sabato 30 maggio 2015

Recensione #64 - Viola, Vertigini e Vaniglia di Monica Coppola

Buongiorno lettori, come ve la passate? Io sono qui per parlarvi di un libro che mi ha divertito come non mi succedeva da un po'. Si tratta di Viola, Vertigini e Vaniglia esordio letterario di Monica Coppola edito da BookSalad, pag. 270.

Trama: La vita di Viola è in fermento: una casa nuova tutta per sé, il ritorno della sua migliore amica Emma da New York e soprattutto l'incontro con Tancredi, affascinante editor che la coinvolge in un progetto editoriale. E anche se si tratta solamente di scrivere racconti su di un buffo tacchino, Viola decide di non lasciarsi sfuggire questa occasione: si licenzia dal call center e inizia a inventare storie sul Tacchino Poldino. Al suo fianco c'è Emma che, oltre ad occuparsi delle illustrazioni, movimenta le sue notti. Viola è decisa a raggiungere la vetta e tra le assillanti richieste delle strampalate zie, i diverbi con la madre e la cugina Archistar, tutto sembra procedere per il meglio. Sembra, perché il progetto rischia di andare a monte. E mentre sta per sprofondare di nuovo nel "pessimismo cosmico" ecco che tutti iniziano a comportarsi in modo strano: l'editore si disinteressa della stroncatura, la zia preferita parte all'improvviso, Emma diventa evasiva e indecifrabile e l'Archistar le sventola sotto il naso un misterioso biglietto giallo. E la bufera di neve che la sorprende durante un viaggio porterà una soluzione per i suoi guai o ulteriori complicazioni? 

Ci sono libri che arrivano al momento giusto, in un momento di particolare difficoltà o di stanca verso il quotidiano ma anche verso la lettura stessa. Nel mio caso è arrivata Viola e si è catapultata nelle mie giornate con la sua freschezza e con la sua spontaneità. Ringrazio Laura la mia Libridinosa per avermela fatta scoprire!!!
Ma chi è Viola? Una passione sfrenata per la scrittura, per le all star e l'abbigliamento comodo. Ha un caschetto di capelli sempre un po' arruffati ed una personalità che entra subito in simpatia; un lavoro precario in un call center dove vende surgelati; un'amica del cuore - Emma - di ritorno da New York; una combriccola di zie floreali - Zia Gelsomina, Zia Iris e Zia Dalia -; una cugina Archistar - Matilde - sempre perfetta e sempre vincente; una madre che non fa altro che confrontarla alla famosa parente e che sembra non ritenerla capace di trovare il suo posto nel mondo.
Ci sono poi Edoardo - marito di Matilde, ex fidanzato di Emma - suo amico di sempre; Tancredi, un tenebreso quanto ambiguo editor di una casa editrice per bambini; Alex - cake designer - socio di Zia Dalia nell'attività di catering e tantissimi meravigliosi personaggi di contorno che aiutano a rendere la storia esilarande: penso ad esempio alla signora Cachi, quella del piano di sotto; a Cocktail Man, quello dell'appuntamento al buio; ai due fratelli tuttofare, i piacioni a prescindere; al pizza boy, quello che non consegna mai le pizze al piano.
Avete capito chi è Viola? Una ragazza qualunque, con le sfighe di tutti, una famiglia strampalata e un lavoro dove lo sfruttamento è la prima regola: insomma Viola potrebbe essere una qualunque di noi! Ed è forse questo il suo successo perchè Viola si mette nei casini come le persone normali, fa le figuracce delle persone normali e non ha una vita da favola come alcune di quelle protagoniste che ci vengono a volte propinate nei libri. 
E se la trama è azzeccatissima - fresca, leggera, ma mai banale - lo stile di Monica Coppola è la ciliegina sulla torta: divertente, brioso, particolareggiato al punto giusto, attento alle interazioni dei personaggi, preciso nella descizione dei luoghi e degli avvenimenti.
Un chick lit ambientato a Torino che riesce ad entrare nel cuore del lettore senza chiedere il permesso! Una protagonista esilarante che ha saputo farmi ridere di gusto ma anche farmi emozionare e riflettere.
Un bellissimo esordio cui spero seguirà molto altro ancora!!!

VOTO:

venerdì 29 maggio 2015

Chi ben comincia #86 - Condominio R39 di Fabio Deotto

Buongiorno carissimi, è venerdì, il week end è alle porte e per molti sarà un week end super lungo, vista la festività di martedì prossimo. Io desidero solo una cosa: relax all'ennesima potenza. Spero di riuscire a dedicare i prossimi quattro giorni a me stessa, alla mia famiglia, alla lettura! E voi cosa farete? Ponte o super lavoro?
Augurandovi comunque un week end con i fiocchi vi lascio con il consueto appuntamento settimanale con la rubrica Chi ben comincia, ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri.
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Oggi vi lascerò l'incipit di un libro che mi incuriosisce da tantissimo tempo e che leggerò per la Lega dei lettori di questo mese organizzata da Alessia: Condominio R39 di Fabio Deotto edito da Einaudi.
 
REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti


VIA ESPOSITI 12
CASA MORSELLI-SANNA
VENERDI' 22 MARZO

Il segreto è tenere la punta di metallo tra il pollice e l'indice, e sfregare. Solo un paio di strofinate, non devi esagerare. Il segreto è controllare che il mercurio salga appena sopra la riga dei trantotto e poi rimettere il termometro sotto l'ascella. Il segreto è chiudere quasi gli occhi, aggrottare un po' la fronte e aspettare che mamma torni.
Nicolò è sdraiato nel lettone, i capelli troppo lunghi gli si appiccicano sulle guance sudate. Appena sente le ciabatte di mamma, si arrotola per bene nel piumone, come faceva quando era ancora abbastanza piccolo da essere tenuto in braccio, quando ogni giorno era domenica e "scuola" era solo una parola che si sentiva in tv.
- Vediamo quanta febbre ha il mio guerriero oggi.
Mamma prende la testa di Nicolò tra le mani, gli bacia la fronte e sfila il termometro dall'ascella.
- Trentotto e quatto! Cavolo, Nic, non vuole proprio scendere.
Mamma frusta il termometro a mezz'aria e gli scompiglia i capelli.
- E' tutta la settimana che stai a casa da scuola.
Il segreto è fare la faccia seria, dispiaciuta.
- E' l'influenza, per lunedì guarisco.
Mamma sorride e si alza dal letto. E' vestita a metà: maglione girocollo giallo e mutandine bianche. Torna dalla cucina con un bicchierone di acqua frizzante e una pillola rosa fragola.
- Prendi, bevila tutta. Bravo, giù.
Mamma posa il bicchiere e gli passa una mano tra i capelli.
- Tutto okay, Ninin? Cosa c'è che non va a scuola?
Nicolò deglutisce e affonda il collo nelle spalle. La pillola ha un sapore dolce e amaro insieme. Gli occhi di mamma sono lucidi, ha i capelli raccolti.
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Ahahahahaha povero Nicolò... mai sottovalutare le mamme che tutto vedono anche quando fanno finta di niente!
Voi cosa ne dite? Vi piace questo incipit?

giovedì 28 maggio 2015

BibliOmaggi #2

Buonasera lettori, come va? Io dopo una giornata di panico ieri, con il piccolino con un febbrone da cavallo oggi torno a respirare! Fortuna è giovedì e il week end si avvicina!
Sono qui oggi con un nuova puntata di questa rubrica dedicata agli omaggi delle case editrici, in cui vi presenterò gli arrivi delle ultime settimane.
  • Fiore di fulmine di Vanessa Roggeri edito da Garzanti, 280 pagine. Data pubblicazione: 21 Maggio 2015. Ringrazio la casa editrice per avermi spedito il cartaceo. Secondo romanzo di questa scrittrice meravigliosa che avevo avuto modo di conoscere con il suo primo lavoro Il cuore selvatido del ginepro che avevo recensito qui
Trama: 1899. È quasi sera, quando all’improvviso il cielo si fa livido mentre enormi nuvole nere galoppano a colorare gli ultimi raggi di sole. Da sempre, la prima cosa da fare è rintanarsi in casa, coprire gli specchi e pregare che il temporale svanisca presto. Eppure la piccola Nora, undici anni e il coraggio più scellerato che la gente di Monte Narba abbia mai visto, non ha nessuna intenzione di mettersi al riparo. Nora vuole sfidare il vento che soffia sempre più forte e correre sulla cima della collina. È appena arrivata sotto una grande quercia quando un fulmine la colpisce sbalzandola lontano, esanime. Per tutto il piccolo villaggio sardo dove è cresciuta la bambina è morta. Ma non è quello il suo destino. Nora riapre i suoi enormi occhi verdi, torna alla vita. Il fulmine le ha lasciato il segno di un fiore rosso sulla pelle bianca e la capacità di vedere quello che gli altri non vedono. Nella sua famiglia nessuno la riconosce più. Non sua madre, con cui amava ricamare la sera alla luce fioca di una candela, né i suoi fratelli, adorati compagni di scorribande nei boschi. C’è un nome per quelle come lei, bidemortos, coloro che vedono i morti, e tutti ne hanno paura. È diventata una reietta, una maledetta. Nel piccolo paese non c’è più posto per lei. La sua nuova casa è Cagliari, in un convento, dove Nora chiude la sua anima in un guscio di dolore, mentre aspetta invano che qualcuno venga a prenderla. Finché un giorno, una donna vestita di nero, elegante e altera, si staglia sulla soglia dell’istituto. È Donna Trinez, una ricca viscontessa. Lei conosce la storia di Nora, sa cosa significa perdere una parte della propria anima e decide di aiutarla. Perché uno sguardo buono e una carezza possono far rifiorire anche un cuore ferito…

