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mercoledì 6 maggio 2020

Recensione #353 - Alle radici del male di Roberto Costantini

Buongiorno lettori, come va? Oggi vi parlo del libro Alle radici del male di Roberto Costantini - secondo volume della Trilogia del male che attualmente è arrivata sei volumi eheheheheh - edito da Marsilio,  pag. 700.

Trama: Tripoli, anni Sessanta. Quella dell’irrequieto e ribelle Mike Balistreri è un’adolescenza tumultuosa come il ghibli che spazza il deserto. Sullo sfondo di una Libia post-coloniale, preda degli interessi dell’Occidente per i suoi giacimenti petroliferi, gli anni giovanili di Mike sono segnati dalle morti irrisolte della madre Italia e della piccola Nadia, da due amori impossibili, uno intessuto di purezza e uno intriso di desiderio e di rabbia, dal coinvolgimento in un complotto contro Gheddafi, e da un patto di sangue che inciderà a fondo sia la pelle che l'anima a lui e ai suoi tre migliori amici.
Roma, settembre 1982. Reduce dall'esito catastrofico del caso Sordi, il giovane commissario Balistreri di notte si stordisce con il sesso, l’alcol e il poker e di giorno indaga svogliatamente sulla morte di Anita, una studentessa sudamericana assassinata subito dopo il suo arrivo nella Capitale.
Per gratitudine verso chi gli ha salvato la carriera, è anche costretto a vegliare sulla scapestrata Claudia Teodori, che agli albori della televisione commerciale sembra lanciata verso una luminosa carriera di starlette. Ma Nadia, Anita e Claudia sono legate da un filo invisibile, seguendo il quale Michele Balistreri sarà costretto a calarsi nelle zone più buie del suo passato, quei giorni “di sabbia e di sangue” con cui non ha mai chiuso del tutto i conti, in un cammino lungo il quale l’amore, l’amicizia, i sogni e gli ideali si scontrano con la ricerca di verità dolorose, nell'impossibilità costante di distinguere chi tradisce da chi è tradito. Alla fine sarà una ragazza, incompresa e coraggiosa, a condurlo per mano fino alle radici del Male.


Ora, prima di cominciare a scrivere questo mio pensiero mi chiedo perchè i libri di Costantini, nonostante i tanti premi ricevuti, non siano conosciuti in Italia se non da pochi lettori affezionati. No perchè io, da amante del noir, vi dico che non potete perdervi i libri di questo autore. E non datemi dell'esagerata! Costantini è un narratore abile, ammaliante, capace di inserire in un libro la suspance, la politica, l'azione, le relazioni familiari. Insomma i suoi sono libri architettati in modo complesso e perfetto in cui tutto torna, sempre! Con questa premessa vi spiego il mio pensiero.

"Ci aveva messo anni a diventare un adulto ragionevole, consapevole dei doveri, dei rischi e dei peccati. Questa era l'occasione definitiva per seppellire Mike Balistreri, l'avventuriero senza paura, senza compromessi, menefreghista e presuntuoso."

