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giovedì 30 gennaio 2020

Recensione #339 - Le sette morti di Evelyn Hardcastle di Stuart Turton

Buongiorno lettori, come state? Finalmente gennaio sta volgendo al termine! Non vedevo l'ora visto che da sempre è proprio un mese che mi pesa come un macigno.
Ma torniamo a noi. Oggi torno con una nuova recensione, quella di un libro chiacchieratissimo nel 2019 e che mi sono decisa a leggere ora che il polverone si è dissolto. Non so voi, ma io faccio molta fatica a leggere libri di cui si parla troppo, nel bene o nel male.
Si tratta de Le sette morti di Evelyn Hardcastle, libro d'esordio di Stuart Turton edito da Neri Pozza, pag. 526.

Sinossi: Blackheath House è una maestosa residenza di campagna cinta da migliaia di acri di foresta, una tenuta enorme che, nelle sue sale dagli stucchi sbrecciati dal tempo, è pronta ad accogliere gli invitati al ballo in maschera indetto da Lord Peter e Lady Helena Hardcastle. Gli ospiti sono membri dell'alta società, ufficiali, banchieri, medici ai quali è ben nota la tenuta degli Hardcastle. Diciannove anni prima erano tutti presenti al ricevimento in cui un tragico evento - la morte del giovane Thomas Hardcastle - ha segnato la storia della famiglia e della loro residenza, condannando entrambe a un inesorabile declino. Ora sono accorsi attratti dalla singolare circostanza di ritrovarsi di nuovo insieme, dalle sorprese promesse da Lord Peter per la serata, dai costumi bizzarri da indossare, dai fuochi d'artificio. Alle undici della sera, tuttavia, la morte torna a gettare i suoi dadi a Blackheath House. Nell'attimo in cui esplodono nell'aria i preannunciati fuochi d'artificio, Evelyn, la giovane e bella figlia di Lord Peter e Lady Helena, scivola lentamente nell'acqua del laghetto che orna il giardino antistante la casa. Morta, per un colpo di pistola al ventre. Un tragico decesso che non pone fine alle crudeli sorprese della festa. L'invito al ballo si rivela un gioco spietato, una trappola inaspettata per i convenuti a Blackheath House e per uno di loro in particolare: Aiden Bishop. Evelyn Hardcastle non morirà, infatti, una volta sola. Finché Aiden non risolverà il mistero della sua morte, la scena della caduta nell'acqua si ripeterà, incessantemente, giorno dopo giorno. E ogni volta si concluderà con il fatidico colpo di pistola. La sola via per porre fine a questo tragico gioco è identificare l'assassino. Ma, al sorgere di ogni nuovo giorno, Aiden si sveglia nel corpo di un ospite differente. E qualcuno è determinato a impedirgli di fuggire da Blackheath House...

Prima di cominciare a leggere questo libro mi chiedevo come mai se ne parlasse tanto, se fosse solo una tecnica di marketing ben riuscita da parte della casa editrice oppure se questo libro fosse davvero la genialata che moltissimi lettori descrivevano. Per rispondere ad una domanda simile c'era solo una cosa da fare: provare a leggerlo! L'ho fatto e nelle prossime righe provo a spiegarmi cosa di questo libro mi ha convinto e cosa lo ha fatto un po' meno.

"Quanto bisogna sentirsi sperduti per lasciare che sia il diavolo a condurci a casa? Sperduti come in questo momento, decido. Esattamente così."