  • Zero assoluto di Michael Crichton (alias John Lange) edito da Garzanti - che ringrazio per avermene inviato una copia cartacea - Pag. 240. Data pubblicazione: Marzo 2015.Libro che ho già letto e recensito qui
Trama: Il sole infuocato si spegne nel mare dietro le mura dell'antico borgo medievale di Tossa de Mar, in Costa Brava. Le mani strette intorno a un drink ghiacciato, Peter Ross, giovane e brillante radiologo americano, incrocia lo sguardo di un'affascinante straniera. Le donne sono sempre state il suo punto debole. Ma questa volta, cedere a quella che inizialmente sembra soltanto una richiesta stravagante rischia di essere il più grande errore della sua vita. In poche ore Peter si trova catapultato dal caldo assolato della spiaggia al freddo gelido di una sala per autopsie, minacciato da tre uomini in abito scuro appena sbarcati da un volo proveniente dagli Stati Uniti. Peter non è abilitato a effettuare un'autopsia, sa a mala pena da dove cominciare. Ma a loro non importa: vogliono solo che lui nasconda qualcosa all'interno di un cadavere. Qualcosa di prezioso. Qualcosa per cui sono disposti a uccidere. E non sono gli unici. Appena terminata l'operazione, Peter si trova al centro di una spietata resa dei conti tra bande rivali, una corsa a perdifiato dalle torri moresche dell'Alhambra di Granada ai vicoli bagnati dalla pioggia di Parigi. Solo, nemmeno consapevole di ciò che ha appena fatto, Peter deve far affidamento su tutte le proprie risorse per fronteggiare la minaccia di un pericoloso scienziato, disposto a tutto per recuperare l'oggetto nascosto nel cadavere. Perché quell'oggetto permette di evocare un potere antico e terribile, qualcosa che può cambiare per sempre i destini del mondo...

Non vedo l'ora di leggere quello della Roggeri che prenderò in mano non appena finirò la lettura in corso!
Cosa ve ne pare? Vi piacciono? :)

mercoledì 27 maggio 2015

Recensione #63 - Zero assoluto di Michael Crichton (alias John Lange)

Buongiorno carissimi e buon mercoledì!!!! Per cercare di allietare questa giornata vi lascio con la recensione del libro Zero assoluto di Michael Crichton (alias John Lange) edito da Garzanti, che ringrazio per avermene inviato una copia cartacea. Pag. 240.

Trama: Il sole infuocato si spegne nel mare dietro le mura dell'antico borgo medievale di Tossa de Mar, in Costa Brava. Le mani strette intorno a un drink ghiacciato, Peter Ross, giovane e brillante radiologo americano, incrocia lo sguardo di un'affascinante straniera. Le donne sono sempre state il suo punto debole. Ma questa volta, cedere a quella che inizialmente sembra soltanto una richiesta stravagante rischia di essere il più grande errore della sua vita. In poche ore Peter si trova catapultato dal caldo assolato della spiaggia al freddo gelido di una sala per autopsie, minacciato da tre uomini in abito scuro appena sbarcati da un volo proveniente dagli Stati Uniti. Peter non è abilitato a effettuare un'autopsia, sa a mala pena da dove cominciare. Ma a loro non importa: vogliono solo che lui nasconda qualcosa all'interno di un cadavere. Qualcosa di prezioso. Qualcosa per cui sono disposti a uccidere. E non sono gli unici. Appena terminata l'operazione, Peter si trova al centro di una spietata resa dei conti tra bande rivali, una corsa a perdifiato dalle torri moresche dell'Alhambra di Granada ai vicoli bagnati dalla pioggia di Parigi. Solo, nemmeno consapevole di ciò che ha appena fatto, Peter deve far affidamento su tutte le proprie risorse per fronteggiare la minaccia di un pericoloso scienziato, disposto a tutto per recuperare l'oggetto nascosto nel cadavere. Perché quell'oggetto permette di evocare un potere antico e terribile, qualcosa che può cambiare per sempre i destini del mondo...

Premetto che questo è il primo libro che leggo di questo autore. Ebbene sì, un'amante di thriller come me non ha mai letto un colosso simile... le disgrazie capitano anche nelle migliori famiglie ahahahahah.
Questa premessa era necessaria perchè ovviamente, essendo la prima volta che mi approccio a questo scrittore, non ho termini di paragone quindi mi baserò unicamente su quello che ho letto e che ho provato leggendo.
Se qualcuno di voi non collegasse il nome al soggetto: Michael Crichton - regista, sceneggiatore, scrittore, deceduto nel 2008 - fu l'ideatore della serie televisiva E.R.- Medici in prima linea. Scrittore di numerosissimi romanzi creati dal mix tra azione, tensione e fantascienza; tra le sue opere più famose si ricorda Jurassic Park.
Zero assoluto è un romanzo scritto durante gli anni dell'università nel lontano 1969 con lo pseudonimo John Cage e pubblicato nel mese di marzo di quest'anno da Garzanti.
Un thriller intrigante questo, capace di tenere il lettore incollato alle pagine fino all'ultima riga. Un libro che ho letto in due giorni e che ha tenuto impegnata la mia mente per tutto il tempo.
Non è uno di quei thriller con mille personaggi, mille avenimenti e una storia particolarmente intrigata ma riesce, pur nella sua semplicità ad essere una lettura piacevole.
Peter Ross, giovane radiologo americano, è in vacanza a Tossa de Mar, Costa Brava, in cerca di relax e soprattutto in cerca di belle donne ed avventure facili.
Un po' tontolone a dire il vero, accecato forse dallo smuoversi delle sue parti basse, non si rende conto che tutte le sue conquiste non sono dovute al suo essere un gran latin lover!
Tutto è come se lo aspettava: sole, mare, corpi semi-nudi da ammirare disteso sulla spiaggia e bellissime ragazze che sembrano interessarsi a lui. 
Finchè qualcosa cambia, e si ritrova in una pseudo sala operatoria, con una puntola puntata addosso, con dei loschi individui che lo obbligano ad eseguire un'autopsia. Nonostante lui non sia un patologo sarà costretto ad accettare - avrebbe accettato chiunque credo - rispolverando le poche nozioni di patologia che ricorda dagli studi in medicina.
Sarebbe troppo facile se tutto finisse così vero? Infatti viene obbigato anche a nascondere qualcosa nel cadavere. 
Quando Ross spera di essersi tolto dall'impiccio - è tontolone, ve lo dicevo!!! - si rende conto che quelli che ha appena incontrato non sono gli unici ad essere interessati all'oggetto misterioso che ha appena inserito nel corpo. Si ritroverà quindi a fare i conti con individui senza scrupoli e disposti a tutto pur di mettere le mani su quel cadavere.
Con l'incapacità di distinguere se e di chi potersi fidare il protagonista si ritroverà ad intraprendere un viaggio - non proprio di piacere e relax - che toccherà Parigi, Barcellona e Granada con la sua Alhambra e noi ci troveremo a fare un po' da balia al protagonista e ad urlargli nelle orecchie quello che a noi sembra scontato ma che lui non riesce a vedere.
In un crescendo di avvenimenti più o meno prevedibili, più o meno pericolosi, Peter si improvviserà detective e cercherà di tenere testa alla situzione.
Con uno stile sicuro, apparentemente navigato, carico di tensione, l'autore ci porta ad accettare tutto, anche le cose più inverosimili, anche quelle più scontate e ci fa appassionare al suo romanzo, con quel ritmo così fluido e scorrevole che crea dipendenza. 
Conoscete questo scrittore? Che ne dite di questa sua opera? E' all'altezza di quelle precedenti? Sarei proprio curiosa di trovare tra di voi qualcuno appassionato che possa mettere in luce queste particolarità.

