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venerdì 22 febbraio 2019

Letture con Marina #58 - Recensione del libro Il destino di Henri Pick di David Foenkinos

Buongiorno lettori, come ogni due venerdì torna Marina con una delle sue belle recensioni. Vi lascio quindi a lei e al suo pensiero!

“Questa biblioteca è pericolosa” – Ernst Cassirer, a proposito del Walburg Institute. Per inciso: l’ho sempre pensato! E lo scopriranno a loro spese gli abitanti di Crozon, un paesino della Bretagna, a proposito della Biblioteca dei Manoscritti Rifiutati e del mistero che in essa si cela.


Titolo: Il destino di Henri Pick (Le mystère Henri Pick)
Autore: David Foenkinos
Traduzione: Elena Cappellini
Casa editrice: Mondadori - 2017
Pagine: 242

Descrizione: In Bretagna, in un piccolo paese sulla costa ventosa, c'è una strana biblioteca dedicata ai manoscritti rifiutati dagli editori. Delphine Despero ci andava quando era bambina e sognava di riuscire un giorno a lavorare in mezzo ai libri e alle storie. E così è stato perché, nemmeno trentenne, Delphine si è già fatta un nome nell'esclusivo mondo dell'editoria parigina. Così quando un'estate torna a trovare i genitori con il fidanzato scrittore, una visita alla biblioteca appare il modo migliore per sottrarsi alle invadenti attenzioni familiari. Tra gli scaffali di quella biblioteca dei sogni infranti e le illusioni perdute, i due si imbattono in un manoscritto dal titolo intrigante: "Le ultime ore di una storia d'amore". Delphine decide di seguire il suo fiuto e pubblicarlo. Il manoscritto diventa presto un enorme successo. L'autore si chiama Henri Pick e l'anagrafe dice che è morto qualche anno prima. La vedova giura che il marito non ha mai letto, e tanto meno scritto, una riga in vita sua. Eppure... L'aura di mistero accresce il successo del libro, e il mondo dei lettori non sembra parlare d'altro. Due persone però non si accodano al coro degli entusiasti: Frédéric, il fidanzato di Delphine, che si sente assediato da quel successo che non lo riguarda, e Jean-Michel Rouche, un giornalista che si ostina a non credere alla versione ufficiale. Mentre la trama avanza e gli indizi, ma anche i depistaggi, si moltiplicano, un'unica domanda è sul punto di condizionare per sempre le vite dei protagonisti: chi è davvero Henri Pick?


RECENSIONE:


Mistero. Letteratura. Vita, aborti letterari e fisici, morte. Metropoli e paesini: Parigi e la Bretagna (in bretone Breizh). E la BIBLIOTECA del piccolo paese di Crozon, attorno cui gravita questa vicenda che ci viene raccontata da questo autore francese, insieme alla sua sezione dei manoscritti rifiutati.

Il solitario bibliotecario Jean-Pierre Gourvec, separatosi misteriosamente dalla moglie negli anni Cinquanta, con passione ed entusiasmo nel corso degli anni ingrandisce la biblioteca finchè ha addirittura la necessità di assumere un’assistente, Magali Croze, che ottiene il posto solo perché è la più veloce a rispondere all’annuncio. E forse anche perché ha la faccia di una che avrebbe adorato “l’amante” di Marguerite Duras. Del resto il dipartimento francese in cui si trova il paese di Crozon e la sua biblioteca è il “Finistère”, la fine del mondo: impossibile stupirsi della storia che sta per prendere avvio davanti ai nostri occhi. Trascorrono gli anni, il bibliotecario che ha dato origine a tutto è morto, lasciando sola Magali in biblioteca. E siamo quindi giunti ai primi anni Duemila.

Spostiamoci momentaneamente a Parigi e qui facciamo la conoscenza delle due figure principali di questo romanzo di ampio respiro e, in fondo, corale: Delphine Despero, giovane bretone e talentuosa editor di una casa editrice, che si è trasferita dalla Bretagna e vive a Parigi - e colui che diventerà suo marito, lo scrittore Frederic Koskas, con all’attivo solo un libro, intitolato “La Vasca”, pubblicato proprio dalla casa editrice per cui lavora Delphine – e galeotto fu il romanzo, anche se una volta pubblicato viene stroncato sia da parte della critica che da parte del pubblico. Ed è proprio durante una vacanza estiva a casa dei genitori di Delphine, che fra una gita in bicicletta e il tentativo di Frederic di scrivere un secondo romanzo, i due giovani capitano in Biblioteca a Crozon. E di lì a leggere qualcuno dei manoscritti rifiutati raccolti e conservati dalla biblioteca francese sull’esempio di quanto fatto in America dallo scrittore statunitense Richard Brautigan (e qui dovrò indagare ulteriormente, tra Marlowe ed il Giappone!), il passo è breve. E tra i libri che occupano tale scansia, improvvisamente i giovani trovano un romanzo, scritto da tale Henri Pick, dal titolo "Le ultime ore di una storia d'amore" e che parla di una coppia costretta a separarsi ed in parallelo l’agonia di Puskin.

Incuriositi, entrambi lo leggono, trovandolo incredibile, tanto che Delphine inizia ad indagare in paese per capire chi sia questo Sig. Pick, scoprendo che era un pizzaiolo morto un paio di anni prima. Di qui la visita all’anziana vedova Madeleine, che non aveva mai sospettato che il marito potesse aver scritto un romanzo ed alla quale Delphine propone la pubblicazione per quello che lei è sicura sarà un best-seller. Conosceremo quindi la vedova e la figlia di Henri Pick, ciascuna con la propria vita, i propri segreti e i propri dolori. Da questo momento inizia la vorticosa carambola in cui Delphine coinvolge un po’ tutti per riuscire a pubblicare il libro prima – ed in seguito per tenere dietro a tutto il successo che il libro ottiene.

