Difficile, leggendo questo romanzo, non restare affascinati dall’amore che l’autore Alexander McCall Smith riversa in questo Paese, che ha abitato per parecchi anni. In realtà è nato nello Zimbabwe a Bulawayo, dove è rimasto fino a 17 anni, prima di trasferirsi a Edimburgo, Scozia, per studiare diritto all’Università. Ed è ritornato poi terminati gli studi, per insegnare legge all’Università del Botswana.
“Non mi vergogno di definirmi una patriota, diceva la Sig.ra Romotswe. Amo tutte le persone che Dio ha creato, ma soprattutto so come amare quelle che vivono in questo posto. Loro sono la mia gente, i miei fratelli e le mie sorelle. E’ mio dovere aiutarli a risolvere i misteri nelle loro vite. Questo sono chiamata a fare”.
E allora, come Mma Ramotswe, facciamo della curiosità il nostro punto focale e iniziamo a conoscere questo pacifico e meraviglioso Paese.
La Repubblica del Botswana è uno Stato indipendente dell'Africa meridionale. Le lingue ufficiali sono l'inglese e lo tswana, lingua del popolo omonimo, che ha lo status di lingua nazionale. Con il nome di Bechuanaland fu protettorato britannico fino al 1966, anno in cui ottenne l'indipendenza. Dal nome inglese deriva anche la trascrizione in italiano Beciuania
Storia: cenni
Benché già avessero fatto sporadiche apparizioni in precedenza, intorno al XVII secolo giunsero massicciamente nella zona i bantu provenienti da nord. Queste genti, molto più evolute ed agguerrite di boscimani ed ottentotti che abitavano già il Botswana, non ebbero difficoltà ad avere il sopravvento. Gli indigeni furono costretti così a ritirarsi nelle zone più impervie e desertiche della regione. I bantu erano agricoltori e allevatori e si insediarono con successo nella regione. Da questi coloni discende il gruppo etnico principale del Botswana moderno, quello degli Tswana. Verso la fine del XIX secolo iniziò un modesto afflusso di coloni bianchi provenienti dal Sudafrica, e nel 1885, alla Conferenza di Berlino, la regione venne dichiarata protettorato britannico con il nome di Bechuanaland. A differenza di quanto avvenne e avviene tuttora in altri paesi dell'area (specie in Zimbabwe e in Sudafrica), in Botswana i rapporti fra bantu e bianchi furono sempre sostanzialmente pacifici e distesi. Nel 1966 il Botswana divenne indipendente come stato membro del Commonwealth. I buoni rapporti fra bianchi e bantu furono ribaditi nella costituzione del nuovo paese, e la stessa bandiera rappresenta questa convivenza pacifica, ponendo una striscia bianca e nera sull'azzurro che simboleggia l'acqua, in particolare la pioggia, e deriva dal motto presente sullo stemma del Botswana, “Pula” che in lingua tswana significa "che piova!".
Geografia: cenni
Stato dell'Africa meridionale, privo di sbocco al mare. Confina con la Zambia, con la Namibia, con il Sudafrica, con lo Zimbabwe. Il territorio del Botswana è formato da un
altopiano che mantiene un'altitudine sul livello del mare di circa 1000
m. Circa il 70% del territorio del paese è occupato dal deserto del
Kalahari, che si trova a cavallo fra il Botswana sudoccidentale, la
Namibia e il
Sudafrica.
Clima:
Il clima è subdesertico, caratterizzato da precipitazioni scarse e piuttosto irregolari. Le escursioni termiche, sia giornaliere che annuali, sono piuttosto elevate. La temperatura media annua di Gaborone è pari a 18,5°. Sempre nella capitale, il mese più caldo è gennaio (24°); il più freddo luglio (11°).
Il periodo migliore per un viaggio in Botswana va da maggio a settembre. Infatti le giornate sono calde e gli animali si aggirano intorno alle fonti d'acqua: sono quindi più facili da osservare.
E quindi, visto il Paese di cui stiamo parlando, via libera al paesaggio e alle escursioni!!
Da visitare assolutamente il delta del fiume Okavango è uno tra i più estesi del pianeta, composto da infiniti canali, lagune e piccoli bacini.
Il fiume Okavango nasce in Angola e ogni anno porta circa 11 chilometri cubi di acqua che vengono scaricati nella sabbia del Kalahari, formando una pianura alluvionale di 15.000 km² di estensione.
Questo ambiente così particolare dà vita ad una fauna una flora caratteristiche e spettacolari!
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Credit: @intotheokavango / da mycapetown.it |
Per poter esplorare al meglio uno degli ecosistemi più insoliti del mondo vi consigliamo di salire a bordo di una “mokoro”, la tipica canoa del posto. L’acqua che entra nel delta è insolitamente pura, a causa della quasi totale assenza di attività agricole o industriali lungo il corso del fiume. Sulle isole del delta poi, abbondano piante e alberi, come le acacie, i ficus e i salici, nei canali si trovano bambù e nelle acque aperte ninfee e fiori di loto.