VOTO: 


martedì 26 maggio 2015

Chi bussa? #24

Buongiorno lettori e buon martedì! Speriamo che questa settimana voli, sono già stanchissima!
Oggi torno con una nuova puntata di Chi bussa?, la rubrica dedicata alle segnalazioni di autori emergenti e dei loro lavori.
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Titolo: Le sottili crudeltà dell'amore
Autore: Francesca Napoli

Genere: Narrativa contemporanea
Pagine: 78 pagine
Costoebook 0.99€ su amazon
Pubblicazione: autopubblicato

Trama: Adele è una ragazza bella, in gamba, determinata a realizzare i suoi sogni. Lasciata Napoli, la sua città, si trasferisce a Milano dove inizia a lavorare presso uno studio legale. È proprio durante le ore di lavoro che intreccia una splendida amicizia con Anita, donna e moglie che custodisce dentro di sé un grande dolore: quello di non poter diventare madre. Ben presto, però, l'incontro casuale tra Adele e il marito di Anita, Federico, cambierà le carte in tavola. L'uomo ha molti segreti da nascondere e, quando Anita scompare in circostanze misteriose e bigliettini minatori iniziano a comparire, Adele non ha più dubbi: qualcosa di torbido si cela sotto una patina di apparente perfezione.
Francesca Napoli confeziona una sorprendente storia dal ritmo incalzante in cui l'amore svela il suo lato più oscuro e le passioni, vero motore dell'animo umano, si spiegano in tutta la loro incredibile ferocia.


Autore: FRANCESCA NAPOLI è nata il 16 Luglio del 1992 e abita a Villabate, in provincia di Palermo. Si diploma al liceo classico con la tesina: “Serendipità: fortunato accidente”. E’ iscritta alla facoltà di lettere e filosofia, curriculum classico ed è da sempre appassionata di lettura e scrittura. L’inquietante urlo del silenzio è il suo romanzo d’esordio, pubblicato con la Butterfly Edizioni. In seguito decide di tentare la via del self publishing pubblicando su Amazon “Le sottili crudeltà dell’amore.”

Link utili: 
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Avevo letto e recensito il primo libro di questa autrice un paio di anni fa - trovate la recensione cliccando qui - ed ero rimasta notevolmente colpita dalla maturità che avevo trovato nel suo modo di scrivere quindi sono particolarmente curiosa di vedere se con questo nuovo lavoro saprà confermare l'idea che avevo di lei. Voi cosa ne pensate? Vi incuriosisce?

lunedì 25 maggio 2015

Coming soon #12 - Un terremoto a Borgo Propizio di Loredana Limone

Buongiorno e buon lunedì, come state? Passato bene il week end?
Oggi torno con una puntata di Coming soon perchè si sa, questo periodo è quello dei matrimoni e delle comunioni, ma è anche un mese molto vivo dal punto di vista delle pubblicazioni editoriali. Quella che vi presento oggi è una di quelle che aspetto da quando ho letto la parola fine nel libro precedente. Finalmente, tra poche settimane, potremo tornare a Borgo Propizio e riassaporare quell'atmosfera così particolare che le stradine del Borgo creano sul lettore durante la lettura. Se non sapete di cosa parlo vuol dire che ora, subito, in questo momento dovete fare delle ricerche e mettervi a leggere; sarete assolutamente conquistati. Dopo Borgo Propizio e E le stelle non stanno a guardare arriva finalmente il terzo capitolo di una delle storie che più mi ha conquistato negli ultimi tempi. Si intitolerà Un terremoto a Borgo Propizio che Loredana Limone pubblicherà nuovamente con Salani. Ho parlato spesso qui sul blog di Loredana e dei suoi libri ma se per caso ve lo foste perso cliccando qui troverete tutti i post dedicati a lei!
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Titolo: Un terremoto a Borgo Propizio  
Autore: Loredana Limone
Genere: Narrativa moderna e contemporanea
Pagine: 206
Costo: 14.90 €
Pubblicazione: 11 Giugno 2015 - Salani

Trama: Il cielo di Borgo Propizio è un mosaico di lapislazzuli e sotto quel mosaico va in scena la vita che, si sa, è fatta di cose belle e di cose brutte.


Cose belle il borgo ne ha tante da sfoggiare da quando è risorto a nuova vita, con il Castelluccio restaurato e le imbellettate case del contado, ora affacciate sull’elegante pavé a coda di pavone della piazza del Municipio, e con l’elettrizzante fermento culturale che si respira già fuori della cinta muraria e che sicuramente rode il fegato a fior di città d’arte.
Ma un giorno qualcosa di molto brutto, un violento sisma, arriva inclemente a distruggere ampia parte del centro storico, gettando nella disperazione i propiziesi che tanto amano il loro paese. La villa del Comune sembra una scatola con il coperchio sfondato; il pavé è sprofondato quasi agli inferi; i lampioni, ora ciechi e senza luce, con le bocce frantumate, appaiono piegati alla catastrofe; le botteghe e le abitazioni sono squarciate, orri­bilmente.
Felice Rondinella, appassionato sindaco, vive l’immane disastro come se fosse il proprio, personale fallimento, e Padre Tobia si sente troppo stanco per portare il peso della croce. Perché non si tratta solo del terremoto: al borgo i peccati sono diventati incontenibili e le confessioni scandalo allo stato puro. Non si capisce più nulla, tutto è sottosopra.
L’unico fatto certo è che il professor Tranquillo Conforti trovato a terra nella Viottola Scura non ha avuto un infarto scappando via, spaventato dalle scosse, ma è stato ucciso. I segni di strangolamento non lasciano dubbi.
Chi può aver voluto la sua morte? Possibile che sia stata Dora, la ciarliera giornalaia, o Pancrazio, l’operoso erede della storica forneria? Forse qualcuno che si nasconde dietro una misteriosa azienda cinematografica, oppure una persona a cui il fu assessore alla Cultura voleva fare le scarpe? Il maresciallo Saltalamacchia non riesce a venirne a capo.
Un borgo come non lo abbiamo mai visto si palesa davanti ai nostri occhi in questo terzo capitolo della storia. Ma la grandezza di Borgo Propizio, l’intensità della sua luce, esistono proprio per la grandezza e l’intensità della sua ombra. E da lì si ricomincerà per ricostruire. Tutti insieme, come sempre.
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Non vedo l'ora di ritrovare i personaggi che tanto ho amato nei libri precedenti e quelli che - sono sicura - Loredana avrà aggiunto per arricchire la storia. Spero di non soffrire troppo assistendo alla distruzione del Borgo ma sono sicura che i Propiziesi sapranno farlo rifiorire!!!
Quindi non potete far altro che segnare sull'agenda l'11 giugno e correre in libreria quando sarà il momento.
Se per caso non avete letto i libri precedenti sappiate che si possono trovare entrambi in edizione Tea visto che anche E le stelle non stanno a guardare verrà pubblicato in economica il 28/5!

venerdì 22 maggio 2015

Chi ben comincia #85 - Speciale Premio Bancarella - Solo il tempo di morire di Paolo Roversi

Buongiorno carissimi, un altro venerdì è finalmente arrivato ed è tempo del classico appuntamento con la rubrica Chi ben comincia, ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri.
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Con oggi si conclude la carrellata di incipit dedicato ai libri finalisti del Premio Bancarella 2015. Un po' mi dispiace perchè in questo modo ho potuto conoscere autori e titoli che non conoscevo e di cui sentiremo parlare nei prossimi mesi grazie a questo premio. Se vi siete persi il post con i titoli finalisti eccolo qui.
Dopo aver condiviso con voi l'incipit di Se chiudo gli occhi di Simona Sparaco, quello di Niente è come te di Sara Rattaro, quello del libro La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin di Enrico Ianniello, quello di  REX di Giulio Massobrio  e quello di I volti di Dio di Mallock, oggi è il turno del libro Solo il tempo di morire di Paolo Roversi edito da Marsilio. Anche in questo caso non conosco il libro e non ho mai letto nulla del suo autore quindi scoprirò l'incipit in questo momento insieme a voi.
 
REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti


PROLOGO
Milano, oggi

Quando guardi negli occhi una tigre la tua vita cambia per sempre. 
A me è successo a otto anni e adesso che vado per i settanta - è incredibile pensare che non mi abbia spento una pallottola qualche secolo fa - posso affermarlo con certezza: non si vince mai davvero. Ci si può andare vicino, certo, si può arrivare in cima per qualche soffio, si può addirittura pensare di essere invincibili, intoccabili. Ma non dura.
La tigre era in gabbia e di chiamava Rachele. L'hanno ripresa dopo un'ora. Si era accovacciata accanto alla sua cella di ferro. Aveva perso la speranza, era rassegnata.
L'avvocato mi sussurra qualcosa che non ascolto. Ne ho visti mille di processi. Sempre da imputato eccellente. Bandito lo sono sempre stato: sono nato ladro e fin da piccolo rubavo i soldatini.
Stavolta mi hanno incastrato per bene. Io che sono stato il pericolo pubblico numero uno, l'uomo più ricercato d'Italia. Mi hanno fregato.
E mi sento proprio come quella tigre che liberai dalle gabbie del circo, quasi sessant'anni fa: senza più la voglia di graffiare né di azzannare alla gola.
C'è un istinto, però, che non riesco a sopire: quando sento l'odore del sangue non posso trattenermi, devo ballare. 
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Bellissimo questo inizio! Il fatto che a parlarci sia proprio un boss in gabbia mi piace e rende queste prime righe intriganti.
Chi sarà stato incastrato? Come sarà stato incastrato? E per quale crimine?
Un libro ambientato nella mia Milano che mi fa proprio venire voglia di saperne di più! Ci farò un pensierino.
Voi cosa ne dite? Conoscete questo autore? Vi intriga l'incipit?

giovedì 21 maggio 2015

Recensione #62 - Reykjavik Café di Sólveig Jónsdóttir

Ciao amici miei!!!!
Oggi torno con una recensione, quella del libro Reykjavik Café di Solveig Jonsdottir edito da Sonzogno che ringrazio per avermi inviato una copia in ebook. Pag. 320. Questo libro è stato anche lo spunto per la nuova rubrica Vento del Nord che, se vi siete persi, potete trovare qui.

Trama: Per una donna i trent'anni sono un'età meravigliosa, si comincia a fare sul serio e ad assaporare il bello della vita. Peccato che non sia quasi mai veramente così. Hervör, Karen, Silja e Mía, ad esempio, sono tutte alle prese con situazioni sentimentali caotiche e insoddisfacenti. C'è quella che si accontenta di saltuarie notti di sesso con l'ex professore di università, chi vive dai nonni, trascorrendo i weekend in discoteca e svegliandosi ogni volta in un letto diverso. Oppure quella che, essendo medico, è spesso costretta a turni fuori casa e, guarda un po', la volta che rientra senza avvisare sorprende il neo marito con una biondina. E poi c'è la più scombinata di tutte: è stata lasciata dal fidanzato, un avvocato benestante, e ora vive in una mansarda in mezzo agli scatoloni del trasloco, faticando a trovare un lavoro e una direzione nella vita. Le quattro giovani donne non si conoscono né sembrano avere molti punti in comune. A unirle è la pausa obbligata al Reykjavík Café dove, nel buio gennaio islandese, vanno a cercare un po' di calore e dove le loro storie finiranno per intrecciarsi. Finché, fra un latte macchiato e un cocktail di troppo, rovesci del destino e risate condite da improbabili consigli, ognuna troverà il modo di raggiungere la propria felicità, o qualcosa di molto vicino.

Un libro strano questo, con un titolo ed una trama che farebbe pensare che il protagonista di tutto sia il Cafè così come dalla trama sembrerebbe che il Cafè sia il collegamento tra le quattro protagoniste di questa storia.
In realtà non è proprio così.
E' vero che le quattro ragazze del libro non si conoscono, ed è vero che qualcuna di loro si incrocia inconsapevolmente al Cafè ma quest'ultimo non è per niente il centro di tutto quello che accade.
Ma andiamo con ordine.
Quattro donne, ognuna con una situazione sentimentale al limite del disastroso: c'è la barista laureata, che viene scaricata dal suo ex professore/amante; quella che lotta contro la sofferenza dandosi alle notti brave e risvegliandosi ogni mattina in un letto diverso; la commessa in un negozio per taglie forti, appena lasciata dal fidanzato avvocato per una collega e infine c'è la donna in carriera, medico, che rientrando da un turno di notte trova il marito a letto con un'altra.
Ognuna reagisce al dolore in modo diverso e ognuna dovrà trovare il proprio modo per risolleversi e ricominciare a vivere.
Sia le protagoniste che i personaggi di contorno risultano ben caratterizzati e conquistano ognuno il suo ruolo all'interno del romanzo; questo particolare rende ogni singolo personaggio necessario e non solo una comparsa aggiunta per creare pagine.
E' bello vedere come le storie di molti di loro si intreccino - anche se non al Cafè - in modo positivo o negativo, ed è bello il modo in cui l'autrice fa interagire personaggi così differenti e spesso bizzari.
Contorno di questa storia è l'inverno di Reykjavik, con le sue temperature gelide, la neve ed il buio che nei mesi invernali regna sovrano. Una Reykjavik che mi ha fatto incuriosire tanto da dedicarle un viaggio virtuale con la nuova rubrica!
Per una come me, abituata a leggere i nordici più in chiave thriller, quella di questo libro è stata una bella scoperta. Uno stile fresco ed ironico dell'autrice che, al suo primo romanzo, ha saputo trattare temi così difficili con una leggerezza piacevole e mai esagerata.
Quello che mi ha fatto trovare la lettura un po' pesante - oltre ai nomi impronunciabili difficili ricordare - è stato la lunghezza dei capitoli. Sarà un mio limite ma odio i capitoli interminabili e in questo caso - una decina di capitoli in 320 pagine - ho un po' sofferto di questo particolare che ha rallentato la mia lettura; ma resta un dettaglio cui, per fortuna, l'autrice sa porre rimedio con la scorrevolezza del suo modo di scrivere!
Che dire, esperienza positiva che mi porterà a leggere i futuri lavori di questa nuova autrice.
E voi cosa ne pensate? Lo avete letto? Vi è piaciuto?

VOTO: 

mercoledì 20 maggio 2015

Chi bussa? #23

Buongiorno lettori! Come state? 
Oggi torno con una nuova segnalazione. E' un po' che non condivido con voi una puntata di Chi bussa?, la rubrica dedicata alle segnalazioni di autori emergenti e dei loro lavori, quindi eccomi qui! Vediamo Chi bussa?
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Titolo: Prima che sia buio
Autore: Marilena Tealdi

Genere: Romance, Narrativa contemporanea
Pagine: 574 pagine
Costoebook 1.99 €  in tutti gli store
Pubblicazione: Lettere Animate

Trama: Emma, insegnante, è una ragazza semplice, che ha incontrato nella vita solo uomini sbagliati; nonostante ciò sogna ancora il grande amore. Matthew, ingegnere, invece l’amore lo ha perso da adolescente e non crede più in nulla. Si droga per scordare il presente, la disperazione che ha in sé. Tratta le donne come oggetti.
Matthew incarna tutto ciò che fa ribrezzo a Emma, ma quando lo conosce – in un posto dove non andrebbe mai di propria volontà, mentre per Matthew è un’abitudine – decide di frequentarlo. Lo conosce meglio, accetta i suoi lati negativi ma ne soffre, e per quello Matthew tenterà di allontanarla, anche per non rischiare di innamorarsi.
Dopo due mesi di relazione decidono di convivere, ma il ritrovarsi ad abitare con un’altra persona destabilizza Matthew. È confuso, si allontana da Emma per cercare di capire cosa vuole. Emma, a una festa, conosce un uomo. Matthew è geloso, pensa di lasciarla, ma quando lei ha un incidente tutto viene rimesso in discussione. Matthew sta per toccare il fondo e per Emma è arrivato il momento di decidere: tentare ancora una volta con Matthew o lasciarlo andare per sempre?
Il romanzo è narrato a doppia voce dai due protagonisti.


