Per questo Flora vive guardata a vista dai suoi genitori o dalla sua migliore amica Paige, con istruzioni ben precise su quando e quante pillole prendere, su cosa fare o non fare. Ha le braccia piene di scritte Flora, appunti di attimi di vita che deve riuscire a ricordare per cercare di essere una persona il più possibile normale.
La conosciamo così, confusa e indifesa, vestita in modo inadeguato per la sua età, ad una festa in cui tutti sembrano conoscerla e in cui lei invece non riconosce quasi nessuno.
Ma a quella festa succede una cosa inaspettata: lei e Drake si baciano e lei, stranamente, se lo ricorda anche nei giorni successivi ed anche con una grande quantità di piccoli dettagli: continua a ricordare il bacio, le parole che si sono detti, il sasso che lui le ha regalato prima di partire per il Polo Nord, ed è a questo ricordo che Flora si attacca con tutta se stessa perchè forse quel bacio ha sbloccato qualcosa, forse Drake può aiutarla ad esssere una ragazza come le altre.
È una storia dolce quella di Flora e anche destabilizzante, narrata da lei in prima persona e resa piacevole da uno stile fluido e diretto che porta il lettore a non voler smettere di leggere. Adatto sia al pubblico più giovane che al pubblico più adulto è un libro che sa inserirsi in modo piacevole in quel tipo di letteratura secondo me senza tempo nonostante sia collocato negli young adult. In realtà c'è anche una nota più cupa - chiamarla thriller mi pare eccessivo - che è anche il modo in cui il romanzo comincia, che lascia in sospeso il lettore con un mistero tutto da scoprire e che saprà stupire.
Guardare tutto dal punto di vista di Flora aiuta il lettore a sentirsi coinvolto anche se le tante ripetizioni - probabilmente inserite per rendere più tangibile l'esasperazione della situazione - a volte mi sono sembrate eccessive e non sempre necessarie.
I personaggi sono delineati con attenzione e la costruzione della trama secondo me è convincente - nonostante ci siano qua e là delle scelte forse un po' eccessive e poco realistiche - ma soprattutto arriva lo smarrimento di Flora.
Insomma, un libro estremamente piacevole, che parla di amicizia, di amore, di famiglia, di fiducia e in cui non manca un giusto pizzico di avventura che crea un po' di movimento.
Per fortuna non mi sono fatta condizionare da quel paragone con Green cui accennavo all'inizio, altrimenti forse questo libro non lo avrei mai letto e mi sarei persa un bel libro che, secondo me, con Green non c'entra proprio niente! ;)
Lo avete letto? Vi è piaciuto?

VOTO:



11 commenti:

  1. Letto anche io e mi è piaciuto molto . flora è una forza della natura ! Il libro tratta in maniera sapiente il tema (leggero, ma non troppo) e le emozioni che si vivono sono molteplici. Soprattutto di incazzatura quando si scoprono le verità , ma anche gioia e dolcezza.

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  2. La storia sembra bella, l'unica cosa che non mi piace è la copertina, non capisco il senso di quella mano

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    1. Probabilmente perché lei si scrive le cose su mani e braccia... Anche se più sulle braccia! ;)

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  3. Questa volta concordiano, anche sul voto. ;)

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  4. Ciao Dany anche io ho pubblicato la recensione oggi è leggendoti sono perfettamente d'accordo con te! Il paragone con Green non me lo sono posto non avendo letto nulla di lui, forse è stato un bene... buona serata! Rosa

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    1. Ciao Rosa, purtroppo sto facendo degli orari assurdi e faccio fatica a passare dai blog che seguo, dopo se trovo un attimo vado a sbirciare! :)

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    2. Ma figurati Dani tranquilla!
      Mi fa piacere pensarla come te sul romanzo...
      Buon lavoro!

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