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venerdì 21 giugno 2019

Recensione #307 - La ragazza sbagliata di Giampaolo Simi

Buongiorno lettori, come va? Siete ancora in città o qualcuno di voi è già in vacanza? Io in città, come al solito per le ferie dovrò aspettare agosto, però non mi lamento visto che sono ancora a casa in maternità quindi almeno non ho la stanchezza dei viaggi sulle spalle come tutti gli anni.
Mi sto dedicando ai miei bimbi e alla lettura... insomma, un lusso!!!
Ma torniamo a noi. Come sapete sto seguendo da vicino il Premio Bancarella 2019 e tra i sei finalisti c'è  Giampaolo Simi con il suo ultimo libro: Come un famiglia, edito sa Sellerio, secondo libro della serie dedicata al giornalista toscano Dario Corbo. E visto che non mi piace leggere un libro di una serie senza i precedenti oggi vi parlo del romanzo La ragazza sbagliata  edito da Sellerio, pag. 386.

Sinossi: «Giro pagina e scrivo il suo nome. Nora Beckford. E subito sotto "Sensi di colpa: nessuno". Lo sottolineo due volte, e buco quasi la carta. Nessuno». Ma il tarlo del dubbio si insinua in Dario Corbo, giornalista di successo caduto in disgrazia, e lo spinge a ripercorrere una vecchia storia. Ventitré anni prima c'è stato un omicidio brutale: una diciottenne, uccisa seviziata e abbandonata in un dirupo sulle colline della Versilia. Irene ha appena terminato l'esame di maturità, è una studentessa modello, un esempio per i compagni e una sicurezza per i genitori. A essere incolpata di un orrore che ha fatto rabbrividire un'intera comunità sarà, dopo una lunga vicenda giudiziaria, Nora Beckford. Ventenne figlia di un famoso scultore inglese trapiantato in quella striscia di lusso in Toscana, di lei si era indagato ogni tratto. Il carattere, l'uso di droghe, la passione, la gelosia. Sulla condanna successiva erano stati determinanti non solo le prove ma gli articoli infiammati di un giovane giornalista, Dario Corbo. Proprio lui che oggi, a vent'anni di distanza, è incaricato di un libro a sensazione su quel delitto. E indeciso, ma il lavoro è ben pagato e poi lo incoraggia ambiguamente a dedicarvisi un magistrato d'assalto, che gli facilita l'accesso a incartamenti e perfino a indizi tralasciati. Ma è soprattutto l'incontro fortuito con Nora Beckford, l'assassina da poco uscita di galera, che lo porta a inoltrarsi in una selva di piste trascurate e inattesi ritrovamenti su uno sfondo che si staglia inquietante. Chi è Nora? Come può dirsi incapace di ricordare perfino una singola istantanea di quella ferocia? Cosa si è insinuato in lei, cosa è successo intorno a lei? Quali oscuri segreti della storia criminale italiana l'hanno avvinghiata? Ben più del mistero di un delitto, è l'enigma di una donna a incombere su Dario Corbo. A imprigionarlo tra la ricerca della verità e la forza della passione. Ed è questa prigionia e la faticosa liberazione da essa ciò che Giampaolo Simi racconta.

Ho conosciuto ed amato questo autore nel 2017 grazie al suo Cosa resta di noi - recensione qui - quindi quando ho scoperto che il suo ultimo lavoro è stato selezionato come finalista al Premio Bancarella non mi sono stupita.
La voglia di leggerlo c'era già quindi eccomi qui con il primo libro dedicato a Dario Corbo.
Ma chi è Dario Corbo?