Autore: Il mio nome per intero è Marilena Cristina, anche se il secondo nome lo uso pochissimo.
Sono nata a Bra, la città dello Slow Food, ho frequentato il liceo Artistico ad Alba e l’Università a Pisa, Conservazione dei Beni Culturali, ma purtroppo senza conseguire la laurea per motivi familiari. Ora vivo in Valle d’Aosta.
Scrivo il più spesso che posso, o quando le situazioni me lo consentono, perché vorrei fare della scrittura una attività a tempo pieno. Mi piacciono tutti i generi letterari, dal classico al contemporaneo. “Prima che sia buio” è il mio primo romanzo ed è ambientato a Torino.
Ho scritto anche dei racconti, molti dei quali sono stati pubblicati su diverse antologie, sia in formato cartaceo che in formato e-book.
Attualmente sto lavorando principalmente al seguito di “Prima che sia buio”, ma ho in cantiere anche un altro romanzo, ma questo per ora è solo una bozza.

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profilo Twitter: Prima che sia buio @PBuio
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Cosa ve ne pare? Vi incuriosisce?

lunedì 18 maggio 2015

Vento del Nord #1 - Un viaggio a Reykjavik

Buongiorno carissimi! E' con un'enorme emozione che vi presento oggi una nuova rubrica in collaborazione con la mia sorellina virtuale Salvia del blog Desperate Bookswife.
La rubrica, che avrà cadenza casuale, si intitola Vento del Nord e nasce dalla passione di entrambe verso gli autori nordici che negli ultimi anni stanno spopolando anche in Italia. Di che cosa parleremo? Di qualsiasi cosa riguardi la letteratura nordica, a volte - come in questo caso - prendendo spunto dallo stesso libro ed altre parlando di libri differenti che abbiano però un filo conduttore comune. Potrete trovare recensioni, approfondimenti sugli autori, approfondimenti sui paesi dove sono ambientate le lettura ed ogni volta ognuna di noi ne parlerà secondo il proprio punto di vista quindi ogni post sarà differente e sarà una sorpresa!
Sperando che l'idea vi piaccia vi lascio all'argomento di oggi.


Oggi vi parleremo dell'Islanda e nello specifico di Reykjavik prendendo spunto da un libro che entrambe abbiamo letto; perchè si dice sempre che leggere è viaggiare e allora perchè non pensare di farlo per davvero? Facendo un salto in una città che sicuramente ha molto da offrire? 
Confesso che fino ad oggi non ne sapevo nulla di questa città, se non che fosse la capitale dell'Islanda, quindi mi sono divertita come una matta a cercare notizie sia su Reykjavik che sulle possibili cosa da fare e vedere! Chi parte con me????
Basta un volo di circa 4 ore e trenta da Milano per ritrovarci tutti insieme in questa città nordica - con un volo della fantasia come stiamo facendo ora basta molto molto meno! ;)
Come mi vesto? Starete pensando... Ecco la prima cosa da sfatare che proprio non mi aspettavo: pensando all'Islanda ho sempre immaginato il gelo cosmico e temperature rigidissime, in realtà a Reykjavik, pur essendo la capitale più settentrionale d'Europa, il clima non è estremamente rigido infatti la media delle temperature del mese di marzo è di 0° C. Primavera ed estate sono i periodi migliori per andarci quindi quale momento più perfetto di questo?
Ovviamente il mio viaggio si concentrerà su quelli che sono i miei interessi quindi cercherò nello specifico notizie sull'architettura e - siccome quando viaggio non manca mai il mio piccolino di 5 anni - su quello che in questa città si può fare con i bambini.

La prima particolarità architettonica che voglio segnalarvi è il Perlan un edificio dal design curioso realizzato all'inizio degli anni '90 dall'architetto Ingimundur Sveinsson. Il Perlan è un edificio con una struttura a cupola in vetro e metallo che copre sei serbatoi in alluminio, contenenti ciascuno oltre quattro milioni di litri di acqua scaldati a 85° attraverso l'energia geotermica, utilizzati per il riscaldamento e per la fornitura dell'acqua calda della città. Un capolavoro dell'ingegneria moderna! All'interno della cupola è situato un grande spazio espositivo, un ristorante - il Perlan - che gira su se stesso - compiendo una rotazione completa in due ore - e una piattaforma esagonale esterna da cui è possibile ammirare tutta la
capitale. Sono inoltre presenti negozi di ogni genere.

All'interno dell'unica cisterna in disuso si trova il Saga Museum - adattissimo ai bambini - incentrato sulle tradizioni vichinghe dell'Islanda. Con l'utilizzo di manichini in cera - realizzati su modello di veri abitanti di Reykjavik - vengono fatte rivivere le più importanti saghe vichinghe islandesi; i vestiti, le armi e ogni altro oggetto è ricreato secondo i metodi
tradizionali tramandati nel tempo.

Un altro monumento che mi piacerebbe visitare è la chiesa di Hallgrímskirkja che, costruita con un enorme blocco di basalto sulla collina limitrofa all'antico centro di Reykjavik, con i suoi settantacinque metri di altezza è l'edificio più alto di Islanda. Progettata
negli anni Trenta del secolo scorso dall'architetto Guðjon Samuélsson rappresenta in questo momento uno degli edifici più appariscenti della città ed è visibile da oltre venti metri di distanza.
Il design innovativo della chiesa destò moltissimo scalpore per l'epoca per questo ci vollero più di tent'anni prima che fosse completata ed il suo progettista morì prima di vederla ultimata.
All'interno lo stile è invece sobrio, in netto contrasto con l'esterno. Un'altra particolarità è il grandissimo organo a 5275 canne, alto 15 metri dal peso di 25 tonnellate.

Per accontentare ancora una volta i bambini perchè non salpare in barca per un tour di avvistamento delle balene, delle pulcinelle di mare o dell'aurora boreale? Ci sono compagnie specializzate - come la Special Tours - che permettono in un paio d'ore di andare alla scoperta della natura in questo modo meraviglioso che ai più piccoli - ma anche ai più grandi - piacerà un sacco.

Un altro posto entusiasmante potrebbe sicuramente essere il Family park, lo zoo degli animali domestici situato al centro di Reykjavik in cui dimorano animali domestici e selvatici islandesi come i visoni, le renne, le foche e i salmoni. Molte sono le attrattive ludiche per i bambini all'interno di questo parco tra cui macchinine elettriche, mini-golf, barche o automobiline comandate a distanza e ancora un recinto di sabbia, una torre panoramica ed un grande barbecue aperto a tutti. Cosa desiderare di più per una giornata in famiglia?

E con questo, sperando di non avervi annoiato, concludo il nostro tour virtuale in questa meravigliosa cittadina del nord Europa!!!!
Vi lascio con qualche notizia sul libro che ha ispirato questo nostro viaggio!!!


Titolo: Reykjavik Café
Autore: Sólveig Jónsdóttir
Genere: Narrativa
Pagine: 320 pagine
Costocartaceo 17.50 €
Pubblicazione: Sonzogno

Trama: Per una donna i trent'anni sono un'età meravigliosa, si comincia a fare sul serio e ad assaporare il bello della vita. Peccato che non sia quasi mai veramente così. Hervör, Karen, Silja e Mía, ad esempio, sono tutte alle prese con situazioni sentimentali caotiche e insoddisfacenti. C'è quella che si accontenta di saltuarie notti di sesso con l'ex professore di università, chi vive dai nonni, trascorrendo i weekend in discoteca e svegliandosi ogni volta in un letto diverso. Oppure quella che, essendo medico, è spesso costretta a turni fuori casa e, guarda un po', la volta che rientra senza avvisare sorprende il neo marito con una biondina. E poi c'è la più scombinata di tutte: è stata lasciata dal fidanzato, un avvocato benestante, e ora vive in una mansarda in mezzo agli scatoloni del trasloco, faticando a trovare un lavoro e una direzione nella vita. Le quattro giovani donne non si conoscono né sembrano avere molti punti in comune. A unirle è la pausa obbligata al Reykjavík Café dove, nel buio gennaio islandese, vanno a cercare un po' di calore e dove le loro storie finiranno per intrecciarsi. Finché, fra un latte macchiato e un cocktail di troppo, rovesci del destino e risate condite da improbabili consigli, ognuna troverà il modo di raggiungere la propria felicità, o qualcosa di molto vicino.


Autrice: Sólveig Jónsdóttir ha studiato scienze politiche e vive a Reykjavík, dove ha lavorato come Reykjavík Café è il suo primo romanzo.
giornalista alla redazione di «Lifestyle Magazine». Da tre anni è capo della comunicazione di UNICEF Islanda.