Eh già, ho cominciato questa serie quasi per gioco durante la quarantena ed ora mi ritrovo qui a parlarvi del secondo volume ed il terzo libro già iniziato. Se non è questa una buona motivazione per farvi decidere di correre a leggere questo autore, poco di quello che avrò da dirvi saprà convincervi.
In questo secondo volume della serie facciamo un passo indietro e andiamo a conoscere il protagonista, Mike Balistreri, bambino e poi ragazzo. L'autore, dopo averci raccontato nel primo volume di un uomo sciupafemmine e incattivito con il mondo, ci permette di conoscere le motivazioni per cui il Balistreri adulto sia così e quali siano gli avvenimenti che, ancora bambino, lo abbiano segnato a tal punto.
Siamo in Libia, a Tripoli, quando la città è una colonia italiana e quando la famiglia Balistreri è ritenuta una delle più ricche ed influenti. L'Ing. Balistreri è un uomo spietato, che ha come unico scopo quello di raggiungere il massimo potere. Le sue origini siciliane sono solo un ricordo anche se il suo passato da povero condiziona non poco le sue azioni. Con la famiglia - la moglie Italia e i figli Mike e Alberto - vive in una maestosa villa bifamiliare poco fuori Tripoli che divide con una famiglia americana. Alle sue dipendenze c'è Mohammed, tuttofare ma anche uomo di massima fiducia che lo affianca nella sua vita politica e istituzionale. La famiglia di Mohammed vive in una baracca non lontano dalla villa e i suoi figli, all'incirca dell'eta di Mike, passano con lui le giornate, diventando parte della sua vita, quasi come se fossero fratelli. Finchè la morte della giovane Nadia non cambia tutto e gli equilibri si spezzano. Qualcuno non dice la verità e Mike non è disposto a dimenticare. Anche il suicidio di sua madre qualche tempo dopo sembra segnare per sempre la vita del giovane Mike, che non ha mai trovato nel padre un punto di riferimento e che, anzi, in quelle circostante sembra essere lontano anni luce dalle necessità dei figli.
È con queste premesse che ci ritroviamo poi a Roma, assistiamo all'arrivo di Mike dopo l'ascesa al potere di Gheddafi, lo vediamo diventare commissiario e muovere i primi passi nel suo ruolo. Il passato sembra finalmente essere lasciato alle spalle ma, si sa, il passato, soprattutto quando i conti con lui non sono chiusi, torna sempre a bussare. 
In un intreccio ricco di colpi di scena l'autore ci porterà a viaggiare nel tempo grazie ad una narrazione che cambia continuamente nei registri, nei toni e nei tempi. Con grande maestria ritroveremo le vicende del primo volume oltre che diversi personaggi che già avevamo conosciuto. Il Michele Balistreri burbero e playboy ci mostra, in questo volume, il suo io profondo e, se già lo avevate amato prima, non potrete in queste vicende non amarlo ancora di più. Oltre alle vicende libiche non mancano gli omicidi romani, che porteranno il commissario a ripensare al passato.
I personaggi sono tanti, importanti, con un ruolo definito e le loro vicende si intrecceranno talmente tanto da essere necessari uno per l'altro.
Non sarà facile districarsi tra gli indizi che l'autore disseminerà tra le pagine, non sarà facile assumere un atteggiamento distaccato dagli avvenimenti che ci saranno narrati. La scrittura di Costantini è una scrittura che rapisce, coinvolge, che sa portare il lettore in luoghi e tempi lontani, facendogli vivere come se fosse esso stesso il protagonista.
Le vicende politiche reali che sono narrate non sono un mero contorno ma interagiscono con la vita dei personaggi e diventano per il lettore un punto di interesse che si aggiunge alla storia narrata. Non è facile chiudere questi volumi e non correre a prendere in mano il successivo, impossibile leggere senza immaginarsi ogni singola vecenda narrata.
Sono pochi i noir che ultimamente riescono a coinvolgermi così tanto con storie complete che non siano solo una mera ricerca di un serial killer ma che ci raccontino di vite vere, a trecentossessanta gradi, permettendoci di entrare a pieno nella trama e di vivere in primo piano le ambientazioni in cui vengono svolte.
Insomma spero di avervi convinto, perchè se siete amanti del genere non potete assolutamente perdervi questa serie!!!


 


VOTO:


2 commenti:

  1. Ho cominciato il primo. La parte ambientata nell'82 mi è piaciuta molto; nella seconda però, con Balistreri invecchiato e "posato", la sto trovando un po' più pesante e meno avvincente. Spero di riprendere il ritmo presto!

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    1. Anche io nel primo avevo sofferto il salto di generazione! Spero che poi, come me, ritroverai un nuovo ritmo 😊😊😊

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