"Dovessi riassumere in poche righe la Versilia, direi che il mare è la coperta e la spiaggia il risvolto morbido del lenzuolo. E se le Alpi Apuane sono la testata del letto, le colline coperte di ulivi e castagni sembrano cuscini per appoggiare la testa. Pietrasanta si trova sul bordo di uno di quei cuscini."
Dario Corbo è un giornalista che da poco ha perso tutto: lavoro, famiglia, casa. 
Vive con i pochi euro che gli sono rimasti dopo la separazione, in una casa che era quella dove aveva abitato con la famiglia e che gli toccherà lasciare al più presto.
Non ha una meta, non ha un progetto per il futuro, solo tantissimi rimpianti. E proprio quando sembra non avere uno scopo, un caso di omicido del passato torna ad assillarlo. Gli viene chiesto di scrivere un libro su uno dei più grandi casi di omicidio della Versilia, un libro che insinui un dubbio sulle decisioni prese su quel caso dai magistrati.
Proprio di quel caso Dario sa tutto, perché proprio ventitré anni prima se ne era occupato arrivando ad esserne il più esperto giornalista. A quei tempi nessun dubbio su come fossero andate le cose: Irene, una giovane diciottenne, era stata brutalmente assassinata a Pietrasanta da Nora Backford, una giovane inglese figlia di un famoso scultore, mossa dalla gelosia verso Irene, colpevole di aver messo gli occhi e non solo sul suo fidanzato Corrado. 
Dario è ovviamente titubante. Una colpevole c'è già e le prove sono schiaccianti, o almeno lo sembrano. Ma la paga è sostanziosa e lui ha bisogno di quei soldi per ricominciare a vivere.
Incoraggiato da un magistrato che gli permette di mettere le mani su tutti gli incartamenti dell'indagine e su alcune prove tralasciate, Dario comincia a ripercorrere i suoi primi anni di giornalismo e, insieme, quel caso che lo aveva totalmente assorbito già allora.
Con salti temporali aiutati dai tantissimi articoli che un giovane Corbo alle prime armi aveva pubblicato per il suo giornale decenni prima, il lettore viene messo a conoscenza di tutti gli avvenimenti legati alla morte di Irene. Verranno ripercorsi i tempi, i luoghi, le persone che potevano essere coinvolte grazie ad una vera e propria indagine giornalistica appassionante che l'autore riesce a ricreare in modo convincente e preciso. Oltre al passato, da cui emergono molti dettagli e particolari non proprio limpidi, il lettore si trova al fianco del Dario di oggi, che torna nel suo paese di origine - lasciando a Roma una casa ormai non sua e una situazione familiare complicata - immergendosi nel suo nuovo compito come sa fare lui, senza mai tirarsi indietro.
Ed è proprio grazie ad un incontro casuale con Nora, da poco uscita di galera, che Dario inizia ad avere dei dubbi. Chi è veramente quella giovane donna? Come fa a non ricordare niente di quella notte? Qual era il vero movente che potrebbe averla spinta a uccidere ma, soprattutto, è stata veramente lei ad uccidere o si è trattato solo di un capro espiatorio di qualcuno che nasconde un'altra verità?
Una sola settimana, quella di ferragosto, basterà al nostro protagonista per venire a capo della verità, una settimana in cui noi lettori saremo al suo fianco, durante le sue lunghe notti in macchina, durante le sue incursioni nei luoghi del passato, durante le sue nuove conoscenze. Un'ambientazione cupa e noir, opposta all'idea usuale che noi tutti abbiamo pensando a quei luoghi a ferragosto, che rende benissimo l'atmosfera e che fa emergere in toto le contraddizioni di quel luogo. Un luogo che per tutti è sole, mare e divertimento ma che, come è normale che sia, presenta invece un lato oscuro, fatto di tragedie, di problemi e di ore che scorrono lontano dalle spiagge e dal caos turistico.
Impossibile non appassionarsi alla storia, non sentirsi un po' detective, grazie alla penna magistrale di Simi, capace di caratterizzare i personaggi in modo molto autentico e capace di tenere il lettore incollato alle pagine, per tutta la lunghezza del libro.
Un inchiesta giornalistica sviscerata in tutte le sue possibili sfaccettature che non potrà deludere gli amanti del genere e che arriverà alla conclusione con la fine di questo primo libro. Quello che invece non arriverà ad una conclusione è la vita di Dario Corbo e la sua evoluzione futura.
Impossibile non interrogarsi su che piega prenderà il suo futuro, impossibile non essersi affezionati a quel personaggio così trasparente, tanto nei suoi pregi quanto nei suoi difetti. Impossibile non voler subito leggere il seguito della serie. Io lo farò presto, e voi??? 
Leggerete questo libro? O magari lo avete già letto e avete voglia di dirmi cosa ne pensate? Io a breve leggerò anche il secondo sperando che possa essere appassionante tanto quanto questo.
Insomma, fino ad ora questo Premio Bancarella 2019 ci sta riservando veramente grandi cose!!!

 
VOTO:


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