Ci vediamo alla prossimo post!

venerdì 15 maggio 2015

Chi ben comincia #84 - Speciale Premio Bancarella - I volti di Dio di Mallock

Buongiorno lettori, come state? Finalmente un'altra settimana è finita! Cosa farete di bello in questo week end? Io domani sarei dovuta andare al Salone del libro di Torino ma purtroppo, per cause di forza maggiore non risolvibili mi toccherà rinunciare sighhhh... sono tristissima perchè avrei dovuto incontrare le mie meravigliose amiche lettrici sparpagliate e invece niente! Maledetto destino che si accanisce contro di noi!
Meglio che non ci penso altrimenti mi scende una lacrima.
Per il blog venerdì è il giorno di Chi ben comincia, la rubrica ideata da Alessia del blog Il profumo dei libri.
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Anche oggi, chi ben comincia speciale, dedicato all'incipit di uno dei libri finalisti al Premio Bancarella 2015, se vi siete persi il post con i titoli eccoli qui.
Dopo aver condiviso con voi quello di Se chiudo gli occhi di Simona Sparaco, quello di Niente è come te di Sara Rattaro, quello del libro La vita prodigiosa di Isidoro Sifflotin di Enrico Ianniello e quello di  REX di Giulio Massobrio oggi è il turno del libro I volti di Dio di Mallock edizione e/o. Anche in questo caso non conosco questo libro nè il suo autore quindi scoprirò l'incipit in questo momento insieme a voi.
 
REGOLE:

- Prendete un libro qualsiasi contenuto nella vostra libreria
- Copiate le prime righe del libro (possono essere 10, 15, 20 righe)
- Scrivete titolo e autore per chi fosse interessato
- Aspettate i commenti


PROLOGO
Martedì 28 dicembre, ore 3.20 del mattino

Parigi cercava di smaltire i suoi eccessi dormendo. Dalla notte di Natale a quella di Capodanno gli abitanti della capitale non facevano che abbuffarsi: ostriche, foie-gras, salmone affumicato...
Nel buio squillò il telefono.
"Chi è?" abbaiò Mallock.
"Sono io, Grimaud. Il Truccatore ha colpito ancora. Come avevamo detto, tocca a te intervenire".
"Dove?".
Mallock si tirò su per accendere la plafoniera.
"All'entrata di Saint-Mandè. 12, rue du Parc. Sai dov'è?"
"La trovo".
Riattaccò e sedette sul bordo del letto storcendo la bocca. Mal di testa pulsante, schiena a pezzi. Chiudere gli occhi, muovere il collo da sinistra a destra, poi avanti e indietro. Ennesimo appuntamento all'inferno per il commissario. Ormai conosceva la strada a memoria. Si trasferì faticosamente in bagno. Arrivato davanti al lavandino si sciacquò la faccia con l'acqua fredda.
Nello specchio c'era un tizio ammaccato che lo guardava con aria interrogativa.
"Quanto credi di poter reggere, ancora?".
Sospiro. Accurata apertura del tubetto di dentifricio. Accensione dello spazzolino elettrico. Smorfia stupida allo specchio e sangue che cola nel lavandino. Amédée si lavava i denti come faceva tutto il resto: con determinazione feroce. 
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Un inizio tranquillo, senza grandi particolarità.
Veniamo a conoscenza dell'ambientazione del libro - che sarà Parigi - e incontriamo per la prima volta Mallock, il protagonista indiscusso di questi libri da cui l'autore ha anche preso lo pseudonimo. La curiosità che mi lascia è quella di sapere chi è Il truccatore e di quali crimini si sia macchiato.
E voi cosa ne pensate? Vi piace questo incipit? Conoscete questo libro ed il suo autore?

giovedì 14 maggio 2015

Chiacchiere, chiacchiere, bla bla bla... #8 - La tentazione di essere felici di Lorenzo Marone diventerà un film

Buonasera amici! Scrivo questo post all'improvviso, sullo slancio di una mail appena ricevuta dalla casa editrice Longanesi.
La tentazione di essere felici di Lorenzo Marone diventerà un film!!!! Se mi seguite sapete quanto io abbia amato questo libro ed il suo protagonista Cesare. Cliccando qui potrete rileggere la mia recensione. Ora vi lascio alla trama del libro ed al comunicato della Longanesi.

Trama: Cesare Annunziata potrebbe essere definito senza troppi giri di parole un vecchio e cinico rompiscatole. Settantasette anni, vedovo da cinque e con due figli, Cesare è un uomo che ha deciso di fregarsene degli altri e dei molti sogni cui ha chiuso la porta in faccia. Con la vita intrattiene pochi bilanci, perlopiù improntati a una feroce ironia, forse per il timore che non tornino. Una vita che potrebbe scorrere così per la sua china, fino al suo prevedibile e universale esito, tra un bicchiere di vino con Marino, il vecchietto nevrotico del secondo piano, le poche chiacchiere scambiate malvolentieri con Eleonora, la gattara del condominio, e i guizzi di passione carnale con Rossana, la matura infermiera che arrotonda le entrate con attenzioni a pagamento per i vedovi del quartiere. Ma un giorno, nel condominio, arriva la giovane ed enigmatica Emma, sposata a un losco individuo che così poco le somiglia. Cesare capisce subito che in quella coppia c'è qualcosa che non va, e non vorrebbe certo impicciarsi, se non fosse per la muta richiesta d'aiuto negli occhi tristi di Emma... I segreti che Cesare scoprirà sulla sua vicina di casa, ma soprattutto su se stesso, sono la scintillante materia di questo romanzo, capace di disegnare un personaggio in cui convivono, con felice paradosso, il più feroce cinismo e la più profonda umanità. 



La tentazione di essere felici diventa un film
per la regia di Gianni Amelio



Milano, 14 maggio 2015 - La tentazione di essere felici, secondo romanzo del quarantenne autore napoletano Lorenzo Marone, diventerà un film per la regia di Gianni Amelio.
I diritti cinematografici del libro - pubblicato da Longanesi a gennaio 2015 - sono stati acquistati dalla romana Pepito Produzioni che ha deciso di affidarne la regia al pluripremiato regista italiano.

Storia di ribellione individuale contro le convenzioni sociali e il conformismo, romanzo di formazione di un uomo di settantasette anni che si permette di cambiare nonostante l’età, La tentazione di essere felici narra le traversie familiari e di vicinato di Cesare Annunziata. Vecchio e cinico rompiscatole, Cesare è un uomo indifferente all’opinione altrui e dotato di una feroce ironia con cui da sempre affronta il mondo. Nel corso del romanzo però il lettore scoprirà come a volte, con felice paradosso, il cinismo e la più profonda umanità possano convivere.

La tentazione di essere felici, sin dalla sua pubblicazione, è stato accolto con entusiasmo dal pubblico e dalla critica. Per 10 settimane costantemente nella classifica dei libri più venduti di Narrativa Italiana, è giunto in pochi mesi alla sua quarta edizione, distinguendosi nel panorama editoriale dei primi mesi del 2015. Unico romanzo italiano ad essere selezionato per “Books at Berlinale” - importante evento che unisce cinema e letteratura organizzato dal Festival Internazionale del Cinema di Berlino -, La tentazione di essere felici  vedrà presto la sua pubblicazione in molti paesi stranieri, tra i primi Germania con Piper Verlag e Francia per le Éditions Belfond.

Lorenzo Marone assieme a Gianni Amelio sarà presente alla 28° edizione del SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO DI TORINO sabato 16 maggio (Caffè Letterario, ore 11.00).
Modera l’incontro Bruno Gambarotta.

mercoledì 13 maggio 2015

Recensione #61 - Dimmi che credi al destino di Luca Bianchini

Buongiorno carissimi lettori. Come va? Io sto passando un periodo difficile ma non voglio stare qui ad annoiarvi quindi senza troppi preamboli vi presento il post di oggi.
Ho aspettato l'uscita di questo libro per un anno intero, non sapendo di cosa avrebbe parlato, ma sapendo che lo avrei letto immediatamente. E così è stato. Ieri è uscito nelle librerie ed io avevo già finito di leggerlo. Ecco quindi la mia recensione di del libro Dimmi che credi al destino di Luca Bianchini edito da Mondadori, che ringrazio per avermi inviato in anteprima una copia in ebook. Pag. 264