Stupendo il paragone che l’autore ci propone, a bocca di un’entusiasta Delphine, in merito della scoperta di questo manoscritto, teoricamente rifiutato da altri editori – con la storia della fotografa Vivian Maier (1926-2009), che in questo periodo è alla ribalta anche qui in Italia, grazie alla scrittrice Francesca Diotallevi. Ed invero quest’autore inserisce nel suo romanzo con cenni così accattivanti parecchi altri autori, oltre che a film/registi italiani famosi, che leggere questo romanzo calma un po’ la sete che prende i lettori curiosi e in cerca di collegamenti per scegliere il libro successivo da leggere.

Si resta anche momentaneamente sorpresi e nello stesso tempo coinvolti dalle considerazioni di cui si fa portavoce l’autore per bocca dei suoi personaggi, che nei rapporti di coppia sottende il mistero della parte più intima e inaccessibile che non è mai rivelata al compagno/a. Perché i propri incubi, i desideri di fuga, gli scoramenti, restano sempre parte privata di un sé che non condivideremo mai, nemmeno con il compagno/a di tutta la nostra vita.

L’autore ci racconta anche dei trionfi e dei tonfi di un famoso storico giornalista del “Figaro Littèraire”, che proprio a fine carriera professionale e amorosa, nonostante sia ancora “un cinquantino”, per tentare di superare lo scoramento, l’improvvisa povertà e l’invisibilità di cui viene fatto oggetto, tenterà di scoprire se Henri Pick è realmente lo scrittore di best-seller oppure il pizzaiolo che sembra non aver mai letto un romanzo, seppur in soffitta venga rinvenuto uno scatolone di libri appartenuti proprio a questo scrittore, sconosciuto per propria volontà in vita e famoso dopo la morte.

Ma il mistero che inizialmente sconvolge le vite dei cari di Pick, ora si fa più pressante e …… pericolosamente reale, perché se fosse vero che il Sig. Pick non è realmente l’autore del romanzo divenuto un best-seller, vedova e figlia dovrebbero restituire l’anticipo ricevuto dalla casa editrice, potrebbero essere accusate di complicità in un falso editoriale, oltre alla magra figura che farebbero, in considerazione delle interviste già andate in onda, nelle quali si dicono convinte che Henri Pick…

Ma appunto, alla fin fine, chi diavolo era Henri Pick? Eppure l’autore francese ce lo fa capire in tanti modi, pur con la maestria di uno scrittore di razza, che da un lato ci racconta molte storie e dall’altra ne racconta veramente una sola. Ma dovremo arrivare fino all’ultima pagina per realizzare quale è la struttura principale di questo delicato castello di carte. Un solo movimento sbagliato, e tutto rischia di crollare, così come il matrimonio tra l’acclamata editor e scopritrice di talenti Delphine e lo scrittore Frederic, che ha pubblicato un romanzo che non ha avuto successo e che ora arranca per riuscire a scriverne un secondo, economicamente dipendente dalla moglie e geloso del suo successo travolgente.

C’è tanto da scoprire in questo mistery, a parte il mistero in sé stesso: persone e personalità diverse, nevrosi dei nostri giorni e strascichi della Seconda Guerra Mondiale, tanti autori tra cui anche Bolano, il polacco Gombrowicz, Proust, Calvino, Borges, Garcia Marquez, Kafka, Mann, Musil, Kerouac, Kundera – per non citarne che alcuni. E così ben innestati nel romanzo da esserne parte integrante, e non come accade di solito, in cui risaltano come camei, interessanti sempre, ma slegati dalla trama.

… “spero Vi sia piaciuto il mio tè al caramello”. “Oh sì, grazie”, risposero in coro Delphine e Frédéric. “Meno male, perché me l’hanno regalato e a me non piace per niente. Così cerco di sbarazzarmene offrendolo agli ospiti”, replicò Madeleine.

E voi, sarete ospiti di Madeleine…?

A presto,




8 commenti:

  1. Che copertina, che trama! Non lo conoscevo. 😁

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    1. Ciao Michele, come sta andando?
      Sei ancora in affanno con i tuoi impegni…? Fino a Marzo?
      Romanzo particolare, dal respiro lento. Mi aveva incuriosita la trama... bello.
      Buon fine settimana, Marina

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  2. Mi ispira da un bel po', ma non è ancora arrivato il suo momento... Spero di rimediare al più presto!

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    1. Ciao Nadia,
      anch'io l'avevo lì in attesa da un bel po'…
      Questo mese ha prevalso la curiosità :-)
      Ciao e buon fine settimana, Marina

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  3. Cavoli Marina, questo libro sembra davvero un gioiellino! Non lo conoscevo ma adesso mi hai messo addosso una curiosità assurda!

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    1. Eh Daniela… aveva incuriosito pure me.
      Indovina un po' grazie a chi l'ho letto - finalmente - e proprio questo mese? :-) :-)
      Sembra un po' di vedere un film francese…
      Buon fine settimana e ciao, Marina

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  4. Certo c'è anche la biblioteca di Oporto in copertina per forza si deve avere

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  5. Ciao Patrizia, eh già!
    Che bello sarebbe poter organizzare viaggi in cui si visitano le città e ci si ricorda pure delle biblioteche!
    Buon fine settimana, Marina

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