Per prima cosa è necessario dire che bisogna approcciarsi a questa lettura con parecchio tempo a disposizione ma sopratutto non è una di quelle letture a cui si possono dedicare pochi minuti tra una commissione e l'altra. La genialata di questo romanzo è sicuramente la trama e il modo in cui l'autore ha deciso di svilupparla ma, attenzione, se letto senza dedicargli il giusto tempo la trama e il suo sviluppo possono anche diventarne la grande pecca.
Tutto si svolge in otto giorno che, vi avviso, vi sembreranno interminabili. 
Siamo a Blackheath House, la casa di campagna della famiglia Hardcastle, una casa isolata, circondata solo da migliaia di acri di foresta, in cui diciannove anni prima durante una festa, aveva perso la vita il giovane Thomas.
Sono passati diciannove anni, appunto, e da quel momento niente è stato più lo stesso per la famiglia. È con questi presupposti che, nel diciannovesimo anniversario della morte di Thomas, la madre decide di organizzare una festa, identica a quella della tragica notte e acui parteciperanno tutti coloro che erano presente diciannove anni prima.
Ma il destino non è per niente favorevole alla famiglia perché alle undici di sera Evelyn, la figlia degli Hardcastle, muore per un colpo di pistola al ventre, scivolando nel laghetto davanti alla casa.
Chi l'ha uccisa? Chi poteva volere nuovamente la morte di un membro della famiglia.
Raccontata così la trama sembrerebbe quella di un semplice giallo ma non fatevi ingannare. La particolarità di questo libro è che una persona dovrà scoprire chi ha ucciso Evelyn se vorrà riuscire ad uscire da un gioco al massacro che sembra esser stato architettato. Il nome del prescelto è Aiden Bishop. Aiden ha otto giorni per risolvere il mistero. Otto giorni in cui lui assumerà le sembianze ogni giorno di una persona diversa. Otto giorni al termine dei quali, se il mistero della morte di Evelyn non sarà svelato, il conto dei giorni ricomincerà, Evelyn morirà nuovamente ed Aiden ricomincerà il suo incarnarsi e rimarrà incastrato a Blackheath. Non ha scampo, se vuole fuggire da quel luogo deve trovare l'assassino, ma non sarà facile come dirlo: qualcuno gli metterà i bastoni tra le ruote facendolo sbagliare, cadere, facendolo fidare delle persone sbagliate.
Ecco qual è la vera genialata di questo romanzo. Questo suo essere suddiviso in giorni in cui, ogni volta che un personaggio che ospita Aiden si addormenta (anche durante la stessa giornata) il suo animo si risveglia nel corpo di un altro, il suo dover imparare a ragionare con personalità che non sono la sua, il suo doversi guardare allo specchio e non riconoscersi ogni giorno, senza ricordare nulla di quello che è il suo vero io, senza avere la più pallida idea di quali guai possa portargli essere una persona piuttosto che un'altra.
Se all'inizio il tutto può sembrare difficile e confusionario per il lettore, con lo scorrere delle pagine ci si abitua allo schema inventato dall'autore e si cominciano a mettere insieme tasselli, indizi, informazioni che posso far pensare di essere sempre più vicini alla risoluzione del mistero ma che, invece, grazie alla bravura dell'autore, allontanano ancora di più dalla verità. Ci sono talmente tanti ribaltamenti, colpi di scena, intrichi che spesso non si riesce a capire che ruolo abbiano i vari personaggi all'interno della storia perché chi può sembrare dalla parte di Aiden spesso non lo è e chi invece sembra in un primo momento un nemico si rivela invece un possibile amico. In questo l'autore ha assolutamente centrato il colpo creando qualcosa di entusiasmante ed unico.
I personaggi sono raccontati in tutte le loro sfaccettature, soprattutto grazie anche alla scelta narrativa di dedicare ogni giorno ad ognuno di loro, dandogli la possibilità di parlare in prima persona e facendogli descrivere anche gli altri personaggi futuri creando così una collisione tra le successive incarnazioni di Aiden. Anche il veder emergere di qualche tratto del carattere di Aiden in contrasto con i personaggi in cui in quel momento è incarnato è un esperimento che, secondo me, risulta riuscito perché il lettore percepisce in modo chiaro e sulla propria pelle la difficoltà di tenere a bada i diversi caratteri facendoli confluire in un unico personaggio.
L'ambientazione è sicuramente affascinante: quella casa in rovina, circondata dal nulla se non la foresta, in cui è impossibile allontanarsi risulta sicuramente un ottimo espediente per creare la giusta atmosfera in questo gioco - che è un po' come una partita a scacchi - pieno di misteri in cui nulla è come sembra.
Quello che forse ho sofferto un po' è la lunghezza del libro... Un po' troppe più di 500 pagine in cui, per forza di cose, reincarnandosi in più corpi e dovendo praticamente ogni volta ricominciare la giornata, le cose si ripetono per il lettore. Se all'inizio questa caratteristica può servire per tenere le fila della storia e collegare i vari avvenimenti, arrivati all'ottavo giorno, all'ultima incarnazione, dove molte delle cose successe le abbiamo incontrate otto volte ecco, ora della finepuò arrivare a pesare un po' come è successo a me.
Detto questo però mi sento di consigliarlo a chi ama i gialli intricati, quelli dove niente è come sembra, a chi ama prendere appunti per cercare di risolvere l'enigma, a chi non cerca adrenalina ma ama il lavoro da detective dei gialli di un tempo dove non si è alle prese con un serial killer che fugge ma dove ogni singolo indizio nascosto in ogni singolo gesto può essere quello che fa scoprire l'inghippo. Non credo sia un libro per tutti ma sicuramente è un libro per gli appassionati del genere!