Trama: Ornella ama i cieli di Londra, il caffè con la moka e la panchina di un parco meraviglioso dove ogni giorno incontra Mr George, un anziano signore che ascolta le sue disavventure, legate soprattutto a un uomo che lei non vede da troppo tempo, e che non riesce a dimenticare.
A cinquantacinque anni, Ornella si considera una campionessa mondiale di cadute, anche se si è sempre saputa rialzare da sola. Per fortuna può contare su Bernard, il suo vicino di casa, che la osserva da lontano e la conosce meglio di quanto lei conosca se stessa.
L'ultima batosta, però, è difficile da accettare. La piccola libreria italiana che dirige nel cuore di Hampstead – dove le vere star sono due pesci rossi di nome Russell & Crowe – rischia di chiudere: il proprietario si è preso due mesi per decidere.
Lei, che sa lottare, ha imparato anche a lasciarsi aiutare, e così chiama in soccorso la Patti, la sua storica amica milanese – inimitabile compagna di scorribande – che arriva in città con poche idee e tante scarpe, ma sufficiente entusiasmo per trovare qualche soluzione utile a salvare l'Italian Bookshop.
La prima è quella di assumere Diego, un ragioniere napoletano bello e simpatico, che fa il barbiere part-time, ha il cuore infranto e le chiama guagliuncelle.
Ma proprio quando la libreria ha più bisogno di lei, il destino riporterà Ornella in Italia, a bordo di una Seicento malconcia guidata in modo improbabile dalla Patti.
Tra humour inglese e una malinconia tutta italiana, Dimmi che credi al destino è una storia commovente di rinascita e speranza.
Ambientato in una Londra dove il cielo cambia sempre colore e l'amore brucia a fuoco lento, Luca Bianchini racconta con il suo stile inconfondibile una storia che non avresti mai pensato di ascoltare, e che assomiglia terribilmente alla vita.

E' difficilissimo mettermi davanti a questo schermo bianco a parlare di questo libro. Io adoratrice assoluta di Luca, della sua ironia, del suo modo sempre azzaccato di unire argomenti seri al sorriso, quello che generalmente riesce a strappare in ogni suo lavoro. Cliccando QUI potete trovare tutti i post a lui dedicati.
Non è facile non farsi condizionare - sia positivamente che negativamente - dal fatto che questo libro sia proprio suo, non pensare a quello che mi sarei aspettata e a quello che invece è stato, ma  - ve lo prometto - ci proverò con tutte le mie forze.
Quando ho ricevuto questo libro ho accantonato per qualche giorno la lettura in corso ed ho subito cominciato a leggere piena delle mie strabordanti aspettative.
Ho letto l'incipit e l'ho adorato, ho ritrovato il mio Luca, quello dei vecchi tempi:
Il cielo di Londra sembra fatto per raccontare l'amore. 
Cambia continuamente, anche quando ti illude con una giornata piena di azzurro, ecco che qualche nuvola compare all'orizzonte, si mette a correre veloce, e di colpo la luce è buio, e la pioggia si mischia alle tue lacrime.
Poi per fortuna passa, passa tutto, ma nel momento in cui ti trovi in mezzo alla tempesta ti dimentichi com'era prima e di come sarà.
Poi è successo qualcosa, sono andata avanti ancora e ancora, aspettando quella magia, quel coinvolgimento che normalmente mi rapisce, pensando che forse l'asso nella manica dovesse ancora essere giocato e sono arrivata alla fine, ancora aspettando...
Questa è una storia potenzialmente forte: una libreria italiana a Londra rischia la chiusura - e purtroppo è proprio vero come Luca spiega nei ringraziamenti - ed Ornella, che la dirige ma che non è la proprietaria, deve trovare un modo per evitarlo. Come già ci dice la trama  - e forse anche questo mi ha deluso perchè in realtà la trama ci dice proprio tutto - Ornella chiamerà la sua amica Patti in soccorso, assumerà Diego - ragioniere e non libraio - si recherà in Italia per far pace con il passato.
Purtroppo come storia c'è proprio poco, poco di più, e quel poco a volte disturba e rovina piuttosto che aggiungere e migliorare.
Cominciamo dai personaggi, che di solito sono la chiave vincente dei libri di Bianchini: questi hanno poco mordente, sono un po' banali, qualcosa di già visto, e non mi hanno saputo trasmettere quella voglia di saperne di più di loro, di capire come si sarebbero evolute le loro vite.
Il vero personaggio è forse quello che personaggio non è: ossia un gatto invisibile il cui pensiero riesce a volte a strappare qualche sorriso che però, diciamocelo, verso la fine viene anche un po' a noia.
Diego: napoletano - Diego da Maradona... banaleeeeeee...-, belloccio, gay, l'uomo delle frasi banali e dei luoghi comuni.
Clara: dipendente della libreria, italiana in Inghilterra, che ormai odia tutto ciò che di italiano trova a Londra, con il gusto per l'orrido - lo si capisce dalla bandiera inglese fatta in vetrina con le copertine dei libri - e incapace di trattare con le persone in maniera aperta.
La Patti: milanese, povera in canna, in attesa che la zia miliardaria del marito passi a miglior vita, amante delle sue scarpe e migliore amica di Ornella.
Ornella: triste, sola, senza un perchè, con una vita difficile, votata alla fedeltà verso un marito inesistente e drogato, titolare della libreria ma si fa mettere i piedi in testa da Clara.
Carmine: fidanzato, è l'uomo da cui Diego scappa. Senza scrupoli e senza dignità lo chiama ogni volta che ha voglia di una sveltina "col pesce...".
Nunzio: calabrese, fidanzato, che quando Diego ci prova con lui invece di tirargli un cazzotto, come avrebbe fatto qualsiasi uomo, gli dice "possiamo rimanere amici".
Axel: marito di Ornella, drogato, in fin si vita che chiede come ultimo desiderio quello di rivedere la moglie al suo capezzale, a Verona.
Bernard: vicino di Ornella, che la scruta da lontano.
Il vicino sconosciuto: non è dato da sapere nulla di lui se non che fotografa majorette in qualsiasi ora del giorno ed in qualsiasi parte del libro, MA PERCHE'?????????
L'unico che mi sento di salvare, cui avrei voluto fosse dato più risalto è Mr George: anziano, inglese con la passione per Calvino, che passa le sue giornate su una panchina e che fa da confidente e mentore ad Ornella.    
La storia, potenzialmente carina ma non strutturata, con tanti argomenti che potevano essere approfonditi, tanti spunti che avrebbero potuto - se elaborati - arricchire gli eventi e alleggerire la lettura.
Ed ora lo stile, spento, senza brio, poco convincente, quasi frettoloso. Se con Io che amo solo te l'ilarità la faceva da padrona toccando in ogni caso corde molto profonde e lasciando al lettore parecchi spunti di riflessione, se con Instant love il tutto era incentrato su una storia profonda capace con l'ironia di smorzare le situazioni più complicate, se con Ti seguo ogni notte  lo stile era riconoscibile e dicevo che "nelle sue storie c'è la vita, quella vera, magari un po' romanzata ma assoluamente credibile" qui bohhhh... un libro dove la vita vera c'è veramente, in cui mi sarei aspettata di essere travolta dai sentimenti, dalla passione, da quella normalità, anche, che avrebbe potuto farmi immedesimare.
Uno scivolone dettato forse dalla fretta, dall'ansia da prestazione, dall'idea di dover fare ridere a tutti i costi? Dimmelo Luca, dimmi che tornerai quello che eri, lasciando da parte Belen e il mondo delle star che forse ti ha un po' confuso...
Finisco questa recensione con un magone indescribile. Esagereta, direte voi! Ma quando un autore che adori e che compreresti ad occhi chiusi ti delude è una sensazione sgradevolissima!
Se volete approcciarvi a questo autore vi consiglio di cominciare dai libri cui ho accennato prima per apprezzarlo in pieno.

VOTO: 

martedì 12 maggio 2015

Lotto Reading Challenge - Seconda tappa

Buongiorno lettori!! Come state? Sembrava lontanissimo e invece questo momento è arrivato: oggi inizia la seconda tappa della Lotto Reading Challenge 2015 organizzata dai blog  Deperate Bookswife, La Libridinosa, Un libro per amico, La ragazza che annusava i libri.Se siete già partecipanti e conoscete già il funzionamento della sfida vi consiglio comunque di leggere attentamente il post perchè ci saranno delle novità, per chi invece vuole partecipare ricordiamo che le iscrizioni partiranno da oggi fino al 26 maggio, dopodichè non saranno più accettati nuovi partecipanti.