Per continuare, impossibile mancare la visita del Chobe National Park, forse non il più grande, ma sicuramente il più rinomato tra i parchi protetti. Fondato nel 1968 con l’obiettivo di proteggere la vasta fauna selvatica che lo popola, si trova nel nord-ovest del Paese e si estende per circa 11.700 km² , comprendendo pianure, praterie, boschi e paludi. Ed è proprio qui che vive la più alta concentrazione di elefanti del pianeta, ben 120.000 esemplari in continua crescita.
E per ritemprarVi dall’incontro con elefanti, rinoceronti, leoni, bufali, leopardi, ghepardi, licaoni e coccodrilli del Nilo, non resta che andare a riposare. La scelta è vastissima: dai campeggi pubblici ai campi tendati privati, dai lodge di lusso agli eco-lodge a cinque stelle, situati sulle rive del fiume Chobe. Il tutto dopo un brindisi romantico, durante una cena sul Chober River, al tramonto, a bordo di una barca, mentre si ascoltano i rumori in sottofondo della natura.
Per concludere la parte più selvaggia del tour, è d’uopo una visita al deserto del Kalahari e della saline. Il deserto del Kalahari è uno dei deserti più vasti del pianeta. Si estende per oltre 500.000 chilometri quadrati toccando il Botswana, la Namibia, lo Zimbabwe e il Sudafrica, e viene definito dai geologi come “la più vasta estensione di sabbia senza interruzione al mondo”. Tra distese immense di sabbia e saline, non mancheranno gli avvistamenti di molti animali: zebre, giraffe, struzzi e antilopi, e qualche specie di leone dalla criniera nera.
Il Makgadikgadi è conosciuto come “il grande nulla” ed è il più grande complesso di saline al mondo, composto da due enormi depressioni derivate da un antichissimo lago, oggi scomparso. Durante la stagione secca, nei mesi da luglio a ottobre: spazi polverosi e sconfinati e pochissimi animali. Durante la stagione delle piogge, da dicembre ad aprile, il Makgadikgadi Pans cambia completamente: l’acqua piovana favorisce la crescita di una vegetazione fitta e bassa, in mezzo alla quale si nascondono fenicotteri, pellicani, oche e uccelli di numerose specie.
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Fonte: @underonebotswanasky |
Per la parte naturalistica del Botswana, cui ci siamo appoggiati per le stringate notizie che trovate qui riportate, oltre che per le foto, Vi suggeriamo di rivolgerVi a
tour@mycapetown.it
Per chi vuole intervallare alla parte naturalistica del viaggio anche città e visita della popolazione locale, consigliamo di visitare la capitale Gaborone, dove la ns detective lavora - e Francistown, la seconda città del Botswana.
Beh, non poteva mancare la visita letteraria, visto il romanzo che abbiamo appena letto! E non a caso, consigliamo di cuore il “Mma Ramotswe Tour”. Questo tour si svolge nella capitale di Gaborone, e con estrema gioia si visitano i luoghi in cui Precious Ramotswe ha risolto alcuni dei suoi casi. La Zebra Way (la Zebra drive come indicato nel libro), la chiesa anglicana, l'Università del Botswana e molto altro che non sveleremo, e che sarete Voi a scoprire in prima persona!
Poche notizie quindi sulla capitale del Botswana…
Gaborone è la capitale del Botswana e prese il posto di Mafeking come capitale del Protettorato del Bechuanaland nel 1965. Quando il protettorato divenne indipendente col nome di Botswana fu necessario trovare una capitale all’interno del suo territorio. All fine si decise di costruire una nuova città capitale, adiacente a Gaberones.
La nuova città, Gaborone, gode di una disponibilità d’acqua relativamente buona, che ne ha facilitato la crescita. In origine era prevista per essere una città abbastanza piccola, ma è cresciuta rapidamente. La vecchia Gaberones divenne un sobborgo della nuova Gaborone, ed è oggi nota come Il Villaggio.
Le attrazioni più importanti sono:
Il Monumento dei tre Capi di Gaborone
Il Monumento dei tre Capi è un monumento che raggruppa 3 sculture in bronzo e si trova nel Distretto centrale di Gaborone, Botswana.
Il Museo Nazionale di Botswana
Il Museo Nazionale di Botswana è conosciuto anche con il nome di Museo Nazionale e Galleria d’Arte. Nel museo si possono trovare prodotti costruiti con tecniche artigianali e pitture di pittori locali.
La Cattedrale Cristo Re di Gaborone
La Cattedrale Cristo Re è una chiesa cattolica romana che si trova in Gaborone.
Il Tempio Sri Balaji di Gaborone
Il Tempio Sri Balaji fu costruito dall’idea di un gruppo di amici per offrire alla communita un posto dedicato all’architettura Indiana tradizionale.
Naturalmente queste non sono le uniche attrazioni a Gaborone, ma non si può fare una lista completa, considerando anche che spesso che le cose che cerchiamo di vedere e provare variano da persona a persona.
Stanchi di sognare? E allora… sappiateci dire Voi cosa visiterete e cosa Vi è piaciuto maggiormente.
Calendario Agosto:
5 agosto Nadia sul blog Desperate Bookswife
15 agosto Viviana sul blog Cara carissima me
12 agosto Marina sul blog Un libro per amico
19 agosto Baba su Desperate Bookswife
26 agosto Io sul blog Un libro per amico
Se volete aggiungervi e viaggiare con noi, contattateci!