 


VOTO:


10 commenti:

  1. Ciao! Nonostante il genere mi piaccia, questo libro mi ha deluso e leggerlo è stata una fatica enorme.

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    1. Cavoli mi dispiace! Ma non ti è piaciuto lo stile dell'autore o hai fatto fatica con la struttura narrativa? A me alla fine il cambio di personaggi, che all'inizio mi creava fatica, ha molto alleggerito la lettura!

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  2. Avevo cominciato ad ascoltarlo in versione audiolibro, ma hai ragione tu: è troppo intricato, e ha sicuramente bisogno di più attenzione di quella che in quel momento mi sentivo disposta a dargli...
    Penso che lo comprerò in ebook e gli concederò un'altra possibilità, anche perché i primi capitoli mi erano sembrati un po' lenti, ma comunque interessanti! ^____^

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    1. Ecco, no, l'audio libro non credo sia il modo giusto per affrontare questo libro. Durante la lettura ho spesso preso appunti, sono tornata indietro per capire meglio chi fossero e dove si trocassero i vari personaggi visto che c'è anche la planimetria della casa all'inizio. Prova con l'eBook, credo possa essere molto meglio!

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  3. Anch'io ce l'ho in ebook e non l'ho ancora letto, ma credo che sarebbe ancora meglio la versione cartacea se ci sono appunti da prendere, pagine da rileggere e personaggi da ricordare. Vorrei leggerlo perché mi intriga veramente tantissimo, ma al momento come lettura "impegnativa" mi basta il Priorato ahahah! Complimenti per la recensione Dany!

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    1. Si, confermo, io un libro cosicosilo leggerei solo in cartaceo!!!
      Quando lo leggi fammi sapere 😊
      Grazie per i complimenti Nadia!

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  4. Sono contenta che a te è piaciuto. Per me purtroppo non è stato così: l'ho letto mesi e mesi fa, e non ricordo quasi più nulla ☺️☺️

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    1. Vedremo se con il tempo lo dimenticherò anche io. C'eda dire che ho letto questo genere di libri per decenni ma nel tempo li dimentico molto più facilmente rispetto ad altri generi... Sarà per questo che ultimamente ne leggo molto meno e preferisco altre cose. Ad esempio adoro le saghe familiari perché mi restano dentro! 😊😊😊

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  5. questo libro mi ha incuriosita da subito, ma ho sempre avuto nello stesso tempo qualcosa che ha bloccata. Non sono sicura di poterlo apprezzare, ma mi è piaciuta la tua recensione

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    1. AsoettAil momrmom giusto. Iniziarlo senza convinzione potrebbe rovinarti la lettura!
      Grazie per il complimento ❤️

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