 

SPIEGAZIONE E TAPPE

La Lotto Reading Challenge ha preso il via Lunedì 12 gennaio 2015 e terminerà Lunedì 14 dicembre 2015.
E' una gara di lettura che si basa principalmente sulla fortuna perchè ogni giocare è stato chiamato a scegliere 10 numeri - compresi tra 1 e 90 - per la prima tappa, ognuno dei quali è abbinato ad un obiettivo libresco da portare a termine. 
Gli iscritti alla prima tappa sono stati 79 - e di questo vi dobbiamo ringraziare perchè mai ci saremmo immaginate una simile affluenza all'inizio di questa avventura - e fino ad ora solo una decina degli iscritti ha completato i 10 obiettivi già assegnati.  Oggi siete chiamati a dare ulteriori 10 numeri i cui obiettivi vi saranno comunicati tramite mail il 26/05/2015. Anche chi non ha portato a termine gli obiettivi precedenti può concorrere a questa nuova tappa perchè i conti veri e propri li tireremo solo alla fine dell'anno quindi se anche siete indietro non disperate e - se la challenge vi piace - continuate a partecipare.


La Challenge ha tre tappe fondamentali:

PRIMA TAPPA: 06/12/2015 - 12/01/2015
I partecipanti avranno il tempo di iscriversi e scegliere i primi 10 numeri che corrisponderanno ad altrettanti obiettivi;

SECONDA TAPPA: 12/05/2015 - 26/05/2015 
Durante questo periodo i partecipanti dovranno scegliere altri 10 numeri (o 20 numeri per i nuovi iscritti che vogliono provare a concorrere per il primo premio);

TERZA TAPPA: 12/10/2015 - 19/10/2015
I giocatori che vorranno concorrere per il primo premio potranno scegliere altri 5 numeri

FINE CHALLENGE 14/12/2015
Entro questa data dovrete aver postato tutti i link alle vostre recensioni di modo che entro la settimana successiva possano essere decretati i vincitori. Per una questione di velocità delle poste attenderemo la fine delle vacanze natalizie per la spedizione dei premi.

Gli obiettivi presenti nel tabellone sono stati mescolati; anche in questo caso sarà quindi la sorte a decidere quali saranno gli obiettivi che dovrete completare. Sotto ad ogni numero è presente un obiettivo e sotto alcuni, come nella prima tappa, ci saranno dei segnalibri in regalo. Chi troverà il segnalibro avrà anche un libro in meno da leggere per la sfida.
Ogni giocatore potrà scegliere anche dei numeri già scelti da altri giocatori, ovviamente i segnalibri saranno regalati al primo che sceglierà le caselle corrispondenti, poi quelle caselle si tramuteranno in obiettivi come gli altri.
Nel caso in cui un lettore peschi invece un obiettivo doppio avrà la facoltà - ma solo una volta per ogni tappa - di scegliere un altro numero.
Ognuno di voi potrà decidere l'ordine e la quantità dei libri da leggere, quindi avrete la possibilità decidere di partecipare alla terza tappa anche se non avrete concluso tutti gli obiettivi delle tappe precedenti. 
Se vi ricordate nella prima tappa c'era un limite minimo di pagine da leggere pari a 200 per ogni libro; viste le numerose richieste - che ci facevano giustamente notare che molti libri splendidi hanno anche meno pagine di 200 - abbiamo deciso di istituire un numero di pagine minimo legato ai libri totali quindi per gli obiettivi di questa tappa dovrete leggere dieci 10 libri il cui numero di pagine totali sia di almeno 2000. Questo cosa vuol dire? Che se per un obiettivo leggete un libro di 180 pagine dovete sincerarvi che tra gli altri libri letti ce ne sia uno che compensa le pagine mancanti. Tutto chiaro? E' più facile a farsi che a dirsi!

 PREMI E VINCITORI


PRIMO PREMIO: una gift card del valore di € 20.00 
SECONDO PREMIO: una mistery box contenente due libri cartacei
TERZO PREMIO: una mistery box contenente un libro cartaceo
 
Vincerà il primo premio chi riuscirà a completare 25 obiettivi nell'arco dell'anno.; vincerà il secondo premio chi completerà 20 obiettivi nell'arco dell'anno e si aggiudicherà il terzo premio chi completerà 15 obiettivi nell'arco dell'anno. Per dimostrare le letture completate dovrete pubblicare sul vostro blog o su qualsiasi altro social libresco una recensione che non si limiti ovviamente a dire bello o brutto e lasciarcene il link nei commenti.
In caso di parità tra più persone verrà assegnato loro un numero e verrà estratto a sorte il vincitore.
  
ISCRIZIONI 
 
Le nuove iscrizioni possono avvenire da oggi 12/05/2015 al 26/05/2015; dopo tali data non saranno accettate nuove iscrizioni ed alla terza tappa concorrerà unicamente chi si è già iscritto alle tappe precedenti. Chi si iscriverà da oggi in avanti potrà scegliere se darci 20 numeri per provare a concorrere al primo premio, oppure se darcene solo 10 e concorrere unicamente alla gara per il terzo premio. Il 26/05/2015 i partecipanti riceveranno una mail in cui saranno indicati gli obiettivi corrispondenti ai numeri scelti e comincerà uffucialmente la seconda tappa.

Per iscrivervi dovrete:
  • commentare questo post - basta un solo commento in uno dei quattro blog partecipanti - comunicandoci la vostra intenzione a partecipare, indicandoci i 10 numeri che scegliete questa nuova tappa - o 20 per i nuovi iscritti -  e la vostra mail affinchè noi possiamo comunicarvi gli obiettivi nascosti dietro i numeri che avete scelto.
  • essere follower di tutti e quattro i blog partecipanti
  • cliccare mi piace alle pagine facebook dei quattro blog: 
Deperate Bookswife
La Libridinosa 
Un libro per amico 
La ragazza che annusava i libri


Come potete vedere dalla seconda tappa in avanti la challenge non sarà più sul blog Scribacchiando in soffitta ma emigrerà nel nuovo blog di Salvia quindi vi chiediamo di diventare lettori fissi di Desperate Bookswife! Ovviamente tutto quello che è stato postato ad oggi su Scribbacchiando in soffitta non andrà perso ed è stato da noi considerato.
  • condividere il banner della Challenge sul vostro blog - se ne avete uno - o sui social postandoci il link della condivisione.
  • avere tanta voglia di leggere e divertirvi! 

 IMPORTANTE PER LINK LETTURE

Da questo momento in poi sarà utilizzato un nuovo metodo per la condivisione dei link delle vostre letture.
Come vi dicevamo all'inizio non credevamo di avere così tanti iscritti alla Challenge e non vi neghiamo che l'organizzazione e la catalogazione dei link delle vostre letture sia stata difficilissima. Durante la prima tappa ognuno di voi ha postato link un po' ovunque: sui blog, sull'evento dedicato alla challenge su facebook, via mail a volte anche ripetendo gli stessi più e più volte. Capite che per noi risulta ingestibile quindi da questo momento in poi vigeranno delle nuove regole.
Saranno ritenuti validi unicamente i link lasciati nei blog - perchè su facebook è veramente difficile starci dietro, ciò non toglie che voi possiate continuare a postare le recensioni lì e poi segnalare il link sul blog in cui vi siete originariamente iscritti - e ognuno di voi dovrà, alla conclusione dei 10 obiettivi, inviare una mail al blog a cui è iscritto con il riepilogo dei libri letti indicando: 
  • numero obiettivo con descrizione dello stesso;
  • titolo;
  • autore;
  • numero di pagine del libro;
  • link corrispondente. 
Questo significa che voi potete comunque continuare a scrivere le recensioni dove preferite ma poi dovrete creare un riepilogo ordinato da inviare a noi.  Vi chiediamo un'altra cortesia: se vi siete iscritti alla challenge con un nick name non postate poi sul blog con account diversi perchè per noi diventa impossibile capire chi siete; lo stesso per le mail, se all'iscrizione avete comunicato un indirizzo continuate a scriverci con quello. Se proprio siete obbligati ad usare account o mail diverse siete pregati ad indicarci nelle vostre comunicazioni l'account o la mail con cui vi siete iscritti.

Speriamo di essere state chiare, in ogni caso per qualsiasi necessità o dubbio non esitate a contattarci alle nostre mail: 

Salvia - Desperate Bookswife: desperatebookswife@gmail.com
Laura - La Libridinosa: tatuccia76@gmail.com
Daniela - Un libro per amico: unlibroperamico.dany@gmail.com
Stefania - La ragazza che annusava i libri: cosedalettoriofficialpage@gmail.com

Ed ora viaaaaaaaaaaaa...a dare i numeriiiiiiiiiiiiiii!!!!! :)))