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lunedì 3 febbraio 2020

Recensione #340 - Tutta colpa delle neve! (e anche un po' di New York) di Virginia Bramati

Buongiorno lettori e buon inizio settimana. Come state? Io ho mille progetti... vediamo quanti di questi riusciranno ad essere portati a termine nel breve periodo! Il primo è comunque quello di essere attiva il più possibile qui sul blog, visto che ultimamente spesso latito. Per ora ci sto riuscendo in parte, ma spero di migliorare! ;)
Per il momento inizio con il lasciarvi la recensione di un libro che ho letto durante le vacanze di Natale e di cui, finalmente, riesco a parlarvi!
Si tratta di Tutta colpa della neve, libro d'esordio di Virginia Bramati edito da Mondadori, pag. 260.

Sinossi: Annalisa Molinari, "Sassi" per gli amici, ha 26 anni e da Verate, in Brianza, si è trasferita a Milano, dove condivide un appartamento con due amici e fa pratica per diventare avvocato. Intelligente, ironica e sincera fino all'autolesionismo, spesso finisce per cacciarsi in situazioni imbarazzanti ai limiti dell'harakiri. Sotto il suo fare un po' distratto, però, si nasconde una grande tenacia: quella che le ha permesso di essere scelta da uno dei più importanti studi legali di Milano. Ed è proprio tra quelle pareti ovattate che, il primo giorno di lavoro, Sassi riesce a fare una delle sue incredibili figuracce proprio di fronte a Max, figlio del fondatore, da poco rientrato dall'America per prendere il posto del padre. Un giovane ricco, antipatico e... terribilmente affascinante.
Ma Sassi non può dedicare tutto il suo tempo alla delicata gestione dei rapporti nello studio, perché gli amici la reclamano (Eugenia, per esempio, con la sua "lista dei buoni partiti da testare"), perché nei weekend torna a Verate, dove gli affari di cuore di sua madre la tengono non poco impegnata, e, soprattutto, perché deve proteggere il suo segreto: una ferita nascosta nel passato per la quale intende ottenere giustizia.
Tutto pianificato a perfezione? Sì, certo, se non fosse per quei fiocchi di neve che iniziano a vorticare nel cielo cambiando il colore del mondo, mandando in tilt voli e programmi e mettendo una irresistibile voglia di felicità...
Nato come romanzo "per tenersi compagnia" nei momenti difficili dell'esistenza, pubblicato con grandissimo successo su una piattaforma di self-publishing, modificato seguendo i suggerimenti delle amiche e dei lettori online, Tutta colpa della neve! è un romanzo che porta con sé gioia e stupore fin dall'inizio della sua storia. Ambientando la vicenda di Sassi in una Milano workaholic, ma regalandoci anche gli scorci di una Brianza inventata eppure verissima, Virginia Bramati dà vita a pagine ricche di colpi di scena, a personaggi profondamente autentici, a una scrittura insieme molto vicina alla nostra realtà quotidiana ma anche capace di farci sognare. E scrive un romanzo sull'orgoglio e i pregiudizi che spesso ci tengono lontani dalla felicità, un romanzo sull'amore e sulla perseveranza, sulle ragioni per non smettere di ascoltare chi ci sta vicino anche nel rumore incessante della vita che corre, sul potere salvifico di un sorriso al momento giusto. Una storia che, come un fiocco di neve, ci dà un brivido di allegria e ci scalda il cuore.


Dovete sapere che normalmente cerco di leggere i libri degli autori in ordine di pubblicazione soprattutto quando, come in questo caso, i romanzi sono legati da un filo conduttore comune. In questo caso invece ho fatto un'eccezione perché invece di cominciare da questo libro - primo dell'autrice e primo con ambientazione a Verate - ho cominciato da Tutta colpa della mia impazienza - recensione qui - che avevo trovato in offerta in libreria questa estate. Come è stato questo esperimento? In realtà riuscitissimo perché dei personaggi che in Tutta colpa della mia impazienza erano secondari, li ho invece ritrovati qui come protagonisti e viceversa e devo dire che mi è piaciuto da morire. Ma veniamo al pensiero sul libro. 


"Credo sia questa la differenza tra chi ti dice di amarti e chi ti ama: chi ti ama fa delle cose per te..."

Non fatevi trarre in inganno della catalogazione di questo libro come romance e dal cuore in copertina. È vero, all'interno della storia ci sono più storie d'amore ma quello che la caratterizza è molto di più.
Per prima cosa uno stile brillante ed ironico che riesce in più punti a fare ridere di gusto il lettore e come seconda cosa una questione familiare e lavorativa di base che si dipana per tutto il romanzo e che supera abbondantemente la questione romance. Proprio per lo svolgimento di questa questione si percepisce chiaramente la ricerca del dettaglio che l'autrice ha sicuramente studiato in modo approfondito per risultare credibile.
Annalisa Molinari, per tutti Sassi, è una praticante in un importante studio legale di Milano. La sua vita scorre tra il suo appartamento milanese in condivisione, i rientri a Verate per il week end e un grande importante scopo: dimostrare che suo padre non ha fatto ciò di cui è stato accusato e per cui è morto.
La storia è raccontata in prima persona da Sassi, una ragazza qualunque che incassa una sfiga dopo l'altra e si ritrova spesso in situazioni imbarazzanti e ambigue. Eh già, questo è il bello di Sassi. Non è la super avvocatessa con il tacco a spillo, il tailleur e un grande ego. Assolutamente no. Lei è una giovane in gamba sì, ma che sa ancora apprezzare le piccole cose e che sbaglia di continuo, proprio come tutti noi.
È una protagonista che ricerca la verità e che lo fa senza guardare in faccia a nessuno, spesso anche sbagliando, una protagonista delineata in modo perfetto, tanto che il lettore, alla fine della lettura, crederà di conoscerla sul serio. Anche gli altri personaggi non sono semplici comparse; hanno un ruolo importante, un forte carattere, una caratterizzazione precisa e sono essenziali allo svolgimento della trama.
A fare da sfondo alle vicende c'è il mondo dell'avvocatura, mestiere che la ragazza svolge e che l'autrice ha saputo descrivere in molte sfaccettature. 
La storia si svolge in parte a Milano, in parte a Verate - paese immaginario della Brianza che l'autrice ha inventato e che fa da filo conduttore tra tutti i suoi libri - e in parte a New York. Questi cambi di ambientazione permettono alla storia di essere movimentata e di non risultare mai banale, cosa che per un romance non è per niente scontato.
Grazie alle vicende in cui Sassi si ritroverà il lettore potrà riflettere sul significato delle parole amicizia, amore, famiglia e giustizia; potrà essere catapultato nelle vite di questi personaggi affezionandosi a loro, alla loro storia, alle loro piccole imperfezioni che li rendono quasi personaggi reali.
Un libro per niente banale che può essere molto apprezzato anche da chi, come me, non è particolarmente avvezzo al genere!
Inutile dire che adesso non vedo l'ora di leggere i libri successivi di Virginia Bramati perché in questo romanzo ho incontrato alcuni personaggi, probabilmente volutamente solo accennati, su cui - ne sono sicura - l'autrice tesserà delle storie meravigliose nei romanzi che io ancora devo leggere.
E voi, avete mai letto questa autrice? Vi piacciono i suoi libri?


VOTO:


2 commenti:

  1. mi piace molto il modo di scrivere di Virginia, è garbato, sempre coinvolgente e i suoi personaggi li vorrei per amici. devo recuperare un po' di suoi libri e prima o poi ci riuscirò!

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