venerdì 5 settembre 2014

Chi ben comincia #51

Ciao a tutti! E' venerdìììììììììììì!!! Il primo venerdì dopo il rientro dalle ferie ha un sapore tutto nuovo!!!! :)))
Ormai sarete abituati, insieme al week end arriva Chi ben comincia, la rubrica sugli incipit ideata da  Alessia del blog Il profumo dei libri.
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Non vi ho ancora presentato i magnifici regali che ho ricevuto per il mio compleanno ma ho deciso di attingere comunque da lì per scegliere un incipit da condividere con voi. E visto che la nostra cara Michy mi ha regalato un libro del mio amato Luca Bianchini - passatemi il "mio" ahahhaahha -non posso resistere a sbirciare l'inizio!!! Il libro in questione è Siamo solo amici di Luca Bianchini, edito da Mondadori.


REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti


Nella scala dei piccoli dolori, il trasloco viene al secondo posto in assoluto.
Prima c’è il sospetto di un tradimento. A seguire, tutto il resto. La signora Silvana ne era profondamente convinta, anche se non era mai stata tradita e aveva cambiato casa solo una volta. Ma ricordava ancora con orrore quando il suo comò era malauguratamente finito nel canale, e tutti i turisti a fotografare la scena mentre lei gridava: “È del millesettecentocinquanta”.
Vedere Giacomo alle prese con gli scatoloni le riaprì quell’antica ferita, ma lui era troppo concentrato per notare qualcuno alle sue spalle.
«Ti avranno mica licenziato?»
«Silvana! Cosa ci fai qui a quest’ora?»
«Go d’andar dal dottore a farme dar na ricetta… e mi chiedevo se avevi tempo per un prosecco.»
«Di prima mattina? Alla tua età?»
«Guarda che il prosecco aiuta ad abbassare il colesterolo.»
«Certo. Uno al giorno, però. Ora è troppo presto e poi devo sbrigarmi, perché stanno arrivando dei clienti.»
«Go capìo, ti me mandi fora da le bale.»
Lui sbuffò in silenzio, le appoggiò una mano sulla spalla e l’accompagnò alle scale senza fretta. Aveva le accortezze che si usano di solito con le vecchie zie, o con i capi, quando rallenti il passo, nascondi i malumori, cerchi di essere paziente e ti fai venire la gastrite. La rassicurò che non si sarebbe trasferito a Mestre, idea per lei inaccettabile: “Non si può lasciare Venezia solo per affittare casa ai turisti, guidare le macchine e vedere le fabbriche” brontolava. E lui a darle ragione annuendo vistosamente col capo. Sarebbe passato dalla hall al primo piano.
Declinò con fermezza l’ultimo invito per un prosecchino – “ma ci mettiamo dieci minuti” – e riprese a svuotare i cassetti della sua stanza d’albergo. Una stanza che era diventata la sua casa degli ultimi anni e che adesso stava per trasformarsi in un luogo asettico, fatto solo di scatoloni, pennarelli, carta adesiva e da imballaggio.
Durante un trasloco, le case si assomigliano tutte.
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Non vedo l'ora di leggere questo libro e di ritrovarmi in compagnia di Luca - perchè, dopo averlo incontrato di persona, in ogni suo personaggio rivedo una parte di lui - e dei suoi splendidi protagonisti.
Ogni volta che prendo in mano un suo libro le aspettative sono altissime e fino ad ora non mi ha mai deluso.
E voi, cosa ne pensate di questo incipit?

4 commenti:

  1. Io penso che mi fa sentire a casa *.*
    Sapevo di andare sul sicuro con questo regalo, farti felice è bello!!!!

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  2. Sono quasi alla fine e non riesco a staccarmene! Credo che Luca abbia avuto un crescendo che lo ha portato a quella meraviglia che è il "nostro" amatissimo "Io che amo solo te", ma, come dici anche tu, ogni suo romazo contiene un pezzetto di Luca ed è uno scrigno pieno di piccoli tesori!

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  3. Ciao Daniela!!! Bentornata! Sembra davvero un libro divertente e brillante! Aspetto la tua recensione ;) buon finesettimana baci Maria

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